Obiettivo Trop Model

settembre 30, 2009

Brava MammAm!!!

E' nato (quasi) un nuovo figliolino: il libro di MammAmsterdam!! A lato la copertina e pure il titolo che (dovrebbe) avere il link al suo blog. Questo nel puro caso che qualcuno che mi legge non legga anche lei, che non si sa mai.

Soprattutto di questi tempi i libri vanno difesi, soprattutto quelli che vengono dal cuore, come questo

Brava Barbara!!!!

settembre 27, 2009

Blog temporaneamente a bagno (era)

Eh sì .. gli ultimi 3 giorni li ho trascorsi qui




Ovvero in un hotel da fantastiliardari nel cuore della Toscana e con tanto di centro benessere a mia disposizione. Costosissima disposizione, va detto,

ma semel in (vita) licet insanire, no??

Ho sempre pensato alle terme come quella roba noiosa dove ci andavano i vecchietti a 'passar le acque'. Tipicamente per il fegato ma anche per la sinusite. O la psoriasi. Vale a dire, una roba che non attirerebbe nessuno. Poi, quando i centri benessere hanno iniziato ad andar per la maggiore mi sono ripromessa che un giorno o l'altro ... consapevole dei costi (e dell'inanità dell'intento) però non ci ho nemmeno mai provato.

Questa volta, grazie ad un convegno a cui il batavo (santo subito) doveva partecipare mi ci sono fiondata. Ed ho capito.

Ho capito che i soldi non faranno la felicità ma sicuramente semplificano molto la strada per arrivarci!!!

A parte che l'albergo era strafico ed io più invecchio e più gli alberghi strafichi sono la mia passione. E non mi faccio proprio scuorno piuttosto 3 giorni a 5* che 3 settimane in campeggio. Che ci volete fà??? chiamatemi la principessa sul pisello.

Ma le due piscine termali all'aperto con acqua a 38°? E le cascate di acqua piuttosto che i getti per massaggiarti il massaggiabile senza dare scandalo? E le vasche interne ed esterne con mille mila getti di idromassaggio da seduta, sdraiata, mezza fuori, tutta dentro e chi più ne ha più ne metta? ed il percorso bagno turco - sauna - pozza gelata - bagno turco - sauna - doccia fredda che io personalmente non ho fatto che potrei morire all'idea della sauna e poi del freddo ma fa niente?

E che dire del centro benessere con mille mila massaggi che ho prenotato il primo trattamento e già mi sentivo in colpa (ma poi ho pensato che il batavo si è appena comprato la moto) (e allora ho prenotato anche il secondo, ed il terzo, ed il quarto) (poi per fortuna siamo dovuti tornare a casa sennò mi dovevo vendere la casa).

Risultati?

Nessuno (se si fa eccezione per un crescente senso di disagio all'idea di ricevere l'E/C della carta di credito). Parmi ovvio. Ma .....

vuoi mettere la figata di farti massaggiare, picchiettare, spalmare, spelare, limare, incremare, profumare per due lunghissimi giorni????
e tra un trattamento e l'altro giacere alternativamente a mollo nell'acqua calda o sdraiata a bordo piscina?????
Al punto che i calori mi sono passati all'80%. Non ho più vampate ed al momento indosso una poco consueta felpa a manica lunga (così, tanto per dire).
Insomma una assoluta e totale figata. Altamente consigliata. Signore mie, piuttosto fate un mutuo ma consentitevi almeno una volta una roba così. Tutto il pacchetto però, eh?? Non badate a spese, almeno una volta. Hotel, accappatoio bianco di spugna spessa mezzo metro (e soprattutto lavata e ammorbidita da qualcun altro) accompagnato da una dovizia di teli di spugna altrettanto bianca, spessa e parimenti lavata da altri. Ciabatte in dotazione e via alla SPA!! Massaggio, ceretta, manicure, .. la qualsiasi, tisana, pranzo dietetico da altri cucinato, e via con il pomeriggio (repetita juvant) al grido di
quannu ce vò ce vò!!!!!

settembre 22, 2009

La ricostruzione di me stessa - Update

Bello il titolo eh????? :-)))

Vabbè riportiamo i piedi per terra. Ed iniziamo con il dire che le vampate, ma soprattutto la fottutissima ed eccessiva sensazione di calore sono tornate belle pimpanti!! Mesi addietro alcune sedute di agopuntura mi avevano riconciliato con il mondo facendomi passare tutto quanto e addirittura facendomi ricomparire un flusso mestruale con un regolarissimo ciclo di 30 giorni!! Tant'è che mi veniva di proporre il mio medico per la beatificazione immediata.

La faccenda è durata fino alla fine di luglio, dall'inizio del mese di agosto ho sentito che ricominciavo ad avere un pò troppo caldo ed ho pensato che era finita la magia. E in effetti più niente ciclo evvai di sudate terrificanti. Insomma, qua stiamo a combattere contro il sudore, sempre, comunque e dovunque ed il primo che mi dice che sudare fa bene lo prendo a randellate!!

Ora sono qua che cerco di capire se riprovare o meno. Ne andrò a parlare con il medico, il quale ovviamente deporrà a proprio favore, ma io pensavo che l'agopuntura fosse sostanzialmente un sintomo soppressore mentre si direbbe che abbia in qualche modo avuto anche un ruolo di stimolazione nella produzione di estrogeni. Se è così che senso ha continuare a farlo? Che poi credo sia una faccenda proprio diversa dalla terapia sostitutiva che è un'assunzione di estrogeni calibrata e regolare. Non che io sia ansiosa di essere definitivamente in menopausa, anzi!, ma ahimè sappiamo che deve succedere, no? E allora che stiamo a tirà sta corda affà? Più che altro perchè i sintomi a questo giro sono decisamente più importanti di quanto non fossero in origine.

Prima di affrontare eventualmente l'agopuntura ho però deciso di buttarmi sulla palestra e sulla dieta, sono convinta infatti che se pesassi i famosi 14Kg in meno avrei anche meno caldo. Se mai ci arriverò ... vedremo.

L'attività di palestra mi piace e funziona bene, faccio praticamente scorta di endorfine un giorno si ed uno no e l'umore ne trae grosso beneficio. Mò spero pure il peso e la forma fisica, francamente.

Da due giorni inoltre sono in dieta, prescrittami dalla personal trainer che mi segue e che è una preparatrice sportiva. Pare che sia stata formulata tenendo presente le interazioni tra alimentazione e attività sportiva. Nonchè con un occhio di riguardo al discorso calore/menopausa.

