E' un processo graduale, non accade per tutte nello stesso modo, non tutte l'accettano nello stesso modo, è una fase di passaggio e come tale si porta appresso diverse implicazioni, ci traghetta da una fase della vita ad un'altra, ci ricorda che la fase in cui stiamo entrando è quella in cui non vorremmo entrare ...
Ma cosa accade nei fatti? cosa succede ad una donna che passa attraverso questo mutamento?
Ho pensato che forse poteva essere illuminante leggerne una descrizione, una sorta di diario di viaggio ... personale ed ombelicocentrico, come tutto in questo blogguzzo del resto. Diverse donne avranno racconti diversi, questo è il mio, se può servire.
Ho iniziato senza rendermene conto, oggi mi guardo alle spalle e so che di questo si trattava in effetti. Penso fose il 2005, grossomodo, ergo avevo 48 anni. Il caldo e gli sbalzi d'umore sono stati i primi segnali, niente a che fare con il ciclo che non avrebbe subito alterazioni ancora per qualche anno.
Non sono mai stata freddolosa ma ad un certo punto ho scoperto che i sottogiacca smanicati erano la mano santa. Lavoravo in ufficio ed utilizzavo prevalentemente la giacca, ho iniziato ad abolire le camicie e mi sono munita di un congruo numero di maglie senza maniche: potevano essere dolcevita piuttosto che girocollo, spallina larga o stretta, con i pizzi o senza ma era fondamentale che non avessero le maniche. Quando ero alla scrivania toglievo la giacca e stavo là con le mie belle braccia nude. Estate ed inverno. Appena mi spostavo dalla scrivania infilavo la giacca e tornavo 'decente'. Ad un certo punto però ho cominciato a scordare di mettere la giacca e giravo per gli uffici in canottiera a gennaio. Ricordo ancora i commenti. Da allora è stato un crescendo di intolleranza al caldo, fino a quando sono arrivate le prime vampate ed a quel punto mi sono resa conto che avevo iniziato il mio viaggio.
Gli sbalzi d'umore sono stati un'altra faccenda che ci ho messo un pò a capire. I miei migliori momenti di riflessione sono sempre stati alla guida dell'auto, nel percorso casa-ufficio e ritorno. E proprio durante quei momenti mi scoprivo certi giorni a sprofondare in un mare di inquietudine, o di tristezza, o di preoccupazione. Alle volte addirittura scoppiavo a piangere e mi sentivo la tragedia del mondo in mezzo al petto. In qualche modo mi ripigliavo perchè arrivavo a destinazione e non ci pensavo più. Altre volte mi succedeva di notte e allora lì la faccenda era più complicata perchè interrompere i pensieri era più difficile. Fortunatamente però se c'è una cosa che non ho patito mai è stata proprio la mancanza di sonno ... Ma così come finivo in un mare di tristezza a pensare le cose più tragiche della mia vita, allo stesso modo il giorno dopo oppure il viaggio successivo mi scoprivo a cercare di capire perchè mi fossi sentita così triste e non trovarne proprio giustificazione.
Ad un certo punto, quando ormai qualche segnale le mestruazioni me lo stavano dando, ho messo insieme i pezzi ed ho cominciato a dirmi che forse erano gli ormoni ballerini a causare i miei scompensi umorali. Ho cercato di metterne al riparo i miei familiari e sono andata avanti, cercando di non prendermi troppo sul serio quando mi veniva lo scoramento. Mi dicevo qualcosa tipo
'vabbè piangi che domani è passato'.
Le mestruazioni hanno iniziato ad andare e venire. Il ciclo si è allungato attestandosi sui 31-33 gg. Mi venivano per tre mesi e poi cessavano per altri tre. Poi i mesi di amenorrea sono aumentati e durante quei periodi i problemi con il caldo e gli sbalzi d'umore aumentavano. Così come è aumentato il peso. Una prima dieta alimentare e palestra fatta nel 2003 mi aveva portata a dimagrire di ca. 12 kg in quattro mesi, diete successive, sebbene non fatte così precisamente come in quel caso, sono state molto meno fruttuose, portandomi a riprendere il peso perso con qualche kiletto di guadagno. Mi sono attestata sulla fascia alta di quella che da anni rappresentava la mia escursione ponderale.
I capelli si sono ingrigiti a ritmo più sostenuto fino al giorno in cui star dietro alla ricrescita è diventato un mestiere e quello è stato il momento in cui ho deciso che avrei smesso di tingermi. Diciamo che era il 2008, più o meno.
Più o meno nello stesso periodo sono comparse le vampate: di colpo mi sentivo un'onda di caldo che partiva da in mezzo al petto e si allargava verso il collo ed il volto. Una vampata poteva (e può tutt'ora) essere scatenata da qualsiasi cosa ma in particolare uno sbalzo di umore o un momento di nervosismo, di agitazione. Un'altra cosa singolare era (ed è) la vampata al risveglio: dormo tranquillamente quando un evento qualsiasi mi sveglia, non faccio a tempo a rendermi conto di essere sveglia - e non ho ancora mosso un muscolo - che mi copro di sudore da testa a piedi. Ergo il mio primo gesto da sveglia è quello di calciar via lenzuola e/o piumone. Questo perdura tutt'ora anche se non è la cosa che mi disturba di più: l'attacco di calore arriva e non ci puoi fare niente ma poi se ne va pure, ti lascia un pò spossata ma tant'è. Quel che per me è peggio è che si innesta su una situazione in cui io ho già caldo e francamente mi manda ai pazzi perchè io sono già mezza nuda e la vampata mi fa sudare per cui quando poi passa il più delle volte mi viene freddo! Ergo è tutto uno smanaccio di golfini a portata di mano da mettere e togliere quasi in continuazione, sembro posseduta dal demonio in effetti.
