Obiettivo Trop Model

settembre 01, 2011

Odio la fine

C'è chi ama le vacanze a settembre e, per certi aspetti, non posso che essere d'accordo: è più economico, le giornate sono ancora lunghe e luminose, il mare è caldo ... insomma una estate leggermente di serie B ma sempre estate, no?

No.

E' finita. L'aria di festa che si respira? è finita. La gente in giro per ogni dove che tu smadonni perchè i tuoi luoghi non ti piacciono con tutto sto casino? è finita. I mercati pieni di bancarelle? è finita. La roba che scarseggia perchè c'è troppa richiesta? è finita. Le attese al ristorante? al bar? nei negozi? è finita.

Che poi tra oggi, giornata calda luminosa e soleggiata, ed un mese fa, giornata grigia, fredda e piovosa, fosse molto meglio oggi è un fatto, ma che ci posso fà se questa settimana, la prima di non vacanza, mi sembra tutto smorto e privo di vita?

E' come a Natale: aspetti, aspetti, aspetti e poi, in men che non si dica, è finito tutto. E a me mi fa una sottile tristezza ...!!!

agosto 21, 2011

Essere capaci a dire di NO

Ecco, io non ne sono capace. Se qualcuno mi chiede una cosa qualsiasi a me in genere parte il SI automatico, poi magari mi accorgo di aver messo in piedi il peggior bordello che si possa immaginare e comincio ad mangiarmi le dita cercando di rimediare.

In famiglia non siamo però tutti così, c'è stata direi una certa sperequazione nella distribuzione delle caratteristiche personali. Per esempio, prendi mio fratello, parte attiva della coppia più figa del creato.

Alla richiesta

"Fratello che sei in vacanza a Reggio Calabria, saresti così gentile da permettere alla tua nipote 24enne (che non te la caghi mai nè mai te la sei cagata, ma questa è un'altra faccenda), assolutamente sola, pulita, ordinata e rispettosa, di dormire nella tua casutza della montagna per nr. 1 notte onde evitare di schiattar di caldo da sola a casa (dove al momento si registrano temperature oscillanti intorno a 40°)? Casutza che al momento è peraltro vuota e non utilizzata"

Lo sventurato rispose

"NO"

Semplice no???? eccheccevò???????????

agosto 20, 2011

Che brutta gente

Seguo da anni un blog che negli ultimi giorni è diventato particolarmente famoso. La sua autrice è ammalata di cancro ed ha sempre parlato di se stessa e della sua battaglia con grande forza e leggerezza insieme, senza usare giri di parole ma neanche toni da predicatrice, senza mai entrare nel dettaglio del perchè e per come delle sue scelte ma semplicemente presentandole come dati di fatto.

Lei è una giovane donna con una serie di lavori più o meno precari alle spalle ed una situazione attuale poco rassicurante, pertanto qualche mese fa aveva scritto un post chiedendo che a chiunque una buona idea da proporle per riuscire a mantenersi compatibilmente ai suoi problemi di salute. Una delle lettrici (o forse più di una, non so) aveva suggerito ad una importante testata giornalistica di 'adottare' il blog sul proprio sito e così in effetti è accaduto.

Ovviamente a quel punto il blog è decollato mantendosi più o meno in limiti ragionevoli fino a quando lei ha annunciato il proprio matrimonio. Apriti cielo. I telegiornali di gossip ci hanno intinto il pane, la notizia è finita su varie testate più o meno locali ed è cominciata la fiera.  Il suo blog si è trasformato in un casino. Il post in cui annunciava la fatidica data ha avuto quasi 1000 commenti, un post di aggiornamento sta lievitando di ora in ora. In rete sono finite foto, interviste ed il video della cerimonia.

Mi sono presa il gusto di leggere i commenti postati e sono inorridita. A parte il fiume di melensaggini immaginabili (e fin qui, vabbè, suppongo che possano avere un perchè) sono comparsi quelli che ipotizzano che tutta la faccenda sia un fake, ovviamente le fanzine si sono inalberate ed hanno rintuzzato l'attacco nemico. Nel frattempo sono arrivati quelli che 'fai male a fare la chemio curati con questo e quell'altro' e di nuovo le fanzine si sono scatenate. Poi sono arrivati quelli che dicono alle fanzine 'ma insomma! state esagerando!!' e le fanzine si sono offese. Poi sono arrivati i censori che hanno strillato 'ma insomma!! nessuno che faccia rispettare la decenza qua dentro?'.

E così via ...

Ora, io spero che l'autrice stia ricavando dal suo blog quel che voleva/volesse/vorrebbe/vorrà ricavarci perchè tutto il cucuzzaro è diventato davvero pesante e mi domando che effetto possa mai farle. Che la rete non sia necessariamente piena solo di fini intellettuali mi pare ovvio e legittimo, ma è per me sempre una sorpresa constatare che esiste una tale quantità di persone che amano il brivido sottile della sfiga altrui (toccandosi le palle per non correre rischi), che si sentono in dovere di ammannire lezioni a destra e manca, che del 'guarda e passa' non sanno che farsene, che portano il pensiero semplice a vette davvero imprevedibili, insomma ... una tale messe di idioti!

E come disse un giorno un carissimo amico mio: mi fa impazzire che il peso elettorale di questa massa di idioti è assolutamente uguale al mio!

agosto 14, 2011

ciò il blocco

Complice una connessione di rete che fa letteralmente hahare, mi si è bloccata la produzione letteraria. Quindi schiaffo (se il collegamento regge) un paio di fotine vacanzifere e se ne riparla poi. Quando? boh ...

Ma chi me lo doveva dire a me??????

agosto 05, 2011

Esterofilia

Stamattina passeggiavo per il paesello dove abbiamo l'albergo, vicino a Limerick. Borgo leccatino e turistico, una strada, due grandi alberghi, una decina di cottages con il tetto in paglia (che ci fanno qui? non e' tipico della zona), un numero imprecisato di campi da golf, un tot di casette sparse nel verdissimo.

Nell'insieme un aspetto curato e sicuramente agiato anche se in Olanda una roba cosi' e' molto piu' comune di quanto io non abbia visto qua.

Si fa in fretta in questi casi a guardarsi intorno e notare che le strade ed i marciapiedi sono p.u.l.i.t.i. e si fa altrettanto in fretta a capire che sí il senso civico della gente la fa da padrone nel non sporcare, nel parcheggiare in modo decente, nel tagliare l'erba del giardinetto davanti a casa oltre che quella del tuo giardino etc etc etc ma oltre a questo vedo in un tratto di circa 500mt almeno tre addetti alla pulizia! spazzolone, pala e bidone della spazzatura stanno ripulento di terriccio e di foglie cadute i bordi della strada ed il marciapiede. Un'altro, rete alla mano e stivali nei piedi, sta ripulendo il laghetto da foglie e vari debrids. Un paio si occupano delle aiuole: rimuovono le foglie morte e spazzano il pratino tenuto rasatissimo. Il parco e' grande e perfettamente tenuto dalle enormi piante secolari ai prati che sfoggiano un'ordinatissi'mo e folto tappeto erboso. E per forza! penso, con la temperatura fresca e l'abbondanza di piogge che c'e' qua!!

Poi penso che in quanto ad abbondanza di piogge anche noi a casa non ci siamo fatti mancare niente e che pure il clima e' stato finora parecchio secco. Infatti al parco davanti a casa l'erba e' alta un buon 80cm. Ci si perdono bambini e cani dentro ed i detriti si nascondono beati. Per forza!! dall'inizio dell'anno l'erba e' stata tagliata nr. 1 volta!!! e ovviamente quando viene tagliata in queste condizioni quella sotto e' praticamente secca ed i prati del parco invece di essere verdi sono gialli. Ma perlomeno le schifezze che la gente ci butta (incluse le deiezioni dei loro beniamini) si vedono da lontano e magari qualcuno la faccia se la vergognera' bene no??

Anche la pulizia delle strade da noi e' qualcosa! di addetti non se ne parla, in compenso passa ogni taaaanto un'infernale macchina aspira e spazzola e lava che fa un rumore davvero inquietante. Non c'e' bisogno di preoccuparsi pero' tanto non passa mai!!! L'ultima volta che l'ho sentita arrivare mi sono affacciata per la sorpresa ed ho notato che stava piovendo! Capite? piove e quelli mandano la macchina a lavare la strada!!!

Gli addetti che ho visto lavorare alla pulizia delle strade qua attorno sono tra l'altro persone non giovanissime, non direi in odore da pensione ma sicuramente sopra i 50anni. Mi sono chiesta se sono operai di qualche istituzione locale che fanno quel lavoro da sempre, o magari fanno parte di un programma di reinserimento per 'giovani anziani'che in virtu' della crisi hanno perso il lavoro, oppure ancora sono volontari, chissa'!! Sta di fatto che ci sono.

E non e' che qua se la passino poi tanto bene eh? che Andare e' un borgo da cartolina ma Limerick, dove sono stata oggi, mostra chiari e lampanti i segni di una crisi economica vissuta anche loro sul filo del rasoio.   Strade intere con l'aria parecchio collassata, pochissima gente in giro, edifici pubblici o monumenti chiusi e con poca gente in giro una certa aria di consistente desolazione.

