Obiettivo Trop Model

marzo 15, 2010

mi vogliono morta

Come se non bastasse il magone - lecito - (lecito?) - per la partenza del prode erede, la figlia cadetta se ne è arrivata con una fotografia, che ha dedicato al fratello lasciandogliela nella buca delle lettere (che qua siamo tutti piuttosto contratti quando si tratta di mostrare i sentimenti, in particolare le lacrime).

Insomma, dicevo della foto.

Quando il bartender aveva due anni e poco più e la princi stava ancora - anche se per poco - abbarbicata al suo cordone successe che il futuro ziod'america si lanciasse giù da un'altalena picchiando di brutto sul muso.

Mi ricordo ancora la sottoscritta di dimensioni pari a quelle dello Zeppelin ed infilata in un obbrobrioso vestitone bianco con rami verdi e fiori rossi (non capisco com'è che non mi hanno arrestata per disturbo alla quiete pubblica), insomma una roba che uno spinnaker
al confronto nulla era ...
Insomma la sottoscritta conciata come un tendone da circo, me la ricordo infilare correndo il corridoio del pronto soccorso con un bambino di due anni in braccio urlante e sanguinante. Insomma i medici debbono aver pensato che a) ero pazza b) avrei partorito di lì ad un momento.
Calmato il pupo, si vide che aveva una grossa ferita all'interno delle labbra e che si era mezzo staccato la lingua ma l'unica soluzione era .. una cura di ghiaccioli. E così facemmo, due giorni ed era a posto. Eccezion fatta per una grossa crosta tra il labbro ed il mento.
Mamma, che poi ero io, non ha partorito se non un par di settimane dopo una fanciullina che, fosse stata solo per lei, se ne sarebbe tranquillamente rimasta al caldo per un altro par di settimane. Ma i medici avevano deciso altrimenti e così fu ...
Insomma, la fetente della princi ha tirato fuori dal suo album una foto in cui il bartender è reduce da siffatta avventura, ha un crostone significativo tra il labbro ed il mento, i riccioletti biondicci e vaporosi e sta a fianco del suo papà che giovane ma giovane! che più giovane non si può ..
Ummarò
Che dolore
Che lacrime
E caso vuole che la coppia che sta qua sotto sia appena tornata a casa con il loro bimbillo nr.2 fresco di fabbrica. Ed anche loro sono giovani giovani ed hanno due bimbilli. Ed hanno quello sguardo trasparente che Claudio ha nella foto e che io oggi non riesco nemmeno ad immaginare come si fa ad avere ...
Che rimpianto
Per quanto la vita era ancora una roba tutta da scoprire. Per quando la fiducia era ancora una roba normale: fiducia nel futuro, fiducia nelle proprie capacità, fiducia nel domani ...
Io mi sento una roccia oggi, asciutta e rugosa, forte ed affidabile, rigida, dura ...
Ed ho un rimpianto feroce per quei giorni in cui tutto sembrava possibile, in cui il futuro era un continente da scoprire, in cui l'aspettativa si rafforzava nella fiducia.
Guardo quella dannata fotografia e mi sembra ieri. E' passata una vita, anche di più ...

5 commenti:

Mammamsterdam ha detto...

Lo dici in maniera bellissima e no, non credo affatto che tu sia diventata una roccia dura.

Hai solo avuto la tua parte di sfighe nella vita, ti sei solo fatta un granmegaculo e ci sei riuscita benissimo proprio in noe di questa fiducia. mica è colpa della fiducia che ci si è messa di mezzo la sfiga?

(e aspetta che Filippo o la Princi ti tornano loro a casa con lo sguardo trasparente e il bimbillo a carico e vedrai che la fase roccia per un po' si ammorbidisce).

Perché nulla come un bimbillo per ricordarti che il futuro esiste, che andrà tutto bene, e dimostrartelo secondo per secondo. Cavolo, sopravvivono pure a queste cadute spaventose, e crescono bene (quasi) e hanno voglia di provare e mettersi in gioco.

Guarda, a costo di trascinarti dala sciamana tu 'sto pianto fattelo. Anche solo sulla foto, chiusa nell'armadio, con una coperta sulla testa e una torcetta per riguardarti la foto. Non ti vede nessuno, non lo sa nessuno e ti fa bene anche se magari di tuo hai l'impressione che se cominci non smetti. Certo che semtti, non apena ti viene fame e ti rimetti a cucinare, che cucinare e un'altra di quelle cose che ti ricordano che c'è un futuro ed e meglio affrontarlo a stomaco pieno.

Io ormai non posso congelarli più, sono usciti dal mio controllo.

Per dire E. stamattina si è persino pettinato. Da solo. Prima di uscire. Che è una settimana che ho deciso che al mattino non escono se prima non li pettino.

emily ha detto...

nn so che scrivere, avevo già letto il tuo post e vigliaccamente nn avevo commentato xkè sento e capisco ogni minuscola particella del tuo dolore.
spesso qui mi confronto con mamme ancora alle prese con spannolinamenti e biberon, e io ridacchio e penso: aspettate la scuola! i morosi! il motorino! le compagnie....!!! queste che avete adesso sono passeggiate di salute!
ma quando leggo te mi rivedo nel mio futuro prossimo e mi si strizza la stomaco.
se riesco a trovare 5 minuti di calma ti chiamo....un abbraccio

ziacris ha detto...

E allora nadiamo con un altro piantuccio, dopo però basta, che qui fra poco mettiamo fuori le branchie come i pesci

graz ha detto...

Piangere io????

Giammai.

(disse, nascosta nel bagno e con la faccia nell'asciugamano)

lerinni ha detto...

hai fatto piangere me. che il futuro perso con l'ex lo rimpiango ancora con rabbia, quando riguardo le foto. (ci vengo anch'io, in quel bagno)