Obiettivo Trop Model

luglio 31, 2009

L'ortoressico, ancora ...

In vena di coccole da dare e da ricevere, ieri sera ho preso su cane e figlia e mi sono presentata bella come il sole da papà.

Come tutti gli anni lui è piazzato fisso in questa località a mezz'oretta circa dal posto dove abitiamo, a ca. 800mt, che non sarà esattamente un ghiacciaio ma comunque fa la sua bella differenza dalla canicola agostana che c'è quaggiù. Mia sorella al mare, mio fratello pure, il poveretto soffre un pò di solitudine e quindi io appena posso vado da lui a cena, guadagnandoci la cena preparata (massima coccola che si possa pretendere da lui stante che siamo due adulti che non si perdono in smancerie, eh!!?!!, sia chiaro), due chiacchiere in libertà (ovvero la sua personale rassegna stampa sulle malefatte del governo e di mr misirizzi in primis, ma anche il pastore tedesco non gode delle sue simpatie) e la sensazione di fare la cosa giusta.

La sera prima era sceso lui in città causa uno dei millemila esami di controllo periodici e non (anni 78 debbo dire prestante ed in salute, la prevenzione per lui è una religione, assieme al cibo) e ne aveva approfittato per invitare (udite! udite!) a cena fuori la princi. Erano andati per pizza che per due volte ci aveva provato ad andare a mangiarla ma per qualche motivo non gli era riuscito il colpo. La princi, divertitissima dagli exploit del nonno, ha passato tutto il viaggio a raccontarmi le sue malefatte ed i pettegolezzi di quella sua linguaccia parecchio tagliente.

Tra le altre cose, in tono da perfetti cospiratori, hanno deciso di giocare al superenalotto, evento non raro bensì unico, tanto che nessuno dei due sapeva come fare. Appurato che non potevano giocare immediatamente perchè tardi e verosimilmente le ricevitorie sarebbero state chiuse (?) si sono accordati sui numeri da giocare e sul fatto che ci avrebbe pensato la princi la mattina dopo. Il nonno era un pò preoccupato perchè non sapeva bene quanti soldi darle, e la princi rassicurante gli ha detto 'ma dai nonno faccio io e poi aggiustiamo tanto non vorrai mica giocare più di 5 euro, no?' al che lui

'5 eurooooo???!!! ma sei matta???????? uno, due al massimo!!!!'

Insomma ve la ricordate la barzelletta del rabbino Gioacchino che piangendo e sospirando chiedeva al buon dio di fargli vincere la lotteria ed il buon dio che sospirando e scuotendo la testa gli rispondeva 'va bene Gioacchino, ti farò vincere, ma tu almeno compra il biglietto!!!'

Ecco. Papà. Tale e quale.

Vabbè. Ieri sera siamo arrivate un poco in ritardo stante il fatto che mi ero imbrogliata nel calcolare i tempi, lui aveva ovviamente già mangiato. 'Perchè non ci hai aspettato papà, avevi fame?' ... 'Ma no che fame!! e' che avevo previsto di mangiare un tomino fresco che sennò mi diventava brusco' in nessun modo siamo riuscite a capire perchè il tomino fresco di papà avrebbe dovuto inacidirsi tra le sette e le otto e mezza. Arivabbè.

Insomma, il menù dell'ortoressico ieri sera prevedeva:

Antipasto della casa composto da 1 focaccina bianca tagliata a spicchi, tre spicchi per piatto (il resto in un piattino comune al centro del tavolo - per la serie 'quella è la vostra dose poi, se proprio proprio, ci sarebbe anche questo'), due fettine di salame (sottilissime perchè così è più buono ...) più una di salsiccia piccante. Il tutto non superava di 10gr e debbo dire che nel piatto aveva un'aria un filino desolata!

Braciola di maiale saltata in padella con aglio e finocchietto selvatico
Zucchinetti croccanti (2 cucchiai).

'Papà mangiamo la frutta?' ... 'Fruttaaaaa?? eh si ci vorrebbe la frutta. Maaaa, hai ancora fame?'

Io e la princi, al momento di salire in macchina, ci siamo guardate e, in coro, ci siam dette 'Eh, ci vorrebbero sei mesi così dal nonno e saremmo delle silfidi!!'

Stasera ci ritorno :-))))

luglio 30, 2009

Le invasioni bataviche .. the end

SE NE SONO ANDATI!!!!!



mò prima che m'aripijano sai che deve succedere????????

Resta il fatto che mi piacerebbe proprio capire che cosa è successo, sono convinta che si sia trattato di un grosso problema di comprensione reciproca/comunicazione. Insomma un imbroglio di incrocio di razze condito di parecchio opportunismo.

Ieri siamo scesi a valle ed i nostri, dopo aver assaggiato il clima del posto, hanno deciso che di mostre e musei ne facevano volentieri a meno, hanno rabastato su le loro carabattole e sono tornati nel nostro appartamento in montagna con l'intenzione di partire da li' stamane. In città troppo caldo, troppo rumore, insomma la faccenda non faceva al caso loro.

Io ho fatto la ola, chiaramente!

Chiaramente la manfrina del paga il fratello grande è continuata fino all'ultimo momento inclusa la sosta per il caffè all'autogrill ed il pranzo al bar (che a casa il frigo faceva l'eco) e se debbo essere sincera questa è la parte che mi lascia più di stucco.

Discutendone ieri con certi conoscenti mi si faceva notare che è sostanzialmente un tratto culturale e che siamo sempre noi italiani ad essere pieni di salamelecchi con balletti del 'pago io' 'no, guardi, tocca a me' 'assolutamente no, mi offendo' etc etc etc che possono andare avanti all'infinito, o quasi. Mi si diceva infatti che ho sbagliato io avrei dovuto pagare la mia parte e dire a loro che si pagassero la loro.

Io sono in parte d'accordo e credo che in futuro sarò molto più cauta e, se ci riesco, esplicita. Continuo però a chiedermi cosa avrei dovuto fare. Avrei dovuto andare alla cassa e pagare la mia roba? pagare un terzo del conto e chiedere apertamente la loro parte? e la spesa? ed i lavori domestici? avrei dovuto impartire ordini e disposizioni chiari e decisi? tipo generale di corpo d'armata? e la sveglia alle otto per mettere in tavola la colazione? avrei dovuto dire loro 'non svegliateci prima delle dieci e preparatevi colazione da soli'.

CIOE', FATEMI CAPIRE, IN OLANDA BISOGNA DIRLE CERTE COSE?????? LA GENTE NON CI ARRIVA DA SOLA??

Davvero non mi capacito

PS e non chiedetemi del batavo in dotazione personale pls. Anche lui non sa che dirsene, con l'unica differenza che il problema non se lo pone e basta. Io debbo essere molto più gretta probabilmente ... sarà che sono quella che in casa tiene l'amministrazione domestica.

luglio 28, 2009

L'ortoressico

Dicevo che ieri sera sono andata a cena da papà. Dovrei trasferirmici un bel sei mesi e lasciar fare a lui di cucina. E' fantastico.

Qualche mese addietro, la princi ed io stavamo leggendo quel compendio di cultura femminile che è Va**ty F**r e ci troviamo un articolo sui disturbi dell'alimentazione. Leggiamo le varie definizioni che più o meno già conoscevamo fino a quella, a noi sconosciuta fino a quel momento, che diceva

L'ortoressia è una forma di attenzione eccessiva alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche
Al che ci siamo guardate e, in coro, abbiamo strillato "ma questo è il nonno!!!"
Papà, 78 anni, vive da solo da quando mamma è mancata, 7 anni fa. Fa tutto da sè, dalla pulizia della casa e sua personale alla spesa alla cucina ed è davvero bravissimo. Ma a 'sto punto l'attenzione a ciò che mangia sia in termini di qualità che di quantità è diventata appena un filo meno di patologica.
Il burro è un anatema, piuttosto di usarlo muore, non essendoci più abituato chiaramente ne identifica il gusto immediatamente e quindi non c'è preparazione in cui tu l'abbia voluto usare, sebbene in quantità minime, e che lui non sgami.
Le cotture sono tutte brevissime e le preparazioni sono monacali, con un numero di ingredienti meno che minimo. Se segue una ricetta comincia con abolire alcuni ingredienti secondo lui superflui e procede abbattendo drasticamente le quantità di quelli che accetta di usare.
Si fa la torta per la colazione del mattino (pane secco con latte, caffè, un frutto e per finire un'ostia di torta, concessione alla gola) e usa talmente poco di tutto che ne viene fuori poco più di un pane appena appena dolce, aromatizzato con semini di finocchio e cosparso con una manciatina di quelle barrettine colorate di zucchero che si usano per decorare le torte, quelle serie. Qualche giorno fa ci ha fatto scompisciare, alla princi ed a me, perchè se n'è uscito dicendo che stava andando a casa a prepararsi la torta che era rimasto senza ma questa volta voleva usare un pò meno roba. Noi siamo scoppiate a ridere e gli abbiamo chiesto come pensava di farla stare insieme ma lui intendeva in realtà dire che voleva fare una torta più piccola del solito. Noi avevamo subito pensato a qualcosa tipo senza uova, senza zucchero o chessò ... senza farina forse?
Mangia spesso legumi, in particolare la pasta e fagioli che è ormai diventato un ritornello talmente ricorrente che quando gli telefoniamo in genere gli chiediamo 'ciao pà, che fai? cucini pasta e fasuli?'. Diversamente mangia pesce: compra UN'ORATA al super e la fa al cartoccio, metà la mangia subito l'altra metà la mette in frigo per il giorno successivo.
E via elencando sobrietà gastronomiche varie.
Ma lui è sempre stato così veramente anche se nel passato qualche peccato di gola se lo concedeva, esistono infatti fotografie che lo ritraggono abbastanza pasciuto. Ricordo però che con noi figli lui e mia madre erano severissimi in fatto di cibo. Dovevamo mangiare correttamente. Il che significava SEMPRE primo secondo e contorno. Dovevamo finire quello che avevamo nel piatto pena ritrovare gli avanzi in situazioni imbarazzanti, tipo la colazione del giorno dopo. Non potevamo MAI saltare la colazione che consisteva nella classica zuppa di latte e pane, da me odiata sopra ogni cosa.
Ricordo che quando attraversai il mio periodo di fervore religioso mi cacciarono in un loop irresolvibile perchè io non potevo uscire di casa senza la zuppa sullo stomaco ma, uscendo la domenica mattina per la messa e relativa comunione, mamma mi guardava con occhi accusatori e mi diceva 'mò lo fai annegare nella zuppa a quel poveretto di gesù cristo!!'
Il latte si comprava solo intero, lo yogurt quasi mai e comunque naturale. Niente bibite o succhi di frutta di nessun genere e tipo. Niente dolci se non qualche torta casalinga qualche volta. A scuola portavamo la merenda di metà mattina e siccome lui riteneva che il cervello avesse bisogno di energia a pronta, questa consisteva in 4 zollette di zucchero, cioccolata qualche rara volta, qualche volta ancora più rara ci davano 15lire per acquistare un panino dolce nella panetteria di fronte alla scuola.
La verdura sempre e solo di stagione, allenandoci a mangiare anche le cose più ostiche (argh, le radici amare!!!) perchè 'se poi viene di nuovo la guerra dovete saper mangiare di tutto'. Se ci ripenso ora mi vien da dire che se poi fosse davvero tornata la guerra avremmo comunque imparato volenti o nolenti, no?
La frutta anche quella sempre ed assolutamente di stagione, in particolare casse di mele in autunno e di arance in inverno. Ovviamente a star lì qualcuna si guastava e, ancora più ovvio, erano quelle guaste ad essere prese per prime, mamma le puliva e toglieva la buccia e ce le dava a spicchi. Di fatto si finiva per mangiare mele marce finchè ce n'era :-))!
Insomma, ieri sera mi ha preparato un sughetto sciuè sciuè mettendo un pò di olio in un pentolino con uno spicchio di aglio e qualche pomodoro tagliato a pezzetti. Ha lasciato che si alzasse il bollore del sughetto e lo ha lasciato cuocere nel mentre che l'acqua della pasta si scaldava e la pasta si cuoceva. A cottura ultimata anche il sughetto era pronto, bello e sciugliente, abbiamo completato il piatto con un dose generosa di antibiotico, ovvero pezzetti di peperoncino piccante da lui messi sotto sale prima e sott'olio poi.
Due zucchinetti saltati in padella al minimo sindacale dei tempi di cottura (e quindi croccantissimi) ed un pezzetto di formaggio di gr. 15 hanno completato la cena.
Mangiassi sempre così sarei una silfide. Peccato che in macchina, per tenermi sveglia venendo giù dalla montagna, io mi fossi mangiata un intero pacchetto di liquirizie inglesi ... :-(

