Obiettivo Trop Model

giugno 29, 2010

Io questa crisi la vorrei davvero capire ...

Siamo in montagna.

Nel condominio in cui abitiamo sono stati venduti in blocco dalla fondazione che li possedeva 7 appartamenti (bilocali con servizi). Erano sfitti e la fondazione (che peraltro ne possiede altri 8, regolarmente affittati) non aveva ritenuto necessario negli ultimi anni provvedere a pagare le spese di condominio. Capirai! non importa che fosero di fatto un capitale ben rivalutato, non importa che non sia mai stato fatto nessun lavoro di adeguamento se non la manutenzione spicciola irrinunciabile (tipo che se si rompe un rubinetto ahiloro non possono proprio fare a meno di ripararlo) ma in quanto sfitti rappresentavano solo un costo e quindi zero, zilch, niet il costo non si sostiene, hai visto mai??!!

Bell'imprenditoria eh??!! mi vien da dire. Piace vincere facile, evidentemente. Che la fondazione non è che fosse venuta giù dal cielo ma altro non è stato se non un escamotage per mettere tutti questi beni immobili al riparo dalle mani del fisco (e si parla di qualcosa come 27 appartamenti, mica bruscolini)

Cmq, imprenditore per imprenditore, si sono presentati questi due soci che hanno acquisito gli appartamenti sfitti in blocco, pagandone anche i debiti pregressi (30000 cocuzze, pare) e che li hanno messi immediatamente in ristrutturazione.

Ma mica roba da poco eh?? che ormai sono talmente tanti anni che nessuno fa niente che non si può proprio fare diverso: impianto elettrico e idraulico da rifare ex novo inclusi i termosifoni, rimozione del boiler ed intallazione della caldaia, impanto gas che prima non esisteva, pavimenti in toto, bagno, cucinino e infissi vari.

Pare che ne preparino uno da utilizzare come demo e poi li metteranno in vendita. Poi. Pare che ad oggi non abbiano uno straccio di compratore in vista.

Investimento puro. Alla faccia del capitale. Mi domando questo da dove venga. Qualche rientro condonato? qualche soldino men che pulito?? non si saranno mica fatti imprestare i soldi dalla mamma no???

I due condomini di fronte sono in fase di ristrutturazione della facciata la cui perlinatura è piuttosto danneggiata. Altri lavori importanti.

L'anno scorso negli stessi condomini sono stati ristrutturati tre appartamenti. Nel nostro condominio due più uno doppio.

E tutto questo in cento metri di strada.

I cartelli di vendesi si vedono un pò dappertutto e tu, idiota, diresti che qua si stanno svendendo il paese. Peccato che cambino con una certa frequenza ovvero le case vengono vendute e acquistate con una certa disinvoltura. Del resto in paese ci sono almeno 7 agenzie immobiliari (di cui una della moglie del sindaco ha ha ha!!): il comune esiste dal 1934 e a oggi non arriva a 900 abitanti. Siamo qua da 6 anni e non ho ancora visto un esercizio uno chiudere per cause ipotizzabili a cattiva rendita, anche il turn over degli esercizi è minimo.

Ecco, io qua la crisi non la vedo proprio.

Vero è che stamane al mercato non c'era praticamente nessuno e luglio è davvero alle porte. Francamente non ricordo se gli anni precedenti c'era più gente, forse un minimo di movimento in più. Nel paese precedente, quello dove vado a far la spesa la domenica, in effetti ho visto poca gente l'altro ieri. Ovviamente si lamentan tutti. Ma de che, dico io???

E mio figlio, poveretto, si arrabatta a pensare che come potrà mai tra cinque anni arrivare ad avere i soldi per mettere su il suo locale se non riesce a lavorare con continuità ed a prendere più di 1000 euro al mese???

Illuso

Ma non potremmo concentrarci sulle cose serie??

Oggi su fb un mio contatto posta questo link


Un condono sui beni archeologici mini-multa per tenerli in casa
Chiunque detenga un reperto mai denunciato, potrà ottenere il deposito per tent'anni. La sanatoria prevede un pagamento di un terzo del valore presunto. Un provvedimento più volte proposto, e sempre subissato dalle proteste delle associazioni che tutelano il patrimonio artistico

E giù a salmodiare di mancanza di senso delle istituzioni, di Costituzione irrisa, della cultura come bene comune, di storia ricostruita attraverso le opere funerarie, e di piccoli depositi privati di beni archeologici che se fossero messi tutti insieme formerebbero un bel museo. ETC ETC ETC

Tutto vero. Sono d'accordo. In teoria.

In pratica una mia carissima amica già venticinque anni fa aveva in casa una vetrinetta con una collezione di pezzi etruschi. Sua sorella idem. La ragione? erano entrambe di origini pugliesi. Nel Gargano è pratica diffusissima al punto che esisteva e forse esiste ancora una farmacia (mi pare a Rodi o Peschici) che ne aveva davvero tanti e pure in bella mostra.

Cosa voglio dire con questo? che la pratica è estremamente diffusa se addirittura due signore senza particolari interessi in materia e senza cercarli in modo particolarmente attivo ma semplicemente ereditandoli per vie familiari ne avevano un discreto numero.

E' scorretto?? certo che lo è!!!

Altro esempio: una bevanda ai fiori di un frutto esotico che sta facendo venire i crolli nervosi per via dell'acronimo utilizzato nella campagna pubblicitaria. E un'ennesima idiota smutandata, senza altra abilità se non quella di provenire da un famoso quanto idiota reality, che se ne fa testimonial nel corso di una prossima? serata all'insegna di questa bevanda e bomboloni ...

E' una schifezza??? certo che lo è!!!

Ma ce ne sono a pacchi di schifezze, alcune francamente più serie e preoccupanti. Tò, mi vengono in mente alcune chicche che potrebbero andare dalla Chiesa e tutta la faccenda della pedofilia fino agli ultimi eventi in Belgio e la reazione dei prelati di rango nostrani, agli intrecci mafia-politica che ogni giorno diventa più evidente che sono ben radicati, alle porcate che lega&co stanno facendo incluso il fatto di quel malfattore di neo-ministro_al_non_sa_nemmeno_lui_che. Ed ho accuratamente evitato di menzionare mr misirizzi e la crisi che sarebbe stato come sparare sulla croce rossa.

Allora dico, non potremmo, come fetta della società antagonista a questo potere puzzolente di marcio, smettere di correre appresso a tutte le cazzate e concentrarci su qualche istanza di quelle grosse e dedicare tutte le nostre energie a quelle???

Non potremmo ridurre questo rumore di fondo che, ne sono certa, serve solo a far dire a tanti elettori della coalizione di potere che tanto è sempre la stessa storia ... tanto sono tutti uguali ... tanto non cambia mai niente? etc etc etc ...

giugno 25, 2010

Ci sono anche cose carine però!

Stamattina al parco con il cane. Un'assortimento di persone fa cose diverse in queste giornate finalmente calde. Un gruppo di ragazzi discute animatamente un'esercizio di matematica o simili, immagino stiano passando la matura. Un gruppo di mamme e bambini gioca rumorosamente ad un altro tavolo, tutto addobbato, immagino una festa di compleanno ... e così via.

Sotto una pianta un gruppo di bimbette, direi all'incirca otto anni, max 10 ma non credo. Una coperta stesa a terra e loro sedute vicine, con le loro bambole a forma di neonato. Una si accosta la bambola al petto, scosta la canottiera ed allatta con fare assolutamente preciso. Un'altra partorisce con mugolii e grandi gesti (ed io penso che i suoi genitori debbono avere l'abbonamento al satellite) un'altra intanto la guarda un pò perplessa e le dice che insomma, non è mica il caso di fare tutti questi versi!!! Un'altra ancora canticchia "sotto il ponte di baracca c'è Pierin che fa la cacca, la fa dura dura dura, il dottor gliela misura, la misura è trentatreeee"

Ho pensato a com'è bella quest'età dove il bambino ed il ragazzino si ammischiano in continuazione ed ogni tanto spunta uno o l'altro!!

presa per i fondelli

Ho scelto una via di disimpegno lavorativo. Non voglio più sottostare alle logiche malate che hanno contraddistinto gli ultimi anni di lavoro. Non voglio che la qualità della mia vita ne sia condizionata.

