Obiettivo Trop Model

aprile 28, 2010

AIUTO

Una delle mie paure più grosse è quella di saltar fuori dal sistema. Un bel giorno inizia una serie di eventi negativi e, prima che tu sappia com'è andata, ti ritrovi con il culo per terra.

Nella mia esperienza il lavoro è stato ciò che mi ha ancorato alla mia vita durante i periodi più difficili. E' stata la mia certezza: fare affidamento sul mio stipendio mi ha permesso di non andare nel panico quando a metà mese il mio conto in banca era già incandescente. Sapere di avere il mio lavoro mi ha permesso di non dubitare mai del fatto che avrei pagato il mutuo ogni mese, che i miei figli avrebbero avuto un tetto sulla testa, e calore, e abiti, e scuola ed anche qualche cosa (poco) di superfluo. Sapere di poter contare sulle mie forze perchè il lavoro - odiato ed amato - era lì a farmi da sponda.

E pensavo che sarebbe sempre stato così

E invece è cambiato tutto, il mondo del lavoro si è ristretto ed è diventato terra di nessuno, dove mors tua vita mea, dove non c'è più granchè di garantito, dove se sei giovane sei troppo giovane e se non sei più giovane sei vecchio, dove tutti gli anni i numeri che devi fare sono un (bel) pò più grandi dell'anno precedente, dove niente basta mai e non ti lasciano dire 'ho raggiunto questo e quello, mi basta così, adesso voglio solo vivere serena/o'. E con questi pensieri la sensazione di precarietà, di timore per il futuro, di incertezza è sempre pronta a farmi venire l'ansia.

L'idea che qualcuno possa perdere il lavoro e perdere questa ancora mentale prima ancora che economica mi atterrisce e tanto più mi sembra realistica tanto più mi viene l'angoscia nel pensare 'e se...?'

Tutto questo per dire che il padre del moroso della princi, alla sonante età di 50 anni abbondanti, ha fatto un paio di mosse errate, si è fidato delle persone sbagliate e trac! ha perso il lavoro.

Ora è disoccupato, con moglie e figlio a carico e rete di relazione che si è squagliata come neve al sole: nel timore che possa chiedere qualcosa si sono dileguati tutti.

Io non ho mai avuto rapporti con loro ma se penso a questa famiglia mi si stringe il cuore e lo stomaco, vorrei poter far qualcosa ma non conosco davvero nessuno che anche solo lontanamente potrebbe dare un consiglio, segnalare un'opportunità.

Non credo che questo signore stia lì a rimirarsi l'ombelico, del resto è stato responsabile della logistica per un'azienda di pavimenti galleggianti per un sacco di anni e sicuramente starà cercando di trovare una soluzione. Ma a cinquantanni è dura come il ferro, con la crisi attuale che c'è per taluni e per altri sta finendo, ammesso che sia mai iniziata, ovvio!

Non credo pretenda chissà che, a parte continuare a mantenere la sua famiglia, suppongo. Non so se sarebbe disposto ad allontanarsi da casa ma, da quel poco che conosco, non penso che rifiuterebbe un'opportunità solo perchè lontana.

Io non ho una rete di relazione da sondare per lui, non posso davvero fare nulla se non gettare un sasso in questo stagno sperando che i cerchi dell'acqua arrivino alla riva.

Hai visto mai che qualcuno che passa di qua e legge possa mai avere un gancio, almeno un'opportunità di colloquio, un minimo gesto di solidarietà....

Io ci spero davvero tanto

aprile 27, 2010

Frustrazione ed impotenza

Il batavo vive in una sua dimensione fatta di immersione totale nel pianeta lavoro con tutte le sue ramificazioni (che in un mondo web2.0 sono infinite) e di sostanziale disinteresse verso tutto il resto.


Non è che prima di venire a vivere con noi fosse meglio, eh? Infatti ha piantato una serie nutrita di casini nel passato, per fortuna niente di grave ma comunque tutte evenienze alle quali ha rimediato pagando profumatamente. D'altrocanto se c'è una cosa fuori di ogni dubbio è sicuramente il fatto che lui è sommamente noncurante rispetto ai quattrini, ergo di avercene rimessi assai grazie ad una sostanziale trascuratezza rispetto a tutto quanto non si esprime in bits&bytes è l'ultimo dei suoi crucci.


Da quando viviamo insieme questa sua caratteristica si è accentuata e si è trasformato progressivamente in una specie di principe arabo che di buono ha solo il fatto che prende quello che gli viene dato, non restituisce niente ma in effetti non pretende ciò che non trova. Infatti non è uno che si incazza o che si oppone o che vuole che le cose vengano fatte come dice lui.


Lui non c'è. Molto semplicemente.


E non parlo di cose banali come passare l'aspirapolvere piuttosto che mettere a cuocere la pasta, eh?? che su quel piano lì non mi comincio nemmeno.


Lui non conosce preoccupazioni, scadenze o doveri. Non esiste manutenzione, riparazione o intervento di alcun genere e tipo che lo riguardi e non solo non fa le cose ma non se ne preoccupa nemmeno. Anzi, per essere precisa, non se ne accorge proprio.

Non conosce se non per estrema sintesi la nostra situazione economica, non so cosa pensi del futuro ma sicuramente non è cosa che gli interessi comunicare. Non ha idea di che cosa comporti fiscalmente e legalmente vivere e lavorare in Italia piuttosto che vivere in Italia e lavorare all'estero. Non sa quando la sua azienda paga lo stipendio e se è in ritardo non se ne accorge. Non si preoccupa di che cosa succede ai nostri conti quando lui non presenta la nota spese e quindi il rimborso tarda per settimane e settimane, e l'estratto conto della carta di credito è normalmente a tre zeri, quando non a quattro. Che io possa avere qualche difficoltà a coprire l'addebito se lui non si fa dare il rimborso in tempo sono anni che cerco di farglielo entrare in testa. Senza successo, mi sembra chiaro.