Tutte queste riflessioni mi hanno portata ad allargar le braccia: di Berlu non ci libereremo prima che il cielo se lo riprenda e, andando avanti di questo passo, mi sa che il cielo e' parecchio in ritardo. Con lui al governo ed il manipolo di bravi al suo soldo stiamo assistendo alla fiera degli incapaci. E questa incapacita' percola da tutto e tutti. Nel caso specifico, i comuni non hanno soldi e non fanno manutenzione , la gente vede in che stato versa la cosa pubblica e decide di non camminare neanche quell'extra mile che consente di non lasciarsi una scia di detriti alle spalla

Mala tempora .... :-(

agosto 03, 2011

Dove siamo?

Sembra quasi di arrivare a Lampedusa, solo che fa piu' freddo ..

Parlano strano eh??

e guidano strano ...
il tempo non e' proprio il massimo ma ha il suo fascino
poi c'e' anche il mare ...
e le casette sono troppo belle ...

luglio 30, 2011

Uomini. Uomini?

Hanno intorno ai 40 anni e pure qualcuno in più. Vivono da soli ed hanno mestieri moderatamente coinvolgenti. Amano pasticciare con le emozioni come degli adolescenti, volando di fiore in fiore con la scusa della musica e della danza, sono al centro delle attenzioni di nutriti gruppi di giovani donne che si contendono la loro grazia sperando in un esclusiva che erò non arriva mai. Hanno una morosa ma non amano definirla tale, in genere lei li ama molto più di quanto loro amino lei. Ciò non di meno non si sentono in dovere di lasciarla perchè 'per certi aspetti la amo'. Che poi lei si faccia in quattro per tenere a bada la propria gelosia, che lei riceva molto di meno di quanto non dia, li intristisce ed intenerisce ma non sembra essere ragione sufficiente per troncare.

Si concedono graziosamente alle altrui femminili attenzioni senza pretendere niente in cambio ed il fatto stesso che non allunghino la mano fa si che le offerte si sprechino. Le accolgono con piacere, spizzicando a dx e manca, e poi si chiedono 'ma che ci faccio io alle donne?'

Di nuovo, non gli pare che razzolare in parecchi pollai sia poi sto granchè, si aggiustano la coscienza dicendosi che loro gliel'hanno detto ad Anna, Paola, Maria o Pasqualina che non possono dare il cambio lo stesso amore che ricevono ... Se le medesime provano a stringere il cappio fuggono alla velocità della luce o fanno resistenza estrema, di nuovo senza prendere decisioni drastiche. Quando la misura è colma è la signorina_in_procinto_di_diventare_ex che deve prendere l'iniziativa.

Se gli chiedi qual'è il tipo di donna che non amano loro ti rispondono in termini così vaghi che tu pensi 'però ando cojo cojo eh?!'

Ecco, costoro sono uomini o bambini????? e, segnatamente, cresceranno mai? Ma la sindome di Peter Pan così grave è diventata?

luglio 24, 2011

Boicottare il lavoro nero?

o sfruttato o malpagato, insomma, ci siamo capiti.

Stamane, come tutte le domeniche, spedizione al mercato del paesello montano dove Carla la contadina mi vende frutta e verdura ormai da qualche anno. Acquisto prodotti anche un poco più cari di quelli provenienti dal circuito distributivo dei mercati generali ma con una garanzia di freschezza assoluta, sostenendo il lavoro del coltivatore diretto ed evitando di contribuire alla movimentazione su terra di ingenti quantitativi di merce con relative problematiche di inquinamento ambientale e non. Chiaramente la varietà è solo quella stagionale e locale ma a me/noi va benissimo così e ci sembra di fare la cosa giusta, oltre che la cosa buona (e la differenza, vi assicuro, è notevole).
Il mercato in questione è piccolino quindi fortunatamente non ci sono grosse occasioni per buttar via quattrini ma il solito banco acchiappatutti c'è: un blocchista nordafricano con due ragazzi che non hanno nemmeno il compito di ricevere i pagamenti (i pezzi non costano mai più di 5€ cad), normalmente biancheria intima ma oggi aveva anche una montagna di occhiali da lettura, quelli da presbite, da vecchietti insomma. Io non so chi dei miei pochi lettori sta già combattendo con le scritte che diventano ogni giorno più piccole e più sfocate ma vi assicuro che è una rottura di scatole significativa. Anche perchè, a meno di avere occhiali con lenti a più gradazioni (multifocali), il casino è che per vedere a distanza gli occhiali non occorrono anzi sono fastidiosi mentre se non ce li hai non leggi una ricca fava. La spesa diventa una rottura di palle non da poco: leggere gli ingredienti, i prezzi, le pezzature ... insomma il supermercato è un campo di battaglia. Nonchè qualsiasi altra situazione in cui leggere possa avere una qualche rilevanza. Incluso prendere un caffè al bar: hai visto mai che ti venisse voglia di dare una scorsa al giornale?

E ovviamente sei sempre in un posto diverso rispetto agli occhiali! Fino a quando non ne hai comprato un numero sufficiente da spargerli per ogni dove tu possa averne bisogno (la borsa, la scrivania, la macchina, la libreria, in cucina vicino ai libri di ricette, in un paio di tasche tattiche, etc etc etc).

E qui viene il bello.

Perchè gli occhiali fatti dall'ottico sono effettivamente meglio calibrati, li usi ad una distanza ragionevole anche superiore ai 30-40 cm che pare essere la distanza di lettura, per esempio vanno bene anche per lavorare al pc. Possono poi avere montature accattivanti e modaiole, lenti eventualmente colorate per leggere anche al sole e via narrando. E costano di conseguenza! dipende ovviamente dalla montatura ma quelli che la cana bionda mi ha masticato arrivavano tranquillamente intorno ai 250€ (e notare che le lenti da presbite non sono particolarmente sofisticate quindi dovrebbero costare meno di altre)



Io ne ho fatti fare due paia e poi ho deciso che non mi potevo svenare per la presbiopia e quindi sono ricorsa a quelli da farmacia: 30€. Colorati, non proprio bruttissimi ma si può fare di molto meglio, hanno il grosso difetto di essere calibrati esattamente per la distanza di lettura di cui sopra e quindi tutt'intorno il mondo appare ingigantito e sfocato, inclusa la distanza di ca. 60cm necessaria per scrivere al pc. Danno abbastanza fastidio in effetti anche se la lettura in sè e per sè funziona bene, forse persino un poco meglio degli altri.

E poi ci sono quelli del mercato, del blocco di oggi ad esempio. Montature bruttarelle ma anche molto colorate, disegnate, vagamente modaiole, calibrati esattamente come quelli da farmacia, costo: 3€. Attenzione, ripeto, 3(si legge tre)€.

Poi guardo meglio e vedo che l'etichetta dice importato dalla ditta individuale XenXiaoPong indirizzo questo e quest'altro, Roma.

E allora penso alle fabbrichette nascoste negli scantinati, con gli immigrati cinesi (o anche più probabilmente le immigrate) che lavorano 12x7 e non escono nemmeno per andare a fare una passeggiata, e non imparano l'italiano e vivono in ghetti che non capisci come sia possibile che le pizzerie sono ormai quasi tutte gestite da cinesi ma in giro per strada non se ne vedono mai, men che meno al cimitero. Voglio dire sono la metà di melle possibile che non abbiano visibilità alcuna?

E penso al nostro indotto dell'abbigliamento, della pelletteria, del tessile, piuttosto che alla cucitura/produzione dei divani che vanno a farsi fottere perchè non riescono a reggere la concorrenza di produzioni che lavorano al di fuori delle regole anche quando lavorano sul territorio italiano. E penso pure ad una dichiarazione di made in Italy che ti chiedi a cosa serva se poi viene fatto a queste condizioni, magari assemblando localmente oggetti prodotti sui mercati cinesi alle condizioni che sappiamo essersi realizzate laggiù (e mi riferisco sia allo sfuttamento del lavoro che alla disinvoltura nel copiare).

E allora mi dico, come mi sono detta un tot di volte fino ad oggi, che nossignore questo approccio al mercato non va sostenuto, costeranno anche di meno ma io non li compro i prodotti che arrivano da questi meccanismi qua. E si badi bene che non è una questione di razzismo o simili stupidaggini, è proprio che lo sfruttamento del lavoro i miei soldi non li avrà. Soprattutto se dietro c'è una produzione sul territorio italiano e non ci sono tutte le considerazioni a latere del tipo 'si vabbè ha 11 anni e cuce palloni ma almeno così la sua famiglia mangia' etc etc etc

E quindi gli occhiali non me li sono comperati.

Ma poi mi sono sentita un pò stupida perchè, al di là della validità di quanto sopra, quel che davvero stamane mi sono chiesta è  se a fronte di qualità dei materiali tutto sommato analoghi e di lenti che sono poi delle semplici lenti di ingrandimento, è mai possibile che un costo dieci volte maggiore quando non poco meno di cento volte maggiore sia giustificato????

Perchè va da sè che gli occhiali acquistati in farmacia sono esattamente la stessa roba, solo che la distribuzione e vendita è un pò meno raffazzonata del banco di blocchista al mercato.

E cosa vogliamo dire del mio ottico che mi vende un paio di occhiali in acetato, carini finchè vuoi ma sicuramente non pezzi unici, dopo avermi misurato la vista e dimensionato le lenti in modo che accomodino la mia presbiopia ma anche un tot di astigmatismo (operazione che ha richiesto circa mezz'oretta a voler esagerare), mettendo dentro tutto dal costo del negozio fighetto in centro al suo lavoro nell'aiutarmi a scegliere la montatura (viste tutte e scelto la prima max seconda che mi aveva mostrato) al lavoro di coloro che gli occhiali me li hanno poi preparati; insomma anche volendo essere generosi ma tutto ciò davvero giustifica un prezzo 80 volte maggiore?????