Da quando ho realizzato che ho davanti verosimilmente la metà di ciò che ho alle spalle ho anche deciso che quel che ho davanti voglio viverlo al meglio possibile. Non so quanto ne ho e quanto durerà questo stato di grazia e pertanto voglio godermelo appieno fintanto che c'è. E questo significaanche assicurare a me stessa ed alla mia famiglia quel contesto di cura che nel passato, grazie ad un impegno lavorativo molto intenso, non ho mai potuto garantire, e questo non senza grandi rammarichi

Chiaro che la conditio assoluta è che sono in una posizione da portermelo permettere, insomma sto correndo un rischio oggettivo perchè non siamo certo ricchi ma incrocio le dita. E spero di imparare, cosa che oggettivamente non so ancora fare, a risparmiare. La famosa decrescita felice....

La consapevolezza definitiva di questo me l'ha data un periodo di lavoro di 6 mesi a Milano dove ho viaggiato TO-Mi tutti i giorni, ho guadagnato tre volte ciò che avevo guadagnato l'anno prima (che in assoluto non era poi chissà che cifra peraltro, oggettivamente rispetto all'anno precedente un bel salto in avanti) ma a cosa è servito? pagare una madonna di tasse e spendere più soldi in modo non particolarmente qualitativo. Ad esempio ho comprato la macchina alla princi, arrivando a tre macchine per quattro persone di cui una tecnicamente fuori dal nucleo familiare (il bartender, infatti la mia macchina ora ce l'ha lui ...).

In un momento di bilancio mi sono detta che se sbattersi come un uovo per lo zabaglione doveva dare come unica conseguenza una maggior spesa proprio non ne valeva la pena.

E se io non fossi schizofrenica tutto ciò filerebbe benissimo. Perchè INVECE quel che accade è che continuo ad avere questo tarlo nella testa che mi dice che sarebbe bello avere un coinvolgimento professionale positivo, che restare senza una fonte di sostegno indipendente non è una bella roba ... cose così, insomma.

E quindi qualche mese fa quando la mia amica di lunga data lp mi ha proposto di darle una mano io non me la sono sentita di dir di no. Il lavoro ti piomba in braccio e tu dici di no???? ingrata!! a lavurà, barbun!!

E quindi parto facendo un lavoro di editing di documentazione, a casa. Poi la fanciulla mi dice se posso fare un salto dal cliente che .. etc etc etc. Poi mi chiede di farmi carico di un pezzo autonomo rispetto alla massa del lavoro, io dico che si lo posso fare ma mi aspetto che passato il lavoro più sporco si faccia insieme il lavoro di fino, claro che siiii!!! mi dice lp

Poi lp ha un periodo di lavoro intensissimo, grazie anche al fatto che ogni cacata di piccione la prende, anche se nel fare questo trascura il suo cliente storico, quello che da anni le dà da lavorare e che ha maggiori prospettive di continuare a dargliene nel futuro. E perchè lo trascura?? perchè intanto ci sono io che tengo tappata la falla. Faccio quel che lei dovrebbe fare? no, faccio un'altra cosa ma almeno tengo il cartello di occupato sulla porta, so to speak.

Poi io nollo il colpo perchè vado in ferie. A fine maggio chiudo tutto quanto avevo fatto e glielo passo anche perchè, giurin giuretta, "a giugno ci lavoro giuro che ci lavoro". Peccato che ciò non accada fino a ieri che oggi lp aveva appuntamento con l'AD dell'azienda trascurata. Tralascio gli anda e rianda di richieste di info giustificate solo dal fatto che lp non ha il tempo di leggere le mail o la documetazione che io le mando ma questo non la esime dal chiedere in continuazione cose che se leggesse troverebbe ... a reinterare all'infinito. Le ripeto in più salse che sono disponibile a lavorare a luglio solo a patto di non dovermi spostare dalla montagna, che la caldazza mi fa star male e non intendo sicuramente sucarmela in città o peggio viaggi a Milano

Stasera mi telefona mentre è dal cliente e, beccatami tra una rolata di coniglio ed un'insalta di farro, mi incastra in una visita dal cliente il .. 5 luglio!!!

Sono così incazzata che se non lo scrivevo qua mi veniva l'ulcera.

giugno 23, 2010

Deficienti

Nel senso che deficitano (di buon senso)

Tutti gli anni la vacanza olandese provoca, prevalentemente nel batavo di famiglia ma in fondo anche a me, vaghi sussulti olando-sciovinisti. Ci sembra che questo sia fico, quell'altro ancor di più e sicuramente sta roba qua in Italia ci mancherà tantissimo!! come abbiamo fatto fino ad adesso dico iooooo?

Quest'anno è stato di nuovo il turno del caffè.

A suo tempo toccò al caffè percolato (quello all'americana, per dire) e ne testimoniano le due macchine che stanno lì a prender polvere una qua in cantina ed una nella casa della montagna, ma questo fece presto il suo tempo e tornammo alla moka. Tre anni fa, in onore del mio 50°, mi feci regalare la macchinetta di una famosa pubblicità di un signore molto bello (che NON consegna caffè a casa, neanche di fronte a consumi importanti, sapevatelo!) e da allora qua le capsule vanno che è una meraviglia.

In batavia però ce n'è un tipo che è un compromesso tra il caffè lungo tipo brodo e quello della moka, produce una broda abbastanza gradevole, eventualmente cappuccino o cioccolata calda o caffè al cioccolato, funziona con le cialde e se invece di un sorso e di una scossa elettrica vuoi un beverone da gustarti mentre leggi, lavori o fai altro è tutto sommato gradevole.

Stante il tempo da lupi che abbiamo avuto in vacanza, va da sè che ne abbiamo consumato ingenti quantità fino a scoprire anche le cialde per la cioccolata calda!! Presto fatto, comprate pure quelle.

Peccato che arrivando a casa ci accorgiamo che l'aggeggio per infilarci la cialda in dotazione non andava bene, e sì che c'era pure scritto sul pacchetto ma io, accecata dalla gola, non l'avevo mica visto!! (e se anche l'avessi visto dubito che avrei capito, ma tant'è).

Siccome noi siamo gente d'azione non ci siamo fatti spaventare da così poco e siamo scesi sul piede di guerra cercando in tutta l'isola l'aggeggio giusto, quello con la maniglia viola e, non senza una certa sorpresa l'abbiamo trovato. Peccato però che, arrivati a casa, abbiamo scoperto che la macchina non era quella giusta. Quindi, secondo acquisto sbagliato per un totale inferiore ai 10€, che abbiamo prontamente provato a rifilare ai nostri svariati ospiti.

Senza successo.

A questo punto una persona più saggia di me avrebbe sbattuto via il tutto senza più pensarci. MA NON IO!! Che con lo sbatter via ho un discreto problema!!

Quindi ho cominciato a pensare che in fondo la broda poteva funzionare anche a casa, che comunque il batavo beve davvero troppi espressi e che avesse un pitalone da sorbire probabilmente ne spremerebbe di meno, etc etc etc

Quando si tratta di cazzate, dal dire al fare la qua presente coppia mista ci mette un amen, ma siccome manca di saggezza non ci è mica venuto in mente di comprare la macchinetta nello stesso posto in cui avevamo comprato l'aggeggio, naaaa, troppo facile!!

L'abbiamo comprata per strada, ovviamente il batavo che per i dettagli tecnici ha l'occhio critico non ha ritenuto necessario controllare indicazioni, modelli e varie altre quisquilie ... Subito dopo ci siamo fermati in un supermercato ed abbiamo fatto incetta di cialde (che qua ovviamente non si trovano). Abbondando in quelle da cioccolata visto che ormai eravamo a cavallo.