Questo il risultato (lo scrivo qua a memoria futura)
Colazione (ore 7.00) 1 tazza di latte di soia (250 gr/ 80Kcal)
Spuntino 1 (ore 10.00) Pane di segale/pane nero tedesco/pane integrale 50gr, bresaola 30gr per un totale di 167Kcal
Spuntino 2 (ore 12.10) Banana 120gr/51 Kcal
Pranzo (ore 14.00) Ceci cotti 80gr, germogli di soia 50gr, verdura 200gr, olio di oliva 10gr, riso 60gr per un totale di 427Kcal
Spuntino 3 (ore 16.30)Nocciole 30gr, semi di girasole 20gr (127 Kcal)
Cena (ore 20.30) germogli di soia 50gr riso, galletta di riso 1, salmone fresco 150gr, Verdura 200gr per un totale di 335 Kcal
Spuntino 5 (ore 23.30) 1 yogurt per 90Kcal

Totale Kcal per giorno 1277.

La fanciulla preparatrice etc etc giura e spergiura che nel giro del primo mese dovrei cominciare a vedere distintamente i risultati di sta roba. Mah ..

Per il momento non la trovo troppo fastidiosa da seguire. Il riso con i ceci che mangio a pranzo mi piace davvero e la cena leggera è davvero quel che ci voleva. Mò sta tutto a vedere quanto mi dura sta botta di entusiamo ...

Esperienza sconvolgente - Post processing

L'episodio della cena al buio mi ha confermato, qualora ce ne fosse stato il bisogno e non c'era, la potenza del blog. Innanzitutto il potere salvifico di avere un luogo in cui buttar fuori il blocco malmostoso di emozioni, luogo frequentato che rende quindi la scrittura un esercizio di comunicazione e di scambio e non un arido colloquio con se stessi. E poi i commenti che contribuiscono alla riflessione, alla razionalizzazione ed alla decantazione delle sensazioni.

Forza tale e tanta da diventare anche un pò bloccante quando mi sembra di non avere nulla di significativo da dire.

Inizio qui con il ringraziare, ed apposta uso un post e non un commento, tutte coloro che hanno speso tempo e pensiero per condividere con me questo episodio, che visto oggi mi pare una scemenza ma so benissimo non esserlo stato.

Ho letto, riletto e ne ho parlato nel mondo 'reale'. Tutti mi dicono di non esagerare, non è accaduto nulla, nessuno si è offeso e non mi debbo preoccupare di aver fatto brutta figura. In realtà della brutta figura non me ne potrebbe fregar di meno, extramamma, non sono stata coraggiosa, anzi! Ho usato la comunicazione con voi per guarire la mia ferita interiore (feritina, và, adesso non esageriamo davvero!!). Mi dispiace di aver in qualche modo insultato i non vedenti non accettando di giocare sul loro terreno ma francamente non credo nemmeno che se ne siano accorti. Amatamari, è quindi più un problema teorico che altro.

Probabilmente è vero che da parte dei ipo e non vedenti c'è un certo spirito di provocazione nel organizzare questi happening, in effetti si percepiva dall'atteggiamento soprattutto dei non vedenti. Quindi sia Ponti che MammAm hanno in qualche modo ragione, probabilmente. E perchè la vista si ed altre disabilità no? Suppongo perchè alla fine il buio per ciascuno di noi ha una valenza psicologica molto più forte di altro. Forse potrebbe essere superiore un'esperienza in cui io fossi impossibilitata a comunicare, penso a quelle malattie degenerative che riducono all'impossibilità di muoversi e financo di parlare ma non ledono le capacità cerebrali. C'è il padre di una mia amica combinato così e francamente non riesco nemmeno ad immaginare come si possa desiderare di continuare a vivere. Ma lei giura e spergiura che suo padre è sereno. Boh ... fedeli praticanti, sarà per quello. Ho sempre pensato che la pratica religiosa abbia un fortissimo potere consolatorio che a noi atei è negato. Nelle grandi difficoltà chi non crede ha una difficoltà in più probabilmente.

Ma alla fin dei salmi e dopo tutti i ragionamenti del caso, sono arrivata alla conclusione che le due cose che mi hanno sconvolto più di tutto sono state la mia superficialità nell'accettare questo impegno (e questo lo ritrovo in troppe mie cose!!!) e l'intensità delle sensazioni che ho provato nel brevissimo lasso di tempo in cui sono rimasta immersa nel buio più totale.

La mia superficialità è davvero odiosa. Mi rendo conto ancora una volta di lanciarmi nelle cose senza davvero valutare i miei limiti e se questo potrebbe deporre a favore di un bell'entusiasmo nell'affrontare la vita, in realtà la dice lunga sulla faciloneria in cui mi sento precipitare ogni giorno di più. E' quasi come se prendessi le decisioni pressata innanzitutto dalla necessità di togliermi il fastidio di dover prendere una decisione. Intorcinamento di testa, lo so. Ma se vogliamo ben vedere anche il cane piccolo ne è l'ennesima prova.

Da correggere. Ma ho voglia di correggermi? Eh ....

Il resto invece è stata una grandissima sorpresa. Realizzare quanto preponderante sia la vista sugli altri sensi è stata davvero una rivelazione. L'odore del cibo, il mormorio degli altri commensali e la sensazione di caldo umido sono state davvero sopraffanti. Quindi quanto ci lasciamo condurre dalla vista e quanto fedele è questo senso? quanto vediamo e quanto crediamo di vedere? quanto agiamo sulla base di informazioni incomplete?

Evviva gli animali quindi, per i quali la vista è solo uno dei sensi!! e non necessariamente il più affidabile.

E poi, subito dopo, quanto la vista mi rassicuri e mi nasconda altre paure (o fobie) al punto che, prima del tentativo di cena, non mi era neanche chiaro di avere. La vicinanza fisica: quando è eccessiva? Avevo paura che le persone mi fossero troppo vicine. Il cibo: di cosa ci si può fidare? ecco che l'olfatto mi allerta e risolvo con la vista i miei dubbi. Sicuramente sono molto più diffidente e schizzinosa di quanto non credessi (ancora la superficialità?) La pulizia, l'igiene: di nuovo l'odore del cibo mi richiamava alla mente immagini non gradite e non avevo la vista a tranquillizzarmi. E poi il caldo e l'umido, il senso di soffocamento che mi dà sentirmi la pelle sudata, la sofferenza di questo periodo dove mi ricopro di sudore dalla testa ai piedi più volte al giorno. Il caldo secco è pulito, quello umido no.