Visto che a nulla servivano i discorsi piuttosto che le incazzature tempo addietro ho giocato la carta estrema di mollargli il problema in braccio, che ne facesse quel che voleva. Ho quindi passato tre anni a disinteressarmi della conduzione economica di famiglia lasciando a lui l'onere nella speranza che si responsabilizzasse. Risultato? l'ho ripresa in mano di corsa quando mi sono accorta che non solo avevamo speso nella più leggera delle maniere l'incentivo che io avevo avuto per dare le dimissioni ma eravamo anche riusciti a posizionarci su un bel rosso fisso, con i costi bancari che tutti possono facilmente immaginare.

Viaggia per lavoro parecchio: non si contano le domeniche in cui sul più bello lui ha un'aereo; al rientro invece fa giusto giusto in tempo per aiutare a spegnere le luci e chiudere gli uffici della torre di controllo.

Ieri è partito alle 18 e stasera alle 19 ancora non si avevano sue notizie. Ovviamente, fatto salvo che notizie di incidenti aerei in zona non ce ne sono, dà per scontato che sia arrivato sano e salvo. Gli ho mandato un sms cercando di esprimergli il misto di incazzatura, dispiacere e delusione che provo di fronte a questi suoi comportamenti, anche perchè non più tardi di domenica c'è stato un ennesimo diverbio sempre sugli stessi temi. Mi ha mandato un sintetico sms di risposta, c'era scritto

"WOW"

So che chi legge penserà qualcosa del tipo 'questo s'è stufato' e spesso me lo chiedo anche io, tra l'altro io lo trovo un tipo piuttosto prestante ed io non è che in questo periodo mi senta esattamente una dea ... Ma se la mia sensibilità vale ancora qualcosa non credo che la faccenda sia in questi termini, poi per carità c'è sempre spazio per sorprendersi!

Di fatto quando scrivo che non dà niente in cambio so che non è poi così vero: io sento il suo affetto, lui è un presenza solida nella mia vita, quando facciamo le nostre gite montane, quando siamo nella nostra isola o le volte in cui facciamo turismo insieme da qualche parte io sento che siamo davvero uniti, spesso sembra di avere un cervello in due perchè ci facciamo le stesse domande, notiamo gli stessi particolari, cosè come siamo uniti nell'affetto verso le nostre due bestiole pelose. Inoltre in quanto a entropia e atteggiamenti negativi davvero non sa cosa siano: non gli ho mai sentito giudicare negativamente qualcuno, se proprio non gli vanno a genio tace.

E mi incazzo ancora di più perchè, novello Dr. Jeckyll & Mr. Hide, se riesco a staccarlo fisicamente dal lavoro lui è ancora la stessa persona di cui mi sono innamorata follemente 18 anni fa. E' che riuscirci quando lui padroneggia le possibilità di collegamento remoto con qualsiasi mezzo ed in qualsiasi luogo, contro una tecnologia che fa della connettività il suo cavallo di battaglia ... insomma, è una competizione persa ancora prima di iniziare!!

Davvero, non so più cosa inventarmi.

aprile 25, 2010

Vendola E' il mio presidente

Sono venti minuti ben spesi. Ma qualora non se ne trovasse il tempo mi permetto di estrapolare alcune citazioni

io ci sono dei connazionali con cui non mi sento unito, se in alcune parti di Italia si può immaginare una propensione naturale alla pulizia etnica io non mi sento unito con quegli italiani, se c'è un sindaco che pensa di poter punire dei bambini per poter stigmatizzare l'atteggiamento delle loro famiglie .. io non mi sento unito con quel sindaco ... io non mi sento di unirmi a chi pensa che l'intolleranza sia un fatto naturale

... pensare che possiamo essere uniti nell'assenza di giudizio come se fossero uguali le ragioni di coloro che combattevano da una parte e dall'altra

io non mi sento unito alle ragioni dei fascisti

è stata uccisa la storia di un intreccio ... quello tra la parola libertà e la parola lavoro ... il lavoro è stato progressivamente marginalizzato, ha perso valore, con la precarizzazione del mercato del lavoro ormai non c'è più un mondo del lavoro ... ognuno cerca l'orizzonte del proprio destino personale, non c'è più un destino corale, collettivo, ... la libertà può essere quella esplosione pirotecnica di consumismo, di mercificazione che è un pò il berlusconismo. Sei libero di scegliere tra 1000 canali televisi, libero di comprare uno dei mille barattoli di omologazione che si vendono in un modo ridotto alla forma di supermercato

... le parole progressivamente hanno perso il senso del limite, non ci sono stati più dei tabù ... è possibile l'orrore non perchè ad un certo punto c'è la dittatura di Satana ma perchè tanta gente per bene, a poco a poco, comincia ad assuefarsi alle parole che diventano feroci, cattive, ai codici della negazione della dignità degli altri

... noi abbiamo continuato ad immaginare che Berlusconi fosse un problema della politica ... e non ci siamo accorti .. che è un problema della cultura ... B. ha vinto nel corso di alcuni decenni nella trasformazione dell'immaginario ... cos'è in fondo se non la proiezione sulla scena pubblica del linguaggio della fiction e dei reality ...

non si può immaginare di vincere contro B. e contro il berlusconismo con una campagna elettorale e non con una lunghissima campagna civile e culturale

il problema non è trovare un leader videogenico, fotogenico ... il problema del centro sinistra è che il berlusconismo è un egemonia culturale ... perchè ha ucciso l'idea stessa della politica che è diventata una delega in bianco nei confronti del leader carismatico ... per vincere il centro sinistra non deve immaginare un B. rosso, deve immaginare un popolo che dice 'no, non esiste il ghe pensi mi', esiste il controllo sociale, la democrazia partecipata

