Obiettivo Trop Model

marzo 29, 2010

Dello scrivere e del commentare

Arrivo dalla lettura di un post con relativa lunga lista di commenti sulla faticosa e nobile arte del blogging e, per inciso, del commento.

Io sono notoriamente una zappatrice. Non vado tanto per il sottile, bianco, nero e poco in mezzo. Rustica direi. Mi dicono non essere poi così raro negli sfortunati dotati come me di segno zodiacale di fuoco: Ariete. Nel mio caso con ascendente zuccona, suppongo.

Ma leggendo la dotta dissertazione mi è venuto un sacro eritema, se posso dirlo.

Ok, non siamo tutti uguali e si apre un blog per le ragioni più svariate. Il mio, chiaramente denunciato, ha lo scopo di analizzare attentamente il mio personale ombelico e dintorni. La mia realtà filtrata da un buco che da dentro la mia pancia guarda fuori e vede quel che vede che si sa l'ombelico è pertugio assai minimo. Non pretendo di star spargendo verità supreme, non pretendo di rendere il mondo un posto migliore. Non pretendo di avere ragione su di un piano filosofico universale.

Dopodichè è mio sommo piacere se, entrando in risonanza con qualcuno che mi è simile, io riesca ad instaurare un rapporto di blog-amicizia e mi senta di poter trovar conforto nei momenti deboli piuttosto che lumi in quelli nebbiosi.

Utilizzo la moderazione dei commenti perchè inizialmente temevo di non vederli, dopodichè ogni tanto un motore di spam (o quel che l'è) deposita qualche porcheria ed io non ci metto nè uno mè due e la cancello. Facile, veloce e pulito. Non credo mi disturberebbe trovare una voce che argomenti con me e mi dica che non ho capito niente. Se questa voce fosse sgradevole, per qualsivoglia ragione, mi limiterei a cancellarla. O forse ad ignorarla, non so. Nei blog che frequento cerco di comportarmi rispettosamente, argomentare come credo meglio, offrire supporto quando mi sembra necessario. Mi dispiace un pò quando il mio commento viene ignorato, mi fa piacere quando si innesca un minimo di confronto. Non amo le corti dove qualsiasi pirlata il blogger scriva, si alza il coretto di uhhhh ahhhh chefigochebravachebella.

Stop.

Ora io capisco che non scriviamo tutti per la stessa ragione e con le stesse finalità. C'è gente che ha cominciato per gioco ed ora si ritrova quasi agli onori di personaggio pubblico con tanto di libri pubblicati e/o spettacoli teatrali. Altri che vorrebbero ottenere altrettanto e che, nonostante gli sforzi, non ci riescono. Altri non ho ancora ben capito che cercano, forse solo sentirsi popolari, non so.

Ma tutta questa storia se commentare è lecito, e come bisognerebbe commentare, e quando il commento contrario è espresso in modo democratico, quando passa a livello di troll o addiritutta stalker ...

E poi questa cosa dell'anonimato.

Su questa mi vengono davvero i vermi.

Insomma se io scrivo in qualsivoglia forma e mi firmo con nome, cognome, indirizzo e codice fiscale (magari pure veri, eh?) allora non sono anonima ma se mi firmo /graz oppure asdrubala oppure carolinadimonaco o non mi firmo affatto che cacchio di differenza fa?????

Insomma!!! ma è mai possibile che non si possa mantere la semplicità? che bisogna far diventare tutto una roba complicata? che bisogna infilarsi in dinamiche avvitate per ogni singola cosa?

Ma cos'è? un tratto tipico di una fascia sociale che non ha niente di più serio da pensare? E dire che ce ne sarebbe ....

6 commenti:

ziacris ha detto...

ti capisco. Io il mio blog, e qui si sente quanto io sia egoista, lo tratto come diario, come cosa sulla qual riversare tutte le mie paturnie, quando mi salta la mosca al naso o un pensiero eccelso mi passa per la testa, accendo il pc e comincio ap estare sui tasti, tanto più che adesso cominciano pure a cigolare un po'. Passiamo oltre: i commenti. A me non disturbano se sono anonimi, basta che siano costruttivi, anche se sono contrari al mio pensare, vanno bene purchè siano costruttivi, ma se debbono entrare per sparare caxxate, non mi sta bene, a casa mia cis ono già abbastanza io a spararne

graz ha detto...

ZiaCris ma perchè egoista, scusa? non ci vedo nessun egoismo francamente. Il blog è il tuo giocattolo, il tuo giardinetto, di minima ci fai che pare a te, no? VUol dire che se pare solo a te nessuno ti leggerà e tu dovrai decidere se amare la dorata solitudine o cambiare registro. Idem per le opinioni, favorevoli o contrarie anche se ti dirò a me danno più fastidio i birignao ...

Mammamsterdam ha detto...

Ognuno ha il blog e i lettori che si merita. Sui commenti lascio la mano larga perché i pazzi, gli stalker e la gente frustrata varia non se li merita nessuno, ma circolano, ove più ove meno.

A me piace leggerti. A te pure. Ci guardiamo i reciproci ombelichi e va bene così.

Inspira, espira. Ma chissenefrega.

(Si può sapere cosa cavolo hai letto e dove, che adesso viene la curiosità pure a me?)

LGO ha detto...

Bè, sì, ora è la curiosità che domina.
Anch'io uso il blog come un diario personale, i commenti fanno piacere ma non sempre riesco a rispondere, spesso poi risponderei solo ah, sì, grazie e mi sembra inutile, allora mi sembra meglio ricambiare la visita, ma è il mio codice personale e chissà se si capisce...
Se leggo qualcosa con cui non sono d'accordo, mi regolo a seconda della stima che ho per il blogger: se sento che mi sta venendo su un commento maleducato, evito e me ne vado, se mi viene costruttivo lo tiro fuori.
Ma all'anonimato per il momento non voglio rinunciare...

graz ha detto...

lettrici curioseeeee .... :-)))

emily ha detto...

ma scusa i miei commenti li cancelli?????