Obiettivo Trop Model

giugno 06, 2011

Riprendiamo le trasmissioni ...

Faccio un pò di fatica a riprendere a scrivere perchè gli ultimi giorni sono stati funestati da una brutta faccenda: qualcuno che non doveva finire qua sopra (*) c'è puntualmente finito, pare non da ieri, ha letto e interpretato a suo modo e senza appello mi ha dato la croce addosso. Ne è nata una querelle che non so bene dove porterà e non mi aspetto nulla di buono, ora pare che non accederà più, ciò nondimeno la sensazione di essere spiata continua e rende tutto un pò più difficile.

Le mie ragioni per scrivere sono parecchie, la prima e più forte è che questa è una via attraverso la quale io razionalizzo (o cerco di) i pensieri che mi si affastellano in mente a proposito de la qualsiasi. Acchiappo stracci di pensieri che mi girano per la testa, alcuni più rarefatti altri più complessi, alcuni più leggeri altri più profondi, alcuni più lieti altri più tristi o incazzati, e li metto in fila, organizzandoli in sequenze che una persona che legge possa comprendere. Il fatto stesso di passare attraverso questa operazione mi consente spesso di arrivare al nocciolo della questione, magari in più passaggi successivi ma comunque mi è utile per razionalizzare le mie emozioni.

Inoltre, attraverso questo processo, io spesso riesco ad elaborare una situazione ed a superarla, andare oltre, risolvermela o comunque metabolizzarla in qualche modo.

E ancora, la condivisione con altre persone che mi danno il loro input mi fa sentire di avere una rete di relazione che spesso risulta essere più profonda e proficua di tutte quelle che posso avere in piedi in carne ed ossa.

Non ho quasi mai condiviso con persone della mia vita reale l'esistenza del mio blog perchè la dimensione di relativo anonimato mi consente di buttar fuori anche le emozioni meno nobili così come le provo ed in questo caso l'elaborazione di cui sopra è quella che mi consente di non partire per la tangente o di mantere un certo equilibrio (anche se nel mio caso trattasi di parola grossa assai!).

Per tutte queste ragioni io considero questo spazio importante e privato anche se so che non bisogna mai sottovalutare, quando si affida qualcosa all'etere, che la rete è per sua natura anarchica e priva di regole. Ho infatti spesso detto che quel che lasci in piazza non deve essere tale da crearti dei problemi qualora qualcuno ne facesse un uso improprio. Diciamo che è una sorta di rischio calcolato quello che si corre, coprendo le proprie tracce per non farsi scoprire e ben sapendo però che potrebbe sempre accadere.

Potrebbe accadere, ad esempio, che qualcuno mi riconosca e disperda al vento i cazzi miei o che addirittura vada a riferire ciò che io ho espresso in modo non filtrato nelle orecchie sbagliate, provocando più male che bene ed annullando il valore salvifico di sfiatatoio che può rappresentare un angolo recondito di mondo come questo. So che può accadere, spero che non accada e comunque ritiengo che se accadesse la persona artefice di tutto ciò sarebbe lontana dall'essere corretta e come tale sarebbe persona a me sgradita.

Vabbè, è accaduto, pazienza. Io continuo perchè questo è il mio spazio, ne ho bisogno e lo voglio difendere. Così come voglio difendere il mio diritto a pensare le cose peggiori posto che io poi non le agisca. E questo mio scrivere mi consente esattamente quello: sublimare le mie cose peggiori per non arrivare ad agirle.

(*) giusto in caso, non si tratta del mio compagno che pare che da un pò sospetti ma che mai ha voluto approfondire la cosa, rispettando il mio spazio personale. Ora, sarà che è olandese, sarà che tra noi il livello di fiducia è molto alto, io gli credo.

2 commenti:

silvia.moglie ha detto...

ma quanto mi somigli? che io mai ho parlato a chi me vicino per lavoro o vita dello spazio moglie. e anche pà ne resta a volte fuori e lo colpevolizzo, a volte dentro, e lo colpevolizzo. e so anche che qualcuno mi legge e finge di non farlo. e non so se qualcuno così è amica. ti abbraccio.

graz ha detto...

@Silvia: separate in culla direi! :-))