Non pensavo di prendere tutte queste decisioni entrando in un locale e soprattutto non mi ero mai resa conto di avere tutti questi limiti.

E tutto questo per una permanenza di qualche secondo. Ci avessi passato la serata avrei poi scrito la Treccani suppongo!! E senza nemmeno citare la mia vera e propria fobia: il buio!!!

settembre 17, 2009

Esperienza sconvolgente

Da queste parti c'è un'associazione di persone ipo e non vedenti che da qualche tempo ha iniziato ad organizzare happening al buio. Hanno organizzato installazioni teatrali e/o vere e proprie piece così come cene. L'idea è quella di trasmettere alle persone normodotate alcuni vissuti tipici delle persone non vedenti e lo scopo è quello di condividere una situazione sul loro terreno per meglio comprenderle.

Tempo addietro io avrei voluto andare ad un'installazione teatrale ma poi, mettici qualche rogna dell'ultimo momento che ora non ricordo, mettici un pò di inerzia .. insomma non ci andai. E mi rimase 'sto tarlo nella testa. Oggi mi telefona un'amica e mi propone una cena al buio. Io ci penso un attimo (anche perchè non dovrebbe essere periodo di cene questo, no?) e poi mi dico perchè no? e mi accordo per andare.

Stasera ci troviamo di fronte al posto, incontriamo là una comune amica che ha il marito ipovedente membro dell'associazione e via di chiacchiere e risate.

Intanto l'organizzazione va avanti, i partecipanti alla cena sono riuniti di fronte al locale. Ognuno è venuto perchè legato in qualche modo ad un membro dell'associazione quindi le persone sono tutte divise a gruppi e disposte nei relativi tavoli. Viene chiamato il gruppo 1 e poi il 2 e via andare. Fino al nostro.

Le persone chiamate si riuniscono di fronte alla porta di ingresso, chiusa, quando questa si apre una persona dell'associazione si fa avanti ed accompagna il gruppetto all'interno. Che è buio. Si entra in una specie di vestibolo e la porta si chiude, a questo punto il buio è già più che sufficiente ma un sottilissimo baluginare ancora trapela dall'esterno quindi l'accesso alla sala vera e propria è protetto da una pesante tenda che fa si che il posto sia immerso nell'oscurità più totale.

Io sono lì davanti che rido e scherzo quando la porta si apre per fare entrare il gruppo prima del mio. L'accompagnatrice ha una malformazione agli occhi e non è esattamente un bel vedere, metti questo, metti lo scorcio di vestibolo, metti tutta questa cerimonia per entrare sta di fatto che

di colpo realizzo che io ho una vera e propria fobia del buio.

Io non posso stare al buio per nessuna ragione!!! E mi rendo conto improvvisamente che per quanto io avessi ovviamente compreso razionalmente la faccenda del buio ed i suoi perchè e per come, non l'avevo minimamente presa in considerazione a livello emotivo!!! Per la semplice ragione (credo) che la mia fobia è tale e tanta che non esiste ragione una al mondo per cui io mi possa volontariamente mettere al buio!! Mi rendo conto in quel momento che avevo visualizzato me stessa a questa cena immersa comunque in una specie di vaga penombra.

Vado in panico e comincio a iperventilare, le gambe mi tremano e dico alle mie amiche che non si può fare: non posso entrare. Agitazione generale e loro cercano di convincermi, mi dicono che è un'esperienza fortissima, che forse è giunto il momento di affrontare e distruggere le mie paure, che al buio è tutto diverso, che le relazioni con le persone acquistano una densità che alla luce non hanno etc etc

OK, dico, ci provo ma tu amica P. che sei del giro e che di te mi fido, mi tieni per mano e mi giuri che come vado in panico mi aiuti a precipitarmi fuori. Va bene. E decidiamo che entreremo per ultime e ci fermeremo appena oltre la tenda perchè io possa acclimatarmi sentendola dietro di me. Attendiamo che tutti entrino e nel frattempo una donna entrata poc'anzi esce in preda ad un vero e proprio attacco di ansia. Il che, ammetterete, non aiuta. Insomma, entro anche io, la porta si chiude e siamo al buio. Mi sembra di intravedere un vago baluginio in effetti ma sant'iddio è proprio buio. Mi rincuorano, mi dicono questo e quello. Francamente non me ne frega un tubo, stento a controllare le mie emozioni ma forse ce la faccio.

Poi superiamo la tenda.

E percepisco un ambiente in cui si mangia, fa caldo, c'è umidità e c'è odore di cibo. Un umido, forse uno stufato o uno spezzatino. Una cosa che se ci fosse stata la luce avrei guardato con attenzione per decidere se mangiarlo o meno. Sento le voci delle altre persone. Sento l'odore della sala, un odore che se ci fosse stata la luce avrei guardato in giro per capire se potevo fidarmi a mangiare e toccare o se mi faceva schifo. Sento l'odore delle altre persone, un odore che se ci fosse stata la luce avrei controllato di essere a distanza di sicurezza da questi estranei. Sento il calore e l'umidità io che in questo periodo potrei andare in giro nuda e non avrei freddo, che quando mi vengono le vampate mi sembra di soffocare, che mi ricopro di sudore se solo mi emoziono per una cosa qualsiasi, da un imprevisto qualsiasi al rispondere al telefono ad una risata.

E mi prende un attacco di ansia royal con braccia e gambe tremanti e iperventilazione. Mi scuso e mi precipito fuori, ad un passo dal panico incontrollabile. Cammino spedita nella notte, l'aria fresca mi aiuta a camminare, ansimo e mi chiedo che ne è di quei sacchetti di carta che nei film sembrano essere un toccasana (già, non ho mai capito il perchè). Arrivo finalmente alla vettura, mi siedo e per un pò non riesco a mettere in moto. In qualche modo mi calmo tanto da poter guidare e arrivo a casa.

Lo racconto al batavo, lo telefono alla princi, ho bisogno di buttar fuori. Loro ridacchiano e mi dicono che sono pazza. Direi che non hanno tutti i torti.