Non sto a scriverlo qua che è troppo lungo ma consiglio caldamente lo spezzone tra il 5° ed il 7'30''

VENDOLA DA FAZIO DI STASERA - PARTE PRIMA



PARTE SECONDA

aprile 21, 2010

Vi presento il mio melo

Nonostante qua ci si sia messi parecchio d'impegno, il rigore invernale prima, e la nostra trascuratezza poi ....

il melo è sopravvissutoooooo!!!!

di seguito le prove


Questo invece è il pero che, incredibile a dirsi, resiste ormai da qualche anno

e questa una delle due vecchie forsytie che mi danno sempre parecchia soddisfazione (e non si capisce perchè noi non teniamo solo quelle sul terrazzo visto lo sfacelo che riusciamo spesso a combinare)

e per chi pensasse che esagero .... esempio di sfacelo post inverno (era un oleandro, sgrunt)

aprile 20, 2010

Indovina chi viene a cena ...

"Ciao pà! vieni a cena stasera?"
"Nuuuu assolutamente!!! ho un sacco di roba da mangiare e se non la consumo poi mi tocca de buttà e sai che io non butto mai via niente"
"Maddai!! cammina vieni a cena da noi!!"
"Nuuuu!!!!!! ho le alici da cucinare, posso mica lasciarle lì!"
"Eccheccentra! tu le cucini e poi le metti in frigo e te le mangi domani, no? Dai, vieni che faccio fave e piselli!!"
"OK, va bene. Che vino porto?"

Dialogo di oggi pomeriggio con Ortorex, solito copione: devi insistere un pò anche se lui ha già deciso fin da quando tu ancora non sapevi che lo avresti invitato. Solo che si deve far pregare un pò sennò non è contento ... Che tipo.

Quindi vai di spignattamento:

Tagliatelle fave, piselli e asparagi

Complicatissimo. Estremamente difficile.
Sgusciare le fave badando a togliere anche la pellicina dai frutti più grossi
Sgusciare i piselli
Affettare sottilmente un piccolo scalogno e metterlo ad appassire in un pò di olio (evo, chellodicoaffà?) con qualche gusto, ad esempio alloro, rosmarino e salvia (un pochetto per ognuno). Quando lo scalogno è trasparente togliere i gusti ed aggiungere piselli e fave. Coprire d'acqua e lasciar cuocere fino a quando saranno morbidi (assaggiare, non c'è altro modo). Quando sono quasi cotti, aggiungere i gambi di qualche asparago tagliato a tocchetti. Tenere le punte da una parte: le si farà cuoceremolto rapidamente al micro o al vapore per renderle appena morbide. Sale e pepe qb (quant'è quanto basta? questo mi dicono che fa impazzire Scabin). In ultimo una piccola presa di cannella si farà sentire appena appena
Lessare le tagliatelle ed un minuto o due prima della cottura ripassarle in padella con il sughino di cui sopra ed un pò di acqua di cottura.
Impiattare con un filo di olio a freddo ed una bella grattata di pepe

Come secondo bisognava andarci piano che il primo era già bello sostanzioso ed Ortorex, lo sappiamo, è uno che si tiene, quindi ...

Sformatini di erbe di campo con fonduta al parmigiano

Scongelare un sacchetto di erbe del prato dietro casa di Mariuccia (mia suocera), sminuzzarle al coltello e poi unire besciamella e ricotta a piacere, un uovo, sale, pepe ed una grattatina di noce moscata. Mettere il preparato nei pirottini da muffin e schiaffare in forno a 180° per una quarantina di minuti o comunque fino a quando si saranno rappresi a sufficienza.
Mentre gli sformatini cuociono preparare una fonduta con un pò di parmigiano grattuggiato allungato con del latte. Lasciare che il parmi si sciolga, aggiungere un paio di cucchiai di besciamella se per caso ne avete avanzata (ma se non c'è va bene uguale).
Servire gli sformatini su un letto di salsa al parmigiano
Side dish: un'insalata che sennò Ortorex vi cazzia.

L'ospite ha gradito ed ha pure detto che io sono un diavolo tentatore, sintomo certo del fatto che il nostro si sottopone ad un regime dietetico degno di una fotomodella ma *fortunatamente* è ancora umano (anche se non si direbbe)

Mammografia

OK. L'ho fatta.

La mia prima mammografia.
Non l'avevo mai fatta, un pò per trascuratezza, un pò perchè ho il seno parecchio denso e mi si diceva che non si sarebbe visto granchè comunque, un pò perchè le mestruazioni mi vengono quando pare a loro e la tensione premestruale è ancora molto fastidiosa, oltre che protratta per diversi giorni, se non settimane ...
Il primo pensiero è stato "certo che se non hai niente questi te lo fanno venire!", per carità che schiaccino e tirino se questo serve a veder bene ma porca paletta! mica sono pezzi di bollito!!! pensavo mi sarebbero esplose. E francamente il mio cavo ascellare dx stamattina è tutto fuorchè soddisfatto, ho una strana sensazione come se avessi il muscolo stirato. Suppongo di essere stata contratta per sopportare il dolore senza muovermi.
Perchè, diciamocelo, di dolore si tratta. E mi vien da domandarmi come mai, quando si arriva all'apparato riproduttivo femminile, ci sia sempre qualche manovra dolorosa. Poi per carità, le indagini mediche sono quasi sempre per lo meno fastidiose .. ma quelle femminili lo sono sempre. Poi una si fa delle domande ...
L'altra cosa che ho pensato è stato la sottile ansia che mi è presa quando, dopo la mammo, aspettavo che mi dicessero che potevo andarmene. Lo so che non si trattava di altro che di verificare che l'immagine fosse venuta bene, che io non mi fossi mossa, che fosse refertabile con chiarezza e precisione e tuttoquellochecevò ma intanto era il primo passo e pure la prima volta che stavo lì ad aspettare che mi dicessero che dentro un pezzo di me non c'era niente di evidentemente strampalato (vabbè a parte il cervello, ma questa è un'altra storia).
E non vorrei confondere la seta con gli stracci ma non è stata una bella sensazione ...
Poi in materia di roba medica c'è sempre qualcuno che la sa più lunga di tutti ed anche questa volta non è mancata quella che, saputo che ci sono andata con Prevenzione Serena, ha arricciato tantissimo il naso dicendo che no, no, no, no! sono dei cani, non troverebbero l'acqua nel mare, e poi ti fanno solo la mammo ed invece dovrebbero farti anche l'eco che se c'è qualcosa che non va messo di storto con la mammo non si vede etc etc etc etc ... Ma dico! possibile mai che tutto quello che non paghi debba essere una porcata? possibile mai che io debba dubitare sempre di tutto incluso un servizio di prevenzione come quello (che tra l'altro è stato molto efficiente e professionale, a parte lo schiaccio, insomma)? Vabbè, speriamo che abbia torto, và ...
Insomma, entro una ventina di giorni dovrebbe arrivarmi il referto, incrocio le dita che non si sa mai ...

