Obiettivo Trop Model

marzo 03, 2009

Di fotografi e olive anzi, olio

Ho scoperto recentemente che mi piace fotografare, tantissimo. Purtroppo non so usare la macchinetta e questo mi scoccia assai, debbo assolutamente trovare il tempo per imparare! Le mie foto esprimono sicuramente il mio concetto di bellezza ma anche la volontà di provare a riprodurre il gusto di fotografi più o meno professionisti che ammiro. Una su tutte http://www.sigridverbert.com/ ma anche http://www.davidedutto.it/


Di Davide, per altro, ho visto venerdì scorso ad Eataly la presentazione del libro che ha pubblicato con una piccola e - mi dicono - neonata casa editrice siciliana http://www.cibele.it/


Il libro si chiama Ibleide e, cito dalla presentazione dell'evento nonchè introduzione del libro:


"Davide racconta il cibo e l’epica dell’oliva la tonda Iblea (le cui gesta non potevano essere cantate che in un’opera intitolata Ibleide), e lo racconta con le immagini ... Come ogni epica che si rispetti, Ibleide racconta gesta e storie di uomini."


E' un bellissimo libro fotografico che vorrò comprarmi, non appena un mese un pò meno sfigato di febbraio me lo consentirà. Nell'attesa me lo sfoglio sul sito di Cibele: http://www.cibele.it/?page_id=39 volendo si può pure scaricare il .pdf, cosa che mi riempie di ammirazione per l'intelligenza di un'editoria che non mette sotto chiave i suoi tesori ben sapendo che un file pdf non è la stessa cosa di un bellissimo volume fotografico.


Alla presentazione ha partecipato anche Lorenzo Piccione di Pianogrillo, co-autore del progetto assieme a Davide, un signore siciliano tenerissimo nell'evidente insofferenza per la luce - seppur modesta - dei riflettori. Il signore in questione produce un olio, www.pianogrillo.it, che non ve lo posso raccontare: un'emozione rara, un sentore di pomodoro, di quelli croccanti, piccoli, con la buccia dura, rosso scuro e con le striature scure e verdi vicino al picciolo, quel profumo che quando lo senti la bocca comincia a salivare. Un filo d'olio sul pane, chiudi gli occhi, annusi e di colpo sei da un'altra parte, è estate, hai i piedi scalzi e fai pranzo con una ciotola di pomodori, olio, sale e pane a pucciare .... vabbè, sto trascendendo.

Che poi sono di parte perchè l'olio è un prodotto della terra e della fatica contadina che amo quasi quanto amo il vino e con mamma campana e papà piemontese doc ... vuallà! fatta la fusion.

L'incontro è stato gradevole, anche se in queste situazioni non mi trovo mai benissimo. E' bello poter conoscere e scambiare due parole con persone che segui da tempo attraverso il loro lavoro e spesso anche i loro pensieri (Davide ha un blog ed anche Lorenzo di Pianogrillo scriveva le sue note sul blog del suo sito, poi c'è stato non ricordo bene quale scazzo e non ha scritto più, peccato). Mi sarebbe quindi sembrato assurdo non andare a salutarli anche se nel farlo mi sono sentita parecchio in imbarazzo, soprattutto con Lorenzo che non mi sembrava ne avesse poi tutto questo desiderio. Poi c'era un pò di quest'aria da addetti ai lavori che mi batte così tanto in testa, con 'quelli del giro' che se la tiravano parecchio ... ma che ci vogliamo fare, è sempre così, suppongo stia nella natura umana, o di qualche umano visto che nè Davide nè Monica di Cibele mi hanno fatto la stessa impressione.

Per completezza debbo dire che si trattava di una doppia presentazione, era infatti anche presente Roberta Corradin con Le cuoche che volevo diventare. Ho acquistato il libro e lo sto leggendo, il titolo è molto accattivante e cade proprio a fagiuolo in questo periodo, ma aspetto a parlarne perchè non ho una sensazione particolarmente positiva, nè ce l'ho avuta durante l'incontro, in tutta franchezza.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao. Leggo solo ora...Grazie.
Ma, sono così timido che, forse, sembro anche stronzo...
Lo ero?
Se lo sono stato scusami.
:-))
Ma io sono assolutamente un non personaggio; prima di tutto perchè ovviamente non sono un personaggio e poi perchè odio i personaggismi...Quindi mi chiedo: do quest'impressione?
Veramente? Perchè, se è così, vuole dire che qualcosa non funziona. Fammi sapere cosa devo cambiare se da cambiare.
Grazie

L.

graz ha detto...

Non ci posso credere! Davvero, Lorenzo, ti sei preso la briga di venire fin su questo mio insulso blogguzzo???
Orpo.
Incredula, arrossisco!

E per venire alle cose che dici non ho capito se mi sfotti o se fai sul serio e, siccome parto dal presupposto che venir fin qui per sfottermi sarebbe per te del gran tempo sprecato, decido che fai sul serio.

Non so se sei timido ma non credo affatto tu sia o faccia la figura dello stronzo. Io vado 'a pelle' e mi sei piaciuto un sacco. Anche se avevi l'aria tra l'imbarazzato e l'infastidito di uno che ne farebbe a meno volentieri. E se io fossi stata nei tuoi panni avrei avuto esattamente la stessa aria, per dire.

I personaggi che se la tiravano, chi più e chi meno, erano altri ma sta tutto nella normalità no? La normalità del senso di appartenenza che ti fa sentire forte; la normalità di una società dove il saper essere ed il saper fare contano sempre di meno a scapito dell'apparire e della relazione (sono amico/a di, frequento il giro giusto).

Quindi, a prescindere dal fatto che non ti conosco e pure dal fatto che io non sono neanche in grado di dire cosa deve fare il mio cane, per favore non cambiare proprio niente. Continua ad essere un non personaggio che sa essere e sa fare e che è sufficientemente umile da venire in quest'angolo privo di riflettori a leggere cosa un'emerita sconosciuta ha pensato.

Io, al di là delle parole e della circostanza, chi credo tu sia lo deduco dalle tue tracce in giro e dal tuo olio.

Ciao

PS ti avrei scritto in privato ma non sapevo dove

Unknown ha detto...

Ah, meno male...
Grazie, credevo proprio d'avre fatto la figura del primo della classe...
Come succede spesso ai timidi, ed io lo sono, si rischia di fare la figura dello scontroso o peggio...in effetti io ero terrorizzato da tutta le gente che mi guardava e (questo si) avrei solo voluto scappare a gambe levate...
La mia carriera di pianista è stata molto breve: quando sono in pubblico mi paralizzo completamente, non trovo le note, non le sento. Quando sono solo, spesso, mi capita di suonare così bene (Immodesto, si) tanto da rimpiangere che nessuno ascolti.
Drammi della psichiatria, carriera rovinata, ma adesso sono un papà felice e vivo in mezzo agli olivi. Pazienza.
Un abbraccio

L.

graz ha detto...

Dal tuo olio, dalle foto di Davide e dal sito si direbbe che nel cambio tu non ci abbia rimesso ... e poi il tuo olio è un mito, dev'essere bello poter guardare ciò che si è creato (o contribuito a creare).

Spero di trovare ancora qualche tua traccia in giro, e grazie di questa tua visita