Aaaarghhh!!!

Quando pensi di essere riuscita a chiarirti e che una giornata nuova di zecca si sta stendendo davanti a te finalmente sgombra di angoli scuri .... ecco che succede qualcosa di nuovo e completamente inaspettato che rimette tutto in gioco.
Che palle. Che strapalle.
Ieri sera, rubando un'espressione di Mammamsterdam, ho 'sturato le orecchie' al batavo facendogli presente una serie di faccenduole tipo 'la TUA sorellina è in visita da TE, poco o tanto che ti piaccia la cosa, mi aspetto che TU te ne prenda cura eventualmente con il mio aiuto, non che me la scarichi in grembo sana sana'.
Oppure 'che tu pensi che io sia forte ed invincibile potrebbe anche farmi piacere anche se in realtà non me lo fa per niente. Resta comunque il fatto che ogni tanto sono sull'orlo dell'affogo e mi piacerebbe che tu te ne accorgessi'.
Ovviamente l'esposizione di un assunto teorico per il batavo è lungi dall'essere sufficiente e quindi ho dovuto circostanziare con esempi concreti il perchè e percome di tali affermazioni. Per esempio il fatto che ieri a momenti mi ammazzo nel tentativo di scendere una tratto parecchio ripido ed a roccette tenendo il cane piccolo al guinzaglio.

Al fondo della conca c'era infatti un meraviglioso laghetto purtroppo parecchio affollato e sapevo per certo che se avessi mollato la Nina questa si sarebbe scaraventata giù per il dirupo, tuffandosi in acqua e rischiando di portare dentro con sè i turisti che stavano sulla riva, bimbetti inclusi. Di fatto è poi puntualmente accaduto che nonostante io l'abbia liberata a riva ed in un posticino isolato quella abbia nuotato come una lontra nell'angolo dove una famigliola faceva un picnic con i piedi nell'acqua, sia sbucata fuori davanti a loro, si sia scrollata ben bene ed abbia pure rubato un pezzo di pane. La signora, tutto fuorchè una sportivona, mi ha riempita di insulti ovviamente. Vabbè, era una un pò stronza poteva pure evitare di incazzarsi così tanto, ma non è che avesse tutti i torti.
Insomma mentre io cercavo di non piombare giù trascinata dalla caNina irruente che faceva il batavo??? Chiacchierava amenamente con i suoi parentelli aiutando giulivo ora una bimba ora l'altra. Precisiamo che le bimbe, oltre ad essere molto più agili di lui, non sono orfane.
Di fronte ad un paio di esempi di questa fatta (e forse al filino di schiuma che mostravo all'angolo della bocca?) lui ha detto qualcosa di distinto come 'ahem ... ehm ... già ...' e poi ha detto che avevo ragione e, ciò che mi conforta già di più, la sua voce aveva il timbro di quando capisce. Bene.
Stamane lieve correzione di rotta, il batavo vigile e presente, i batavi invasori sempre in attesa con forchetta e coltello in mano per poter fare colazione, lui che impartisce qualche timida richiesta.
(Ouuu, intendiamoci, non che la cosa abbia avuto esiti pazzeschi, IO ho lavato i piatti della colazione, IO ho portato fuori i tappeti, IO sono andata a buttare la monnezza, IO ho passato l'aspirapolvere, LORO leggevano seduti sul divano. Hanno alzato i piedi però quando son passata con l'aspira)
(Ndr, non sono fanatica dell'ordine e pulizia ma con due cani, di cui uno in muta, passare l'aspira dopo tre giorni mi sembra il minimo, no?)
Insomma il sol dell'avvenire splendeva sulla nostra giornata quando lui rientra ilare e giulivo dicendomi di aver ricevuto una certa richiesta da un vicino ed aver risposto di si. Mi si rizzano i capelli in testa e gli dico che la stessa richiesta il vicino l'aveva fatta a me l'anno scorso ed io l'avevo prontamente rimbalzato. Gli spiego le ragioni del mio picche. Gli dimostro che permangono tali e quali e che non mi piace granchè che lui ripeta il tentativo con il batavo, probabilmente immagina che io l'avrei rimbalzato again. Gli dico che sono fortemente in disaccordo e gli propongo una dignitosa via di fuga.
Il batavo esce dicendo che ormai ha dato la sua parola e quindi andrà avanti per la sua strada. Ho un rospo in fondo alla gola che, se il batavo non scende a più miti consigli, non so come farò a trangugiare.
PS. E cmq che una donna 45enne nel pieno delle sue forze e madre di due bimbe di 10 ed 8 anni debba farsi spiegare che i piatti sporchi della colazione si lavano e che lei potrebbe pure smettere di leggere il suo romanzo e lavarli .. beh ... io lo trovo incredibile. Il moroso qualche scrupolo in più se lo fa e prova ad asciugare i piatti oppure sta con me mentre cucino per chiacchierare. Ma ieri sera, io mi sono data perchè sono andata a cena da mio padre e loro hanno mangiato panini. Sicuramente più semplice che prepararsi qualcosa, no? Cazzi loro, contessa, è claro

luglio 27, 2009

Invasioni bataviche, la reprise

Rubo qualche minuto alla rutilante vita degli ospiti a torto collo per aggiungere l'ultimo nanetto (in ordine di tempo).

Siccome il batavo (quello in quota alla sottoscritta) finge svagatezza perchè tanto sa che alla fine ci sono sempre io che traffico, organizzo e tento di mantenere un filo di razionalità, stamane mi sono detta 'che si fottano' ed ho deciso di fare l'indiana (sempre di nazionalità altrui si tratta, no?). Ovvero alle sette, rispondendo al richiamo delle bestiole, le ho portate fuori ma poi anzichè cominciare a trafficare, sbrandare il batavo immerso nel sonno del giusto, etc ... ho preso il mio bel libro e mi ci sono tuffata.

Morale: ore 8:15 drin!!! suona il campanello della porta (noi dormiamo nell'appartamento di mia sorella, poco distante dal nostro) e compare il batavo-cognato con una batavina-nipotina dicendo che il tè era pronto!!! Il mio personale batavo, smadonnando in italiano just-in-case, si è dovuto alzare e vestire al volo per raggiungere la famigliola batava che, in un malinteso senso di non so che, stava tutta attorno al tavolo forchetta e coltello in mano, in attesa che noi arrivassimo per poter fare colazione.

Non avevano preparato niente, ovviamente, tranne il famoso tè ma non gli sembrava questa ragione valida per attendere oltre la colazione. Ergo, gentili batavi-ospitanti, alzate le chiappe e venite a fornirci di colazione!!!

Fantastico. Davvero fantastico.

Spero che al batavo in dotazione questo serva da lezione e che la prossima volta che la famigliola di sua sorella deciderà di passare una vacanza in Italia faccia loro trovare le chiavi sotto lo zerbino con un bel biglietto e tanti baci e lui (con la sottoscritta acclusa) si prenoti una vacanza in Australia.

Sicuramente però, se non servirà di lezione a lui, servirà sicuramente a me che, la prossima volta che dovessero presentarsi, come minimo io sarò in Batavia. Ma solo come minimo, neh!!!

luglio 26, 2009

Invasioni bataviche ..

Qua mi sa che mi serve una mediatrice interculturale. MAMMAMSTERDAAAAAM!!!! dove sei quando mi servi?????

Allora, da venerdì pomeriggio la sorella del batavo è piombata a casa nostra con accompagnamento di nr. 1 compagno batavo e nr. 2 figlie batave.

Il delirio

Già in una casa normale dimensionata per 4 persone ospitarne altre 4 non è esattamente una passeggiata e grazie 1000 al bartender che non abita più con noi che così la sua stanza la ricicliamo in stanza degli ospiti, eventualmente a mucchi. Insomma, situazione domestica un pò così ... alla quale si aggiungano i 33° afosi che manderebbero ai pazzi chiunque.

Sarà che io sta ospitata non l'avevo esattamente chiesta e pertanto mi dà un filo sui nervi, sarà che in realtà sono brutta e cattiva e non capisco nemanco se me lo spiegano ma la situazione attuale è la seguente:

a) i batavi non mettono mano al portafoglio nemanco sotto tortura, da quando sono arrivati qua stiamo spendendo denari a fiumi e loro non fanno nemanco il gesto di contribuire alle spese. Non vorrei suonare troppo gretta ma non è che qua i denari li si raccolgano sotto le piante e la LORO vacanza ci sta costando un patrimonio in cibo, vino, birra, gite turistiche e affini

b) i batavi non chiedono nulla in particolare e non danno la propria opinione neanche se interpellati. Questo significa che vado a sentimento nella preparazione del cibo come nel proporre attività varie. Della serie che nella gita al Museo del Cinema hanno graziosamente partecipato mostrando un educato e misurato interesse, resta da dire che se non gliene fregava niente potevano pure dirlo che qua un ennesimo giro ce lo si risparmiava pure

c) i batavi non muovono un dito in attività domestiche nemanco sotto tortura, che sarà anche vero che non sono a casa loro ma PORCA PALETTA vuoi darti un minimo da fare che qua la faccenda si sta facendo impegnativa?