aprile 19, 2010

Si ... viaggiare ...!!

La possibilità statistica che il batavo rimanesse pinzato in questa tragicomica storia della nuvola era altissima, com'è ovvio visto che passa più tempo seduto per aria che sul gabinetto .... ed è puntualmente accaduto, claro.

Il mio strafigherrimo fratello, che pure lui viaggia tanticchia, rientrava da Madrid ed ha viaggiato giusto in tempo per vedere la nuvola da lontano e farle marameo.

Lui, il mio povero olandesone, che prima finisce di lavorare (ma finito finito finito eh!!) e poi si guarda intorno per capire come tornare a casa (arrivando ad aereoporto semi deserto e dopo aver bivaccato almeno un par d'ore a Parigi, Francoforte o Amsterdam) ovviamente venerdì era a Cambridge con il cerino acceso in mano ...

Altrettanto ovviamente l'albergo in cui era non aveva più stanze.

Con un collega purobrit ma anch'egli importato in Italia, si sono trasferiti a casa di mammà ad un paio d'ore da Cambridge.

Sabato mattina ad ora antelucana hanno preso un treno che in un par di tappe li ha portati a Parigi da dove hanno cercato di venir via ma zero chance di arrivare in Italia, dopo aver bivaccato un tot in Gare de Lyon sono riusciti a prendere un TGV per Ginevra. Dove non è stato possibile trovare una macchina a noleggio e quindi per qualche ora l'unica soluzione è sembrata essere quella in cui la sottoscritta saltava in macchina e li andava a prendere.

Arrivati a Ginevra alle 10.30 di sabato sera, sono riusciti magicamente a far saltar fuori due posti sul treno per Milano delle 5 di domenica mattina (quello delle 7 era strapieno, no dice!), quindi io mi sono risparmiata la gita svizzera e lui, dopo aver bivaccato un tot in stazione Centrale, è riuscito a prendere un treno per Torino arrivando alle 13!!

Cambridge-Torino: poco meno di 48 ore e due notti in viaggio!!

E' arrivato pieno di altissime riflessioni su dove finirebbe il nostro sistema di vita-consumi-produzione e quant'altro fa spettacolo se si viaggiasse ancora come ai tempi dell'Orient Express.

Welcome on Planet Earth darling!!!! (ed ora vogliamo riparlare dei consumi elettrici di casa nostra che l'Enel ci ha già nominati soci sostenitori???)

aprile 12, 2010

ciccia e bella ..

Io mi sento in sovrappeso da sempre, mi sono sempre percepita eccessiva, aspiravo ad essere una Carlà ante litteram in pratica ma, ben che andasse, ero una giovane Anitona ...

(dopodichè oggi guardo le foto di un tempo (poche perchè per le ragioni di cui sopra non ho mai amato farmi fotografare) mi chiedo di che caspita mai avessi da lamentarmi ... boh!! Misteri dell'autoaccettazione e degli standard inarrivabili ..)

Oggi rispetto ad allora mi trovo un bel 15 kg di troppo che in teoria combatto alacremente a colpi di dieta piuttosto che di palestra (nei fatti, ho appena fatto colazione con una fetta di colomba che da sola basterebbe per l'apporto calorico odierno della popolazione del Burundi ...) e siccome in tutto questo la menopausa non è che renda le cose più facili .. sono anche particolarmente sensibile a tutta la tematica 'accettati per come sei e tira fuori la tua bellezza, foss'anche solo quella interiore ...'

Il mio non dev'essere poi un problema così infrequente (!!! mode ironic/on !!) visto che trasmissioni TV su questo tema ce ne sono a mazzi, scopro recentemente. Allora vediamo quali sono queste trasmissioni, no?

Il format è sempre lo stesso, chiaramente. Ormai guardare la tv qui o in America non fa poi tutta sta differenza si direbbe: una trasmissione che funziona viene riproposta allo sfinimento a tutte le latitudini o quasi. Il discorso, in linea di massima, è quello di una o più ciccione che all'inizio della puntata sono sfigaterrime e con autostima sotto i tacchi ed alla fine della trasmissione, sempre ciccione sono, ma sprizzano salute e joie de vivre da tutti i pori.

C'è però una differenza sostanziale tra gli show semplicemente ritrasmessi (sottotitolati o doppiati) e quelli invece dove il format viene acquistato e riprodotto in Italia.