E' quindi così corretto boicottare il lavoro cinese, per scorretto che sia, a favore del ciclo made in Italy (ammesso e non concesso che lo sia davvero fino in fondo)?

luglio 21, 2011

Vorrei che fosse chiaro

Che poi non si dica che è colpa mia, vero Brezsny?????



Ariete21 marzo – 19 aprile Ho sognato che eri in una pasticceria. C’erano tutti i dolci più buoni che potresti immaginare: la torta di carote, il cheesecake alle fragole, la torta alla crema di burro, dolci di compleanno che sembravano scesi dal paradiso. Purtroppo, però, c’era un problema: anche se avevi i soldi, non potevi comprare niente. C’era un grosso cartello appeso alla parete con la scritta “Non si vendono dolci agli Arieti”. Cosa pensi che significhi questo sogno? Ma soprattutto, cosa pensi di fare in proposito? Nel mio prossimo sogno, ti consiglierò di farti comprare una torta da un amico. Oppure di andare in un altro negozio. Decidi tu, i presagi astrali dicono che per te è ora di avere il dolce che vuoi

luglio 15, 2011

Scrivo poco ...

ma faccio tanto! :-)))

A parte il solito tran tran che sta un pequeno stretto recentemente, il ballo ed il cavallo assorbono buona parte del mio tempo libero e soprattutto dei miei pensieri. Se tanto mi dà tanto forse quest'inverno muoio perchè quest'estate è davvero ricca di emozioni, di persone, di energia, di scoperte e di conferme. Quando penso che ho 54 anni e non ho più davanti una vita intera per vivere tutto ciò che mi sta capitando mi si stringe il cuore, non ho davvero abbastanza tempo. Mi penso 64enne e mi dico che allora sì che sarà tardi, e 10 anni passano così in fretta e, insomma, sono ad un passo dalla fossa. Poi ripenso al fatto che fino a poco, pochissimo tempo fa pensavo che 54 fosse già oltre e mi dico ... vabbè chi vivrà etc etc

Avevo scordato che ci si poteva guardare nello specchio e compiacersene invece che tollerarsi solo. Che i capelli non sono fatti solo per stare stretti in una crocchia. Che gli occhi non servono solo per guardare ma anche per vedere e per parlare. Che gli occhi degli altri possono scaldare parecchio ...


Lei è Jamila la fanciulla che mi sta insegnando a andarci d'accordo con i suoi modi ed i suoi ritmi. Imparo a trottare e sono sempre più sicura, imparo a dirle cosa voglio che faccia per me, a non avere paura di questa mole grande ed elegante e finalmente posso guardare i suoi occhi dolci senza paura di un morso o di un pestone. Guardo le fanciulle che concentrate e determinate mandano i propri cavalli al galoppo ed affrontano gli ostacoli, penso che gli ostacoli probabilmente anche no ma il galoppo sì, ci voglio assolutamente arrivare. La forza, l'energia, lo scarico di emozioni negative ... ci vedo tutto dentro. Esco dal maneggio madida di sudore, impolverata e puzzolente e mi sento la dea della forza (fa ridere, lo so, in fondo sto solo facendo del gran trotto in un paddock ai margini della città, ma che ci debbo fà? mi sa che mi manca lo spirito critico. E per fortuna mi vien da aggiungere)


E quando è notte è facile trovare una piazza con un gruppo di ragazzi che hanno voglia di suonare e gente che ha voglia di ballare. Incredibile come la polizia, i carabinieri a cavallo, la guardia di finanza, lo stato 'amico' di questi anni bui non abbia ancora trovato un buon motivo per impedire queste botte di anarchia. Ascolto la musica, imparo a ballare, imparo a lasciare ad un altrO il controllo, imparo a non ascoltare con la testa ma con il corpo, mi lascio guidare e trovo una me stessa che sapevo era lì che mi aspettava per venir fuori.

Il batavo mi guarda come una bomba inesplosa, prova a sminarmi ma non sa come fare, gode della sua fetta di ritrovato splendore e non capisce. Io mi guardo da dentro e da fuori e mi auguro di saper essere una buona equilibrista, guardo sotto e vedo che non c'è la rete, mi auguro di non cadere.

luglio 12, 2011

Pare incredibile ma ....

............... -10 !!! ............

E' successo al ritorno da Vialfrè che io mi trovassi liberata da un altro mezzo chilo ma non ho voluto cantar vittoria troppo presto. Ieri, dopo un altro paio di settimane il peso è sempre lo stesso e debbo quindi arrendermi all'evidenza!!! Continuo a mangiare in modo controllato ma qualche cosa me la concedo tipo stasera che, complice una giornata movimentata ed un viaggetto a casa per riuscire ad andare al maneggio, ho mangiato gelato e bevuto bollicine!!

L'altra faccenda, persino più miracolosa, è che mangiar poco e soprattutto senza pasta, pochissimo pane, niente vino alcol etc e zero dolci non mi sta pesando affatto!!

Io quasi quasi non ci credo ...

luglio 07, 2011

Finisce la musica ma non la voglia di ballare ...

E allora prendete il parcheggio di un giardino cittadino

dalla mezzanotte alle due

un musicista ed il suo strumento
che suona questo



Otterrete la mia prima mazurka clandestina.

luglio 04, 2011

Miglioramenti???

Succede  che la persona che non avrebbe dovuto leggere questo blog (ma che invece l'ha letto) sabato mi manda un alquanto velenoso sms per comunicarmi una bella notizia.

Considerando che l'ultima comunicazione diretta risale ad esattamente un mese prima, ho deciso di interpretarlo come un gesto di avvicinamento.

Vabbè, più o meno no?

luglio 03, 2011

Avete presente Bambi?

Il cerbiattino del cartone animato, quello che poi gli uccidevano la mamma e tutti i bimbi giù a piangere, tranne poi farsi rimettere il cartone duecento volte?

E avete presente la mia cana bionda, quella matta ma simpatica, che si fa voler bene nonostante tutto perchè è simpatica ed affettuosa nonchè un pò balenga?
Ecco, ieri, lei, la stronza, ha ucciso bambi (e speriamo che, per la serie gente che non doveva leggere ma ha letto, non mi legga una guardia forestale o parente di)

Se n'è andata per il bosco come al solito, peraltro anche vicino al paese tutto sommato, solo che dopo poco abbiamo sentito dei gridi acutissimi tanto che io pensavo si trattasse di un uccello. Abbiamo intravisto la Nina che correva più a valle e purtroppo un capriolo che scappava poco oltre. Purtroppo ci siamo subito resi conto che questa volta la faccenda era seria perchè il capriolo non se ne andava e continuava a correre nei paraggi. Dopo un bel pò la Nina è arrivata di corsa ma quando ci ha trovati non ci ha raggiunto ed è di nuovo tornata nel bosco da dove è ricomparsa in un paio di minuti portando in bocca Bambi, giustappunto.

Mi sarei sparata per l'orrore. E se il dispiacere non fosse sufficiente abbiamo pure rischiato di prendere un'ammenda con i fiocchi per una sfilza di reati, possibilità peraltro neanche così remota visto che una mezz'oretta dopo, mentre stavamo mangiando i nostri panini in un'area attrezzata (con la Nina saldamente legata), è passata proprio la vettura della guardia forestale. Che poi non eravamo nel parco ma non credo che cambi molto verso il reato di caccia di frodo. Merda, merda, doppia merda.

Questa strega è un osso duro ed io dovrei continuare a lavorarla e non mollare mai il colpo, solo che è un mestiere che non paga e prende un sacco di tempo ed io ho più cose da fare che tempo per farle. Arimerda. Domani l'addestratore mi fa a pezzi.

Che strapalle

giugno 28, 2011

Una bolla spazio-temporale

Una bolla. Niente prima, niente dopo. Nel frattempo un'esperienza totale che mi ha lasciato frastornata e con, unica voglia, il bisogno di accucciarmi in un angolo buio e fresco e ripensare, rielaborare la montagna di emozioni contrastanti che questi tre giorni mi hanno regalato.

Un luogo incantato con il bosco a fare da cornice e dentro il sole, il vento, l'erba, le persone, la musica e la danza.

La musica ovunque e la qualsiasi, bande sonore da attraversare muovendosi per l'accampamento.

I musicisti perennemente abbracciati al loro strumento si fermano in ogni angolo ed improvvisano con chi trovano la musica che trovano. Suonano durante gli atelier, prima e dopo. Suonano la loro musica e quella degli altri. Suonano di giorno come di notte. Come un musicista si ferma, inizia a suonare ed un'altro lo raggiunge: prima che tu lo sappia si è formata una band spontanea.

Sotto le piante nell'area centrale, davanti ai tendoni del bar e della mensa, ci sono i tavoli e le sedie per pranzare e la gente si siede dove trova da sola o a capannelli e mentre mangia qualcuno suona, qualcuno balla, qualcuno canta

Un accampamento di zingari un pò melanconici con l'accordion a farla da padrone accompagnato dal violino, ma spesso anche con la tammorra ed il tamburello.