Ieri sera abbiamo inaugurato la macchinetta. Sopresa: il porta cialde viola, quello che ha dato origine a tutto sto burdello

non è adatto per questa macchinettaaaaa!!

MammAm a questo punto puoi solo salvarci tuuuuuu!!!

Vorrei ...

Rientrati dopo un lungo viaggio, si tratta ora di riprendere i ritmi normali. Mi sento stranita e probabilmente è anche ovvio. Il dopo ferie per me è sempre stato una specie di capodanno, si prendevano le ferie tardi e quindi il rientro era una vera e propria ripartenza, dalla scuola in poi. Spazio quindi ai buoni propositi un capodanno di sostanza anche se non di forma.

Quest'anno per una serie di motivi siamo andati molto presto, abbiamo ancora tutta l'estate da snocciolare come un grappolo d'uva. Mi sconcerta la consapevolezza che finirà in un batter d'occhio così come in un attimo sono scivolate via queste tre settimane.

Mi sento il tempo sfuggire dalle dita come se fosse sabbia o, peggio ancora, acqua. Più tempo scorre meno me ne rimane .. che angoscia.

Vorrei riuscire a darmi un obiettivo e magari raggiungerlo pure, senza perdermi per strada come sono solita fare. Vorrei perdere questi chili di troppo o per lo meno perdere quelli concentrati sulla pancia. Vorrei imparare a darmi la regola alimentare che sento mi serve: per combattere i sintomi della menopausa e questa acidità di stomaco che ormai è una costante e che mi fa un pochino di paura. Perchè non ci riesco? perchè è così difficile?

Vorrei liberarmi della zavorra in eccesso buttando via tante cose che mi circondano e che se guardo bene non posso che chiamare con il loro nome: ciarpame. Ma tutte le volte che prendo in mano un pezzo penso che potrebbe ancora servire, o potrebbe essere riparato, o forse potrei dimagrire ed indossarlo di nuovo (originale questa, eh?) ... e non riesco a liberarmene. Anche perchè sono fondamentalmente convinta che lo space clearing è cosa sana e giusta ma andrebbe fatto innanzitutto evitando di comprare piuttoto che buttando via ciò che si è comprato a suo tempo.

Vorrei zittire questo sergente di ferro che ho dentro che mi impedisce di liberarmi attraverso il ballo. Vorrei partecipare al Gran Bal Trad senza aver bisogno di un/a accompagnatore/rice che non ho. Vorrei che i miei piedi uscissero da questo blocco di cemento in cui ce li ho cacciati non so nemmeno bene come e quando.

Vorrei ... ma perchè è così difficile? perchè non ci riesco?

La festa del paesello










giugno 20, 2010

Finita è la tempesta ...

Di nuovo soli, di nuovo silenzio, di nuovo vento che sibila nelle finestre, di nuovo stormir di foglie, qualche raro passante nella stradina qua accanto, rigorosamente in bicicletta ma anche a piedi o a cavallo, a volte un gruppo di ragazzi che passano pedalando, starnazzando e ridendo. Stridio di uccelli e qualche belato, in lontananza.

Se c'è un modo perfetto per separarci da questo luogo, l'abbiamo trovato. Dopo 15 giorni di camminate per ogni dove e con ogni tempo (beh proprio proprio ogni tempo no, il sole non s'è praticamente visto ...) oggi è poltrire poltrire poltrire, un pò di libro, un pò di rete leggendo le altrui storie e scrivendo qualcosa.

Ieri nel paesetto c'è stato di nuovo il festival delle bande musicali che mi aveva mandata ai pazzi l'anno scorso. Tra i nostri ospiti sono stata guardata come fossi un pò matta perchè la situazione era molto da festa paesana di una volta, molto naif, con le bande che suonavano musica umpappà (mmmhhh - paaa - pà - uuummmmhh - paaaa - pààà) ettolitri di birra (ma nessun ubriaco tantomeno molesto) e caciara. Che si è aggiunta alla caciara per i mondiali di calcio, che sti olandesi a voglia se ci tengono a far casino!!

Ma i nostri ospiti erano gente 'evoluta', alcuni venivano da Amsterdam (ed erano quelli evolutissimissimi, tutta roba da musica techno&trans&diosachè) altri erano il cugino ricco e famiglia che di fronte ai contadini in festa forse si sentivano un pò come i signorotti del villaggio di fronte al volgo che festeggia. Hanno graziosamente concesso la loro presenza ma niente di più.

Io me la sono spassata alla grande!!! anche perchè mi sembrava un contesto semplice e pulito come se ne vede di rado. E sicuramente parte di quest'impressione sta anche nel fatto che l'erba del vicino è più verde e che comunque i difetti di questa comunità, non vivendola dall'interno, li posso solo intuire ...

Io ci ho visto gruppi di persone più o meno brave, più o meno allegre, più o meno serie o scherzose, che nel cassone aperto di un TIR si sbattevano a far del loro meglio per cantare e/o suonare per una ventina di minuti e poi via! verso il cassone successivo. Ed una massa di gente che si spostava da un 'palco' all'altro lungo una via lunga non più di un chilometro, forse anche meno: gente che seguiva solo un gruppo, gente che faceva su e giù, gente che stava ferma in un posto sapendo che prima o poi sarebbero passati tutti di lì. Il tutto sotto un vento sferzante quando non una piogga battente! tutti e quanti, suonatori in testa, ma anche il pubblico, nessuno che facesse un piega!!! Qualche bancarella qua e là, qualche gonfiabile dove i bambini facevano i salti mortali, ma non il solito assalto ai carri dove ognuno cerca di vendere la sua merce e strilla più forte del vicino, nessun banco che vende roba che non c'entra niente, insomma poco o nulla la motivazione economica, se si prescinde dal fatto che ovviamente i locali presenti nel paese avranno lavorato e non poco.

E, incredibile ma vero!, arrivate le cinque i negozi si preparano a chiudere, i bar cominciano a sparecchiare e per le sei tutti a casa!! Che non so mica se è una cosa che mi piace poi tanto, perchè quando una festa è bella è anche bello che continui, ma d'altro canto non puzza di voler sfruttare un'occasione fino a che ce n'è un pezzetto.

Domani ci sarà il solstizio d'estate e stanotte dovrebbe essere una notte brevissima, qua in effetti il cielo non è scuro se non parecchio dopo le undici e poi verso le tre del mattino sta già schiarendo. E l'altra cosa singolare è che se il punto dove tramonta il sole è ad ovest, quello dove vedi la luce che spunta dal mare non è diametralmente opposto come accade da noi bensì è sulla stessa linea dell'orizzonte, in direzione est ma poi neanche tanto lontano. Quindi il punto del tramonto e quelo dell'alba sono tutto sommato molto vicini! Ed immagino che si possa più correttamente parlare in termini di nord-ovest e nord-est. Questo fa si che in quella zona lì il cielo non è mai completamente buio ed il mare di conseguenza. Molto affascinante e tra l'altro mi fa davvero pensare che salire più a nord durante l'estate deve poi anche essere una bella esperienza.

Tutto questo in teoria però perchè in pratica il tramonto lo abbiamo visto una sola sera e sarebbe stata quella la notte per andare a caccia dell'alba ma non l'abbiamo fatto perchè era la primissima sera sull'isola ed abbiamo pensato che insomma, vuoi che non ce ne siano delle altre???

No, non ce ne sono state: nuvole, nuvole e poi ancora nuvole! Tre giorni fa una giornata bella che però in serata ha pensato bene di andare a ramengo. Aaaarrghhh!!!!!

Vabbè, vorrà dire che l'anno prossimo ci riproviamo

giugno 18, 2010

Mi mancherà

Ieri ho festeggiato il mio personale arrivederci a questo luogo d'incanto, da stasera è iniziato il we all'insegna di un altro pezzo di famiglia, abbiamo raggiunto e superato i limiti della casa se va avanti di questo passo l'anno prossimo dovremo affitarne due ...