A casa faccio cena. No, mi ingozzo. Non riesco a smettere di mangiare e non ho ancora smesso. Fortuna che non tengo mai troppe schifezze in casa ma stai sicura che quelle che c'erano le ho spazzate via tutte. Mando ripetutamente messaggi alle mie amiche scusandomi con loro e con le persone dell'associazione. Mi dispiace moltissimo per loro, per l'implicito insulto che ho loro rivolto.

Ma mi dispiace anche per me perchè avrei davvero voluto riuscire a dominarmi, avrei voluto essere in grado di affrontare questa cosa, di scendere dentro di me e mettere pace con quel demone che mi fa avere tutta questa paura. Sento che non è solo il buio. Sento che c'è altro, vorrei guardarlo negli occhi e vincerlo ma non so da che parte cominciare e questa poteva essere una porta. Credo che l'associazione buio-caldo-umido-cibo sia stata invincibile per me. Vorrei riprovare se ne avrò l'occasione, magari con qualcosa di più facile. Qualcosa che non c'entri con il cibo, qualcosa di più asettico?

Sono passate più di tre ore ma non mi sono ancora calmata. Adesso scrivendo queste righe e battendo furiosamente sui tasti sembra che io stia trovando un qualche sfogo.

Cessù.

Monica, Barbara? mi sa che mi servite voi ....

settembre 15, 2009

Ma che palle ..........

E' l'ultima settimana d'estate, il cielo è coperto e piove da ieri. La temperatura è scesa di almeno 15 gradi. Assieme al mio umore.

settembre 13, 2009

Regola infallibile

Se dopo 10 giorni di palestra un mattino ti svegli e ti senti bene nella tua pelle, i tuoi muscoli non stanno più urlando come scimmie in calore, non hai nè mani nè piedi gonfi, ti senti la pancia sgonfia, insomma ti senti leggera come non accadeva da tempo


non pesarti!!
peserai sicuramente di più (o almeno non peserai di meno)
SGRUNT

settembre 11, 2009

Contro la violenza sulle donne ...

E va bene!!! dopo la pausa estiva la blogosfera è tornata ad essere un vivaio di idee e le donne che leggo stanno superando se' stesse in quanto a varietà, profondità e intensità dei loro scritti.

La sottoscritta sembra non riuscire ad avere più uno straccio di pensiero autonomo, sollecitata da tutto quel che leggo in giro, vado a traino ancora una volta. Si parla di violenza sulle donne e si scopre (in realtà è una conferma) che siamo spaventosamente in tante ad esserci andate più o meno vicino. C'è chi è stata più sfortunata ed ha avuto l'intero pacchetto e chi invece ne ha sentito solo il gusto e comunque le è bastato perchè se ne ritrova comunque dentro gli odiati segni.

Oggi leggevo un post in materia e mi è venuto di pensare a ciò che mi successe quand'ero bimba che fortunatamente fa parte della serie 'poteva andare molto peggio'.

Avevo sei o sette anni, andavo e venivo da scuola da sola o con qualche compagnuccia, la scuola non era distante, mamma aveva altri due bimbi piccoli e quelli erano anni in cui ci si fidava ancora. Abitavamo al sesto piano in un condominio con una portina su strada, qualche gradino a salire verso il pianerottolo dell'ascensore e qualche gradino a scendere verso le cantine chiuse da una porta con chiave. Oltre il sesto piano due rampe di scale conducevano alle soffitte, di uso comune e chiuse da un'altra porta con chiave.

Un giorno, di ritorno da scuola, quindi più o meno ad ora di pranzo, entro e vicino all'ascensore trovo un uomo adulto, che mi chiede se posso fargli un favore. Mi racconta di dover comprare delle mutandine per la sua nipotina ma di non sapere che misura prendere, mi dice che ha bisogno di prendere la misura su di me perchè la sua nipotina è proprio grande come me.

Insomma, lui mi fa scendere i gradini che portano alla cantina e, nascosti nel vano della porta, comincia a trafficarsi nei calzoni pretendendo di misurare le mie mutandine con quel che dai calzoni tira fuori. Nel ricordo ne ho un'immagine piuttosto precisa. Dice che questa cosa deve entrare lì dentro per capire la misura. Io non capisco.

Probabilmente qualcosa lo disturba, immagino un vicino di casa rientrato per il pranzo, ed allora decide di cercare un luogo più tranquillo. Mi fa salire in ascensore e mi porta al sesto piano, dove abitavamo noi e poi mi fa salire le due rampe di scale che portano alle soffitte e ricomincia la manfrina. Non ho un ricordo di spavento, piuttosto di stupore, anche se veramente non ricordo me stessa ma solo lui. Ad un certo punto lui si fa parecchio insistente ed agitato, io continuo a non capire ma adesso mi spavento e voglio andare via, lui mi trattiene.

Ecco, fortunatamente la mia storia termina qui. Una vicina di casa arriva in ascensore al sesto piano diretta alle soffitte, lui si rende conto che non può proseguire e scappa lasciando me e le mie mutandine sulle scale.

Ovviamente a quel punto si scatena l'inferno perchè la vicina strilla ai quattro venti, mamma esce dal nostro alloggio, arrivano altre vicine, e tutti a chiedermi cos'è stato, cos'è successo e mamma a vedere che io stessi bene e mi mette seduta sul tavolo controllando che non avessi segni di qualche genere e tipo. Io capisco che la faccenda non è stata uno scherzo e probabilmente mi spavento di più di quanto non avessi fatto fino a quel punto.

Da quel giorno e per un lungo periodo non posso più andare e venire liberamente da scuola, per qualche giorno papà mi manderà comunque da sola seguendomi a distanza nella speranza di mettergli le mani addosso. Fortunatamente non ce ne fu bisogno.

Incredibilmente tutto questo mi si cancella dalla mente per lunghi anni, mai nessun riferimento o memoria, zero. Poi a diciassette anni, un giorno sono in macchina con il mio moroso che mi è venuto a prendere a scuola, e di colpo e senza un motivo preciso, mi si strappa un pesante velo che avevo davani agli occhi e racconto tutto con un'emozione fortissima. Forse non è un caso che in quel periodo noi discutessimo di rapporti completi e di pillola e via dicendo, prospettiva che mi lasciava parecchio tesa e preoccupata, pur desiderandolo.

Sono stata fortunata, in fondo non è successo niente e poi io ero così naif e piccola da non capire nulla e quindi da non spaventarmi poi tantissimo.