E poi gli atelier...! nello spazio di cinquanta metri ti lasci trasportare dai Balcani all'Irlanda, dalla Guascogna a Napoli, dalla Francia ad Israele. Sotto i capannoni si crea un microcosmo di musica che ti avvolge, di passi che ti sfidano, di sudore, di concentrazione ma anche di risate, di abbracci e di soddisfazione. Quando la musica tace arriva quella del capannone accanto ed i tuoi piedi ricominciano a muoversi senza che tu ne abbia coscienza.

Forse sai qual'è il protocollo forse non lo sai mai il tuo corpo ormai risponde da solo e non importa più molto se segue i passi oppure no, non si riesce a fermare comunque. A volte le figure sono troppo complicate per un cervello che ancora non accetta di spegnersi e lasciar fare ai piedi ed allora è comunque bello stare a guardare e vedere le danze ed i movimenti degli altri, ascoltare la musica.

Il campeggio spontaneo tutto intorno accoglie i piedi e le schiene stanche


ma la notte non è fatta per dormire e qualcuno crolla


Poi a poco a poco la domenica il ritmo rallenta, la gente comincia ad andar via, nel bosco rimangono in pochi, i toni scendono, l'eccitazione lascia spazio ad un ballo cantato, dal sapore rinascimentale, ed alle bourrèé francesi con tutti i loro ghirigori.

Lasciando il festival i capannoni brillano nel buio, da lontano arriva la voce del cantore e da dentro una tristezza, una nostalgia, un magone. Il luogo che non c'è ("il posto in cui sono stata più felice non esiste", citazione) sta per scomparire di nuovo. Io mi sento già un pò orfana.

Nobody cares if you can't dance well. Just
get up and dance. Great dancers are not
great because of their technique, they are
great because of their passion

Martha Graham
(1894-1991)

giugno 24, 2011

Allora io vado eh ....

Immaginatevi una zona nel basso canavese, un'ampia collina morenica rivestita di boschi e campi

In uno di questi boschi, una zona attrezzata

e nella zona attrezzata quattro tendoni dove di giorno seguire gli stage di ballo, di musica, di strumento, di canto e di notte i concerti, molti concerti, molti gruppi uno dietro all'altro tutta la notte volendo visto che il bosco è quasi nel mezzo di nulla ed a nessuno dà fastidio


Musica del Nord Europa, del Sud Italia, del Nord Piemonte così come francese, basca, irlandese, occitana, sarda ...

In particolare domani avrei in programma la tammorriata giuglianese e la curenta della Val Varaita




ma anche lo stage per suonare le castagnette mi attira assai



tra sabato e domenica la bourréè, la pizzica e la tarantella calabrese con un'incursione in Israele







Insomma, io conto di imparare tanto divertendomi, possibilmente di fare qualche amicizia in più. Non vedo l'ora!!!

giugno 23, 2011

Firuuuuulì Firulaaaaaaa

- 9,5!!!!

e non dico altro

giugno 22, 2011

Peccato di pensiero e di scrittura

Fatemi capire per favore se sono io che sono un mostro o che.

Io qualche volta faccio le puzzette. Qualche volta mi metto le dita nel naso, altre mi gratto in posti non menzionabili. Difficilmente faccio tutte queste cose assieme ma perchè no, potrebbe pure capitare. Quel che mi sembra più importante è che cerco di fare queste cose in modo discreto, possibilmente in camera caritatis e senza coinvolgere nessuno. Non le faccio in pubblico, non le faccio in faccia a qualcuno, non istigo nessuno a farle con me, come me o a causa mia.

QUESTO FA DI ME UNA SPORCACCIONA?

e anche

VOI CHE LEGGETE, QUESTE COSE NON LE FATE MAI?

Ora, la metafora scatologica mi serviva per arrivare a parlare di altre azioni men che nobili, questa volta atti di pensiero e non materiali.

Sono io che sono una malata terminale di cattiveria, di pettegolezzo spinto, di criticismo fine a se stesso? Oppure è normale che di fronte ad un qualsiasi avvenimento una abbia un proprio pensiero, un proprio giudizio e che questo non sempre sia quello che darebbe santa maria goretti?

Perchè probabilmente è vero che io sono venuta qua ed ho espresso sentimenti che provavo in quel momento e che non mi facevano onore ma a me sembra che la cosa importante sia il fatto che io mi sono limitata a scriverli su queste pagine virtuali tali sentimenti e pensieri e che questo mi sia servito per distillarli e dar loro una forma gestibile senza che questi diventassero delle spinte ad azioni reali.

Sono troppo indulgente con me stessa oppure è vero che quale che sia il pensiero ciò che poi importa è come o quanto tale pensiero viene poi agito nella realtà?

E necessariamente ipocrisia il fatto che, qualunque cosa una pensi, poi l'azione sia commisurata al risultato che vuole o deve ottenere nelle relazioni sociali?

Generalizzando tanticchia (che qua il discorso sarebbe lungo e complicato) a me pare che se penso che Tizio è uno stronzo colossale e che sbaglia nel vivere la sua vita come fa io abbia fondamentalmente due alternative: Tizio è verosimile che cambi (???) allora glielo dico e Tizio smette di agire da stronzo o smette di essere amico mio, Tizio non è verosimile che cambi ed allora non glielo dico ma smetto di essere amica sua. E se queste alternative non ce le ho? Cioè se Tizio è persona che necessariamente deve far parte della mia vita, o addirittura io voglio che faccia parte della mia vita anche se non sono d'accordo con i suoi valori, che faccio? Sono ipocrita se continuo a pensare quello che penso ma trovo un modo per non agire questi miei pensieri e per mantenere una buona relazione con Tizio?

E poi ancora, io ho un pensiero di qualsivoglia genere ma nessuno mi ha messo in mano il metro per giudicare la stronzaggine altrui ed io non ho il diritto di sproloquiare in materia pertanto il pensiero me lo tengo e cerco, ancora, di far si che non influisca sui miei rapporti con Tizio.

Ammesso e non concesso che ciò sia davvero possibile, claro.

Perchè qui il problema è questo, pare. Pare che a dispetto di qualsiasi cosa che io abbia fatto o detto nel passato ad un certo punto ho pensato delle cose e per soprammercato le ho scritte qua. E siccome poi sono state lette, chi le ha lette è caduto dal pero e si è scandalizzato ed infuriato perchè proprio non se lo aspettava, ed io forse sono Dr. Jeckyll e Mr. Hyde insieme con una spiccata propensione verso il secondo, ovviamente, sono cattiva, giudicante e falsa.

Quindi il mio peccato è di pensiero prima e di scrittura poi. Il mio peccato, chiaramente, che qua il peccatore è uno ed uno soltanto e come tale si deve scusare.

Adesso per favore ditemi che io sono Belfagor ed a voi tutte pensieri irritati, cattivi, politically scorrect e quant'altro fa stronzaggine non appartengono? Non li fate mai e se per caso accade li scacciate rapidamente?


Insomma, le puzzette le faccio solo io?

giugno 18, 2011

Io lo sapevo ...

(non dovrei scrivere niente di tutto ciò, non da quando il mio blog è diventato - mio malgrado - di dominio pubblico. Ma la blogterapia è addictive e poi ho bisogno di cristallizzare qualcosa che mi sta dando l'ansia. Quindi che diomelamandi buona e speriamo di non far venir fuori un altro vespaio. Ma che palle però!!)

Dicevo che io lo sapevo che uscire dalla tana era pericoloso. Qualche mese fa me l'ero scritto qua sopra, mi chiedevo ma è mai possibile che per stare meglio una debba stare peggio? Io nella tana sto bene, perchè debbo uscire? Io lo so che ci sono delle cose che non funzionano ma so anche che quelle sono, take it o leave, e nel medio termine i costi del leave sono sicuramente maggiori di quelli del take, quindi take, take, che sappiamo che alla fine è meglio ....

Ma per poter prendere quel che passa il convento bisogna sorvolare su ciò che sta fuori dal convento. Bisogna essere maturi e leggeri quel tanto che basta da non rispondere alle provocazioni di ciò che, riparata dalle finestre chiuse o al massimo socchiuse, si intravede appena. Qualche volta si ricorda solamente.

Perchè ci sono stata altre volte in questo luogo dove l'insofferenza fa fremere lo stomaco, dove mi sento il friccicone ai piedi, dove mi strapperei i panni da dosso tanto che mi stanno stretti ma già so che il minuto dopo mi sentirei ridicola ed esposta.

E non è vero niente che l'età non conta. CONTA ECCOME. Che i pensieri degli altri si leggon loro in fronte, o li si può immaginare facilmente tanto gli stereotipi sono patrimonio comune. E se anche mi sbaglio e nessuno pensa niente, è già sufficiente che ci pensi io e questo non posso proprio impedirlo. La banalità è padrona della mia mente.

E la boccata d'aria, l'ali ai piedi, il sangue che gira più veloce, il sudore che cola lungo la schiena nella sfinente calura estiva di un tendone affollato di musica e passi, tutto si trasforma in desiderio, in una mancanza che pulsa, in un volersi riprendere emozioni che non erano affatto scordate ma che so per certo avere un costo troppo alto.

E sentirmi preda di un clichè. E non volerlo essere. E non sapere quale malessere scegliere: la rinuncia all'aria aperta che la tana è più rassicurante e facile e sicura e futura o la rinuncia perchè l'immagine che il clichè restituisce è aborrita da sempre.

Si stava meglio quando si stava peggio, parmi un fatto certo. E chiederò un antidoto al gelsenium, mi sa che è meglio.

giugno 17, 2011

Pubblicità progresso???