Da sola, in silenzio, mi sono riempita gli occhi di questi spazi, le orecchie di questo vento, la pelle di questo sale e di questo odore di mare. Adesso sono a letto nella camerina sotto il tetto, il vento soffia impetuoso e sibila rabbioso contro la finestra. La luce del faro ad intervalli sciabola sulla finestra facendo splendere le piccole gocce di pioggia.
Quest'anno il tempo non è davvero stato clemente ma a me non importa, amo questi luoghi con il bello ed il cattivo tempo. Amo questi spazi, questo cielo che si confonde con la terra, questo finis terrae...
Ieri abbiamo camminato lungamente nei boschi
e sulla spiaggia
ma anche nella brughiera

e nei campi
Ciao Ameland, mi mancherai ....

giugno 13, 2010

La gita al faro (con foche)








Vabbè, io sono gretta ...

.. questo ormai mi pare chiaro ma non riesco proprio a smetterla di stupirmi.


arrivano (a mani vuote)
apprezzano l'ospitalità
non rifiutano niente
comprano con disinvoltura
e ordinano in allegria
non toccano mai il (proprio) portafoglio
ripartono in allegria
Ringraziano molto però.


Gli ospiti olandesi, dico (a sto' giro erano in sette, mica bruscolini)
Mah ...

Comunque è stato un bel uicchènd .... :-)

giugno 12, 2010

dach uicchènd


e così siamo arrivati al uicchènd ... che tradotto significa 'pagare pegno'. Ieri pomeriggio sono arrivati i batavo-genitori, iddio protegga il datore di lavoro del batavo-padre che per lo meno durante la settimana sta a casa sua invece di venire qua a terci compagnia ...

OK, sono un pò stronza, e il povero batavo ha tutto il diritto di fare pissipissi con la batavo-mom ed il bbq con il batavo-papà ma ciò non toglie che sia un'emerita rottura di scatole.

OK, l'ho detto. Mi sono conquistata un girone infernale, non so bene quale ma sicuramente ce n'è uno che fa al caso.
Il fatto è che quando c'è la famiglia, in qualsiasi modo declinata, l'attività prevalente è stare sul divano, bere caffè ed assistere ad incomprensibili conversazioni. Deprimente, vero? Cioè una in fondo potrebbe sempre prendere e levarsi di sotto ma, che ci vogliamo fare, quelli vengono ed io me ne vado?? mica carino, no? poi in fondo è solo un numero minimo di giorni all'anno mentre il batavo la mia dissociatissima famiglia se la suca in lungo ed in largo. Quindi in qualche modo glielo devo ... o almeno mi pare.
Il fatto è che io non parlo olandese e a questo punto mi rendo conto che mai lo parlerò, invecchiando la mia capacità a memorizzare informazioni è particolarmente compromessa, una complicazione che non avevo preso in considerazione. Immagino che tenendo la capa in allenamento il problema non si ponga, Margherita Hack piuttosto che la Levi-Montalcini non me le vedo a fare lo stesso discorso. Io però lo faccio eccome: cara grazia se riesco a memorizzare la lista della spesa, figurati un'altra lingua, amabile come l'olandese poi!!
Anni addietro, quando avrebbe avuto senso imparare la lingua del mio amato bene, non l'ho fatto trovando come scusa i mille impegni e dicendomi che lo avrei fatto più in là quando avessi avuto più tempo. Le ragioni però erano altre: il demone che ho dentro e che mi spinge a comportarmi da brava ragazza in alcune situazioni (tranne poi odiarmi per questo ruolo autoinflitto che mi sta così stretto!) ed in virtù del quale ho passato interminabili ma purtroppo numerosissimi we in campagna dai miei suoceri contro tutti i miei desideri e le mie necessità, il fatto che bene o male io sono legata a questi suoceri e non ne desidero un altro paio, e la mia pigrizia infinita.
Il non sapere la lingua è quindi sempre stato un buon pretesto per non avere che rapporti estremamente superificiali, poi il batavo-padre parlava un pò di inglese e la batavo-madre secondo me capiva e capisce più di quanto non voglia dare a vedere. Insomma si campicchiava.
Ora però loro stanno velocemente invecchiando e, tra le altre cose, hanno perso il loro inglese quansi completamente, lui specialmente, ed è ormai chiaro che la comunicazione tra di noi è destinata ad essere inesistente. Il che non è carino, ammettiamolo. Vabbè, sarà una non-carineria che mi porterò sulla tomba, pazienza!!!
E quindi questi batavo-uicchènd sono davvero una palla: camminare zero che la batavo-mom ha qualche caspita di problema per cui non può camminare granchè (il problema cambia tutti gli anni, la cura è sempre la stessa) (peraltro debbo dire che questi due somigliano ai miei suoceri in modo conturbante, sono solo un pò più giovani); aspettare tanto: aspettiamo che ci si decida a fare colazione, poi che tutti abbiano finito (e le colazioni familiari in olanda possono essere una faccenda impegnativa), poi che tutti si siano infilati scarpe e giacche etceterà etceterà ...
Poi io prego che il mio personale batavo non si inchiodi in una delle sue infinite ricerche della qualunque in internet! Esempio odierno: ha parlato con il padre della possibilità di visitare l'isola accanto e parte a cercare orari di questo e di quello ma sul percorso trova mille mila siti interessanti che attraggono la sua attenzione, ma vogliamo andare nell'isola accanto? no, non vogliamo!
Insomma, un patimento!!
Alla fine si riesce ad uscire e tempo mezz'ora ci si accula tutti e quanti in un dehor di qualche caffè: birra a fiumi e snacks. Ma abbiamo appena finito colazione!!! e vabbè ....
Poi si va in un super a fare la spesa per la cena e si acquista la qualunque: basta dire che sono arrivati ieri e siamo già andati tre volte al super, abbiamo il frigo pieno di acquisti e di avanzi e per il resto della settimana bisognerà ingegnarsi a finire tutto che poi si torna a casa. Ma capirai, finire mezzo chilo di maionese, un barattolo di salsa barbeque, un'altro di salsa satè e via narrando schifezze non è esattamente semplicissimo!!!
Perchè, last but not least, l'irrinunciabile perla è il barbeque ma chiaramente si usano sistemi di fortuna perchè vuoi mica davvero portarti tutto da casa!!! E quindi si acquista un certo numero di quei BBQ usa e getta che altro non sono se non delle vaschette di alluminio piene di carbonella. In un posto molto ventoso. Vicinissimo ad una casa fatta di cartongesso, legno e paglia. Debbo aggiungere altro???
In genere arriva una folata di vento più forte delle altre che rovescia il disposable BBQ, parte della carne finisce in terra ed il cartone utilizzato per proteggere il tavolo esterno prende fuoco ...

A voi cosa ricorda????

giugno 11, 2010

Veri esperti, non c'è che dire ...

Qualche giorno fa discettavamo, il batavo ed io, circa il fatto che alla fine su di un'isola siamo! e vuoi mettere? il mare ... il vento ... qua quando fa brutto può fare molto brutto ma poi passa. Insomma va e viene. Un cielo tormentato, un mare tormentato, il momento prima ti prendi un'acquazzone che ti bagna fino alle mutande, poi vien fuori il sole e ti asciughi, per poi rifracicarti da capo con l'acquazzone successivo. Il tutto nello spazio che va da casa alla spiaggia, circa un chilometro.

Già, come no.

Son due giorni che il cielo è grigio ferro compatto.
Ogni tanto da brutto diventa più brutto.
Oggi c'è pure la nebbia.

ouuuuuuu!!! lassùùùùùù!! ma è giugnooooo!!! te lo ricordi??????????

Imbavagliati???

Credo fondamentalmente di sì, ma giusto a logica, non perchè ho capito qualche cosa. A logica perchè questa è una compagine di ladri ed è chiaro e ovvio che i ladri faranno sempre quanto in loro potere per mettere i bastoni tra le ruote delle guardie. Ladri compattati con una logica di tipo aziendalistico dove o si è funzionali al potere supremo o si è fuori, e dove essere funzionali paga, e parecchio.