E come al solito la differenza non è a nostro favore.
Mi chiedo quando usciremo dal medioevo.
Per esempio negli Stati Uniti proliferano le trasmissioni in cui l'accento è sul tipo e quantità dell'alimentazione, ad esempio una in particolare che esiste sia nella versione USA che UK, si intitola 'Eat yourself sexy' e vuole dimostrare come, acquisendo abitudini di vita più sane, si riesca a smaltire qualche chilo senza grosse rinunce e contemporaneamente si riesca ad acquisire la necessaria fiducia in sè stesse per apparire sexy e solari nonostante il sovrappeso. Il messaggio è You are what you eat, Sei quello che mangi, ovvero con una dieta adatta a base di cibi naturali freschi ed integrali ed un programma adeguato di attività fisica si può riconquistare forma fisica, sex appeal e si risparmia pure! E mi sembra che in un'epoca di sovrappeso estremo e cibi pattume sia un messaggio piuttosto importante. La conduttrice della trasmissione peraltro è sì secca come una saraca ma francamente parecchio bruttarella e tutt'altro che giovane. E, nonostante la signora in questione sia a me parecchio antipatica, trovo rimarcabile il fatto che il messaggio non sia veicolato dalla solita strafica tirata a lucido.
Nello UK invece si direbbe che il problema del sovrappeso è meno estremo e che l'accento sia piuttosto sul 'datti un giro e tirati su che puoi essere sexy con qualsiasi cosa la natura ti abbia equipaggiato'. Uno show che guardo spesso, ad esempio, è 'How to look good naked' dove il conduttore porta la solita sfigatona di turno a sfilare in lingerie piuttosto che a farsi fotografare come mamma l'ha fatta ed il tutto a colpi di enpowerment e di consigli di moda (cosa indossare, come, trucco e parrucco). Ma guardiamo al messaggio, il conduttore della trasmissione (un fashion consultant piuttosto eccentrico nei modi e nell'aspetto) nei promo piuttosto che sul sito o nel libro dice cose come

We're all beautiful, we just need to believe it
ovvero siamo tutti bellissime(i)*, dobbiamo solo crederci

Looking hot with what you've got
ovvero essere sexy con quel che abbiamo (che è anche il titolo del libro)

Cita anche una serie di dati che dimostrano come la stragrande maggioranza delle donne abbia dei problemi di accettazione del proprio aspetto fisico, fosse per via del sovrappeso piuttosto che delle smagliature o della cellulite e che sempre ampie porzioni della popolazione femminile abbia giustappunto cellulite o smagliature piuttosto che sia poco o tanto sovrappeso. In definitiva il messaggio finale è qualcosa del tipo


non sarebbe tutto più facile se ci accettassimo per quello che siamo?

Entrambe le trasmissioni non sono solo centrate sulle donne che partecipano ma passano parecchi messaggi validi per chi guarda lo show: dal cibo all'estetica consigli e spiegazioni più o meno accurate sul perchè e per come bisognerebbe fare questo e quello. Nulla di stravolgente ma suppongo che se sei tonda come una botte e fatichi a far le scale o se somigli più ad una scopa di saggina che una donna queste cose tu non le sappia o te le sia dimenticate. Quindi, fermo restando che si tratta di televisione commerciale, io ci trovo un messaggio tutto sommato corretto ed un ruolo educativo nei confronti del pubblico. Inoltre l'attenzione è centrata sul voler stare bene, sentirsi bene fino al punto da accettare quel che prima ci faceva inorridire, di essere fiere di se stesse al punto di posare per foto provocanti che non nascondono ciò che prima imbarazzava o addirittura umliava. Dopodichè non si tratta di opere di beneficienza in nessun caso perchè ovviamente discende da queste trasmissioni una ricca dote di merchandising che va dal libro alle cliniche 'rehab', di che ci dobbiamo stupire?



E qua da noi (invece)?


Lasciando perdere la televisione in chiaro che io non guardo praticamente più perchè mi repelle in praticamente tutte le sue manifestazioni, sul satellite è apparso recentemente uno show che è la versone italiana del format inglese di cui sopra.



Ne ho guardato un paio di puntate e mi è venuto lo schifo


Tanto per iniziare il presentatore è il solito idiota senza arte nè parte autoproclamatosi esperto di lifestyle e portatore di cognome altisonante, non mette un'oncia di valore aggiunto e scimmiotta la Meryl Streep del Diavolo veste Prada con atteggiamenti divistici che mi domando che c'azzecchino (e suppongo che altro non servano se non ad appagare il narcisismo di quel cretino).
Le partecipanti sono due per puntata e, da copione, sono sfigatone che alla fine della puntata brillano e luccicano dopo aver avuto un'improbabile colloquio con una life coach e un tentativo di abbigliarsi in modo meno sciatto seguendo il consiglio di una esperta di moda che spiega loro perchè debbono indossare quel pantalone o quel vestito. Una seduta di un qualche cosa suggerito dalla coach giustifica il botto di vita e questa seduta può essere una lezione di tai chi piuttosto che un massaggio piuttosto che una lezione di ballo. Il perchè dell'una o dell'altra sta nella arguta mente della coach e non è dato conoscerlo, nè tanto meno è dato capire che se ne faranno ste due poverette per il futuro.
Ma il peggio di tutto sta nel fatto che le due poverette (che spero quantomeno ricevano un bel gettone di presenza per sta pagliacciata) debbono passare ad inizio ed a fine puntata attraverso un lunghissimo (per i tempi televisivi dello show) esame da parte di un pannello di uomini che fanno loro domande che non arrivano a 'mai pensato di tirarti un colpo?' ma poco ci manca. Dopo i colloqui costoro rispondono alla domanda 'usciresti con ...' e la stessa cosa fanno dopo il restyling con il pregevole intento di dimostrare che l'indice di gradimento delle signore è notevolmente salito nel dopo la cura.

Indice di gradimento??
ma de che????????