"il lusso è un diritto"

questo è il claim finale di una nuova campagna pubblicitaria che presenta il restyling di una utilitaria che si vuol far passare per auto di lusso.

Allora io penso ai miei figli che oggi hanno 26 e (quasi) 24 anni. Il barista vive con 800€/mese, ne spende 350 solo di affitto (riscaldamento escluso). Si veste solo più di magliette comprate nelle catene economiche e pantaloni che diventano ogni giorno più originali unicamente grazie agli squarci nel tessuto ed alla meraviglia che suscitano nell'osservatore occasionale che scommette quanto tempo ci vorrà prima che il ragazzo di sala si trasformi in uno stripper ... Anche le rare volte che si apparecchia in modo più ricercato ha un'aria sdrucita e consunta che mi stringe il cuore (per contro ha anche un'aria sbattuta, un pallore cadaverico ed un sospetto nonchè frequente bisogno di tirar su dal naso ... tranquilla io?????? 'nzomma ..!).

com'era già??? il lusso è un diritto ....

La princi vive ancora in casa, dovrebbe preparare la tesi ma in verità guarda il futuro con l'occhio appallato e si nasconde in un'adolescenza di ritorno. Non lo ammetterebbe neanche sotto tortura ma credo che il senso di vuoto e di inanità di quel che ha fatto/sta facendo sia il demone con cui combatte day in/day out. Poi la princi arrontonda facendo qualche lavoretto: monitore nel centro estivo della scuola di danza con incarico specifico di insegnante di danza: un'ora al giorno/5€. Vabbè, meglio che un calcio sui denti.

dicevamo che il lusso è un diritto, right?

Non sto dicendo che siano in trappola, e non sono le pezze al culo il problema principale, claro, io insisto tutti i giorni nel sottolineare loro che a volerle usare carte in mano ne hanno. Loro mi rispondono che per avercele ce le hanno, lo sanno pure loro, ma quel che queste carte implicano è difficile da accettare, in primis andarsene altrove. Concordano che l'alternativa non esiste, quantomeno se sei nato dalla parte sbagliata della rete sociale che pare essere l'unica carta in regola in questo momento.

E allora ripenso a quante suggestioni ho presentato loro da che erano piccoli, convinta che educarli al bello fosse davvero l'unica strada per evitare di vederli preda della grettezza e del qualunquismo. Sarebbe stato meglio educarli alla privazione ....

Che poi bello nel nostro libro non significava caro o esclusivo, eh? Significava andare per musei, per concerti, a teatro, al cinema, all'opera, e poi leggere libri, guardare foto, fotografare, suonare, recitare. Ho sempre pensato che esporli al bello significava in qualche modo instillare nella loro mente la consapevolezza che mainstream non è l'unica scelta possibile, in nessun campo. Che pensare con il proprio cervello, sentire con i propri sensi ed amare con il proprio cuore fosse non solo possibile ma anche doveroso. Che se cerchi al di là dell'immediata prossimità puoi trovare la nicchia che contiene il piccolo, esclusivo piacere, magari ancora più piacevole perchè noto a pochi.

E oggi sono entrambi due giovani adulti che amano lo speciale, l'originale, la scintilla creativa, lo spunto innovativo, la prospettiva diversa, il taglio singolare, il materiale non consueto.

In una società massificata dove il mainstream la fa da padrone e presidia la fascia di ingresso nel mercato, tutto ciò risulta declinato in termini di esclusività, elitarietà e - giustappunto - lusso. I prezzi lievitano di conseguenza arrivando a cifre che la presbite che abita nei miei occhi spesso confonde per allucinazioni.

"il lusso è un diritto", eh??!!!!

E allora com'è che per procurarmi il bello dovrei vendere un rene? E, se è un diritto, com'è che io non ce l'ho? E, se è un diritto, chi è che mi sta negando il mio? Cosa sbaglio?

"il lusso è un diritto"

quindi à la guerre comme à la guerre, facciamo quel che si deve per potercelo prendere questo diritto!! E quindi? rubiamo? ci prostituiamo? truffiamo? mentiamo? ....

Davvero mi cadono le braccia, davvero penso che questa sia una nazione decotta che non ha più nulla da offrire, un unico grande mercato da spremere finchè ancora rimarrà una goccia e che si fotta tutto il resto!

giugno 15, 2011

Riassunto fotografico degli ultimi giorni

L'inizio dell'estate è il periodo più meraviglioserrimo che c'è


e le cene in terrazza sono il suo trionfo


C'è gente che quando balla fa proprio sul serio ma debbo dire che non è che mi piaccian molto...


(ps l'omarino al centro della foto è quello che si è preso l'onere di insegnarmi a ballare, io non posso evitar di pensare al detto piemontese "balar con ti a l'è come tramudar 'na guardaroba p'la stansia" e considerando le caratteristiche fisiche del fanciullo sentirmi in imbarazzo è un attimo!!)

La princi dopo settimane di sofferenza (mia) si è finalmente comprata le scarpe (dio c'è e questa ne è la prova)

giugno 13, 2011

Vabbè, ma io ho deciso che ne me fotto

Proseguo nella ricerca del mio corpo nel movimento e nella musica. Giovedì scorso ho trovato un gruppo di persone fantasticamente pazze: si ritrovano una volta alla settimana per ballare danze popolari internazionali con l'obiettivo di divertirsi e basta. Chiunque presente ha solo due possibilità: o balla perchè sa ballare oppure balla perchè deve imparare. In ogni caso se superi quella porta balli, se hai le pare è meglio che tu quella porta non la superi.

Semplice no?

I balli, più o meno complicati, sono tantissimi quindi non vengono ripetuti di frequente e non tutti se li ricordano al volo, quindi prima di un ballo lo si prova per rivedere i passi, se non lo sai lo impari. Se sei una neofita imbranata uno dei più esperti ti si mette vicino e ti guida fino a che hai preso il ritmo giusto. Il tutto tra sghignazzate e prese per i fondelli di tutti vs tutti. Insomma mi sono divertita come una matta!!! E non vedo l'ora che inizino di nuovo i corsi per diventare una partecipante solertissima.

Va da sè che buona parte delle mie paranoie si stiano sciogliendo come neve al sole. Resta un pò di imbarazzo quando affliggo il mio partner con la mia mancanza di senso del ritmo ma pare che questo sia un problema solo mio perchè i malcapitati continuano a dirmi che non è vero. Temo in realtà che si tratti di una forma di ossequio ai miei capelli grigi!!! :-)))

E sono contenta. Sono contenta di questa personale primavera tardivissima che mi ha riportato buonumore, fiducia in me stessa, piacere nel guardarmi allo specchio e nel piacere agli altri, batavo in primis, ammettiamolo.

E ripenso a come mi sentivo fino a qualche mese fa e mi dico che il malessere che accompagna il climaterio è veramente pessimo perchè è talmente sottile e strisciante che il buio ti pervade e tu nemanco te ne accorgi. Dico io se non potrebbe essere un meccanismo un pò più semplice!!

L'ho pure scritto qua sopra, credo, di come mi sentissi fuori dai giochi e di come questo fosse destabilizzante. Io, la monogama per eccellenza, quella che l'unico one night stand della sua vita festeggia quest'anno i vent'anni di storia, mi sentivo un treno a fine corsa perchè non pensavo di poter mai più attrarre uno sguardo maschile di ammirazione. E non che una se ne faccia poi granchè di tutta questa ipotetica ammirazione ma tant'è, non avercela più ruga assai!!! E' come disperarsi per la fine della fertilità,

ma tu volevi ancora un figlio??? ma nooo che dici??? peccarità!!! e allora che ti frega? eh. ma sai, è l'idea

E sentirmi lenta, pesante, un poco ottenebrata forse? Pensare di avere davanti meno della metà di quel che c'è alle spalle ... guardare le donne anziane per la strada e le loro gambe grosse e rigide come tronchi e pensare miiii avrà diec'anni più di me! sentirsi ad un passo dalla tomba ed avere ancora tanto da fare, da dire, da riderci su, da amare, da arrabbiarcisi ....

E poi, un giorno, accorgermi che questa nebbiolina che rendeva tutto un pò opaco non c'è più. Che è tutto a tinte un pò più vive e val la pena di respirare a pieni polmoni. Aver voglia di saltare e di ridere e di correre e di ballare tutto insieme. E tutto che scorre veloce, 'azz! persino un pò troppo, e forse una volta non era difficile correre, e forse si mettevano più cose insieme, non si restava indietro anche se si arrancava ma accorgersi che alla fine non frega davvero granchè. E riprendere forme gradevoli ma gradevoli per chi??? ma per me, cribbio!!!! e accorgersi che davvero non frega granchè di chi apprezza ma poi qualche sguardo men che indifferente arriva e scoprirsene grassamente soddisfatta


Ed iniziare cose che si desiderano da sempre ma per una ragione e per l'altra non le si è mai fatte. E sentirsi un pò scema ma ... chisseneeeee!!

E cavallare (andare a cavallo sembra ancora davvero troppo) con entusiasmo, e fare due giri al trotto senza che il mondo traballi tuttointornoate come se ci fosse il terremoto, e convincere la cavalla che sì proprio lì bisogna andare, e no là, zero, non si può, e sì devi proprio trottare e porta pazienza per sto quintale che ci tieni sul groppone, ho capito che la ragazzina da treta chili bagnati è meglio ma questo ti tocca!! su su su animo!!! e scendere a fine lezione e far notare alla maestra che difficilmente ha una apprendista cavaliera più infantilmente entusiasta di quella vecchietta che smonta da cavallo con la certezza che le ginocchia non la terranno su una di queste volte. La stessa che le ha detto, dopo aver visto una fanciullina disarcionata sotto i suoi occhi, 'attenzione ragazze che se succede a me con la schiumarola mi raccogliete...'. E nonostante un pò di fifa non vedere l'ora che arrivi martedì pomeriggio per un'altra lezione ...