Non credo al disegno politico, di qualsivoglia genere e tipo. Qua c'è un vecchio pazzo che fosse disponibile il posto di Dio aspirerebbe a quello, non essendolo si accontenta di fare il Presidente ma a pieni poteri. Giusto perchè dire che vuol fare il dittatore non fa fine ....


Dall'altra parte però, al solito, un coro di stracciavesti si alza e tutti a dire ma no! ma no! che terribile disgrazia!! siamo in dittatura!!! perchè? percome? siamo sicuri che era meglio prima? cosa possiamo accettare di questo cambiamento e cosa invece no? possibile mai che sia da respingere in blocco, soprattutto quando le forze in campo per farlo non ci sono?

Ciò che ora mi preme è che, ancora una volta, c'è un nuovo paradigma contro il quale ci si scaglia senza ammettere che lo scenario da cui si arriva era per lo meno perfettibile (a voler essere moooolto delicati).

Per dire, ho letto Repubblica dal primo giorno di pubblicazione, era il mio giornale, quello in cui mi riconoscevo e quando il tempo me lo permetteva - tipicamente in ferie - di quotidiani ne compravo alcuni ma tra questi Repubblica c'era sempre. Lo compravo e leggevo prima che avesse la redazione torinese, per dire, quando bisognava per forza comprarci La Stampa insieme se volevi leggere della tua città.

Ma poi è iniziata questa crociata anti-berlu che sicuramente, almeno all'inizio, mi faceva una gran simpatia ma poi mi è risultata particolarmente priva di contenuti che non fossero fini a se' stessi ed inutili dal punto di vista della comprensione del quadro generale. Utili solo a far crescere la rabbia e sicuramente al vendere copie. Tant'è che il dubbio mi coglie prepotente se non sia questa la personale strategia del quotidiano per superare la crisi della carta stampata.

Insomma, io oggi la leggo abbastanza malvolentieri. Preferisco il Corriere. Che è tutto dire, temo.

Quindi, adesso, con il ddl intercettazioni sono particolarmente in confusione. E mi sembra corretto il gioco di Fini di rientrare tra i ranghi onde non portare il contrasto ad una rottura che probabilmente sarebbe stata fine a se stessa.

Insomma, Fini avrebbe dimostrato di avere senso dello stato nel non portare il dissenso a rottura ed agire in modo tattico contando sulla successiva passata del ddl alla Camera come una nuova opportunità per inserire dei cambiamenti

(e siccome sono una personcina coerente questo è giustappunto un puntanto al sito di Repubblica HA HA HA!!)

e anche il Corriere ne dice peste e corna ma se ad una il sospetto rimane che queste alzate di scudo da parte della carta stampata non siano altro che ennesive difese del proprio giardinetto, che sicuramente una bella tiratura extra reiterata per giorni e giorni grazie ai dettagli a luci rosse delle D'Addario di turno ... sputaci sopra in tempi di vacche magre, eh??!!


E poi, vuoi mettere?, in un'era in cui qualsiasi limite al proprio libero arbitrio viene vissuto come un giogo intollerabile e ingiustificato che un potere altro possa venire a dire cosa dobbiamo fare in casa nostra .... no, eh???


Insomma, io non riesco a scuotermi d'addosso questa orribile idea che siamo ormai alla frutta ma non tanto perchè abbiamo sto novello duce da barzelletta quanto perchè siamo un paese di gente arroccata nei propri orticelli a difenderli strenuamente a prescindere da qualsiasi considerazione anche solo parzialmente positiva che si possa profilare all'orizzonte. Che poi io pensi che al regime ci siamo abbastanza vicini, questa è altra faccenda


Un paese immobile, terrorizzato dal cambiamento al punto da essere incapace di formulare un pensiero alternativo. Un paese di gente che scappa rifugiandosi nella rassicurante facilità di scelte non-scelte, nel seguito ad un leader rassicurante nel suo approccio alla 'ghe pensi mi', nella sua parlata larga e nelle sue barzellette, nel suo ridurre la politica a battuta, motto, paternalistica azione di potente. Ci pensa lui, così non dobbiamo pensarci noi ...

Mi rincuoro vedendo che anche voci alte della blogosfera si pongono un dilemma al riguardo del ddl e chiedono lumi. Cercano altresì puntatori al testo originale che trovo e condivido, nella consapevolezza che col cavolo che vado a leggermelo!! (accodandomi così alla massa di pecore che belano chiamando il pastore)

giugno 09, 2010

Ma fossi mai stata batava in una vita precedente???

Ma che vi debbo dire? io qua sto bene, ma così bene che se si sente un colpo sono io che scoppio di felicità. E diciamolo ogni tanto, ciò che ci rende davvero felici!!!
Sarà che non fa caldo (ma quest'inverno da noi mica si scherzava, no?), sarà che c'è sempre il vento, sarà l'alimentazione ma io, tanto per iniziare, qua non ho caldane. Niente. Zero. Zilch. E già questo è un punto di partenza mica da ridere. Poi non ho mani, piedi o altro gonfi, mai. Never. E pure questo non è malaccio. Il mio colon irritabile si rilassa e non mi fa più gli agguati, immagino che l'alimentazione sia significativa e dovrei meditarci un pò su e riprodurre qualcosa a casa.
Vabbè, suono un pò ipocondriaca, me ne rendo conto ... sarà che sono entrata nell'età in cui si fa più in fretta a contar gli acciacchi che le conquiste ... ;-)))
Poi quest'isola la amo sempre: quando è freddo e quando non lo è (che parlare di caldo adesso mi pare un filino eccessivo ...), quando è sereno e quando è coperto, quando è asciutto o quando piove.
Oggi, ad esempio, il batavo aveva sentenziato 'pioggia alle due e pioggia forte alle tre' (che lui ha un sito di previsioni meteo che sembra un orario ferroviario, incredibile! e ci prendono eh?? oggi è iniziato a piovere all'1,30, per dire!) quindi stamane siamo andati in spiaggia con le cane dopodichè le abbiamo lasciate a casa - stroncate - e ce ne siamo andati al paesello.
La pioggia è puntualmente arrivata e noi abbiamo passato una bella ora in un localino caldo e accogliente a leggere e poi ci siamo spostati nel dehor del forno locale per una bella fetta di appelgebak met slagroom (e non scendo in dettagli, basta la fotina).

Attorno a noi la vita procedeva come niente fosse: gente in bicicletta, gente che cammina, i tedeschi in vacanza li riconosci dal fatto che aprono un ombrello o infilano l'impermeabilino di nylon, gli olandesi dal fatto che continuano imperterriti come se nulla fosse. Chiaramente c'è meno gente in giro che se il meteo dice che piove tanto vale stare dentro ma se debbono uscire non sarà la pioggia ad impressionarli. Pure noi imperterriti (per la verità io armata di giacca antivento chiusa fino al collo, il batavo in maniche corte. Gradi 14, per essere precisi!) sotto la tenda con i nosti librini, il caffeone ed il piattino di cui sopra ... ed il rumore della pioggia.
E comunque sapete che c'è? quando smetti di pensare "oddio piove, adesso mi bagno, adesso fa freddo, oddio oddio fammi correre" ti accorgi che prendere la pioggia in vacanza non è poi una tragedia, che anche se sei tutta un pò inumidita poi vai a casa e ti cambi, che un tè caldo o la doccia sono una mano santa!!
Ieri in effetti siamo andati a vedere il lancio della barca di salvataggio, quello fatto dai volontari del Museo Marittimo che, come dicono avvenisse una volta, trascinano la barca dal paese alla spiaggia con 10 robusti cavalloni e poi dalla spiaggia la lanciano in mare sempre a colpi di cavallo.