Cmq, siamo in montagna, sono trascorse 48 ore dal loro arrivo ed io ne ho già le tasche strapiene e, come se non bastasse, il batavo in dotazione merc alle cinque si siede su un aerino se ne va alla volta della swinging London dove preferisce correre il rischio di prendersi l'influenza piuttostoche continuare a sucarsi la sorellina ...

luglio 24, 2009

Del liberare i corpi ...

Lorella Zanardo de Il corpo delle donne scrive di Corpi Liberati e dice che "E’ importante non arginare il cammino verso l’espressione del corpo che molte donne stanno intraprendendo" e se io capisco bene questo significa che nello stigmatizzare l'uso mercificante del corpo nudo femminile si rischia di cadere in un moralismo che il corpo lo nega, proprio quando in realtà una generazione di giovani donne si trova nell'invidiabile posizione di non aver grossi retaggi di fronte al potere di attrazione del proprio corpo, grazie anche al fatto di essere finalmente nate e cresciute "dentro un corpo liberato che non ha dovuto lottare per uscire da costrizioni e sottomissioni millenarie" (e su questo mi si permetta una prima piccola nota critica perchè se così fosse per davvero la mia bellissima nipote di 21 anni non si sentirebbe una racchia con conseguenti pesanti problemi di disordine alimentare).

Se ho capito giusto, claro (cosa che non sempre accade) (ed è un eufemismo).

Ora, a me il blog della Zanardo piace un sacco. Questo lavoro di riflessione che parte dal documentario e che va avanti mi interessa tantissimo e sto riflettendo assai sulle discussioni che leggo nei commenti. Food for thoughts insomma.

E poi ci ho un magma di cose in gestazione che chissà se riesco a cacciarle fuori ...

Ma.

Ma a sto giro non sono mica tanto d'accordo. Tanto per iniziare Belen io non sapevo chi fosse e sono dovuta andare a fare un giro di gugl e di iutub per capire di chi si parlava, quindi magari farei meglio a starmi zitta. Poi vista la ragazza l'ho riconosciuta per qualche sprazzo di non so che visto nel passato* e debbo ammettere che appare, anche ad una poco informata di faccende televisive come la sottoscritta, più in controllo ed ironica di quanto non faccian la gran massa delle sue simili.

Da lì a parlar di corpi liberati ce ne corre però!. In My Humble Opinion, ovviamente.

Perchè tu puoi essere intelligentemente ironica finchè vuoi ma non vedo proprio da che ti liberi con una telecamera piazzata nel sedere. E se riesce a bucare il video piuttosto che a sfilare la trasmissione a Mammuccari con tutto che costui non si toglie manco la giacca, mi sembra che questo dimostri solo che è più intelligente, e visto l'elemento di paragone non mi pare poi roba da andarne così fieri. Piuttosto mi pare sparar sulla croce rossa ...

Resta il fatto che una certa parte della popolazione (si direbbe una bella cinquantina% ad essere ottimisti no?) condivide i parametri culturali di misirizzi, per costoro il nostro non è un vecchio rattuso ma un figaccione simpatico che si gode la vita fino all'ultima goccia e che può (beato lui) comprarsi compra tutto quel che desidera ... magari potessi farlo anche io ... ci sono un sacco di belle figliole ed io non sono un santo .... etc etc etc

Allora se così stanno le cose e la natura benigna mi ha fornito di cotanto personalino io lo sfrutto e, siccome ciò pure la capa che mi funziona, mi ci attrezzo il futuro che si sa che certe cose duran poco.

Ecco se questo è il pensiero di Belen e delle altre strafiche al pari loro, non posso che concordare che si tratta in qualche modo di liberazione del corpo, perlomeno dalle fastidiose pastoie dell'etica a tutto favore del proprio benessere ... Allora le carfagne sono delle dritte perchè se è dallo pancia dell'uomo che si arriva al cuore evidentemente dal suo pisello si arriva al conto in banca ed al futuro assicurato.

Ma non parlerei di corpi liberati. Di opportunismo magari, di cinismo pure, di intelligente furbizia anche ma NON DI CORPI LIBERATI.

Liberati da che? Dall'obbligo di essere perfetti forse? di non avere un grammo in più e probabilmene molti in meno? di non avere un pelo di troppo? di non puzzare?

E se Belen, che ha il corpo liberato, domattina - sfiga sua - incontra la fata cattiva che le fa un maleficio ed ingrassa di venti kili come l'aggiusta? dove se la mette la sua intelligenza, ironia etc etc etc?

E se Silvia che ha "22 anni" non fosse "bionda, alta, bella" bensì normotipo culo-sui-tacchi-oddio-debbo-mettermi-in-dieta magari la pubblicità con "la ragazza stupenda che in mutandine e reggiseno, balla a ritmo di musica: è bellissima, si muove come una dea, è sexy" la troverebbe un 'filo' condizionante.

Allora, sempre secondo il mio limitatissimo punto di vista potremo parlare di Corpi Liberati quando Silvia non dovrà necessariamente essere bionda, alta e bella e quando una ragazza evidentemente intelligente e preparata non dovrà trovare il lato ironico di salire una scaletta con una cinepresa ficcata dove non batte il sole.

*io guardo solo più Sky, che offre programmi apertamente retrivi senza se e senza ma, quando ti stufi di sentire l'apologia perfettamente riconoscibile dei meglio valori conservatori americani spegni e finisce lì.

luglio 23, 2009

Ma che brutta roba è questa???

Negli ultimissimi giorni ben 3 blog che seguo hanno in qualche modo annunciato che chiudono i battenti causa invasioni trolliche varie.

E mi pare proprio brutto che causa un certo numero di idioti che se ne va in giro a spargere schifezza ci siano persone che debbano loro malgrado restare dietro porte chiuse o smettere di parlare proprio.

Io ho espresso in più di un'occasione che il valore principale di questo mio spazio sta proprio nella libertà di esprimermi liberamente stante la assoluta mancanza di contatto con il mio mondo reale. Chiaramene sto relativamente tranquilla perchè controllo periodicamente gli accessi e vedo che non c'è granchè traffico, e ciò che arriva dai motori di ricerca è moderatamente inquietante. Se così non fosse credo che mi imbizzarrirei un poco di più e soprattutto mi troverei costretta a limitarmi in ciò che scrivo (cosa che peraltro già faccio su certi specifici argomenti da quando mi sono resa conto che l'anonimato in rete è molto meno garantito di quanto avrei pensato). Pertanto capisco benissimo la decisione di rendere privato o - addirittura - smettere di scrivere anche se questo mi priva di voci che trovavo interessanti e bellissime.

Però ....

non è giusto, non è assolutamente giusto. Ed io non so se farei la stessa cosa. Anzi, tenendo attiva la moderazione, credo che mi prenderei un gusto davvero selvaggio nel cancellare sistematicamente ogni trollata si dovesse presentare e non farcela arrivare proprio alla luce del sole. Questo non risolverebbe certo il problema perchè non mi metterebbe al riparo di cosa succede dall'altro capo del filo (chi è che sta facendo il furbo e perchè?) ma quale troll continuerebbe a scrivere cacate quando tanto queste non verrebbero pubblicate mai?

Vabbè, speriamo che queste non siano le mie ultime parole famose ...

(pls qualcuno dice alla Prof di Dieci Minuti di Intervallo che mi manca tanto e che vorrei poterla leggere ancora? io non so come si fa)

Codarda

Si sono una cacasotto. Una banfona. Parlo, parlo e poi .... Tra qualche giorno inizierà http://www.zingaria.com/


ed io non ci andrò. Non mi sono iscritta e neanche lo farò. E sono qua che mi mordo le nocche e potrei sputarmi in un occhio.

Ma non ho voglia di andarci da sola.

Lo so che poi laggiù si DOVREBBE riuscire a fare amicizia abbastanza facilmente. Lo so che in qualche modo io me la cavo sempre. Lo so che ci sono ottime probabilità di incontrare gente che già conosco ma ...

... avrei dovuto iscrivermi e prenotare un posto letto, possibili due varianti, sorta di dormitorio comune in palestra con brandina fornita dall'organizzazione oppure posto tenda non ho capito bene dove. L'anno scorso era in un posto sperso nel foggiano e l'idea di trovarmi nella pianura che più piatta non ce n'è nel pieno di agosto a morir di caldo nella palestra di una scuola mi faceva inorridire. Ho cercato - senza molto entusiasmo francamente - un B&B (Emily, se leggi, Bed&Breakfast, ok? ;-)))) ok, era uno scherzo, non mi menare) ma la zona era parecchio sfigata turisticamente parlando e non ho trovato nulla. Quest'anno i comuni in cui si svolgerà la faccenda sono a circa 800mt di altezza e quindi il problema caldo dovrebbe essere un poco più contenuto. Ciò non di meno, signora mia, posso andare a mischiarmi con tutti sti giovanotti e giovanotte ... naaa. Non posso. Scendessi almeno con qualcun'altra/o della mia stazza/età ...

Ed ho passato le ultime tre settimane a menarmela allegramente su questi temi, non mi sono iscritta, non ci vado. A meno che all'ultimo mi batta secco in capa e prenda un aereo al volo e ci vada comunque sperando di trovare una sistemazione di qualche genere. Ma dubito che avverrà, realisticamente.

Certo che sarebbe proprio bello condividere questa cosa con il batavo ma non ce n'è proprio, out of the question ... e quand'anche ce lo trascinassi sarebbe come se mi portassi appresso uno zaino pieno di pietre. Lassamo stà.

E stendiamo pure una coperta pietosa sui nostri rapporti negli ultimi giorni che se non gli ho messo il Guttalax nel cibo è solo perchè - giustappunto - sono una codarda

luglio 22, 2009

Dei delitti e delle pene .... ma qual'è il delitto?

Mi aggancio a Monica di Ponti e Anna di Fille Rouge che parlano di alcool e di divieti ed al mio post precedente che parla di disonestà e di orizzonte dei ragazzi (che di quello alla fine si tratta).