E poi oggi, convinta com'ero che tutto ciò stava segnando la fine del climaterio e finalmente! la raggiunta stabilità - nel bene e nel male - della menopausa, oggi che succede???

mi sono tornate le mestruazioni
sgrunt

ma non è che questo significa che uno di questi giorni si ricomincia con le malmostosaggini, veeeeeroooo?????

giugno 12, 2011

Side effect

Allora, io sto qua, nascosta in un angolo di mondo che pensavo tutto sommato improbabile da raggiungere, sono convinta di non far nulla di male, qualche volta mi scappa un pò la mano ma onestamente non credo di aver poi dato chissà che fuoco alle polveri, cio nonostante qualcuno ha ochieggiato da sopra la mia spalla per ... boh, non so nemmeno quanto. Ed in tutto quel periodo questo qualcuno ha patito quel che leggeva, non ha trovato scusanti, non ha elaborato nulla se non un grande malessere, non ha chiesto ragione di niente. Poi quando la rabbia è stata sufficiente (suppongo) il tappo è saltato e sono arrivate le scintille.

Adesso la comunicazione è interrotta e non se ne vede la fine, nè peraltro la si desidera granchè da queste parti, ammettiamolo.

Però un risultato c'è stato, e speriamo che dia soddisfazione! Ogni volta che apro il blog con le meglio intenzioni di scriverci qualcosa mi si bloccano le dita e mi si svuota il cervello.

Vabbè, passerà no?

giugno 06, 2011

E' accaduto il miracolo

Oltre al post precedente avrei un'altra pessima notizia nel cassetto ma ora non ho voglia di ulteriori magoni e poi continuo a sperare che la veterinaria che ho sentito per un consulto circa la mia cana nera sia stata eccessivamente pessimista. Continuo con le mie indagini e poi butterò fuori ma per il momento voglio pensare a qualcosa di gradevole.

E di cosa posso quindi voler parlare se non di

danze e baldanze????

perchè qua, care le mie amichette virtuali compagne di spetteguless, è successo il miracolo!!! e la farfalla (beh se fà 'ppè dì eh???) è uscita dal bozzolo!!!!

Sabato sera nella franzioncina montana dove si trova la casutza e che ha pressapoco quest'aspetto qua
o anche questo

Insomma, in questo miniposto qua, questo we c'era la festa della frazione. Forno acceso, panificazione e, se non avesse diluviato come invece ha fatto, musica danze, baldanze, cibo e quant'altro fa (in piccolo) sagra di paese. Siccome i signori organizzatori sono probabilmente abbastanza intelligenti da pensare che se non c'è pubblico le loro iniziative non servono a nulla, tra le altre idee hanno avuto pure quella di un mini corso di danze popolari la sera del sabato, in preparazione dell'evento danzereccio della domenica.

Sabato sera quindi, ancora complice il maltempo, una buona ottantina di persone si sono ritrovate nel salone - originariamente la stalla - di una baita ristrutturata con una solerte e gentilissima ballerina che insegnava a tutti gli orsi marsicani presenti qualche ballo occitano, aiutata in questo da un paio di volenterosi ed abili maschietti. Come nota a latere lasciatemi dire che questa ex stalla/salone mi ha provocato fremiti di invidia profondissimi: bello, bello, bello!!! se lo zio d'America mi lascia una copiosa eredità giuro che farò carte false per farla miaaaaa!! (non esiste zio d'America, trascurabile dettaglio oibò)

Sta di fatto che ... sarà che non conoscevo nessuno, sarà che la situazione era davvero easy, sarà che era ora che accadesse ma per la prima volta nella mia vita mi sono sentita libera, ho sentito che la testa l'avevo lasciata a casa ed ero lì solo con la mia voglia di divertirmi e di sentirmi la musica nelle gambe. I passi sono diventati improvisamente facili, l'improvvisazione pure, il lasciarmi guidare nema problema (anzi!! ce ne fossero di ballerini in grado di guidare davvero! si imparerebbe in un momento).

E' con malcelato orgoglio che sono diventata la scolara nr. 1 (vabbè l'ho già detto che c'era una certa quantità di orsi marsicani!!!), quella da acchiappare al volo per dimostrare una danza nuova, quella da inserire nel quartetto all'ultimo minuto, quella a cui le altre madame come me chiedevano "ma lei sa già ballare vero?? si vede da come si muove!!!!" (a chiiiii????? che mi sono sentita fino ad un'ora fa come una porta antincendio compresa di maniglione??).

Ho ballato il branle de chevaux, la chapelloise, il circolo circasso, la bourèe a due ed a tre tempi, lo scottish, la polka ed il rondò. Inoltre il batavo dalla platea ha apprezzato una mazurka francese che io mi struggo per ballare e che trovo difficilissima ed ha accettato di venire con me, appena sarà possibile, ad un corso in modo da imparare insieme (cosa che se accadesse sarebbe meraviglioserrimo!!!). Insomma un successo smagliante. Una soddisfazione pazzesca.

Poi oggi l'evento danzereccio purtroppo è stato grandemente mortificato da una pioggia battente che ha tenuto tutti sotto il telone a mangiare gofri ed ascoltar la musica mentre il gruppo di suonatori, a riparo di un altro tendalino, faceva del suo meglio.

Nei rarissimi momenti di tregua però qualche temerario c'è stato ed il risultato è stato una bella sagra di paese dove senza tante pere la gente ballicchiava e si divertiva. (qua sotto ci sarebbe un video ma pare che blogger al momento non collabori ergo se tra un pò non ha finito di tritare pubblico senza e poi cercherò di metterlo dentro da casa. Augh)

Riprendiamo le trasmissioni ...

Faccio un pò di fatica a riprendere a scrivere perchè gli ultimi giorni sono stati funestati da una brutta faccenda: qualcuno che non doveva finire qua sopra (*) c'è puntualmente finito, pare non da ieri, ha letto e interpretato a suo modo e senza appello mi ha dato la croce addosso. Ne è nata una querelle che non so bene dove porterà e non mi aspetto nulla di buono, ora pare che non accederà più, ciò nondimeno la sensazione di essere spiata continua e rende tutto un pò più difficile.

Le mie ragioni per scrivere sono parecchie, la prima e più forte è che questa è una via attraverso la quale io razionalizzo (o cerco di) i pensieri che mi si affastellano in mente a proposito de la qualsiasi. Acchiappo stracci di pensieri che mi girano per la testa, alcuni più rarefatti altri più complessi, alcuni più leggeri altri più profondi, alcuni più lieti altri più tristi o incazzati, e li metto in fila, organizzandoli in sequenze che una persona che legge possa comprendere. Il fatto stesso di passare attraverso questa operazione mi consente spesso di arrivare al nocciolo della questione, magari in più passaggi successivi ma comunque mi è utile per razionalizzare le mie emozioni.

Inoltre, attraverso questo processo, io spesso riesco ad elaborare una situazione ed a superarla, andare oltre, risolvermela o comunque metabolizzarla in qualche modo.

E ancora, la condivisione con altre persone che mi danno il loro input mi fa sentire di avere una rete di relazione che spesso risulta essere più profonda e proficua di tutte quelle che posso avere in piedi in carne ed ossa.

Non ho quasi mai condiviso con persone della mia vita reale l'esistenza del mio blog perchè la dimensione di relativo anonimato mi consente di buttar fuori anche le emozioni meno nobili così come le provo ed in questo caso l'elaborazione di cui sopra è quella che mi consente di non partire per la tangente o di mantere un certo equilibrio (anche se nel mio caso trattasi di parola grossa assai!).

Per tutte queste ragioni io considero questo spazio importante e privato anche se so che non bisogna mai sottovalutare, quando si affida qualcosa all'etere, che la rete è per sua natura anarchica e priva di regole. Ho infatti spesso detto che quel che lasci in piazza non deve essere tale da crearti dei problemi qualora qualcuno ne facesse un uso improprio. Diciamo che è una sorta di rischio calcolato quello che si corre, coprendo le proprie tracce per non farsi scoprire e ben sapendo però che potrebbe sempre accadere.

Potrebbe accadere, ad esempio, che qualcuno mi riconosca e disperda al vento i cazzi miei o che addirittura vada a riferire ciò che io ho espresso in modo non filtrato nelle orecchie sbagliate, provocando più male che bene ed annullando il valore salvifico di sfiatatoio che può rappresentare un angolo recondito di mondo come questo. So che può accadere, spero che non accada e comunque ritiengo che se accadesse la persona artefice di tutto ciò sarebbe lontana dall'essere corretta e come tale sarebbe persona a me sgradita.

Vabbè, è accaduto, pazienza. Io continuo perchè questo è il mio spazio, ne ho bisogno e lo voglio difendere. Così come voglio difendere il mio diritto a pensare le cose peggiori posto che io poi non le agisca. E questo mio scrivere mi consente esattamente quello: sublimare le mie cose peggiori per non arrivare ad agirle.