Ma io oggi non posso sopportare di lasciare un bambino in prossimità di un maschio adulto, a maggiore ragione se non più giovane, in qualsiasi momento di intimità e/o fisicità come il bagno, la preparazione per andare a dormire ed il sonno. Un nonno non ha mai fatto addormentare i miei figli nè lo farà con i miei nipoti se io solo posso impedirlo.

settembre 10, 2009

Oltre la geisha ... niente????

Emily scrive una serie di post dai quali, tra il serio ed il faceto nel migliore dei suoi stili (beh, recentemente meno faceto debbo dire ;-) ..), traspare un 'filino' di irritazione nei confronti della sua amata metà. Stessa irritazione trapela da altri blog che seguo e pure qua non è che le cose vadano poi con il vento in poppa ...

Le donne più giovani ed entusiaste intervengono spesso dicendo che insomma se tu mi diventi una vecchia ciabatta mò vediamo che poi magari anche lui, porello, si infastidisce un filino, orsù non diventiamo mica un limone (o magari un cedro, và!!). Al che una si interroga e si fa dei filmssss ... Ed io mi chiedo sono diventata una vecchia ciabatta? Vediamo un pò.

Il batavo lavora in casa, innumerevoli ore, senza sosta, senza alzare la testa se non per le interminabili conference call, pranzo solo se lo si afferra per la collottola e gli si mette un piatto pronto davanti e, in ogni caso per non più di una ventina di minuti. Cena idem ma facciamo per un tre quarti d'ora. Poi di nuovo alla tastiera fino alle ore piccole. Al mattino si alza all'ultimo momento utile. In tutto questo lasso di tempo parla solo se interpellato oppure, quando mai accade che si sente sufficientemente in colpa da intervenire in questo mondo, lo fa dimostrando ampiamente che non sa dove sta vivendo e cosa gli sta succedendo intorno. Di fatto si comporta come se vivesse da solo. In effetti è sempre stato così ma essendo via di casa per lunghe ore se non per giorni la cosa era meno evidente. Ora c'è questa persona per casa dalla presenza inevitabile ma che per il resto potrebbe anche non esserci.

Allora qualcuno potrebbe dire che siccome io non lo attraggo più di tanto (che nonostante la pedana vibrante ed i razzi fotonici qua di miracoli non se ne sono ancora visti) (e va bene non ci dovevamo arrivare, ma che? invecchio forse solo io?) eppe'forza che lui si butta sul lavoro!! OK, va bene qua lo stato di figaggine non l'abbiamo mai avuto e sicuramente quel che c'era l'abbiamo smarrito da mò. Ma la geisha è l'unica versione possibile? mi rifiuto di crederlo.

Mi domando cosa dovrei fare, come dovrei reagire. Ho provato a parlargli e lui è ovviamente d'accordo, dice eh già ... sì ... capisco ... hai ragione. Di più articolato niente. E mica nella notte dei tempi, eh!! Sabato pomeriggio, per dire. E' cambiato qualcosa? Nemanco pe' sogno. Nuovamente ieri sera al telefono le affermazioni sono state che anche lui non è contento e che qualcosa dobbiamo cambiare. Di fatto lui doveva arrivare alle tre che ci avevamo un impegno ed ancora non si è visto, .... ma io mica mi aspettavo niente di diverso, eh??!!

Io cerco di ignorarlo (passerà, sarà un periodo, il lavoro) ma la cosa mi crea grande irritazione. Innanzitutto perchè non c'è assolutamente nulla che si riesca a condividere e poi perchè io vengo regolarmente lasciata sola di fronte a qualsiasi incombenza per faticosa che sia. Il suo lavoro è molto impegnativo e lui ne è coinvolto in modo assoluto, da sempre, inoltre non è persona in grado di rispondere con un no. Ma basta questo a giustificare tutto questo disinteresse? Il mio lavoro invece è fare la casalinga e le mie incombenze piuttosto che preoccupazioni sono tutte nell'ambito domestico. Questo significa che fisiologicamente tra noi due si scaverà un baratro di incomunicabilità?

In tutto questo non prendo minimamente in considerazione il fatto che possa averci qualche botta testosteronica per la testa. Non tanto perchè non lo penso possibile quanto perchè in assenza di segnali al riguardo preferisco non metterla nel novero delle possibilità, mi sembrerebbe uno spreco di energie, non mi piace la caccia ai fantasmi. Anche se forse dovrei chiederglielo apertamente, hai visto mai? (e comunque se ci avesse qualche fanciulla per la testa si intratterebbe solo via chat o simili visto che il culo dal divano con pc sulle ginocchia non lo schioda manco morto).

Davvero sono ad un punto morto e mi chiedo, e vi chiedo, è questo il percorso che necessariamente attende un rapporto che dura fedele nei secoli, oppure c'è qualche formula magica per far capire ad un compagno capoccione che la relazione va coltivata altrimenti si secca come un fiore senz'acqua? e che ... it takes two to tango????

settembre 08, 2009

Oggi, saltando di palo in frasca

Anche riuscendo a tralasciare tutta lo sterco che percola da coloro che ci governano, e non ci si riesce ma vabbè ...

Oggi ho incontrato un amico che non vedevo da tempo, ha una azienda con cui fanno manutenzione e fornitura di macchine a calcolo numerico, utilizzate in produzione in ambiente manifatturiero.

Mi ha detto che ha gli occhi fuori dalle orbite dalla pesantezza della crisi, tutte le aziende legate al manifatturiero, che lui sappia, alla riapertura dopo le ferie stanno vedendo la chiusura avvicinarsi a passi lunghi e ben distesi. Le aziende hanno tirato fino alle ferie con il volano dei pagamenti ritardati ma ora non hanno nulla nella pipeline quindi prima di poter rivedere dei soldi si va alle calende greche, ammesso e non concesso che qualche ordinativo arrivi presto o tardi. Mi dice che l'IVECO è ferma da inizio anno, che l'ILVA l'ultima volta che è andato giù aveva spento 3 altoforni su 5, ed uno girava perchè faceva da centrale termica/elettrica per tutto lo stabilimento. Mi dice anche se un altoforno di quella portata viene spento, bisogna rifarlo quindi è una soluzione che non si adotta mai a meno di situazioni estremamente gravi.

Ma mi stava facendo solo due esempi in una chiacchierata per altri versi piuttosto rapida.

Si ragionava sul fatto che questa crisi viene prevalentemente percepita da coloro che sono nel giro della produzione, sia in quanto imprenditori sia lavoratori, mentre invece tutto l'assicurativo, il bancario, l'energetico se ne può fottere allegramente. Ed io ci aggiungo i professionisti che tanto quelli si fan pagar sull'unghia e se ne fottono proprio dei pagamenti che magari ci sono ma anche no. E con la scusa di risparmiar due soldi evadono pure alla grande.

