La musica ovunque e la qualsiasi, bande sonore da attraversare muovendosi per l'accampamento.
I musicisti perennemente abbracciati al loro strumento si fermano in ogni angolo ed improvvisano con chi trovano la musica che trovano. Suonano durante gli atelier, prima e dopo. Suonano la loro musica e quella degli altri. Suonano di giorno come di notte. Come un musicista si ferma, inizia a suonare ed un'altro lo raggiunge: prima che tu lo sappia si è formata una band spontanea.
Sotto le piante nell'area centrale, davanti ai tendoni del bar e della mensa, ci sono i tavoli e le sedie per pranzare e la gente si siede dove trova da sola o a capannelli e mentre mangia qualcuno suona, qualcuno balla, qualcuno canta
Un accampamento di zingari un pò melanconici con l'accordion a farla da padrone accompagnato dal violino, ma spesso anche con la tammorra ed il tamburello.
Forse sai qual'è il protocollo forse non lo sai mai il tuo corpo ormai risponde da solo e non importa più molto se segue i passi oppure no, non si riesce a fermare comunque. A volte le figure sono troppo complicate per un cervello che ancora non accetta di spegnersi e lasciar fare ai piedi ed allora è comunque bello stare a guardare e vedere le danze ed i movimenti degli altri, ascoltare la musica.
Il campeggio spontaneo tutto intorno accoglie i piedi e le schiene stanche
ma la notte non è fatta per dormire e qualcuno crolla
Poi a poco a poco la domenica il ritmo rallenta, la gente comincia ad andar via, nel bosco rimangono in pochi, i toni scendono, l'eccitazione lascia spazio ad un ballo cantato, dal sapore rinascimentale, ed alle bourrèé francesi con tutti i loro ghirigori.
Lasciando il festival i capannoni brillano nel buio, da lontano arriva la voce del cantore e da dentro una tristezza, una nostalgia, un magone. Il luogo che non c'è ("il posto in cui sono stata più felice non esiste", citazione) sta per scomparire di nuovo. Io mi sento già un pò orfana.
Nobody cares if you can't dance well. Just
get up and dance. Great dancers are not
great because of their technique, they are
great because of their passion
Martha Graham
(1894-1991)
6 commenti:
che bella esperienza, proprio "una bolla" in cui ossigenarsi e scoprire tante cose di sè.
felice di sapere che ti sei divertita!
ma come è possibile provare nostalgia di ciò che ho vissuto? sento quello che è stato da come lo hai scritto tu. e immagino...
@Luna: è stato magico
@Silvia: immagina pure ma l'anno prossimo vedi di venire :-)))
meraviglioso, bella graz, grazie di averlo condiviso un poco :)
Ma che bello! Invidia...
wowowowowo ma che meraviglia!!!!
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