Di buono, e al tempo stesso singolare, c'è il fatto che non mi viene mai una vampata neppure minima quando sono impegnata a far qualcosa di fisico: quando sono al campo a lavorar con i cani, quando andato in palestra, quando correvo e quando mi arrampico su per le montagne zero zero zero attacchi di sudore! Dopodichè viaggio in maniche corte mentre gli altri hanno addosso la felpa ma non importa!!
Insomma, alla fin dei salmi, mi sono ritrovata ad essere in sovrappeso, con i capelli (volutamente) grigi, accaldata per buona parte del tempo, l'animo non sempre alle stelle, della mancanza di mestruazioni di per sè non è che mi fregasse granchè francamente però oggettivamente la pelle è diventata più secca ed avere rapporti senza utilizzare qualche gel idratante è diventato impossibile. Avere rapporti in assoluto è diventato un mestiere, che la libido se n'è andata tanticchia a spasso. Ma francamente non me ne sono stupita, la mia libido è sempre stata parecchio vagabonda, debbo dire. Ma su questo ritornerò in un altro post.
Ho cominciato a pensare che era finita. Che il mio valore di scambio sul mercato dell'attrazione maschio/femmina era diventato irrisorio. Ho sentito pesantemente l'ostracismo che la nostra società dà alle persone non giovani. Mi sono detta che non avrei più attratto nemmeno un gatto e questa cosa mi ha disturbato molto per molti mesi. Non perchè io fossi messalina in verità, che come dicevo prima non sono mai stata granchè sotto quel profilo. Però sono sempre stata consapevole di avere un certo potere di attrazione, vuoi con gli sguardi o gli atteggiamenti o le parole, e sono sempre stata abbastanza soddisfatta del mio aspetto fisico. Insomma, niente materiale da rivista patinata ma alla bisogna la mia porca figura la facevo ;-). D'un tratto tutto ciò finiva. Non mi sentivo - ed in parte a ragione visto che il fisico non è che ci aveva giovato nella trasformazione - in grado di giocare più e la cosa mi mandava nel pallone.
Insomma un periodaccio, ammettiamolo. Un corpo che si trasforma e ti si rivolta contro con un cervello che butta tutto in tragedia, bella faccenda, proprio!
Da qualche mese invece le acque agitate di questa trasformazione si sono improvvisamente calmate. Sono in amenorrea dalla fine di agosto 2010, direi che questo è il periodo più lungo fino ad oggi, e credo ben difficile che mi si ripresenti il ciclo. E me lo auguro francamente che, se menopausa dev'essere, che allora sia!! Ho infatti tentato di controllare l'eccessiva sensazione di calore - non necessariamente le vampate che alla fine non sono nemmeno la parte peggiore visto che vanno e vengono - prima con l'agopuntura e poi con l'omeopatia. In entrambi i casi mi sono ricomparse le mestruazioni ed i miei sintomi si sono alleggeriti tantissimo ma francamente l'ultima cosa che voglio è allontanare il momento in cui questo problema mi si risolverà definitivamente.
Ciò che però noto con piacere è che sono ritornata ad essere la persona emotivamente stabile che ero, non ho più angosce eccessive e non mi sento più la reietta sulla terra. Non mi sento più nonna Abelarda e se anche la mia forma fisica ne avrebbe di che migliorare non per questo mi sento da rottamare. Ma soprattutto non mi interessa più di tanto, francamente, anzi ho riscoperto un gusto trasgressivo che mi fa divertire parecchio quando, per portare fuori i cani, mi avvolgo nei miei panni da 'battaglia' che hanno come unico scopo quello di tenermi calda e asciutta e sicuramente non quello di farmi sembrare una miss!!!
Ho anche deciso che mi metterò di nuovo a dieta ma stavolta mi arrenderò all'evidenza e mi farò aiutare chimicamente: ho per il 21 l'appuntamento con il dr. Squagliaciccia con l'unico scopo di farmi prescrivere la pilloletta magica. Chi come me ha fatto a pugni con la bilancia per tutta la vita sa benissimo cosa e quanto deve mangiare, se io fino ad oggi non ci sono riuscita non è cosa che penso di poter risolvere giunti a questo punto, ergo una pastiglia che mi aiuti in questa mission impossible mi sembra il male minore.
Se riuscirò a perdere 10-12 kg avrò raggiunto il mio obiettivo, conto di farcela ed aspetto quel momento per buttar via il contenuto del cassetto delle mutande e quello dei reggiseni e ricomprarmi qualcosa di nuovo. Deciderò poi se tagliare o meno i capelli anche se non credo di riprendere a fare la tinta. Intendo sentirmi di nuovo la donna sicura dei suoi mezzi che ero un tempo, sicuramente nella sua versione invecchiata ma non per questo imbruttita o priva di valore. Non per gli altri però perchè francamente questo non mi interessa più. Per me stessa e per il BID perchè in tutto questo percorso se c'è una cosa che è migliorata a manetta è proprio il nostro rapporto. I perchè sono tanti probabilmente ma sicuramente la mia rivoluzione ormonale non è stata quella tragedia che io ad un certo punto ho pensato fosse.
Immagino che prendere una pastiglia, farsi fare un'iniezione che tutto questo lo provoca ad arte sia come decidere di aprire una finestra e buttarsi giù: perchè debbo volontariamente ficcarmi in questo guaio??? La risposta è ovvia e non sto ad andarci attraverso visto che, al solito, ho già scritto un romanzo.
Quel che penso però è che chimica o fisiologica la menopausa sempre quella è, ergo ci si passa attraverso e poi si scopre che non è la fine di tutto. Se poi è chimica c'è pure il conforto di sapere che non è l'inizio della terza età!!! non mi sembra male come pensiero no????