Di un panel di uomini tra l'altro di cui non vogliamo dare conto perchè se tanto mi dà tanto direi che le signore in questione per uscire con cotanti esempi dell'altra metà del cielo potrebbero anche evitarsi la pena di togliersi le ciavatte e la pinza dai capelli ...
L'unico messaggio che lo show passa è che ti devi tirare a lucido così uno di quei rospi magari te se piglia, il tutto ovviamente condito con insipide affermazioni del tipo 'voglio stare bene con me stessa' o 'adesso mi sento molto più sicura di me'.
Non esiste messaggio educativo di nessun tipo, nè tantomeno un qualsiasi presupposto per cui queste donne possano far tesoro dei messaggi ricevuti anche per il futuro. Chi guarda non acquisisce informazioni nuove, nè viene stimolato/a ad assumere abitudini migliori. Il punto di osservazione è superficiale ed assolutamente esterno e l'unica cosa che passa è la necessità di farsi approvare da un giudice maschio. Punto.
Intendiamoci, non è che io creda più nel valore sociale della televisione, ricordo benissimo i tempi del maestro Manzi, quando la TV ha insegnato a scrivere e leggere ad una popolazione di analfabeti e davvero non penso che oggi ci sia nemmeno un briciolo di intento educativo in nulla di ciò che il tubo catodico trasmette. O meglio, per esserci c'è ed è anche molto chiaro ma non lo definirei esattamente educativo ....
Però mi dico che noi stiamo nel mercato occidentale così come Channel4 o UK Real Time, facciamo parte del sistema capitalistico come tutto il mondo occidentale, ne condividiamo le finalità di fatturato piuttosto che di margine.
Ma perchè tutto ciò in altre nazioni riesce a preservare un minimo di contenuto sociale e di utilità pubblica mentre da noi debba essere tutto così profondamente privo di messaggi anche solo minimamente positivi?

aprile 10, 2010

non tutto il male viene per nuocere ... (ovvero La felicità è ...)

(grazie ad Eniko per l'idea)
Il batavo, immerso in questo suo mondo virtuale, sta perdendo gli ancoraggi con quello reale e mentre non si occupa di NULLA che sia di questo mondo (mentre invece segue TUTTO quello che ha a che fare con il suo lavoro ma ... che lo dico a fare?) comincia anche ad avere preoccupanti fenomeni di dimenticanza.

Puoi andare in un posto trecento volte e la trecentounesima ti chiederà che cos'è, dov'è, come ci si arriva.

Puoi dargli indicazioni super precise per trovare un oggetto, che se non pensasse ed eseguisse semplicemente ci metterebbe fatalmente la mano sopra, e ciò nondimeno lui non trova. Mai. Niente.

Puoi nominare una persona, descriverla fino alla settima generazione dei suoi antenati, e lui giurerà di non conoscerla.

Insomma, E' UN UOMO. Ed ho detto tutto.

A stoggiro ... si è lasciato la patente in montagna. L'unica volta in cui noleggia una vettura, chiaramente. Quindi il mio we cittadino (ristorantino con gli amici e/o cinema) è evaporato come nebbia al sole perchè siamo dovuti tornare in montagna. Dopo essere scesi giovedì mattina con un tempo da lupi, ci siam tornati venerdì sera con un filino di pive nel sacco ...

Bene ...

quello lì ci ha più culo che anima!!!
SAPEVATELO!!!


Il risultato è stato questo












aprile 04, 2010

BUONA Pasqua

OK, mia sorella è off line, mio fratello ha scoperto la montagna e ci si è trasferito con la sua famigliola da Mulino Bianco nella nuova casetta comprata con un mucchio di pleuri uno sull'altro, così come se fossero quelli del Monopoli ...

Ed il nostro povero ortorex???? Natale con i tuoi e Pasqua da solo?

No, non è proprio cosa, sientammè. E così siamo rimasti a casa noi ed abbiamo fatto pranzo insieme. Il batavo santo subito che difetti ne ha parecchi perso com'è nella ionosfera informatica ma ammettiamolo che si succhia la mia famiglia per dritto e rovescio senza mai fare un plissè. La princi, poveretta, alle prese con l'esame di Scienza delle costruzioni (che se passa questo vuol dire che ha avuto una mutazione genetica - ma il dubbio è lecito visto che ancora ieri era inchiodata sul concetto di massa e di peso).

Il minimo che potevo fare era preparare un pranzetto. Evvai di spignattamento quindi!!

Sformatini di broccoli con pomodorini confit
Risotto sedano, arancia e mazzancolle
Orata al forno con patate e pomodorini

Il risotto è una delizia con i controfiocchi, realizzabile a sforzo zero. Non so bene da dove arrivi la ricetta, mi viene il sospetto che anche il cavoletto l'abbia pubblicata visto che è la mia bibbia personale ma oggi è stata mia sorella a farmici pensare.

La genesi è che io volevo fare la zuppa di pesce ma ieri al mercato non c'era pesce che andasse bene e quindi ho dovuto cambiare programmi al volo: ho preso un mezzo chiletto di mazzancolle pensando che qualcosa ci avrei fatto e sperando che una buona idea arrivasse ad impedirmi di farle nella solita pasta con gli zucchini. O con pisellini e fave, per dire!

Insomma, ho pulito i gamberi tenendo da parte le teste che ho messo a bollire con un poco di sedano-carota-cipolla. Ora, precisiamo che le teste dei gamberi le ho lavate perdendo un tot del loro contenuto e sicuramente del loro sapore ma ... c'è un limite a tutto, no?

Le code di gambero le ho tagliate a tocchetti (tipo una coda in tre pezzi) e le ho messe a marinare con un pò di olio, una grattatina di pepe e qualche cucchiaio del succo di un'arancia.