Sono d'accordo con Monica, un limite sancito ci vuole per enucleare i comportamenti "per i quali non si è ancora maturi" anche se non dovrebbe essere necessario. Ma sappiamo che tutto è relativo e ciò che io penso prematuro per i miei figli altri possono pensare adeguato e viceversa e quindi va bene la regola condivisa da rispettare.

Eh già ... regola condivisa da rispettare ... dici poco.

Quanti dimenticano tante regole che sono condivise e pertanto da rispettare, o non condivise e allora da combattere ma comunque, nel frattempo, da rispettare? E costoro nell'immaginario comune sono percepiti come poveri inetti che non sanno stare al mondo oppure come gran fighi che sanno pretendere dal mondo quel che gli spetta?

Per esempio quelli che in auto sfrecciano ai mille mila allora a prescindere da luoghi e divieti con le loro macchinone lustre e tracotanti, hanno questi l'immagine degli sfigati? Quelli che i divieti vanno bene quando normano comportamenti altrui che li infastidiscono ma non quando limitano la loro libertà di azione, hanno questi l'immagine di intolleranti teste di rapa? Quelli che non pagano le tasse, che non fanno la fila, che hanno l'amico nell'ufficio x o nell'ospedale y che consente loro di avere trattamenti speciali non disponibili alla massa ...

E questo immaginario comune come viene costruito? E' facile parlare della pubblicità, è come sparare sulla croce rossa così come della televisione con i grandifratelli e tutto il resto. E di una classe politica di gente che arraffa, che ruba, che mente, che difende la famiglia a parole e va a mignotte dall'altra.

Ma anche di una classe politica che non accetta di dire ho sbagliato mi faccio da parte che di danni ne ho già fatti abbastanza. Le solite vecchie facce che dicono vecchie cose ma che la sedia non la mollano. Una compagine di sinistra che si sta sbriciolando sotto gli occhi di tutti ma che non accetta di rivedere le logiche fondamentali con cui costruire una causa comune, un fronte comune. Ma davvero comune, non comune perchè le logiche numeriche indicavano che a mettersi insieme si faceva un sacco di tessere. Infatti, si è proprio visto come sta andando ....

Vabbè, retorica. A secchi

Io non capisco, davvero, non capisco se sono io che non vedo altro che schifezza e dovrei darmi una calmata che non è tutta cacca quella marrone, c'è anche la cioccolata .... oppure se davvero siamo una società senza speranza. Mi sembra assurdo scrivere affermazioni così altisonanti ma mi guardo attorno e vedo solo esempi negativi.

Ieri, qua attorno in un villaggio di montagna che sembra una pittura, ho suscitato lo stupore di due anziani perchè IN UN PARCHEGGIO ho raccolto le feci dei miei cani!! Pare che sia un comportamento più unico che raro e che i villeggianti con la scusa che siamo in aperta montagna mollino residui organici canini ovunque. Vabbè non che stupisca per carità. Ma come fai a godere di un paesaggio da cartolina e poi sporcarlo tu stesso? Boh ...

Ancora retorica, lo so.

Che c'entra con i divieti? C'entra che se io sono così sconsolata e progressivamente priva di speranza cosa possono essere i nostri figli? Quelli che quotidianamente si imbattono in muri di cristallo? in strade senza uscita? in corsie preferenziali dove - gli altri - quelli privilegiati per ragioni di relazione ottengono - o sembrano ottenere - ciò che verosimilmente a loro sarà negato? E non è solo un problema di uno che si sente destinato, suo malgrado, alla catena di montaggio mentre sa che quell'altro è destinato alla poltrona da presidente. Era così una volta.

Oggi il contrasto è tra chi ha tutto ciò che anche tu devi desiderare ed altri che non si capisce cosa davvero abbiano. E soprattutto cosa avranno in futuro, cosa saranno in grado di procurarsi. Per il momento hanno tanto ma non per propri meriti. Hanno tanto perchè i genitori stanno facendo i salti mortali per darglielo questo tanto. Perchè anche i genitori credono che questo o quel simbolo sia fondamentale per sentirsi bene e amato.

Non si stanno guadagnando questo tanto perchè non ne hanno la possibilità. Perchè se vengono assunti da qualche parte è sempre con un contratto da presa in giro (vogliamo parlare dell'apprendistato as un laureato 29enne?) e magari a tempo determinato e molto probabilmente a non più di quattro ore.

Tre turni di quattro ore sono perfetti per gestire le maestranze di un settore terziario e di servizi che sembra essere ormai l'attività principale a cui i ragazzi sono destinati e che non conosce più limiti temporali nè giornalieri nè settimanali. Ma può una persona mantenersi e vivere con un contratto da quattro ore magari neanche tutti i giorni della settimana?

E poi ci stupiamo se i ragazzi affrontano il tempo libero con la filosofia dello sballo fine a se stesso???

Ma davvero siamo onesti a stupirci???

Meno male che ci pensano mr. misirizzi ed i suoi amichetti a rimettere le cose a posto. Una fila di bei divieti e via. Risolto il problema. Un cerotto sul cancro. Poi voglio proprio vedere se questo settore produttivo verrà davvero imbrigliato. Quando rendono questi ragazzi che si sballano di alcool e droghe varie? Qualcuno è andato in un locale frequentato da questi ragazzi da quando esiste il divieto di fumo nei luoghi pubblici? Io non ci sono andata di certo ma ci vanno i miei figli. E tornano che puzzano. Di fumo. Come prima del divieto

Ma te guarda che stupore!!!

Io alle volte mi domando se sono superintellingente straficherrima e certe cose le capisco al volo anche se restano misteriose ai più oppure se mi prendono per i fondelli. Direi delle due la seconda, ma è retorico scriverlo.

Un paio di giorni fa titoloni di giornale sul fatto che dalle denunce dei redditi 2008 vien fuori che i ristoratori, poveretti, con un reddito medio dichiarato di ca. 15000€ guadagnano meno di un pensionato. E chiaramente la media è quella del pollo per cui ci sarà il ristoratore onesto che dichiarerà cifre più verosimili e quello moooolto men che onesto che dichiarerà bazzecole. I ristoratori onesti sono morti, lunga vita ai ristoratori onesti !!!

Bene.

E dove starebbe lo scoop??????????
Allora, vediamo un pò ....
Facciamo un esempio a caso e parliamo di un locale della movida cittadina dove l'aperitivo, peraltro neanche più ricco di tanto quattro bagatelle al banco e via andare, costa 7€ così come il drink dopo cena. Siccome stiamo parlando di un locale di quelli che fanno tendenza il muro di persone davanti al banco bar in attesa della consumazione è spesso a tre file. E con tutta quella gente che aspetta e preme e vocia vuoi mica perdere tempo a fare scontrini? E infatti per quello tempo proprio non se ne perde. Nel senso che non se ne fanno. Si risparmia carta e si salva un albero in amazzonia....
Ma il locale in questione non serve solo da bere perchè è anche un ristorante, con pretese bohemmienne ma ben DUE concretissimi dehor. Senza difficoltà si arriva ai 150-200 coperti per sera. Ed anche qui a chieder la fattura si rischia di spezzare il cuore del titolare che ti fa aspettare un altro bel pò a fare niente (il tavolo nel frattempo è stato sparecchiato) per vedere se ti stufi e te ne vai ... Per par condicio anche la ricevuta fiscale non suscita grandi simpatie, ciò che viene un casino bene è il conto scarabocchiato sulla tovaglietta papier mais che funge da coperto ...
In tutto questo
a) il personale viene assunto in contratto a chiamata che significa che se ti chiamano bene se non ti chiamano pazienza. Chiaramente l'unico scopo di questo contratto è quello di pararsi le terga perchè non ci sono - che io sappia - controlli tali da verificare che Pasqualino è stato visto lavorare il giorno tale e talaltro etc etc ora come sarebbe che il suo CUD dice 1800 euro per un anno di lavoro? Quindi se arriva la finanza o chi per essa e Pasqualino è lì, tò guarda la combinazione è stato chiamato proprio questa sera. Poffarre guarda il caso alle volte ...
b) il personale viene retribuito con nerissimamente neri 60€ da inizio turno (ore 18) a chiusura del locale che se va bene avviene intorno alle due, se va peggio alle tre, alle quattro... Diciamo che equivale ad una tariffa variabile tra i 6 ed i 7,5 €/ora.
c) quando la caperia decide che non c'è abbastanza giro e si può risparmiare, il turno viene fatto iniziare alle ore 20. Ma l'obiettivo era risparmiare, no? ed infatti la retribuzione si abbassa a 40€!!! portando la paga oraria di una serata in cui il locale dovesse chiudere alle due dai 7,5 di cui sopra a circa 6,5. Ovviamente se nelle prime due ore altro non si fa che preparare il banco e gli ammennicoli di contorno è chiaro che montando alle otto non si trova il banco pronto ma si fa il tutto mentre si servono i clienti.
d) la gestione del personale viene fatta con un unico concetto: ne assumiamo tanti, facciamo lavorare ognuno poco così sappiamo sempre di poter contare su di un vivaio di gente disponibile nel caso di emergenze ed al tempo stesso le persone sono direttamente ricattabili, della serie o così o pomì. Anche perchè se la gente va fuori a cena prevalentemente dal giovedì sera in avanti, quindi tre o quattro serate/settimane, le persone che lavorano in detti locali pagano affitti e bollette, si cibano e si vestono tutti i giorni.
e) la politica di ricarico per stabilire il prezzo partendo dal costo della materia prima è molto sofisticata: fai minimo il 500% e sei a posto.
Non discuto che gli affitti siano cari. Non voglio entrare nel merito del fatto che pianificare un'attività di ristorazione oggi è un vero bordello, sembra non ci siano ragioni valide perchè un locale funzioni ed un altro no. Non discuto che il periodo non è dei più rosei, la gente tira un pochino la cinghia (ma non i giovani della movida, si direbbe) ...
Ma com'è che a me sta notizia dei 15000€ di reddito annuo dichiarato non stupisce neanche un pò? E se non stupisce me, che non sono mica la donnina del fisco, come mai esce sulla carta stampata con tutto questo stupore/clamore e non viene invece stroncata prima che possa diventare notizia di attualità?
E perchè non sono bionda, alta e figa???????????

luglio 20, 2009

Ricettine sciuè sciuè ...

Continua la serie di ricettine sciuè sciuè con i prodotti del mercato di montagna (che col gusto ci guadagna??? seee ... orribile, lo so!!!)