Oggi, sono andata a spasso per il paesone con la scusa di portar fuori le cane, e sono passata dal cantiere di un'opera faraonica frutto di un progetto (finanziato sui fondi comunitari - Fondo Sociale Europeo, ed ho detto tutto) del valore di 7 (sette) milioni di euro e mirato alla conciliazione dei tempi. Il partnerariato prevedeva il Comune e l'Università e non so bene quali altri enti. Ci si sono lavati la bocca con questo progetto a mai più finire, e come siamo fighi di qua e come siamo fichi di là. L'idea per sommi capi era quella di creare una serie di infrastrutture che rendessero più agevole la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, strutture rivolte prevalentemente alle donne ed agli uomini dell'Università, lavoratori e/o studenti ma aperte anche al territorio. Oggi, a distanza di un paio di anni NON SE NE SA NULLA. L'hanno portato avanti? Si è arenato? C'è qualcuno che ne trae vantaggio? Prova a chiedere a qualche studente e vedrai le facce. Docenti non ne conosco. In città non se ne sa niente. In compenso c'è questa struttura stra-super-califragilistichespiralidosa in vetro, acciaio e legno che è finita direi da un annetto e che ospita solo polvere e ragni o simili. Ho notato che è pure illuminata tutta la sera e la notte che sembra un'astronave.

C'è un giardino nel paesone che sono un 6-7 anni che lo stanno preparando al posto di un preesistente campo di sterpaglie (che - ammettiamolo - era pure peggio). Dopo averlo tenuto chiuso per un'eternità perchè i lavori sono stati rallentati da quella mezza dozzina di scandali, ritardi, ruberie, truffe che in genere si riescono allegramente ad allestire nelle nostre faccende di edilizia pubblica o para, è stato parzialmente aperto nella primavera di quest'anno. Tralasciamo le erbacce che stanno devastando i vialetti e le aiuole, nel bel mezzo troneggia una grande pista di pattinaggio su ruote con tanto di anello con relativa parabolica per le gare di velocità e rettangolo centrale per le evoluzioni o le gare a squadra. Ovviamente l'impianto è dotato di tutta una serie di confort dalle gradinate all'impianto di illuminazione stile stadio di san siro, passando per la recinzione di metallo e vetro fumè (in un parco cittadino non custodito, quanto potrà mai durare?). Doveva essere utilizzato per il concorso del nonsochè che ovviamente non c'è stato. Al momento è transennato e sotto lucchetto. Ah, in città - che io sappia - non esiste nessuna squadra o organizzazione di sorta per il pattinaggio che cacchio avranno mai fatto questa struttura per ... iddiosololosa.

Oggi parlavo con una mia amica dalle idee politiche un tantino all'ammasso che esordisce dicendo che a lei del vecchietto che si fa le minorenni non gliene poteva fregar di meno, che lei voleva servizi e risposte alle sue, e presumibilmente del cittadino medio, esigenze. Che per quanto la riguardava il vecchietto poteva schiattar subito e lei ne sarebbe stata entusiasta ma per il momento la si smettesse di andar dietro a tutte le sue pirlate che qua non si parla di altro, e che lei è strastufa di leggere o sentire tutti i giorni che iddio manda in terra delle avventure del nostro e dei battibecchi della - si fa per dire - sinistra, opposizione ... come la vogliamo chiamare, tra l'altro?).

La princi mi racconta di tutta una serie di piccole concussioni che il padre di una sua amica, ha messo in atto, in quanto ex assessore prima e consigliere comunale poi, per favorire l'erigenda carriera artistica della figliola. Lo specchiato politico si fa orgoglio nel definirsi uomo di sinistra.

E' stato finalmente aperto il cantiere che ristrutturerà e trasformerà in condominio residenziale privato una vecchia villa, tutelata dalle Belle Arti, e originariamente di proprietà del comune e poi venduta per far cassa. Il render del progetto mostra in bella vista un silos di cemento nel mezzo del giardino, giardino dal quale mancano due belle, grandi e vecchie piante, che se non le tagliavano come cacchio facevano a fare l'accesso ai parcheggi via silos. Ma sicuramente saranno state ammalate, anzi, che dico, ammalatissime!! Del resto la villa è protetta dalle belle arti ma non la zona più prossima, no???

Nella piazza del comune stanno erigendo un nuovo condominio, in totale disaccordo con qualsiasi altro edificio della piazza medesima (ammettiamolo, uno più brutto dell'altro, databili nell'intorno del decennio 50-60). Il nuovo condominio avrà un profilo irregolare a diverse altezze e sarà poggiato su pilotis rossi per tutto il pian terreno, una sorta di palafitta su portico totalmente aperto. Al di là del fatto che anche sul rendering era un progetto orribile (de gustibus, va bene) ma come mail il video relativo è stato in display nell'atrio della casa comunale per mesi e mesi??? Trattasi di edilizia privata savasandir

Ora, mi dispiace dirlo e sentirmi io per prima qualunquista ma ...

come si fa a non essere sopraffatti dal nichilismo, come si fa per riuscire a credere di nuovo in qualcosa? Io tutto dove mi giro vedo solo schifezze ...

settembre 07, 2009

Decluttering, space clearing ... 'na fatica!!