Nel frattempo ho preso il cuore (con le foglie) di un sedano bianco e l'ho affettato abbastanza finemente, mettendolo poi in padella con un filo di olio, uno spicchio di aglio intero, una grattatina di pepe e la scorza grattuggiata dell'arancia (in verità ho usato la polvere d'arancia che mi ero preparata qualche giorno fa con le arance bio, quelle della marmellata di palloncini). Ho fatto stufare qualche minuto, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua, lasciando però che rimanesse un pò croccante. Spento e tenuto da parte

In un'altra padella ho messo un filo d'olio ed uno spicchio di aglio intero e ci ho tostato dentro il riso, sfumandolo poi con il succo di arancia rimasto. A succo assorbito ho bagnato con il brodetto di pesce di cui sopra (facendo attenzione a filtrarlo bene che non passassero pezzetti vari). A due minuti dal fine cottura ho aggiunto al riso il sedano ed i gamberi con tutta la loro marinata. Giusto il tempo che i gamberi diventassero opachi e rosa ed ho portato in tavola. Unica aggiunta al momento di mangiare, un'altra grattatina di pepe a chi piace, ma attenzione! il sapore della preparazione è molto delicato quindi piano con altri profumi!!

Provare per credere: delicato, profumato, appena dolce, un piatto elegantissimo!!

Cara sore

Io non so se arriverai mai fino a qui, e se accadesse temo che sarebbe difficile spiegare perchè in oltre un anno non ti ho mai detto che ho questo parchetto privato del blog.

All'inizio non ti ho detto nulla perchè so che la rete non ti interessa più che tanto, che io sappia segui i foodblog e poco altro (elasti, mafalda ...), insomma non ti concedi molto tempo in giro a cazzeggiare e quindi mi sono pensata 'che glielo dico affà'. Poi sta roba era diventata un segreto tra me e te, come tale pesava come piombo e quindi ho continuato a non dirtelo.

Adesso segretamente ti scrivo, perchè sono davvero tanto preoccupata.

Non ne ho mai parlato prima perchè so che se mai tu lo venissi a sapere mi ammazzeresti con le tue mani. Io che parlo di cazzi tuoi con qualcun altro? no, nun se 'ppò 'ffà. Ma io qua sopra ci ragiono, qualche volta ci soffro, e scrivo qua per mettere in fila i pensieri e la tua sofferenza è ormai da tempo in cima ai miei pensieri.

Non so come aiutarti. Ti vedo accartocciata in dinamiche familiari sempre più avvitate su sé stesse, tesa come non credevo si potesse essere, inferocita con te stessa e con il mondo, ti vedo infliggerti regole feroci, negarti il cibo ed esserne ossessionata. Le attenzioni che ti dedico mi sembrano bicchieri d'acqua sparsi su una pianta assetata di acqua, so che ti fanno bene, lo sento, ma non riescono nemmeno a scalfire la superficie del tuo malessere.

Vorrei portarti via, i giorni in Toscana sono stati esemplari, ma dovresti deciderlo tu di mollare tutto e scappar via e so che non lo farai mai. Del resto dovrei portarti via io e posso forse negare la mia famiglia, la mia vita e come una novella Louise aiutare la sua Thelma a rompere le sue catene?

Davvero.

Dovrei forse farlo?
Veramente questo pensiero mi attacca per la prima volta adesso. Dovrei farlo? cosa sarebbe, una suprema rinuncia per salvarti?

Ma comunque escludo che tu lasceresti il tuo senso del dovere anche solo per curarti. Posto che tu accettassi l'idea di essere malata, cosa che apparentemente non ti passa neanche per la testa di fare.

Allora resto qua, con l'angoscia che mi attanaglia, pensando che i mesi che verranno saranno forse ancora più difficili, chiedendomi come fare a parlare con tuo marito, a fargli capire che non lo fai apposta e che non puoi smettere di essere ciò che sei solo perchè lui lo chiede. Temendo di parlargli perchè il giorno in cui, com'è solito fare, in preda all'incazzatura dovesse aprir la bocca e lasciar uscir lo spirito, se in quel giorno dovesse usarmi come arma contro di te ti distruggerebbe. Io di lui non mi fido sotto questo aspetto. Proprio poco. So che è capace di farlo. Ed oggi non ha più molto da usare contro di te, i figli sono ormai grandi e non si lascerebbero manipolare più che tanto.

Non so cosa fare. Non so cosa fare. Non so cosa fare.

E sono terrorizzata

Antidoto

Ok, sono praticamente in crisi diabetica. Se vedo ancora un pulcino che si bacia con una capretta, un guscio d'uovo giallo o azzuro, una pecorella profumata al gelsomino ...

mi metto ad urlareeeeeeeeeeeeeeeeeeee

quindi propongo un antidoto
ps: non è la mia cana (anche se ci somiglia molto)


aprile 02, 2010

Sono inferocita

Leggo in molti, se non tutti, i blog che seguo questo senso di sconfitta, di straniamento, questa paura di ciò che deve ancora arrivare dopo questo ennesimo risultato elettorale.

E più ci penso e più mi incazzo.

Ma non contro il manipolo di malfattori che bene o male hanno lo scettro in mano (e che dio solo sa fino a quando lo terranno, a sto punto me lo chiedo davvero e temo anch'io il peggio).

Non sono incazzata contro il nostro piccolo dittatore che manipola, mente, puttaneggia ed intanto le sue società se ne avvantaggiano abbondantemente. Nè sono incazzata con quel gruppo di picchiatori fascisti che hanno smesso temporaneamente l'orbace perchè troppo impegnati a distruggere il distruggibile a proprio esclusivo vantaggio.

Non sono incazzata contro i protervi in camicia verde che dopo anni di celodurismo a pelo d'acqua adesso riescono finalmente a stagliarsi sopra le onde e ne aprofittano per dire e (temo) fare tutto quel che vogliono e vorranno.