Ieri il mio margaro aveva nuovamente lo yogurt e quindi ne ho comprato un po’ di barattoli, non più di tanto però perché non ha conservanti né subisce trattamenti di alcun genere e tipo, la scadenza è quindi molto ravvicinata, una settimana ca. Al batavo , in modalità principe arabo, la sottoscritta, in modalità geisha, prepara colazione con frutta fresca tagliata a pezzetti, un cucchiaio di zucchero ed un vasetto di yogurt … pessime abitudini, lo so, ma ogni tanto mi piace proprio coccolarmelo :-)))

A pranzo eravamo invitati a casa di amici per un BBQ e quindi ho preparato una specie di tzaziki tagliando a cubettini due piccoli cetrioli, aggiungendo uno spicchio d’aglio finemente sminuzzato, sale, pepe ed un filo d’olio (evo ligure, piuttosto delicato) e poi coprendo il tutto con un vasetto da ca. 200gr di yogurt. Fresco e ottimo accompagnamento per la carne alla brace, anche se per essere greco veramente avrebbe avuto bisogno di alcuni ritocchini.

Avevo poi comprato anche una formaggetta freschissima – che non ricordo come si chiama, robiola forse?? boh - comunque, dopo averla lasciata scolare dalla sua acqua, l’ho abbondantemente cosparsa con un trito di tutte le erbe odorose che son riuscita a trovare nel giardino dei nostri amici, dal prezzemolo (poco) alla salvia, timo, basilico (giusto un profumo), maggiorana e rosmarino. Sale, pepe e un cucchiaino di olio, così tanto per gradire. Fatto un bel sacchettino con la carta forno e con la stagnola poi e schiaffato il tutto sulla griglia. Un fine pasto solare e dai profumi d’estate. Il tutto alla faccia del colesterolo, ovviamente.

Il mio contadino di fiducia invece, oltre ai meravigliosi fiori di zucca che ho prontamente utilizzato per un reply della ricettuzza con zucchini della scorsa settimana, aveva anche qualche melanzanella, di quelle viola. Ne ho prese due che, una volta a casa, ho tagliato a cubetti e buttato in padella con uno spicchio d’aglio intero, olio, rosmarino e salvia tritati fini. Fatto saltare il tutto mentre l’acqua pigliava bollore e la pasta arrivava a metà cottura (un 7-8 minuti in tutto, forse anche meno). Nel frattempo sbollentavo, pelavo e tagliavo a tocchetti un paio di pomodori butaline, sempre del contadino. Quando la pasta è stata a metà cottura l’ho scolata ed ho terminato la cottura nella padella delle melanzane aggiungendo i pomodori ed un po’ di acqua di cottura alla bisogna. Direi un altro 4-5 minuti. La pasta era di farro, 10 min tempo di cottura. Sale, una bella tritata di pepe nero e via nei piatti. Non senza un filo d’olio ed una ulteriore spolverata di pepe nero a finire. Una schiccheria. Davvero. Melanzane croccati, pomodori profumati, pasta al dente. Provare per credere.

Io in questo posto, con una casa di neanche 50 mt., un giardino davanti in cui sbattere le cane ogni tanto, il batavo attaccato ad Internet o al telefono che lavora … beh … penso che potrei pure prenderci la residenza!!

luglio 18, 2009

Avevo 12 anni quell'estate ...

... ed eravamo andati in vacanza al paesello di mammà in provincia di Caserta. I miei avevano affittato, sulla costa, quella che doveva essere una villetta plurifamiliare con appartamentino indipendente ottenendo il riferimento di questa sistemazione attraverso il solito amico dell'amico dell'amica ... Ergo, non avevano mai visto il posto.

Risultò essere una casa indipendente in cui i proprietari vivevano buon parte dell'anno per ammucchiarsi d'estate in una piccola porzione e lasciar spazio ad ospiti paganti. Ricordo un lungo corridoio di graniglia nera con le pareti verzoline su cui si aprivano alcune porte. Una di queste conduceva nella nostra stanza. Il pavimento di corridoio e camera era di piastrelle cementine nere che però non si vedevano perchè la stanza con un letto matrimoniale e tre singoli era piena all'inverosimile di bianche lenzuola.

La prima cosa che mamma tentò di fare arrivando fu di togliere le cose dalla valigia e di riporle nell'armadio.

Nello stile di un perfetto film horror la prima cosa che fece per davvero fu di cacciare un urlo a pieni polmoni perchè nel cassetto del guardaroba c'era un enorme scarafaggio che ci guardava un pò seccato.

Questa sistemazione era nel pieno del centro storico di questo paese ma la comunità era ancora prevalentemene agricola e, sebbene in città, i ritmi e gli usi erano quelli della campagna. Chiacchierate fino a notte inoltrata davanti all'uscio di casa (ed a pochi metri dalle orecchie di papà) seguite ad ore davvero antelucane dai ripetuti ragli di alcuni somari prima e dal chicchirichì del gallo della vicina subito dopo, una quantità di mosche impressionante e la pessima abitudine di svuotare l'orinale ammiez' a' via, giuro che non me lo sono inventato.

La villetta aveva in cortile una serie di sgabuzzini, uno per stanza, dove era stato allestito il cucinino. Mammà cucinava a pentole rigorosamente chiuse e teneva le posate che usava per cucinare immerse in una bacinella di acqua e sale, a turno pigliava uno di noi tre e lo metteva a 'scioccà e'mmosche, la vittima di turno si attrezzava di giornale che sventolava sopra i cibi in cottura per evitare che venissero ricoperti di mosche.

Dopo la prima notte in questo burdiello, papà e mammà si lanciarono alla ricerca di un'alternativa e la trovarono, pure!! Comunicata l'intenzione di andarcene dal giorno stesso, provocammo un macello perchè i proprietari dissero che li volevamo svergognare davanti a tutto il paese, che non era cosa, la signora si mise a piangere ... insomma una tale e tanta merolata che i miei non se la sentirono di andare fino in fondo.

Non c'erano solo lati negativi però, eh??! Io ricordo per esempio al fondo della via un baracchino che vendeva i più fantastici bomboloni alla crema e ciambelle fritte che mai io abbia mangiato, immagino che si aggiungesse alla loro indubbia bontà anche il gusto del proibito visto che papà, il futuro ortoressico, mi avrebbe sgozzata piuttosto che farmene mangiare uno. Ma io mi attardavo in casa mentre loro andavano a spiaggia con la scusa di rifare i letti e, con i soldini precedentemente sottratti al portafoglio di mammà, me ne compravo uno da sbafare rapidamente mentre camminavo verso il mare. 150 lire di pura libidine.

C'erano pure, per strada, i banchetti che vendevano "o' mussuuuuu ... o' mussu freeeeesc" ovvero la testina di vitello bollita la per là e venduta per il consumo immediato avvolta in un cartoccio di carta da giornale con tanto di limone in omaggio da spremergli sopra. Perfetto e tradizionalissimo street food de noantri, faceva un pò impressione a me ragazzina nordica.

Durante i 15 giorni della nostra permanenza, andammo più volte al paesello natio che distava pochi km. e dove venivamo accolti come re e regine: e vuoi questo e vuoi quello, ma comme ti si fatta giovane, ma comme si' bellella .... etc etc.

Il vecchio paese era uno stupore per noi tre bimbi cittadini. Ricordo la campagna 'ncoppa o' monte e' Zi' 'Ntonio, il mercato con i banchi che vendevano di tutto un pò, una fila interminabile di parenti che ci dovevano far vedere le cose più incredibili, incluso un filmino di un matrimonio che non si poteva prorio guardà ed includeva il reportage circa la casa nuova di zecca dei due sposi e le zoommate per inquadrare i regali. Mammà che si scompisciava dalle risa di fronte a queste abitudini demodè.

Un pomeriggio in particolare andammo dalla commare Vita, ed i miei parlavano e parlavano ed io mi stavo ammazzando dalla sete e dalla noia. Esploravo questa vecchia casa di ringhiera, con le stanze che si infilavano tutte una nell'altra e che erano affacciate tutte sullo stesso balcone, io saltellavo da una stanza all'altra ed i bicchieri tintinnavano nella credenza. Sentivo il vecchio pavimento morbido ed elastico. Mi chiedevo se non saremmo finiti tutti in cantina ...

In cucina, sulla voce dei miei, della commare Vita ed i vari ed eventuali che si erano aggiunti via via, si udiva la voce del lettore del telegiornale che, parecchio eccitato, raccontava di un'impresa spettacolare, questa:



Allora, vediamo un pò ... (riassunto degli ultimi giorni)

Venerdì 16+1 (grazie ZiaCris!!!) sembra essere passato inoffensivo ... non vorrei parlare troppo presto che qua ci abbiamo ancora la cicatrizzazione in corso ma per il momento è tutto regolare. Ovviamente mi ha dato modo di guardare nel profondissimo pozzo della batavietà del batavo che, nonostante anni di frequentazioni italiche e di addestramento, rimane rude uomo nordico.

Si è trattato di un ricovero in Day Hospital ed io non ho voluto ficcarmici di mezzo più che tanto visto che il reparto era quello di urologia, peraltro lui non ha voluto passare attraverso i buoni uffici di nostro cognato che in quanto chirurgo in ospedale avrebbe sicuramente potuto organizzare un interventino ad hoc. "Ma sai com'è, una faccenda un privata, preferisco non mettere in mezzo la famiglia, nè tantomeno conoscenze comuni che magari poi mi ci ritrovo a cena, etc etc etc".

E dunque me ne sono tenuta fuori. Il risultato è stato che, tornato lui dalla sala operatoria, sono dovuta schizzare a cercare una merceria per acquistare al volo una minima di biancheria presentabile perchè lui a) non aveva portato nulla b) quel che indossava era quanto di più brutto, liso e slabbrato che è riuscito a trovare nei suoi cassetti. Dice che era roba comoda ma quando l'ho visto a me s'è fermato il core.

Vabbè, meno male che in urologia maschile io non credo di doverci andare anche nel futuro ...

Siamo tornati a casa alle 16 ca. e lui doveva accertarsi che l'intervento della veloce compagnia di telefonica e collegamenti web andasse a buon fine. Morale: ha passato le successive tre ore infilato sotto le scrivanie ad armeggiare con quella messe di apparecchiature che a casa nostra, consumano l'elettricità e che portano la bolletta ad altezze stratosferiche. Il tutto con un caldo tropicale ed umidità del 1000%. Finito di trafficare siamo andati a prendere un aperitivo e lui si è scolato 2 (due) cospicui bicchieri di bollicine. Dopodichè siam partiti per la montagna e, arrivati a destinazione, abbiamo scoperto che c'erano 6° con cielo stile copertone e vento gelido. Se lo avessi fatto io, non solo mi si sarebbero strappati tutti i punti di questa terra ma sarei pure finita sotto choc restando a guardare il muro di fronte con lo sguardo appallato.