(*) giusto in caso, non si tratta del mio compagno che pare che da un pò sospetti ma che mai ha voluto approfondire la cosa, rispettando il mio spazio personale. Ora, sarà che è olandese, sarà che tra noi il livello di fiducia è molto alto, io gli credo.

maggio 29, 2011

U.C.A.F.

ovvero Ufficio Complicazione Affari Semplici.

uì. s'è muà!!

Perchè non sia mai che io riesca a vivere qualcosa in modo semplice e piano. No. Io se non incasino la cosa semplice e piana facendola diventare un bordello, se non mi ingarbuglio tra me e me dando prova di schizofrenia, se non rompo le balle al popolo con i miei se e ma ... ecco non sto bene, non sono contenta, non mi sento a mio agio.

E pure questa volta non mi smentisco. Con la fissa del ballo, intendo (che io sia in fissa è innegabile, btw). Insomma il punto è che questa cosa mi coinvolge sul piano emotivo così tanto, ha tali implicazioni che vorrei davvero se non risolvere quanto meno affrontare, che mi pare che sia una sorta di terapia, quelle robe tipo lo psico dramma o quelle terapie che una si mette in gioco a fare il clown ed intanto affronta la malmostosa che è in lei...

Silvia l'altro giorno mi scriveva che lei balla anche il suono del campanello, ed io lo so che esistono persone per le quali muovere il corpo a ritmo della qualsiasi è naturale come respirare. Perchè? e perchè io no? è un fatto di fisiologia del mio cervello? me ne manca un pezzetto? quello che controlla certi movimenti o certe risonanze? Oppure "semplicemente" le inibizioni trasmesse in famiglia e nel proprio contesto sociale nonchè quelle raccolte per strada cammin facendo sono solo quelle a fare da padrone??

Io sento che potrei lasciarmi andare, che potrei imparare a farmi guidare solo dalla musica o da colui con cui sto ballando, sento che potrei mollare il controllo, che potrei spegnere il cervello. Ma non ci riesco. Quando sto ballando e mi rendo conto che sto seguendo il ritmo è come se mi spaventassi di me stessa e trac! sicuro che lo perdo. Quando qualcuno si presta ad insegnarmi io sono imbarazzata da questa disponibilità, ho paura di fargli sprecare del tempo che potrebbe impiegare a divertirsi. Eppure come sarebbe bello affidarsi a qualcuno, anche solo per la breve durata di una danza e lasciare che guidi lui! Del resto in ogni caso quando una persona mi fa una gentilezza, o fa qualcosa per me io non riesco ad accettarlo con naturalezza: rispondo con una gratitudine eccessiva oppure mi ritraggo pensando che sicuramente ha un secondo fine. E' molto più facile farle le gentilezze che riceverle, come i regali.

E della fisicità, vogliamo parlarne? Sono troppo vicina all'altra persona? sono troppo distante? sono troppo pesante? e se questa persona è sudata? e se io sono sudata? e le persone che ti si avvicinano ed hanno odori troppo forti? o presenze troppo forti?

Quando un paio di anni fa fui scossa fortemente da quel minimo inizio di cena al buio totale, la prima impressione negativa che ebbi fu la presenza di altri corpi la distanza dai quali non era sotto il mio controllo. La seconda l'odore di cibi che non potevo vedere, la terza il caldo umido nella stanza. Tutte sensazioni fisiche di eccessiva vicinanza al mio corpo in una condizione di mancanza di possibilità di controllo da parte mia.

Che c'entra tutto questo con il ballo? Boh, non so. Certo è che sono sovrastrutture psicologiche che ho raccolto man mano durante la mia vita e che oggi sono come un muro tra il mio corpo e la mia mente. Se son trent'anni che tiri la carretta da sola, o con la sensazione di essere sola, non riesci più a lasciarti andare nelle braccia di un perfetto sconosciuto il cui corpo ti dice 'fai come me ma fallo camminando all'indietro'. Se la tua 'one night stand' si è trasformata in una relazione ventennale non riesci (posto che tu l'abbia mi fatto) ad affidarti nelle braccia di uno sconosciuto senza se e senza ma ...

Al tempo stesso però credo che se riuscissi a dimostrare a me stessa che si può lasciare andare il proprio corpo senza che questo si trasformi in una colossale figura di sterco (e poi cos'è una figura di sterco? e perchè bisogna fuggirla come il diavolo l'acqua santa?), se riuscissi a sperimentare che lasciare il bastone del comando ad un'altra persona (e per di più un uomo) non implica nulla se non un pò di sano divertimento, se mi concedessi di avvicinarmi ad un altro corpo senza cominciare a farmi troppe domande .. se tutto ciò accadesse riuscirei a trasformarmi in una persona più leggera e, suppongo, più felice.

Ma si può, arrivata a 54 anni, diventare altro da sè?

maggio 28, 2011

Mi sono iscrittaaaaa!!

Ergo ci vado (suppongo, credo, dovrei, si insomma FORSE accade davvero)

maggio 27, 2011

Mai farle certe indagini

Sarà pure il gelsenium ma come mi incazzo in questo periodo, mai.

Oggi ho fatto una verifica perchè il canone di abbonamento al satellite continua ad aumentare, un euro qua ed uno là si notano magari poco ma dallo scorso mese a quello attuale l'addebito è cresciuto di ben 7!! pleuri. Mica noccioline, eh?

Ho scoperto che gli ultimi due euro di aumento (marzo 2011) erano dovuti ad un fantomatico sconto dovuto all'addebito diretto in conto corrente. Ottimo, commento, io non ho MAI avuto l'addebito in conto, ho sempre pagato via carta di credito. Fa uguale vale anche per la carta, dice l'operatore originario dell'Uganda o forse della Moldavia del Nord e con una dimestichezza con l'italiano sufficiente giusto a fargli imparare a memoria lo script. Ah fantastico, e quando sarebbe iniziato questo sconto? da sempre, dall'inizio del contratto (leggi --> nove anni). Ah, ancora meglio, quindi voi interrompete uno sconto e non vi date pena di informare l'utente. No comment. Ed i restanti cinque? Pare che io abbia acquistato via telecomando nell'aprile 2009 un wrestling giornata del valore di 4,4€ ma siccome il mio decoder non è mai stato attaccato alla linea telefonica loro non siano riusciti a fatturarmelo. In questo mese **dopo due anni** per magia qualcuno lo ha attaccato ed ecco che loro - poveretti - sono finalmente riusciti a fatturarlo. Ehhhhhh? Mi faccia riassumere: il mio decoder era attaccato al cavo telefonico per fare l'acquisto ma non perchè voi poteste fatturare???? Ripartenza del pistolotto tale e quale con aggiunta che magari non l'ho acquistato io, magari un altro familiare, magari un amico o magari per errore. Comunque loro adesso lo fatturano perchè il mio decoder etc etc etc ... Posso conoscere le altre voci in fattura? sono questa questa e quella. Posso vedere la fattura? Si certo gliela spedisco immediatamente però le faccio pagare 1,5 pleuri cadauna. Come posso disdire questo contratto? Perchè vuole disdire? Perchè siete dei ladri. Ripartenza del pistolotto uguale uguale uguale. Mi dica come posso disdire questo contratto. Aspetti che controllo, Veda di sbrigarsi che questa è una telefonata a pagamento. Ripartenza di tutta la menata da zero. Insisto e quello mi fa nuovamente attendere solo per dirmi che non può passarmi l'ufficio apposito perchè il sistema non funziona. guardaguardaguardachecombinazione!!!!

A quel punto sono incazzata come un pitone ma so che il mio contratto scade a fine maggio e con il primo di giugno parte il nuovo anno, quindi sono parecchio in zona cesarini mi sa che mi fottono con i 30gg di preavviso. Telefono ad ADICONSUM perchè ho qualche cosa che mi ronza in testa circa qualche provvedimento che limita il potere di questa gente. La strega matrigna che mi risponde mi spiega sussiegosa che ogni contratto ha le sue regole e che pertanto, a meno che non ci siano state violazioni pesanti, quelle valgono e vanno rispettate. Quindi se io non ho disdetto entro i 30gg richiesti non ho la possibilità di smettere di pagare un servizio che non voglio più?? Già, proprio, dice la buonadonna. La telefonata termina con la sottoscritta che si è presa della solita idiota che firma contratti del cavolo e poi scopre a sue spese come l'anno fottuta, piange e si lamenta.

Ritelefono, faccio il giro delle sette chiese, e finalmente scopro che la faccenda è parecchio semplice mandi un certo modello via raccomandata R.R. invocando la (meravigliosissima) legge Bersani e chiedi la disdetta immediata. Pagherai ancora per il mese solare successivo a quello della richiesta e poi te ne liberi. Allora mi girano le scatole persino di più, se possibile, e decido di richiamare l'imbecille a difesa del consumatore la quale mi dice che lei aveva capito benissimo il problema ed infatti mi aveva citato lei per prima la legge Bersani. No amica, te non mi hai detto un beato cazzo, ergo adesso ti dico io che la prossima idiota che ti telefona tu puoi citarle la legge bersani. Insomma lei mi ha telefonato per farmi notare che non siamo abbastanza preparati. Esatto, brava, hai proprio capito.