Allora, della to-do-list dei buoni propositi di inizio anno pesco un altro punto urgentissimo:
il garage.
E' un assoluto e totale bordello da due posti auto. Grandi, per giunta. Innanzitutto c'è una vettura, che di per se' non è strano no? Un garage, due posti auto, una vettura. Fila tutto benissimo. Sì. Peccato che la vettura sia ferma in loco da 7 anni!! e prima era stata ferma altri tre. Perchè è quella che il batavo aveva prima che l'azienda gli desse la company car. E qualsiasi altra persona ragionevole se ne sarebbe sbarazzata a razzo, anche perchè era un robetta tipo 2000 decapottabile, sedili in pelle, alza capotte elettrico etc etc etc (insomma l'auto con cui faceva lo smargiasso quando viveva in Costa Azzura, il perro). Lui no. Perchè per un intricato insieme di faccende burocratiche questa vettura, a targa francese, non ha i documenti. Ergo non se ne può fare niente. Adesso guai a chi mi dice hai fatto questo, hai fatto quello. Che qua cosa fare si sa benissimo, solo che è scomodo e complicato, e bisognerebbe pure fare un giro in Francia. E le cose scomode e complicate è meglio ignorarle. E quindi la macchina sta li. Ci sarebbe una soluzione: che tutta la procedura la facessi io e gli recuperassi i documenti della vettura. Se non lo faccio io, non lo fa nessun altro. Come tutto, del resto. (Cmq, se conoscete qualcuno interessato a rubarla, fatemelo sapere)
Poi ci sono le masserizie accumulate negli ultimi 7 anni, che teniamo che non si sa mai, che non useremo mai più ma caso mai decidessi di buttarle mi servirebbero il giorno dopo. L'ultima volta che ho fatto questo lavoro, prima del trasloco dalla casa vecchia, ho chiamato un amico di mia zia, straniero residente in Italia in modo avventizio, e lui si è portato via due furgonate di roba accumulata dall'aver disfatto tre case. Grazie 1000 per il disturbo e ti offro ancora il caffè. Lui in brodo di giuggiole perchè mandava un bordello di roba a casa (diceva ma io non ci ho creduto tanto, secondo me l'ha venduta. Fa niente purchè se la portasse). Bene, due anni dopo ho arredato casa in montagna e ricomprato tutto nuovo. Santa Ikea, meno male che c'è.
In ultimo ci sono i detriti che il bartender ci ha ammollato quando ha traslocato. Aveva solo una stanza ma ora sta in un monolocale ammobiliato ergo ... Ovviamente i mobili erano pochi ma i contenitori improvvisati - dai cassetti alle scatole di cartone passando per le cassette di plastica - e pieni di rumenta sono parecchi e soprattutto inaffrontabili. Oggi viene e tutto quel che non recupera lui, io lo butto via. Che veramente è più facile da dire che da fare perchè qua si fa la raccolta differenziata, che dio se li sperda, in un modo che serve innanzitutto a far girare le balle al povero cittadino.
Come al solito, la mia personale versione del decluttering è qualcosa che ai profeti della materia farebbe venire i vermi. Io non riesco a buttar via, è più forte di me!! Ho un armadio pieno all'inverosimile di stracci che so che non riuscirò più a mettere ma tutte le volte che prendo in mano pezzo a pezzo, mi dico ma no, è ancora nuovo (magari è una giacca di Zara che ha già 7 anni, la sua strada l'ha fatta, no?) teniamolo ancora un pò....
Ma quando incappi nei quaderni delle creature ai tempi delle elementari, piuttosto che nella squerquera di cazzatelle che stavano sul mobile del soggiorno nella vecchia casa, piuttosto che le prime scarpette delle creature, i miei sci da alpinismo, la tenda che nessuno mai la usa ma non si sa mai perchè buttarla?, la vecchia cartella da lavoro di mio marito, bella ma scomodissima, i libri dei bambini ... come cavolo fai a buttare, dico io?????
Insomma, ora il garage è un altro par di maniche, sono contenta del lavoro che abbiamo fatto ma ...
voi come fate a far ordine attorno a voi e non trascinarvi dietro montagne di roba che fanno tenerezza solo a voi e che chi dovesse venire dopo di voi (acca' a' cient'anni, facimme e' cuorna) non farebbe altro che buttar via????????????

settembre 04, 2009

Day 1

E così è accaduto ...

Sono diventata operativa. Stamane, ore 9:30 mi sono presentata con la cartella in ordine ed il fiocco di fronte al mio futuro di atleta. Sono stata presa in consegna da una fanciulla dell'età della princi, studentessa di Scienze Motorie e fortunatamente non particolarmente strafiga anzi, debbo dire con qualche kiletto in più .. ah ah ah! La ragazzina alla reception invece era da farmi venir voglia di piangere, e debbo dire affatto conforme allo stile truzzo-velinistico che qua nei quartieri del barrio va fortissimo. Secondo me arriva dai quartieri bene della collina ...

Vabbè, dicevamo del futuro di atleta....

Sono stata piazzata a pedalare su una cyclette che sembrava una navicella spaziale, aveva più comandi, funzioni e tastini di una AS400 IBM. 5 minuti di pedalata a 110/115 battiti al min. Evvai. Dopodichè .. raggi fotonici, alabarda spaziale .. pedana vibrante!!!


Trattasi di aggeggio dotato di un fusto, su cui ci stanno più comandi che alla NASA, e di una base - perlappunto - vibrante. Tu ti schiaffi in piedi sulla base, la fanciullati spiega la storia della rava e della fava, ti fa prendere la posizione giusta e fa partire l'infernale strumento.

Ecco. La posizione giusta. Un pò come questa qui insomma. Io però tendo più al sacco di patate. Insomma, tu ti sistemi come dice la piccola fuhrer e poi quella appiccia la macchinetta. E tutto il tuo mondo conosciuto comincia a vibrare. Vibrano le orecchie e ti prudono, vibrano gli occhi e vedi il mondo a su e giù, vibra la punta del naso e ti prude pure quella. Cominciamo bene....

Insomma tu stai lì cercando di utilizzare i muscoli che la fanciulla dice, di 'tenere l'addome', di non piegarti troppo avanti ma nemanco troppo indietro, di non finire a gambe levate insomma, di non storcerti, di non irrigidire la spalle, etc etc etc ... stai lì tutta concentrata e dopo un nanosecondo i muscoli delle cosce stanno urlando con tutto il loro (e tuo) fiato. Dice la pulzella che stai usando, chessò, i bicipiti e a te fanno male le cosce. Poi dice che stai usando, arichessò, i pettorali e a te fanno male le cose ... e così via. Quando sei certa che non ce la puoi fare un secondo di più .. ahhhh ... il tempo termina e tu puoi mollare tutto (inclusa la tua bestemmia preferita). Quanto tempo è passato???? 50 secondi. Ummmmmaròòòò a me pareva mezz'ora. Vabbè. Sono andata avanti un'ora così tra esercizi di questo e di quello sullo strumento vibrante e cyclette. Poi un'altra mezz'oretta di stretching, sempre sull'ufo robot.

Mi sento già un pò più magra, si vede no????????????????????

settembre 03, 2009

Dolentissimissime note

OK, ho aggredito il mio piano per il nuovo anno e comincio con l'osso più duro che c'è:

remise en forme!!!!!

e sarà dura come il ferro, sapevatelo.