Stamane, ore 7, portando fuori le cane per la passeggiatina mattutina, ho scoperto che sulle cime in alto quella che sembrava nebbiolina era in realtà NEVE. Insomma, ieri nel giro di pochissime ore abbiamo subito uno sbalzo termico di una bella trentina di gradi. Se mi ammalo non ho la suina, ok? Ho un'onesta ed old style infreddatura. Non datemi ancora per persa :-)))

luglio 17, 2009

Incrociamo le dita ...

Addì, 17 luglio, venerdì il batavo va in day surgery (mò si dice così, non chiediamo che è? che poi si fa la figura degli zotici) per un piccolo interventino ...

La previsione originaria dalla lista d'attesa era non prima di ottobre-novembre 2009 e poi magicamente è saltato fuori questo posto che lui ha preso senza fare un grinzo (cit. il batavo).

Ieri pensavo alle ultime cose che lui doveva fare per questa cosa e l'evidenza mi ha colta:
venerdì 17!!!
epperò!!! mò comprendo com'è che saltato fuori miracolosamente sto posto................
Vabbè, speruma bin ...

luglio 14, 2009

Pigre giornate montane

Il batavo ed io, dopo che la scorsa settimana è stata parecchio un frullatore per entrambi sebbene per ragioni diverse, ci siamo rifugiati in montagna dove affittiamo due (dico due) stanze. Lui ha la fortuna di poter lavorare dappertutto e quindi ci siamo fermati anche oltre il we, domani sera torneremo a valle (per l'addestramento delle cane) dove ci fermeremo un paio di giorni e poi di nuovo su.
Quando lui è disponibile ci lanciamo in lunghe camminate raggiungendo monti e valli in fior (vabbè tutta roba escursionistica che le cose difficili ci fanno venire il malumore) ma se lui lavora io non me la sento di andarci da sola per boschi e per prati. Soprattutto adesso che la piccola cana è una specie di satana travestita da angioletto.
Per dire, due domeniche fa si è buttata nel torrente in piena e la corrente se l'è trascinata. Non per molto, per carità! ma sufficiente a far si che io ci quasi rimettessi le coronarie. Mercoledì scorso al campo dell'addestratore prima si è strofinata ben bene su di un riccio morto e poi se n'è mangiata una certa quantità: dopo cotanta impresa puzzava che non ve lo voglio dire. Domenica invece, sempre per la serie 'abbiamo in casa un maiale' si è abboffata con una bella torta di mucca, così, per usare un eufemismo ...
Insomma se il batavo non è disponibile, si fanno brevi escursioni sul montarozzo dietro casa e poi si sta dentro, o al massimo in giardino se non ci sono bimbi che giocano (ed anche lì bisogna guatare la piccola canaglia senza mollarla un secondo perchè tende tanticchia a squagliarsela).
Ne consegue che la vita è particolarmente cazzeggiante.
Stamane gitarella al mercato dove il margaro di fiducia aveva portato un seirass (ricotta cremosa) che è risultato da buttarsi per terra dalla goduria. Gli yogurt no però che mi dice che hanno finito i fermenti e non se ne sono accorti. Vabbè, sarà per domenica prossima. Fanno loro uno yogurt nei vasetti di vetro piccoli da 200gr, quelli della marmellata per intenderci, che è l'unico che io conosca che mi faccia ricordare quello che mangiavo da piccola. Un ricordo di goduria che mi si è ficcato nella testa a prova di scalpello. In effetti a casa nostra, quando eravamo piccoli (ovvero quando il mondo era ancora in bianco e nero, cit. la princi) non entrava nulla che non fosse strettamente necessario. E lo yogurt non lo era. Il latte lo era, ed infatti quello non mancava mai e soprattutto non potevamo permetterci di saltare una colazione una. Ma lo yogurt veniva visto come un lusso, una prelibatezza non necessaria. Tranne qualche rara volta in cui papà veniva colto da attacco di generosità e ne comprava un vasetto, questo qua in particolare

Gli yogurt ai frutti cominciavano ad esserci per la verità ma papà (futuro ortoressico) diceva che giammai!! chissà che schifezze ci mettono. E poi costavano di più e (seconda regola della casata) non esiste di comprare un dato prodotto nella versione più costosa, si va su quella più economica (ho imparato che oggi si dice basico!!!). Insomma papà portava a casa il vasetto con il collo lungo e spesso la lattaia lo omaggiava del cucchiaino lungo lungo che serviva per mangiare tutto per benino. Ci metteva un cucchiaino di zucchero e poi, pescando direttamente dal barattolo, ce lo dava a turno, un cucchiaino a testa facendoci stare tutti e tre in piedi davanti a lui in attesa del nostro turno!

Ebbene, quello yogurt io me lo ricordo come una bontà infinita.

Che adesso ritrovo, almeno in parte, nello yogurt artigianale del mio margaro.

Vabbè, dicevo del cazzeggio e sono andata fuori tema, al solito. Riprenderò (forse) in seguito. Per il momento chiudo la baracca chiedendomi chiglielofaffare a quelle mie poche lettrici di beccarsi 'sti pistolotti. Mah ... Del resto nessuno è obbligato a venire qua, no?

Ora me ne vado a letto che il libero cazzeggio con abbondanza di Internet surfing è parecchio stancante ;-)!!!

/graz

luglio 13, 2009

Devo dimagrire. Sgrunt.

Scopo del post:
coming out
guardare in faccia il nemico
sputtanamento a giro
pietire l'altrui comprensione
insomma, fate vobis.
Il punto è che il mio DNA meridionale è tutta la vita che rema contro la farfalla che c'è in me, condannandomi piuttosto ad un'esistenza da bruco. Il mio 50% casertano, ovvero mammà, alla mia età, ed anche prima, era piuttosto in carne pure lei e quando, anni dopo, si guardava nelle foto si definiva 'nu puorc rass'. Eh si, mammà non ha mai avuto mezzi termini! Il mio 50% piemontese, papà, è un cultore dell'alimentazione corretta, quando ho letto la definizione di ortoressia - che non conoscevo - ho subito pensato fosse stata coniata per lui. Pertanto, nonostante il suoi 78 anni, è in forma splendida. Sua sorella, per contrappeso, è una grande obesa. A chi somiglio io, caratterialmente e non? Indovina, indovinello ...
Mia sorella ha preso tutti i geni paterni, è alta 20 cm più di me e 20 cm più stretta. Ha 47 anni e ne dimostra almeno 10 in meno, ha una volontà di ferro e si scucchiara un centinaio di km la settimana di corsa. Folti capelli ricci lunghi fino a metà schiena e senza un filo di bianco. Insomma una strafiga! (perlomeno dimostra la correttezza della mia tesi per cui le donne tra i 40 ed i 50 sono al massimo della forma fisica). Quando ci vedono insieme le persone non ci possono credere a che siamo sorelle, ho spesso pensato che non dovremmo dirlo perchè facciamo una pessima pubblicità a mammà ...
Io invece .... sono sempre stata piuttosto formosa, ho già detto di quando un mio fidanzato mi disse di amare il mio corpo perchè fatto come una esse. A me!!! che aspiravo ad essere eterea ed immateriale come una ballerina classica!!! Dannazione all'imperante modello di donnino filiforme, mi sono sempre sentita eccessiva anche se guardando oggi le mie foto dei vent'anni vedo benissimo che non lo ero affatto.
E non lo sono stata fino ad una quindicina di anni fa, direi. Insomma pesavo tra i 60 ed 65 chili e nonostante mi sentissi comunque dalla parte degli orsi vedo benissimo che non lo ero affatto. Ora, 15 anni fa vuol dire che si parla del 1994. Il mio amatissimo lavoro che avevo fatto con passione negli ultimi 6 anni, che mi aveva portato a girare tutta l'europa e non solo e che mi aveva fatto incontrare il batavo, stava velocemente andando a ramengo. Il gruppo fu dissolto, io cominciai a peregrinare su gruppi diversi, ormai solo più italiani, addio europa, ciò non di meno rimase impegnativo, quanto meno per il tempo da dedicarci.
Nel '92 mi ero separata ed il mio ex marito faceva del suo meglio per dimostrare al mondo quanto fosse disperato. Quando si scordava di disperarsi, faceva il ragazzino - scemo per essere precisi ("abbiamo fatto le gare in tangenziale con la macchina. Siamo arrivati a 160/ora. Figlio1 di a graz quanto ci siamo divertiti" il tutto con una vecchia e sgangherata Y10). Non contribuiva in nessun modo alla gestione familiare, io avevo un lavoro, due ragazzini ed un mutuo, nonchè ovviamente a tutte le altre spese. Il moroso c'era ma viveva a 3 ore di auto da me. Nel 1995 è morto il padre dei miei figli, ed i casini sono diventati stellari. L'impasse con il mio lavoro si è risolta nel 1996 ed io mi sono trovata ad avere un altro incarico e le mani così piene che non lo posso nemmeno raccontare.
Mi giro e mi rigiro, passano un 7-8 anni, la situazione si tranquillizza, ho finalmente ripreso a respirare e .... mi rendo conto che sono aumentata di un 10-15 Kg.
Com'è successo? Boh .....
Oggi sono lì. Stabile tra i 75 ed i 78 kg. Mi sono messa a dieta tra ottobre e dicembre e sono scesa a 72. Mi sentivo una silfide. Il punto è che per raggiungere tale risultato ho dovuto rigar dritto come un fuso per tre mesi. Poi sono arrivate le feste di fine anno e francamente io non è che stramangi mai, di regola, ma il mio fabbisogno calorico è talmente minimo evidentemente che basta davvero poco. Poi io sono una disordinata mentale pazzesca, che riesce a rimanere in controllo solo a prezzo di una routine severissima. Se succede qualcosa che mi spiazza ci metto davvero un secolo a riprendere il giro. Insomma da dopo Natale non mi ci sono più rimessa.
Oggi non so quanto peso, evito accuratamente ogni tipo di rapporto con la bilancia, ma da quel che vedo temo di non essere lontana dai 78. Il mio più grosso problema però è che io NON MI VEDO GRASSA!!! Ho letto il blog di My qualche giorno fa, raccontava in modo molto spiritoso di come lei non si vedesse affatto grassa negli specchi di casa, anzi di come lei si vedesse una strafiga!! L'ho sentita mia sorella virtuale. A me succede uguale!!!
Di fatto non credo di essere brutta, ho la pancia, e questo mi ha sempre crucciato, figurarsi oggi che debbo ammettere di avere un cuscino davanti. Ciò che non mi piace è che ho l'aspetto di un tronco, e la menopausa non aiuta certo. Vorrei forme più gentili, meno maschili, non mi importa più di tanto non essere magra ma vorrei non sentirmi la versione a due piedi di un mastino. Invecchiare non fa un granchè bene alla finezza dei lineamenti, tranne scarse eccezioni per lo più si diventa più 'pesanti', che non vuol dire più grasse. Guardate per esempio queste tre foto
Ingrid Bergman, un'attrice che io amo moltissimo, pur rimanendo una bella donna, invecchiando acquisisce la pesantezza di lineamenti che intendo io. Figurarsi la sottoscritta che già in partenza non aveva niente a che spartire con la bellissima Ingrid ...