Un bello spettacolo nell'insieme anche se a me lo sforzo titanico di queste bestie ha fatto un pò di impressione, fortunatamente per loro dura poco. Insomma, sul più bello è iniziata una pioggia parecchio tesa e abbondante e nessuno ha fatto nemmeno un plissè, noi inclusi. Ed a me è piaciuto anche questo. Così come mi è piaciuto pedalare al ritorno sotto la stessa pioggia.

Suppongo che andare e tornare dal lavoro, con o senza figli a carico, sia una faccenda un pò meno piacevole (vero MammAm?).

Stamane poi c'era bassa marea che qui assume un significato vero e profondo. Non ho foto perchè non avrebbe senso farle, non con il mio obiettivo e la mia imperizia per lo meno. Perchè la spiaggia non era una spiaggia, era il deserto, era la fine del mondo, era la luna ... abbiamo camminato sul bagnasciuga che invece era il fondo del mare per un'eternità e siamo tornati indietro perchè ad un certo punto c'era un cartello che diceva che oltre quel punto poteva essere pericoloso ed io, nota cuor di leone, mi sono inventata una scusa che tutto quell'infinito spazio mi aveva già mandato in iperventilazione un par di volte.
Giusto per cercare di dare un'idea, quella della foto di sotto era la spiaggia più o meno nello stesso punto l'anno scorso ma non in bassa marea, oggi era per lo meno il doppio, non pioveva (ancora) ma il cielo era bassissimo e tinta acciaio, e non c'era NES-SU-NO a parte noi 2 bipedi e 2 quadrupedi e due puntini piccolissimi laggiù che sono poi risultati essere una coppia

Ed io?????????? a tenere a bada momenti di ansia montante che tutto quello spazio mi toglieva un tantinello il fiato. Ma si può, dico io, ti lamenti sempre che la città ti sta stretta, scappi in montagna appena puoi, ti piace Sestriere soprattutto fuori stagione e poi qua ti viene l'ansia??? Eh si, si può :-(

giugno 08, 2010

La casa delle vacanze (e considerazioni a latere)


E' il quinto anno consecutivo che veniamo qui a passare le vacanze estive e quando, nel 2008, abbiamo deciso di cambiare zona l'isola ci è poi mancata così tanto che abbiamo deciso su due piedi di prenotare una settimana a dicembre ... ci piace tutto di questo posto: l'ambiente selvaggio ma non inquietante, la spiaggia enorme e praticamente deserta, la pochissima gente in giro, il fatto che oggi - ad esempio - dal nostro soggiorno si sentiva solo lo stormire delle fronde nel vento ed il cinguettio degli uccelli; ci piace anche il clima: il vento, il fresco, l'alternarsi di nuvole e sereno quasi tutti i giorni, il mare tormentato e pieno di onde per la maggior parte del tempo ...
E ci piacciono queste casette che affittiamo, al punto che è la terza volta consecutiva che prenotiamo la stessa. Quando uno dice stessa spiaggia, stesso mare ....
Una cosa particolare è la pulizia ed organizzazione di queste case. Io non ho mai amato tantissimo affittare appartamenti perchè ho spesso avuto esperienze molto deludenti: ambienti puliti solo in modo molto superficiale che recano le tracce dei passaggi precedenti in quasi tutto quello che tocchi, arredamenti improvvisati con roba eterogenea e spesso in condizioni molto povere .... Fino a che ho iniziato a venire qui il mio kit di primo intervento comprendeva sempre amuchina e detersivi e la primissima cosa che facevo entrando in una casa estiva in affitto era lavare tutte le stoviglie, posate e pentole, lavare la cucina ed il bagno. Questo prima ancora di togliermi la giacca, per dire.
Qui invece è tutto perfetto. La casa è graziosa, ha tutto quello che necessita e anche qualcosa in più, le stanze da letto sono abbastanza spartane e va benissimo così ma il resto è attrezzato di tutto punto, compresi tutti gli elettrodomestici dalla lavapiatti all'asciugatrice passando attraverso il forno e la macchina per il caffè. Ogni anno troviamo qualche miglioria, immagino che con un turn over di persone consistente i tempi di deterioramento dei materiali si accellerino parecchio! Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono sempre roba fatta senza badare troppo alle spese, nella nostra casutza l'anno scorso hanno cambiato il tavolo e le poltrone da esterno mentre quest'anno hanno cambiato tutta la cucina, con tanto di elettrodomestici e stoviglie nuove.

Il posto in cui queste casette si trovano è una specie di villaggio: aree di diverso tipo dai bungalow alle case un pò più grosse ed una zona centrale di servizi dove c'è la reception, un piccolo supermercato, una birreria che dà anche qualcosa da mangiare, la piscina coperta, la lavanderia a gettoni ed il negozio che affitta le bici.
Ogni casetta, piccola o grande, ha un consistente spazio verde attorno e piccole siepi per creare una certa privacy


Il clima generale è di calma e tranquillità, di pace, di ordine, di ogni cosa è illuminata ... e mi rendo conto di quanto, giunta a questo punto, io ne abbia bisogno. Ho bisogno di vedermi spazio attorno e che questo spazio sia ordinato, pulito, luminoso e ben organizzato. Se non è così vado in confusione, mi viene l'ansia, mi sento soffocare.

Ripenso a casa di mia suocera, la classica villetta anni '50 con grande appartamento al piano, perfetto ed intatto, e loro che vivono nelle due stanze del seminterrato. L'ho sempre odiato con tutte le mie forze, mi è sempre sembrato uno dei peggiori simboli di questa piccolissima borghesia che deve coprire tutto perchè non spunti fuori il benchè minimo segno di diversità.

Non credo che sia questo il mio caso, per fortuna, anche se francamente me l'avessero detto anni fa che sarei diventata così bisognosa di ordine e chiarezza, non ci avrei creduto.

E penso anche che la mia casa è sempre sull'orlo di cadere nel casino, e ci vuole poco perchè gli oggetti prendano il sopravvento e si sparpaglino ovunque.

Perchè ce ne sono troppi. Come immagino (e spero) le case della maggior parte delle persone, a casa nostra abbiamo troppa roba. Da quando c'è il gigante svedese poi non ne parliamo proprio! che dopo qualche mese che non ci vado debbo assolutamente trovare una scusa valida per tornarci e da dove non riesco ad uscire a mani vuote se non con una prova di volontà non consueta. E gli abiti che ingombrano gli armadi? Quanti stanno lì ad aspettare che io abbia l'occasione giusta o che io dimagrisca o quant'altro?

So bene che la roba prende polvere e contribuisce ad un ambiente poco sano, so che non ha senso tenere delle cose che oggi non indossa nessuno e che qualora anche ci rientrassi un giorno non si potrebbero guardare più senza ribrezzo ...

Quando sono nell'ordine e nella pulizia di questi posti, mi viene fatto di pensare a questa casa imbottita di masserizie varie e prendo sempre la decisione solenne di arrivare a casa e fare un bel ripulisti.

Ma allora perchè quando arrivo a casa non riesco mai a buttar via niente?

giugno 07, 2010

Shopping olandese (e considerazioni a latere)

Una cosa che faccio sempre quando vengo in terra di tulipani è comprarmi qualche vestitello. Sarà perchè non conosco bene i costumi e la società civile locale, sarà perchè i simboli mi sfuggono un tantinello, sarà perchè l'erba del vicino è sempre più verde ma sta di fatto che le cose che si vendono qua mi sembrano più originali e meno care.

Facevo lo stesso quando avevo i bambini piccoli e poi mandavo in giro Coco vestita con tutti i colori dell'arcobaleno e tutte le fogge più strane, forse è per questo che oggi lei è una signorina così per bene e così principesca, mah ... (in effetti ricorda ancora adesso certi vestitoni che ficcavo addosso a lei prevalentemente perchè non potevo entrarci io, mi sa!!).

Mi piace vestire in modo un poco meno convenzionale di quanto non accada da noi, odio il mainstream tutto e da quando non vado più in ufficio le giacche stanno tristemente appese nel mio armadio in attesa che io trovi il coraggio di buttarle (ahi ahi ahi !!! note dolentissime).