Ieri sono stata in questa nuova palestra che mi hanno messo praticamente sotto casa, ho parlato con la proprietaria che è una preparatrice atletica e personal trainer e che mi ha fatto

la plicometria
(e sti cazzi!!!)
Io le avevo suggerito di evitare di usare l'apposito strumento che tanto serviva il metro da sarta ma lei, imperterrita, ha voluto proseguire. Sigh.
Dopodichè ha ficcato tutti i dati passati, presenti e futuri dint' o' compiuter e questo ha iniziato a sputare improperi. La tartaruga che porto - messa di culo - al posto degli addominali non ha trovato apprezzamento alcuno. Mi è stato detto che avendo io una struttura androgina potrei essere una figa persa se solo ... non avessi 14 kg di troppo. Ma non basta!!! perchè grazie alla menopausa o all'intervento del diavolo o non so a che altro, questi kg di troppo stanno messi non solo attorno alla sottoscritta ma anche dentro, tra gli organi, negli organi e nel cervello (io suppongo stante che mi sottopongo a 'sto smandruppo). Ma tu sai che rischi la steatosi epatica!!!! che questo indice qua dovrebbe essere 4,5 ed il tuo è 6!!!!! ma lo saiiiiiii??? sallo!!!
Insomma, un bordello.
Quindi da domani si parte. Sigh. Allenamento in palestra tre volte la settimana con un circuito fatto di macchine aerobiche (cyclette, tappeto, step, elicoidale, etc), pedana vibrante (!!!), e qualche peso. Il tutto alle 9:30 di mattina dopo una colazione fatta alle 8:00 e composta di un cracker Wasa + una fetta di speck o bresaola ed un caffè. Poi spuntino e via andare per un totale di 5 o anche 6 pasti al giorno piccoli e proteici, con un apporto minimo di carboidrati e zero zuccheri diretti, inclusa la frutta e - ovvio!! - l'alcool (marò!! il mio spumantino serale dove va??). Lo schema alimentare me lo consegna domani ma l'idea generale quella è stante che per la disposizione del grasso (arghhhhh!!! l'ho detta. Che brutta parola. Sgrunt) verificata sul corpaccione della sottoscritta se ne deduce che con pasta, pane e pizza ci sono andata fin troppo d'accordo fino ad oggi. E, ahimè, è pure vero!!!! Arisigh.
La cosa più gustosa di tutto ciò è la faccenda della pedana vibrante che, da quanto comprendo si basa sulla constatazione che il nostro corpo compensa continuamente vibrazioni di ogni genere e tipo, è quindi in grado di farlo e lo fa mettendo in moto tutta una serie di muscoli anche senza che ce ne si renda conto in modo esplicito. Ergo loro ti piazzano a fare gli esercizi (scoprirò poi quali, temo) su una roba che vibra confidando nel fatto che in questo modo tu, anche se inconsapevolmente, metti in moto anche muscoli che con gli esercizi non c'entrano direttamente. L'obiettivo è - al solito - di sviluppare rapidamente massa muscolare che per la sua stessa esistenza consuma calorie e pertanto alza il metabolismo. Cosa che la massa grassa ahimè non fa.
Ora, per chi come me, combatte contro gli adipociti da tutta una vita, i ragionamenti di cui sopra non fanno una grinza. Li si conosce a memoria, li si mette periodicamente in atto solo per poi rompersi le balle dopo un lasso di tempo variabile e ricominciare con l'alimentazione goduriosa e magari pure disordinata che ci ha già portato a guardarci allo specchio con pesanti sensi di colpa.
Se debbo essere franca io non amo molto queste diete a base di proteine, verdura e scarsissimi zuccheri diretti ed indiretti, preferisco una dieta dissociata che prevede normalmente pasta e verdure a pranzo e proteine e verdure a cena. Anche perchè ho una dipendenza quasi patologica dalla pasta. Ricordo che in gravidanza dovevo per forza limitarmi altrimenti avrei raggiunto dimensioni degne di un trofeo aerostatico e quindi pasta poca poca: guardavo con l'acquolina in bocca pure la pasta in bianco della mensa!!!!
Nulla di quanto mi ha detto la tipa è quindi nuovo, trovo che sapesse il fatto suo e quindi ho deciso di mettere la testa sul ceppo. Da domani si parte, con l'obiettivo di raggiungere qualche risultato già nel giro del primo mese. Anche perchè se non faccio così è ben difficile che io possa rimettermi a ballare senza acciaccarmi di nuovo.
Bene, statemi vicino, ce ne sarà bisogno!!!

settembre 01, 2009

Mala tempora ... e pure io non mi sento tanto bene

- Mr. misirizzi bisticcia con tutti quelli che non gli baciano l'anello ma poi dice che non è vero niente! loro vanno assai d'accordo

- il papa, l'Avvenire, la CEI e chi ha detto cosa a chi, ma quel poveretto dimmi tu cosa dovevano andare ad inventarsi. Quel poveretto????? quale poveretto?

- il celodurissimo adesso prende per mano misirizzi e lo porta a Canossa che qua una ripulitina bisogna proprio che gliela diamo a questo qua

- il celodurissimo, oltre che sputare nel piatto di cui (abbondantemente) si pasce, non perde l'occasione si difendere la famiglia (la sua) piazzando quel cefalo del figlio in quella che posso solo pensare sia l'ennesima posizione strategica

- in otto mesi la spesa nel settore statale è più che raddoppiata, alla faccia di tutti i tagli di qua ed i tagli di là, dei precari e della scuola statale che agonizza.

- l'occupazione è ai minimi storici, la cassa integrazione invece sta alle stelle

- l'Italia è di nuovo in Libia a far la parte degli imbecilli

- qui fa un caldo che si scoppia ed io ho di nuovo le vampate, puozz' murì

- oggi al parco un insetto mi ha punto, ho un polpaccio grosso così e mi sta venendo un grosso ponfo viola; non mi erano ancora passati i segni di analoghe punture che mi hanno devastato le caviglie due settimane fa. Edema diffuso, ghiandole gonfie, dolore, dolore, dolore e questo nonostante la pomata cortisone/antibiotico. Che male

- mi si sono formati dei fastidiosissimi tagli nei talloni nonostante io cerchi di fare un minimo di pedicure diy

Veramente non so da che parte girarmi ..... ma adesso che ci penso ci sono anche le belle notizie! Oggi nessun uomo ha detto basta così!! e poi ha ucciso la moglie, e magari pure i figli. Per il momento.