E quindi? perchè non ce la faccio?
Perchè sono golosa ....
Perchè sono sensuale ... (del cibo mi piace tutto, anche la consistenza ed il colore)
Perchè ho la forza di volontà di due etti di ricotta ...
Perchè non ho una reale motivazione ...
Perchè ........................... ????
Ecco, a me sembra che se riuscissi a far scattare questo meccanismo che sembra essersi bloccato, io ce la farei a dimagrire quella decina di kg. Del resto dei principi di una sana alimentazione, dell'apporto calorico e del consumo calorico necessari per dimagrire so praticamente tutto, e se non lo sapessi io basterebbe mio padre che vorrebbe esportare il suo sistema su di me e che mi fa di quei pipponi da far girar la testa.
Ma non sono sicura che sia ciò che voglio perchè nonostante tutto non lo faccio.
Insomma, mi ci devo mettere. Come faccio? dove prendo la determinazione?

luglio 12, 2009

Cronache canine

Gli scombussolamenti del tran-tran familiare seguiti all'introduzione del secondo cane si stanno lentamente avviando a soluzione. Nina ha 6 mesi e sembra incamminata a diventare un esserino ragionevole, pur nei limiti canini ovviamente. Non sporca più in casa e lasciata in terrazza da sola non sradica tutto quello che trova in cinque minuti. Ci mette un pò di più, diciamo.... :-))


Continua a tormentare la cana n. 1 che per parte sua sembra che creda (o speri) che ad ignorare n. 2 poi questa sparisca. Illusa, tsè. Probabilmente avesse reagito aggredendo la piccola sarebbe stato peggio, ma non la tiene a bada come tutti i cani più grandi fanno con i cuccioli quando esagerano, il risultato è che quella piccola iena si allarga alquanto e diventa difficile contenerla entro limiti gestibili.

Ad esempio è determinata ad avvicinare tutti i cani del creato per dar loro un'annusata e vedere se hanno voglia di fare una corsetta. Peccato che non sempre si possa, spesso i padroni sono talmente protettivi da temere che l'ossessa chissà cosa faccia ai loro 'piccini'. Altre volte non capiscono che Nina, per quanto ossessa, resta comunque un cucciolo. Come faccia uno che ha un cane a non capire di trovarsi di fronte ad un cucciolo sebbene di taglia medio-grande, è davvero qualcosa che non comprendo, ma tant'è. Insomma alle volte non si riesce ad accostare l'ennesimo cane e Nina diventa una furia: comincia a tirare il guinzaglio come una pazza ed abbaia con una voce che sembra posseduta dal demonio. A quel punto i padroni dell'altro cane pensano di avere a che fare con la versione canina di Jack lo squartatore e fanno di quelle scene che a me vien voglia di pigliarli a calci nel sedere. Vabbè.

Insomma, nell'intento di prevenire prima che curare, abbiamo deciso che si va dall'addestratore. Che suona un pelino snob probabilmente ma che nei fatti è molto più una cosa sportiva che altro. Le cane sembrano star reagendo bene mentre io ho scoperto che la faccenda è piuttosto impegnativa a livello fisico. Speriamo almeno che mi faccia dimagrire!!!

Il tipo è un privato, di professione fa l'armaiolo ed il genero povero di suocero ricco, fa questa cosa come hobby e per passione, è abbastanza simpatico, piuttosto diretto e sfoggia comportamenti filo-militareschi, non esagera però, anzi lo fa con una sorta di pudore e non risulta sgradevole. E' un appassionato e, nonostante la lezione dovrebbe durare un paio di ore ca., te ne devi andare tu perchè lui continua imperterrito. Lo scorso mercoledì, ad esempio, al termine della nostra lezione sono arrivate due persone (quelli che me l'hanno raccomandato) con i loro due cani e il loro allenamento si è intercalato con il nostro.

Alla fine con due cani addestrati da lavoro/competizione, hanno fatto un esercizio di ricerca: il cane doveva trovare una persona che si era precedentemente nascosta in un luogo qualsiasi di un grande parco. E' stato davvero stupefacente vedere questi due cani all'opera. Entrambi hanno trovato il 'ricercato' e francamente mi chiedo come abbiano fatto che quel parco/giardino offriva davvero un'infinità di anfratti. Peraltro colui che si è nascosto, era stato fino ad un momento prima nel campetto ma non gli era stato fatto annusare niente di specifico di quella persona.

Ho pensato che quando ci prepariamo, imbellettiamo e profumiamo, saliamo in macchina e ci portiamo appresso Bobi, insomma mi sa che gli facciamo effetto camera a gas!

Vabbè, siamo solo agli esordi ma entrambe le bestie sembrano reagire bene!! Vediamo cosa riusciremo a combinare!!!

Speriamo và ...

luglio 07, 2009

"L’ha uccisa l’ex marito? Se non era nero, rumeno o marocchino, è un pò un problema" (cit.)

Rimbalzando dal blog della Lipperini, trovo che questa bella ed arrabbiata riflessione (da zeroviolenzadonne.it) sia da condividere.

Non c'è nulla di nuovo, per carità ma andate e leggetene tutte che ripassare serve, eccome se serve!!

E meglio farsi gli affari propri????

Papà amava andare a pesca. Anche nonu Tunin, suo padre, amava andare a pesca.


Peccato che non amassero andarci insieme!
Papà preferiva andarci da solo mentre a nonno piaceva andare con la combriccola del genero, e gli annali di famiglia sono pieni di storie immaginifiche attorno a queste zingarate al capanno di pesca.

Ciò nonostante papà almeno una volta all'anno chiedeva a nonno di andare a pesca insieme e nonno accettava. Dopo qualche tempo venne fuori che papà, a collo torto, portava a pesca il nonno per fargli piacere ed il nonno, a collo torto, accettava per fargli piacere. Morale: un piacere + un altro piacere = un dispiacere per entrambi. Bel risultato.

Mi è venuta in mente questa faccenda perchè nei giorni scorsi mi sono trovata in una situazione altrettanto paradossale. Una giovane amica che vorrebbe fare la restauratrice si trova ormai da qualche mese senza lavoro. Sta cercando con tutte le sue forze di non soccombere e non finire a lavorare in un call center, da poco è andata a convivere con il suo moroso e non navigano certo nell'oro. Le propongo pertanto di venire a dare una sistemata al vecchio tavolaccio della terrazza e relativa panca. Questo nonostante il batavo volesse buttar via tutto e ricomprare roba nuova (tanto sempre di I*ea si trattava/erebbe) ergo budget piccolo. Ma me spiace buttare una cosa che si può riparare, non ci riesco con i calzini spaiati, tu figurati con tavoli e sedie!

Le avevo già fatto dipingere un mobiluccio schifosello della vecchia casa di papà, trasformandolo da pretenzioso finto antico a piccola follia

Il risultato mi è sembrato carino. E' piaciuto anche a papà, almeno fino a quando ha realizzato che NON era marrone come gli raccontavano gli occhi.

Già che ce l'avevo per casa per via del terrazzo e siccome avevo anche alcune finestre che necessitavano urgenti interventi di pittura, le ho chiesto se poteva essere interessata. Scusandomi e dicendole che mi rendevo conto del fatto che la richiesta fosse ben misera di fronte alla sua specializzazione ma se le serviva fare due soldini poteva essere un'idea ed un sollievo per me che di dipingermi le finestre erano mesi che ne parlavano ma voglia di farlo, nisba!!

C. accetta e prendiamo accordi circa un rappezzo visto che per il lavoro con i controfiocchi (raschiatura totale e riverniciatura a fuoco) lei non è attrezzata. Mi dice anche di alcuni dubbi circa la tecnica che userà perchè lei teme alcune reazioni negative ed io accetto di correre il rischio. Dipinge 10 tra finestre e porte ma purtroppo sulla finestra della cucina accade proprio ciò che aveva paventato ed il lavoro sarebbe da rifare, quantomeno su quella finestra. Le altre però vanno benone.

Bene, ho già passato ORE a discutere con lei ma non vuole che tutto il lavoro che ha fatto le venga pagato!! Perchè dice che in cuor suo non è contenta del risultato, che ciò che è accaduto in una settimana alla cucina può accadere tra breve anche a quelle 'sane', che si sentirebbe male a prendermi dei soldi.

L'ho persino fatta venire a casa per dimostrarle che il lavoro non è affatto malaccio e, in ogni caso, mi ha risolto un problema. Macchè. Il bello della faccenda è che, nel corso della conversazione, è saltato fuori che lei ha detto di sì solo perchè ero io, che diversamente avrebbe risposto di no. Insomma, io cercavo di fare un piacere a lei dandole del lavoro, e lei cercava di fare un piacere a me accettando un lavoro di cui non si sentiva sicura !!

La cosa mi scoccia assai innanzitutto perchè non era questo l'obiettivo che mi ero posta e poi perchè ritengo che il lavoro vada pagato! Considerato poi che il mio problema si è comunque risolto se lei non si fa pagare io avrò comunque questo 'debito' e vorrò cercare di sdebitarmi con un regalo ma non la conosco così bene da non correre il rischio di buttare i soldi dalla finestra. E poi, quelli rischiano di non pagar l'affitto ed io che faccio? Gli regalo il Bimby?

Ora, la domanda mi sembra lecita: bisognerebbe sempre rigorosamente farsi gli affari propri? A me spiace francamente e mi sembrava carino cercare di darle una mano, ma se avessi saputo che la cosa finiva poi con questo balletto me ne sarei ben guardata!!

luglio 06, 2009

Campeggi ..... (ricordando ad occhi aperti)

Emily scrive di campeggi ieri ed oggi e, leggendo, mi sfilano davanti agli occhi tutta una sfilza di ricordi ai quali non pensavo più da una vita. Ma che bel regalo mi hai fatto, Emily cara!!!