Qui trovo pane per i miei denti: persino troppo che a gennaio, con la collaborazione di un inutile batavo, ho acquistato un vestitone che visto in ottica torinese è risultato semplicemente importabile. Gli ho poi fatto dare un'aggiustata dalla sarta e adesso va un pò meglio, me lo sono portato appresso ma non so mica se avrò il coraggio di andarci in giro a casa. Vabbè, non tutte le ciambelle etceterà etceterà ...

Qui è dalla scorsa estate che vedo girare un sacco di donne di tutte le forme ed età infilate dentro a vestitini svolazzanti di tutte le fogge, i colori e le stoffe, corti un pò sopra il ginocchio che vengono resi più portabili e meno seri da un bel paio di leggins in tinta. L'anno scorso non me li sono permessi perchè ho pensato che con la nostra canicola e le mie caudane non era proprio il caso di infilarmi pure qualcosa nelle gambe: io d'estate viaggio paludata in vestitoni lunghi e larghi che hanno il bene di far circolare l'aria ;-). Quando vedo i business men infilati dentro camicia e giacca mi viene l'ansia per loro, poveretti!! Chissà come fanno?

Però ce l'avevo nel gozzo 'sta roba e quindi ieri ne ho approfittato e mi sono debitamente equipaggiata di tre vestitini, due paia di leggins e relativi golfetti (che qua la temperatura è quella che è, purtroppo).

Ora, qualcuno sa spiegarmi perchè le taglie qua sono normali??? dove per normali io intendo sono quelle che io conoscevo e che sarebbe normale aspettarsi?

E non sto parlando di taglie europee o tedesce o francesi che alla fine se non provi quello che ti stai comprando non sai se ci entri o se ci navighi. Sto parlando dell'equivalente taglia *italiana*, ovvero il 46, il 48 ed il 50 (che su quelle prima neanche mi soffermo, olè!).

Non vi è mai successo, da noi, salvo rare eccezioni di marche per lo più straniere, di prendere un 48 e non riuscire ad entrarci? e poi prendere un 50 e ancora non riuscire a piegare le braccia o chiudere i bottoni (per non parlare poi della cerniera ...). Ora si potrebbe pure dire che se io sono una balena non è che posso pretendere di entrare in taglie troppo piccole, no? Allora com'è che nei negozi di taglie grandi (M***na R****di per dire, o simili) la taglia più piccola (17) mi è ancora troppo grande?????????????? Dove cacchio dovrei vestirmi secondo loro?

Che poi francamente a me non frega assolutamente niente del numero scritto sul cartellino ma il punto è che raramente i capi vengono assortiti in taglie superiori alla 48, qualche 50 si trova, oltre manco morti.

Invece qua trovo *sempre* che le taglie sono grossomodo quelle che io mi aspetto. A seconda dei modelli provo una taglia 46, nella maggior parte dei casi il 48 mi è comodo, qualche rara volta dovrò provare con una 50, magari per via del seno. Ieri per esempio ho preso due 48, un 46 ed i due leggins sono M.

E sto parlando di grande distribuzione eh!! mica marche particolari. Qua sull'isola, nonostante sia un luogo prevalentemente turistico, i negozi non sono molti. Questo per noi è il quinto anno consecutivo e francamente si cominciano a vedere delle differenze. Qualche negozio nuovo è nato e qualche altro si è infighettito. Solo nel villaggio principale però perchè negli altri paesetti a parte bar, hotel ed il supermercato c'è davvero poco altro. A Nes ci sono alcuni negozi di abbigliamento, prevalentemente femminili, ed *uno* è analogo ai nostri: roba più o meno fighetta con prezzi assurdi per il genere (e non sto ancora parlando di marche particolarmente note o significative): diciamo che con quanto ho speso ieri per prendere i miei tre vestitini, in questo negozio fighetto ne comprano forse uno. Gli altri due o tre sono analoghi ai vari Z**a H*M e compagnia cantante.

Insomma, in generale ho l'idea che da queste parti l'abbigliamento femminile sia fondamentalmente meno formale che non da noi, sicuramente molto meno caro, e che l'ansia da magrezza a tutti i costi sia molto meno sentita, quanto meno la distribuzione prende atto del fatto che le donne non sono fatte tutte come modelle e molte di loro non cercano nemmeno di esserlo.

A me questo parla di una maggiore accettazione di sè, anche se davvero mi chiedo fino a che punto sia davvero differente e fino a dove non sia la mia parziale conoscenza del contesto sociale a farmi vedere cose che invece non esistono ...

giugno 06, 2010

Le ho incontrate!!! e ci ho pure parlato


Warning
When I am an old woman I shall wear purple
With a red hat which doesn't go, and doesn't suit me.
And I shall spend my pension on brandy and summer gloves
And satin sandals, and say we've no money for butter.
I shall sit down on the pavement when I'm tired
And gobble up samples in shops and press alarm bells
And run my stick along the public railings
And make up for the sobriety of my youth.
I shall go out in my slippers in the rain
And pick flowers in other people's gardens
And learn to spit.

You can wear terrible shirts and grow more fat
And eat three pounds of sausages at a go
Or only bread and pickle for a week
And hoard pens and pencils and beermats and things in boxes.

But now we must have clothes that keep us dry
And pay our rent and not swear in the street
And set a good example for the children.
We must have friends to dinner and read the papers.

But maybe I ought to practice a little now?
So people who know me are not too shocked and surprised
When suddenly I am old, and start to wear purple.

Jenny Joseph

Un gruppo di donne non più giovani, vestite in colori brillanti, possibilmente fucsia e viola, e tutte indossavano qualcosa di rosso in testa: chi un fiocco, chi un fiore, chi un cappellino a veletta, chi un cappellone ornato di medagliette dorate.
Chi magra, chi grassa, chi tinta, chi grigia ... Ridevano, chiacchieravano, sorridevano, bevevano, discutevano. Una macchia di colore, di allegria e di orgoglio nel sole di un dehor estivo!! Bellissime tutte!! meravigliosamente fiere dei loro 50anni!!

Veramente, la prima sera, quando le ho viste arrivare da lontano ho pensato che si trattasse di un qualche addio al nubilato e che di lì ad un attimo si sarebbe scatenato il casino nel posto in cui stavamo facendo cena, il batavo ed io.

Quando sono state più vicine, ho capito di chi si trattava. Ieri poi le ho riviste in paese e mi sono avvicinata a parlare un pò con loro.


le donne della Red Hat Society!!

Per la precisione di uno dei gruppi (chapter) olandesi. Sono sull'isola per un week-end. E sono fantastiche. Ora io non conosco di preciso cosa sia questa associazione per davvero, magari sotto c'è qualche nefandezza varia, tipo fondi neri del petrolio o supporto agli israeliani contro i palestinesi di Gaza, o che altro (vabbè, sto esagerando) ma da quel che ho letto e visto ieri mi ha mandato direttamente ai pazzi!!

Ne avevo letto qua e là e recentemente La Repubblica ha pubblicato un articolo che ne parlava, avevo visto il link su fb ma ora non riesco a ritrovarlo.

In sostanza si tratta di un'associazione di donne, tipicamente over 50 ma non è detto, che si ritrovano per stare insieme in allegria, senza particolari obiettivi che non siano essere libere nei propri 5o anni. Libere vuol dire libere dai condizionamenti dell'età, della famiglia, della società. Libere di condividere la propria storia ed il proprio passato. Libere to 'just have fun'. Nasce in America ed è molto diffusa, in Olanda ad esempio esistono circa 80 gruppi su base geografica, in Italia non c'è ancora, anche se ieri mi dicevano che dev'esserci un gruppo appena nato a Milano.

Vederle insieme ieri, eccessive e sfrontate, ognuna con le proprie caratteristiche e nessuna allineata con gli standard comuni (che qua vogliono quest'anno vestitino e leggins, io mi sono prontamente e felicemente adattata ma questa è un'altra storia), nessuno dei nostri orpelli e dei nostri stress, ma tutte con il loro simbolo: il colore (fucsia e viola in abbondanza) ed un cappello rosso, eccessivo anche questo.