Nè mi indispongono tutte queste mignotte che attraverso un uso accorto di ciò che la natura ha loro generosamento offerto si arrampicano chi sulla dorata scala della popolarità da avanspettacolo chi verso il potere della sedia politica, chi entrambe. Ritengono di avere un asset e lo usano a proprio vantaggio, del resto ognuno usa i mezzi che ha ed il fatto che l'arco parlamentare non sia pieno di ballerine probabilmente significa anche che quelle che oltre ad un bel culo hanno anche un oncia di cervello ce la fanno, le altre sposano i calciatori.

Non mi infastidisce il pastore tedesco, anzi quello mi infastidisce parecchio perchè ha quest'occhio cattivo che mi si perdoni ma mi sembra particolarmente in contrasto con il suo ipotetico ruolo. Ma del resto va mano in mano con i vescovi incattiviti che vorrebbero mettere le mutande di latta all'umanità intera. Neanche questi mi inquietano per la verità

Tutta questa gente ci sprofonderà nel medioevo sociale e culturale, l'hanno già fatto e non potrà che peggiorare,

ma è il loro mestiere che ci stupiamo a fare?
Non sono lupi travestiti da agnelli, sono proprio lupi, non l'hanno mai nascosto anche se affermano il contrario a gran voce e tutti e quanti sembrano crederci.

Coloro contro i quali io sono davvero furentemente incazzata sono tutti questi paladini delle virtù democratiche che non sono stati capaci di impedire che tutto ciò accadesse e, ancora più grave, non l'hanno neanche visto arrivare.
I soloni del cosiddetto centro sinistra che la sinistra non sanno nemmeno più dove stia quando devono mettere la freccia in macchina. Quelli che nonostante siano anni che percorriamo una strada sempre più in discesa e sempre più viscida stanno ancora tutti lì assisi sulle loro poltrone.
Coloro che quando hanno finalmente avuto l'opportunità per fare qualcosa l'hanno presa e l'hanno buttata nel cesso dei personalismi, delle beghe da bottega, dell'incapacità di avere una visione comune a spese del proprio orticello.
Quelli che hanno agito per anni in modo così profondamente contrario alle loro affermazioni e non stavano nemmeno facendo propaganda!! Perchè poi il bello è quello!!! costoro non sanno fare comunicazione in nessun modo, non sanno parlare di ciò che di buono fanno/hanno fatto, non sanno affrontare un avversario che gioca fuori dalle regole. Usano le regole in modo pedissequo, si è sempre fatto così continuiamo a farlo. Non sanno pensare 'out of the box'. Non sanno immaginare una realtà diversa, sanno solo scimmiottare le realtà altrui (vogliamo parlare del famoso "I care" di veltroniana memoria? no. non ne vogliamo parlare che è meglio)
E non mi si venga a dire che libertà è partecipazione perchè innanzitutto se viviamo in un sistema organizzato dove ognuno ha il proprio posto, loro - i politici - hanno il loro mestiere e non vedo perchè io dovrei fare il loro. Se avessi voluto fare la politica lo capisco ma non mi interessa, non voglio semplicemente essere buttata nella barbarie, il come e dove decidetelo pure voi, con il mio voto ve ne dò mandato ma possibilmente che sia di segno differente da quelli per cui io non voto, che ve lo debbo dire a fare???
Per non voler poi parlar del fatto che se libertà è partecipazione, quelli che hanno deciso di partecipare e sono magari anche determinati e bravi ed hanno un sacco di voglia di dire e di fare si trovano sto tetto di cristallo sulla testa formato dallo stato maggiore delle stesse vecchie facce che non mollano la presa per nessun motivo. Andiam dal culo tutti insieme allegramente ma spazio per quelli nuovi manco per il cavolo. Ed io ne conosco di personaggi così, parecchi.
Ecco, costoro mi fanno davvero incazzare. Costoro sono quelli che davvero hanno consentito che sprofondassimo nel guano. E temo che ci staremo un pezzo.

aprile 01, 2010

Marmellata di palloncini???????????

Certe cose, solo a me!!!




Si prendono un certo numero di arance, le si sbuccia quasi tutte, si toglie la pellicina bianca il più possibile senza però uscirci pazzi che non è cosa. Le si taglia a tocchi grossolani. Si prende quelle non sbucciate*, le si affetta sottilmente e le si mette a tener compagnia ai tocchi di cui sopra. Si pesa il tutto e si calcola la metà del peso in zucchero. Si mettono le arance, lo zucchero ed eventualmente qualche seme di cardamomo schiacciato nel mortaio** in pentola a cuocere fintanto che la marmellata non sarà sufficiente soda (a vostro insindacabile giudizio)***.
Si invasetta bollente, si mettono i vasetti a testa in giù a raffreddare. La mattina dopo si entra in cucina, si girano i vasetti e ci si stranisce perchè la marmellata non vien giù ;-))
*quante arance non sbucciate? ahhh!! de gustibus. Per quanto mi riguarda io le arance le mangerei da sbucciare ... fate voi...
** ecco, i semini di cardamomo sono quelli che stanno dentro la bacca verdognola. Conviene schiacciarli se non nel mortaio in qualche altro modo perchè pur cuocendo con la marmellata non si ammorbidiscono punto e non danno che pochissimo profumo. Non fate come me
***quando è sufficientemente rappresa la marmellata? A giudicare dalle foto .. non lo so!!!

e non è nemmeno un pesce di aprile!!

Innazitutto c'è il sole. E questo già dovrebbe far temere di star girando con un enorme pesce piazzato sulla schiena.

E poi
in terrazza stanno spuntando i fioriiiiii ...... :-)))






Non fosse che gli oleandri non sembrano esattamente felici, sarebbe davvero una festa!!