A partire dai campeggi/villaggi ENAL che mio padre aveva scoperto, si trattava del 69 o 70, dove affittavano in formula pensione completa dei bungalow che differivano da una tenda solo perchè erano in compensato invece che in stoffa. Sistemazioni quindi estremamente spartane che combinavano la libertà della vita in campeggio con il servizio - altrettanto frugale - di ristorazione consentendo a mamma di liberarsi del ciclo spesa-pranzo-piatti. E con tre figli piccoli sono certa che si trattasse di una bella liberazione! I campeggi erano molto molto semplici, zero animazioni, musica e tricche-e-ballacche varie, ma in posti belli, sempre in pineta e praticamente sulla spiaggia. Ho fatto qualche ricerchina in Internet ed ho trovato questo, ci siamo stati credo nel 71, baia Calenella tra Peschici e Rodi Garganico.








Io ero appena adolescente, i miei non mi lasciavano andare tanto lungo quanto il mio passo, se proprio proprio si vedevano costretti mi mettevano mio fratello e mia sorella alle calcagna. Loro si divertivano un sacco, i fetenti, ed io mi mangiavo il fegato. Avevo sviluppato una specialità però: mi innamoravo e facevo del mio meglio per irretire i giovani camerieri della mensa, con puntuali successi, mind you!!. La montagna e Maometto, in pratica!! A Calenella ricordo un amorazzo con un certo Gigi, che al momento di partire mi regalò una collana di conchiglie che ancora conservo, dentro ad ogni conchiglia aveva scritto una parola di una frase ad effetto. Una roba tipo 'ti amerò per sempre', 'non ci lasceremo mai' o simili ... 14 anni!!!! (sospiroooooo)

E poi le vacanze del '78, second'anno di vacanze senza la famiglia!!! il moroso di allora, tendina da trekking e treno+autostop: Londra - Edimburgo - Inverness - Isole Orcadi - Galles - Londra. Tendina piantata sui famosi prati all'inglese ... sempre e solo marci di pioggia!!! Unica eccezione un campeggiuzzo minuscolo a Stromness, dove sedemmo di fronte alla tenda ad ammirare senza parole per l'emozione il nostro primo tramonto alle 10.30 di sera!! (e ti credo che era il primo, i giorni precedenti non aveva fatto che piovere!! sento ancora l'umido adesso). Giuro che non ci tornerei tanto il ricordo che ne ho è magico.

L'anno successivo, un gruppo di amici tra cui il fidanzato di cui sopra ed il viaggio in Tunisia. Lavoravamo tutti e quindi ci fu l'apgrèid: viaggio in macchina/traghetto!!! Però il campeggio libero sulla spiaggia di Biserta non ce lo tolse nessuno, così come la notte passata a dormire sulla spiaggia a Tunisi, che a ripensarci oggi nemanco se mi pagassero a peso d'oro (e vi giuro che ce ne verrebbe, di oro intendo!!). Ricordo un vecchietto (boh, vecchietto!! poi magari ci aveva 50 anni!!) di un paesino vicino che passava le notti sulla spiaggia a 'far la guardia' ad un mercantile arenato di fronte alla costa. Facemmo amicizia e ci veniva a preparare il tè alla mente la sera dopocena. Tutta una cerimonia che andava dall'accendere il fuoco sfregando (giuro) legnetti ed acciarino in una bucherella nella sabbia a servirci un tè che nulla aveva da invidiare al più napoletano dei caffè ristretti.

Un paio di anni dopo, vacanza in Gargano con quello che sarebbe diventato mio marito: tendina da trekking, stuoia, sacco a pelo estivo ed un borsone da picnic comprato al volo alla Standa con dentro 4 di tutto (piatto piano, piatto fondo, bicchiere, forchetta, coltello, cucchiaio), rigorosamente in plastica (rossa). Ancora il lusso della macchina ma comunque risparmio più sfrenato, non so quanto ci fermammo ma ricordo benissimo che mangiavamo insalata di pomodori e mozzarella a pranzo, cena e colazione.

Eravamo alla marina di Monte S.Angelo, non ricordo come si chiamasse il paese, ed il campeggio era pieno di mega-caravan di tutto forniti, praticamente le seconde case dei montesantangiolesi, con tanto di centrino sul frigorifero e gabbietta con il canarino!! Le signore cucinavano di quelle cose da pranzo di nozze e ci incontravamo ai bagni dove noi sciacquavamo il nostro piatto-bicchiere-posata e loro lavavano montagne di tegami e vasellame assortito. Ricordo che una volta, impietosimmo il cuoricino di una madama che si presentò alla nostra tenda con una porzione di parmigiana di melanzane che ci mandò in deliquio!!

Passano gli anni, salto di una bella ventina per essere sinceri, e siamo in mezzo ad una stringa di anni a Lampedusa, sempre in campeggio ma a 'sto giro abbiamo un bungalow (noi, i vecchietti) ed una tenda (loro, i ragazzi). Siamo intorno ai - loro - sedici anni e fanno amicizia con un gruppetto di coetanei di Palermo in vacanza senza soldi. Dopo qualche giorno i 'palermitani' finiscono i quattrini e passano il tempo sdraiati sotto gli eucaliptus a risparmiar energie, nutendosi di Pr*ngles. Un giorno cucino un'enorme pasta alla norma e dico ai ragazzi di andare a chiamare i digiunatori, poi prendo il batavo e ce andiamo a cena fuori.

Siamo ricordati ancora oggi come coloro che salvarono loro la vita e - guarda tu i casi della vita - il padre di uno di quei ragazzi verrà, con una mia carissima amica, a casa nostra dopodomani per una visita lampo!!! Ma il bello della faccenda è che abbiamo scoperto a gennaio che G. è in realtà il padre di F., uno dei nostri beneficiati!!!

Grazie Emily, inconsapevole miccia di questa stringa di ricordi!!

luglio 05, 2009

Antò, fa caldo!!

Proprio caldo, per la miseria. Le cane stanno spruzzando peli ovunque, suppongo nel tentativo di sopravvivere a sta calura. Stanno sbattute a terra e non alzano manco gli occhi. E allora, venerdì sera, prendiamo baracche e burattini e ce ne veniamo ai monti. Risultato??? Pioggia a catinelle e 13.5°.

Adesso, dico, MA UNA VIA DI MEZZO PROPRIO NO????

In questo momento guardo fuori dalla finestra e non vedo la montagna di fronte, viene giù un'acqua che lèvati, e c'è una luce da un attimo prima della fine del mondo. Che palle. Di fatto la giornata parte bene, cielo sereno e tutto il resto, verso le tre cominciano ad arrivare giga nuvole dalla pianura e per quest'ora siamo finiti al Polo Nord. Il bello è che la princi, a casa - dice lei - sepolta sotto i libri, racconta che ci sono pocopoco 35°. L'idea di mettermi in macchina ed uscirne un'ora e 20° dopo mi pare incredibile.

Per fortuna che stamane siamo riusciti a cogliere l'attimo e siamo andati al paese sotto dove la domenica c'è il mercato e due o tre banchi carini: il contadino che porta la sua roba, il furmagè che ha le mucche all'alpeggio estivo sulle montagne qua attorno a più di 2000 mt. e che porta il suo formaggio. Poi i detrattori dicono che le tome le va a comprare al caseificio da grande distribuzione ma io non ci credo. Ed un pezzetto di questo, ed uno di quello, come ridere ce ne facciamo per 25Euro! Finisce sempre che ne compro troppo, che poi in casa va forte finchè è freschissimo e poi comincia a girare per il frigo fino a quando non prende la strada del rusco. Che non è che si possa fare il risotto ai formaggi tutti i giorni, no?

Quanto mi piace fare la spesa 'a sentimento'!! Che non sai proprio cosa vorrai cucinare e ti lasci ispirare dall'offerta dei banchi. Stamane per esempio nel banco del contadino cuneese (una coppia che avrà su 70anni più una tizia che sarà sui 50: tre incutiti che la metà basta) spiccava un secchio con dei bellissimi mazzetti di fiori di zucca. Uno splendore. Detto fatto, c'è uscito il primo per il pranzo

Spaghetti ai fiori di zucca

20 fiori di zucca
uno scalogno, un pezzetto di rosmarino, un ciuffetto di salvia
una bustina di zafferano
olio evo, sale, pepe nero

ho messo su l'acqua per la pasta e quando è arrivata a bollore ho aggiunto il sale e la bustina di zafferano. Non appena ha ripreso il bollore ho calato la pasta, due piccole porzioni, sarà stato un 140gr, anche un pò meno.

Nel frattempo avevo lavato i fiori, aprendoli sotto l'acqua (che alle volte ci trovi delle forbicine piccine picciò dentro che saranno anche insetti curiosi ma li preferirei lontani dal mio piatto). Non ho buttato nulla che erano davvero freschissimi e bellissimi. Scrollati brevemente e delicatamente nello scolapasta, li ho poi fatti a grossi tocchi, tenendo da parte i gambi. In una padella ho messo un filo d'olio, uno scalogno piccolo tritato finemente, il pezzetto di rosmarino e il ciuffetto di salvia ed ho fatto imbiondire il tutto per un paio di minuti, ho poi tolto il rosmarino ed aggiunto i gambi e mezzo bicchiere di acqua, sale e pepe. Ho lasciato cuocere per non più di 5 minuti. Ho aggiunto i fiori e li ho lasciati giusto appassire, diciamo un minuto o poco più, togliendo poi il tutto dal fuoco.

Appena la pasta è stata quasi cotta, l'ho tirata su con il cucchiaio scola spaghetti, in modo da portarmi appresso un pò d'acqua, e l'ho aggiunta al sughetto, rimettendo sul fuoco e lasciando mantecare fino a cottura completata (direi un paio di minuti max).

Impiattato e aggiustato con una piccolissima presa di sale ed una grattata a grana grossa di pepe nero, ne sono usciti due piatti leggeri, colorati, profumati e gustosissimi. A seguire una piccola insalata di pomodorini datterini, cetriolo e cipollina fresca.

E chi c'ammazza annoi???!!!
Ma perchè non so ballare così??????

(sarà mica che peso come le due fanciulle una sopra l'altra??) (naaaaa ...)


luglio 04, 2009

Troppo.

C'è troppo da leggere.

Troppe donne interessanti che condividono il loro quotidiano, i loro pensieri, le loro emozioni. Donne con cui interagire a colpi di tasti. Alcune simili a me, altre simili alla /graz di ieri, altre dissimili proprio. Alcune colte e sintetiche, altre colte e prolisse, altre ancora semplici ma efficaci.

Lettura. Pensiero. Commento. Commento. Risposta. Dibattito.

Anche qualche uomo per la verità. Ma di meno.

E dopo una serata passata a ragionar sui casi altrui, le parole mi si bloccano dentro e non ho più niente da scrivere qua.

Ma penso che sia solo un momento in cui tutto si impasta nella mia testa per generare poi un'idea più nitida e più ricca.

O forse mi è solo venuto sonno. Non so. :-)))