C'era una meravigliosa donna grande come la madre terra ed avvolta in un ampissimo abito viola, i capelli biondi platinati, un cappello a falde larghe rosso vivo, un rossetto rosso vivo anch'esso: me la sarei portata a casa per guardarla ed abbracciarla tutte le volte che mi vengono le pare (sono vecchia, sono brutta, sono grassa, sono un tronco, etc etc etc).

I loro visi, il loro stare insieme fine solo al fatto stesso di essere insieme, dicevano qualcosa tipo 'sono qua, ci sono arrivata dopo un viaggio durato una vita, non me ne pento, non voglio tornare indietro, voglio stare con chi mi capisce perchè sa da dove vengo, e voglio farlo vedere a tutto il mondo"

Insomma, mi sono piaciute un sacco anche se immagino che ci siano mille declinazioni di questa cosa e dalle foto che ho visto in rete alcune non mi piacciono proprio: un'ennesima riproposizione di un club della canasta ma in chiave colorata.

Lo spirito che c'è dietro mi ha galvanizzata e mi portata a fare alcune riflessioni circa l'horror vacui in cui secondo me siamo caduti come società ed in particolare come donne.

giugno 05, 2010

Tante cose che non so nemmeno da dove cominciare ...

Ok, siamo in vacanza. Abbiamo attraversato l'Europa e da mercoledì sera siamo in terra di tulipani. Dove peraltro si sta benissimo (cosa che penso tutte le sante che volte che vengo su ma che non pensavo con altrettanto entusiasmo quando mi ci dovevo trasferire ...). Abbiamo beccato giornate di sole a palla e arietta fresca ed il pensiero che a casa ci siano 30° mi fa desiderare di prendere la residenza qua e chi s'è visto s'è visto ...

Abbiamo pernottato in albergo per due notti e viaggiare in un paese in cui avere appresso un cane non è considerato segno di peste è un bel sollievo anche se francamente debbo ammettere che dormire in un albergo tutto moquettato dove ti fanno portare in stanza le due belve (e dove queste scaricano una dose significativa di pelo nonostante tutti i nostri sforzi) mi ha dato una nuova visione sulle paranoie igieniste di Emily. In effetti non mi pare una bella idea, francamente. Da noi gli alberghi che ti accettano con cane non sono tanti e spesso anche alcune stamberghe montane, praticamente dei rifugi, ti rifiutano con la scusa della pulizia, quando ti accettano però quasi sempre hanno una o più stanze senza tappeti e moquette il che mi sembra decisamente un segno migliore.

Nel nostro caso, il batavo aveva fatto del suo meglio ed aveva prenotato questa roba qua

con tanto di stanza in cima alla torretta di destra, peccato che il terrazzino puzzasse di marcio (immagino qualche forma di ex-vita finita sotto il pavimento rialzato o nella gronda). Il sito di questo posto sottolinea con orgoglio il fatto che il castello è ammobiliato con i mobili originali in stile country manor house inglese ed io aggiungo che si vede benissimo, purtroppo. Soprattutto nella stanza. La moquette probabilmente avrebbe bisogno di un trattamento. Io suggerirei di usare il napalm. O qualcosa di simile. Quando poi ho aperto il letto ed ho scoperto che le lenzuola di sotto erano di ... boh ... maglina piuttosto che flanella elasticizzata, non ho ben capito. Di un colore affine al bianco. Mentre il copripiumino e la federa erano tinta nocciola. Piuttosto nuove, debbo ammettere. Il bagno per contro era un trionfo di vasca idromassaggio e doccia stile Apollo 25 con sauna incorporata. Si direbbe quindi che l'olandese medio ama la facile suggestione di un passato di carta pesta e considera il bagno la stanza più importante della casa. O giù di lì. Sempre che questo albergo faccia testo, cosa che non so, ovviamente.

Vabbè, diciamo che al ritorno non dormiremo più lì, che siamo ragionevolmente sani e vaccinati e che non ci sono pandemie in atto in questo momento. Per fortuna.

L'altra situazione rilevante è stata la seconda sera olandese che abbiamo passato a casa del cugino fico: proprietario di un supermercato si è fatto molti più soldi di quanto non possa spendere ed il risultato è che ha una casa spaziale con stalle, rimesse, scuderie, dependance più che abitabile, jacuzzi, piscina riscaldata, laghetto con le carpe, nove cavalli, caprette nane, papere, gatti in quantità e 4 cani. Quando il batavo mi ha detto che aveva accettato l'invito a passare lì la sera ho pensato che avremmo visto dei film infiniti con la nostra piccola iena scatenata a far danni. Me la vedevo sotto le zampe di cavalli imbizzarriti, correre dietro ai gatti, tuffarsi nello stagno ed uscirne infangata magari con una preziosissima carpa in bocca. Pensavo che impedirle di entrare in casa gocciolante sarebbe stato un lavoro a tempo pieno e che un tuffo nella piscina non gliel'avrebbe levato nessuno.

Ebbene.

Niente di tutto questo!

I cani di casa, appena arrivati, si sono incaricati di spiegare alle due turiste italiane le regole della casa e quelle hanno preso a rigare dritte come fusi. In particolare poi il maschio castrato, un incrocio di jack russel con non so cos'altro, si è incaricato di calmare i bollenti spiriti della nina e non l'ha persa di vista un momento. Quando quella iniziava a dar segni di follia lui sbucava fuori da non so dove e, senza MAI mostrare il benchè minimo segno di aggressività evidente, senza ringhiare, abbaiare o cercare di montarla, le arrivava vicino e la spostava, oppure la chiudeva in un angolo, oppure ancora le si piazzava davanti, praticamente muso a muso e la guardava fissa negli occhi. E quella smetteva immediatamente di fare la furba.

Uno spettacolo! Non me lo sarei mai aspettato! In effetti la serata è stata molto piacevole e debbo dire che la signora in questione ha tutta la mia ammirazione. Con tutto sto po' po' di roba da mandare avanti ed un aiuto domestico di due persone che vanno tre ore una volta la settimana (dice lei, anche se a me qualche dubbio viene), lei esce a cavallo tre mattine la settimana che deve mantenere i cavalli in esercizio e si deve esercitare lei visto che fa le gare di dressage. Poi l'attività fisica stanca, il sole giovedì era fantastico .. morale, quando le abbiamo telefonato lei era appena uscita dalla jacuzzi! Per cena, in una cucina rustica esterna arredata di tutto punto come a pag. 27 dell'ultimo numero di Maisons o Country Life o simili, ha servito una serie di mangimi preconfezionati dove la cosa più complicata erano dei gamberoni passati alla piastra per i quali ha preparato la marinatura. Chiamala scema, dico io.

Mi sono chiesta se mi piacerebbe essere nelle loro scarpe e francamente non ho trovato risposta. La casa è esattamente come dovrebbe essere secondo le riviste di cui sopra, oggettivamente molto bella dentro e fuori e con quel minimo di casino da renderla vissuta ma non incasinata. Del resto lo spazio è tale che incasinarlo tutto sarebbe parecchio complicato. La corte vivibilissima sia con il caldo che con il freddo grazie ad un sistema di bracieri e di lampade che scaldano. Gli animali belli ed a me sarebbe sempre piaciuto andare a cavallo, anche se poi alla fine non l'ho mai fatto.

E' che tutta sta campagna ... ma anche no, và!

giugno 02, 2010

Ritratti

Il mio bambino, 25 anni di presunta baldanza da eccesso di testosterone, ha viaggiato da e per la Merica con un portafotografie da tavolino con dentro una foto di lui a 2 anni con il suo papà. Il futuro bartender aveva il labbro tutto rotto per via di una caduta dall'altalena ed il suo papà era così giovane! ma così giovane! e con due occhi giallo verdi e trasparentissimi.

*glomp*