Insomma, se vi fatturano l'acquisto della qualunque avvenuto magicamente un paio di anni prima, da voi o da qualcuno dei tanti deficienti che vi girano per casa, dovete mandare i vostri lamenti via fax al 027610107 raccontando la storia della rava e della fava e poi non si sa bene cosa accadrà ma per lo meno ci avete provato

Invece se vi volete liberare di questa gente dovete scrivere via raccomandata R.R. seguendo le indicazioni di questo puntatore qua: http://disdiresky.blogspot.com/2007/05/disdire-sky-col-decreto-bersani.html

Prima però ve la dovete vedere con il moroso videodipendente che si sente mancare all'idea di non poter più guardare CSI acculato sul divano con il pc che gli cuoce la gamba sana e piuttosto è disposto a farsi tagliare un braccio.

Per quel che frega a me la tv la si potrebbe mettere sul terrazzo durante il prossimo temporalone

maggio 24, 2011

Riallineamento planetario?

E dopo i due mesi piu' fetenti che io abbia vissuto da parecchi tempo a questa parte, ieri siamo tornati alla casutza!! Ed i pianeti si sono riallineati, il respiro si e' fatto piu' facile, la felicita' mi e' esplosa dentro nuovamente.

Alle volte mi succede di sentirmi cosi' piena di felicita' da scoppiare. Altre volte invece mi sento completamente vuota e mi chiedo dove diavolo la prendessi tutta quella gioia o come facessi o da dove venisse. Poi i pianeti si rimettono in fila ed il miracolo accade di nuovo.

Il sole caldo e l'aria fresca, il verde dei boschi, l'azzurro del cielo sono stati la scenografia che ha accompagnato la colazione. Una mattinata pigra. Il batavo cammina ma da qua a tornare alle nostre gite montane mi sa che ce ne corre, e' comunque sulla strada buona e l'obiettivo per il momento e' recuperare la forma fisica entro settembre-ottobre di quest'anno. Vabbe' sara' per le ciaspole allora! ;-)

Prepariamo qualcosa da mangiare ed andiamo a far pranzo in un trionfo di prati, montagne, pascoli, un anfiteatro naturale a quasi 2000 mt. Quasi nessuno in giro, le mandrie e le greggi ancora sotto, le cane corrono libere, la bionda sembra un missile impazzito, la nera finalmente sembra quasi un cane sano. Poi raggiungiamo un posto comodo per mangiare il batavo i suoi panini, io la mia insalata e bresaola. Mi sento leggera.

Dopo settimane di angoscia, di affanno, di non sapere cosa far per primo, di non avere due minuti di tempo per oziare ... oggi una giornata lenta e lunga e piena di cazzeggio. Ci penso e non capisco cos'e' che a casa mi toglie il fiato. Lontan dagli occhi fa miracoli per il cuore ... Stare a casa ti restringe il mondo intorno, non v'ha dubbio.

Poi l'incontro con una signora che al volo riconosce la malattia della cana nera, mi racconta del suo cane con problemi molto simili alla mia nera e mi dice del suo medico miracoloso.

Arrivati a casa prendo la bionda e me la porto nel bosco, da sola!, lei schizza in avanti ed io mi nascondo, lei si guarda intorno e non mi vede ma scommetto che sa benissimo dove sono. Si fa un po' di cazzi suoi e poi viene a cercarmi puntando dritta sul mio nascondiglio. Continuiamo un poco questo gioco ma poi capisco che tanto non si allontanera' piu' di tanto e mi rilasso e mi godo l'aria tiepida e la passeggiata. Io penso a cosa sto facendo e mi rendo conto che non ho piu' paura e mentre ci penso realizzo anche che non ho piu' paura ad andare al parco la notte o a tornare a casa in macchina, incluse le ore piccole. Sara' l'eta' o il gelsenium?

Alle otto di stasera ho un appuntamento dal magico vete e ci porto la pelosa. Forse ho trovato pico della mirandola ... ho la sensazione che costui e' quello che ha il giusto mix di esperienza, rimedi e coraggio per usarli.

Domani torniamo in citta'. Non ne ho proprio voglia

maggio 19, 2011

A Silvia

Cara MdV volevo solo dirti che la settimana scorsa ho imparato a ballare questo



mentre ieri sera questo (Courenta dla Rocho)





insomma!! io mi applico eh????

Dedicato ad Emily

Lo scorso fine settimana mi sono prodotta in un paio di cenette sciuè sciuè che mi hanno divertita e soddisfatta assai. Poi Emily in un commento scriveva di volere le ricette.

Allora andiamo di segnalazioni, più che ricette vere e proprie, perchè il 90% di quel che produco in cucina arriva più o meno direttamente (nel senso che magari qualche modifica personale alla fine ce la ficco dentro) da un foodblog che io amo tantissimo: http://www.cavolettodibruxelles.it/

La padrona di casa, Sigrid, è stata un'antesignana di questo gusto molto semplice ed elegante, magari un pochino freddo e molto nordico, del less is more, della cucina con pochi ingredienti, poche salse, lavorazioni semplici e cotture molto veloci ed al tempo stesso di combinazioni di ingredienti non banali. Insomma io ho scoperto questo blog credo nel 2005 e da allora la seguo con assiduità, le mie cene sono quasi sempre basate in gran parte sulle sue ricette e francamente le volte in cui ho sbagliato sono state minime.

Venerdì al super avevo trovato del tonno con uno splendido aspetto e quindi ci ho costruito attorno la cena:
bruschette con fragole e olive la combinazione di questi due ingredienti, conditi con olio, aceto di mele e aceto balsamico ed aromatizzate subito prima di andare in tavola con qualche fogliolina di basilico. *assolutamente da provare*

Siccome avevo fatto tagliare il tonno a fette piuttosto spesse ne ho ricavato dei medaglioni regolarizzandone la forma a coltello; le parti più sottili pulite e spellate le ho tritate a coltello e ne ho ricavato delle polpette servite con un bicchierino di gazpacho fragole e pomodoro, qui il segreto è la panatura delle polpette: la ricetta (che però parla di pesce spada: non formalizzarsi pls che con il tonno* vengono ugualmente bene) prevede una granella di pistacchi di bronte e mandorle, io ho usato della granella di nocciole, il punto è che tra la frittura velocissima (un paio di minuti circa) e la granella non assorbono niente grasso e rimangono leggerissime anche se croccanti il giusto. Il gazpacho poi è sublime, acidino e fresco, con la giusta punta di aglio è un antipasto estivo che non ho mai avuto il piacere di avanzare ... A seguire i medaglioni di tonno impanati in un trito di erbe profumate e poi cotti in padella antiaderente senza condimento altro e serviti con una vinaigrette di lampone. Ottimi (che ve lo dico affà??). Insalatina mista ad accompagnare.

La sera dopo, la famiglia Emilystar era con noi, ed a tavola è andata una tatin di insalata belga caramellata e formaggio caprino (la mia variazione sulla ricetta è stata la pasta del signor buitoni, che va benissimo anche se non è la brisee fatta con le tue manine su ricetta originale di Felder etc etc etc), le bruschette fragole e olive della sera prima, un baba ganoush  ovvero melanzane viola tagliate in quattro per la lunghezza e messe tel qel a cuocere in forno 180° per ca. 15 minuti o comunque fino a quando morbide e financo tanticchia bruciacchiate. Spellate e messe nel frullatore con tahina (salsa di sesamo), sale, pepe e succo di limone, il tutto in quantità a piacere. Ne risulta una salsa da servire con crostini o simili, da servire in un piatto con una spolverata di paprika e/o un poco di prezzemolo tritato e/o una fettina di limone per alleggerire un pò l'aspetto che la melanzana versione crema con accompagnamento di tahina rende il colore abbastanza inquietante).

Ancora negli antipasti c'erano i miei peperoni arrosto con bagna caoda provenienti dritti dritti dal freezer e debbo dire ancora buoni. La tecnica migliore per arrostire i peperoni è quella di sceglierli di forma quanto più regolare possibile e metterli a cuocere dopo averli solo lavati (= no tagliati o conditi in alcun modo) in forno già caldo a ca 120° lasciandoceli fino a quando si vedrà la buccia appassita. A quel punto si tolgono dal forno e li si mette in un sacchetto di plastica, lasciandoceli fino a raffreddamento ultimato. Prepararli un giorno per l'altro è un ottimo sistema, ad esempio. Dopo questo trattamento dovrebbero essere pelabili facilmente e dovrebbero restare carnosi il giusto (nonostante il passaggio al freezer).

Per quanto riguarda la bagna caoda io procedo nel più tradizionale dei modi possibili: faccio bollire l'aglio nel latte fino a quando è morbido (diciamo qualche spicchio per ogni 100gr di acciughe, dopodichè però niente è miglior giudice del proprio gusto). Intanto metto in una pentolina l'olio evo e le acciughe e gli faccio prendere calore (att.ne la temperatura non dovrà mai alzarsi più di tanto). Quando l'aglio è morbido lo scolo dal latte (che si terrà da parte) mettendolo a cuocere assieme all'olio, rimestando in continuazione ed impedendo che l'olio prenda a friggere, alzo infatti il pentolino dal fuoco non appena ne vedo un accenno. Con questo accorgimento la cottura prosegue fino a quando sia le acciughe che l'aglio non si sono completamente sciolte. Se dovesse accadere che dopo lo scioglimento la salsetta non è ancora abbastanza densa magari perchè si è abbondato un pò troppo nell'olio la si può ispessire usando qualche cucchiaio del latte di cottura dell'aglio lasciando che si rapprenda assieme al resto. Preparando la bagna caoda in questo modo si ottiene una versione digeribile ma che mantiene le proprie caratteristiche originarie senza trasformarsi in una brutta imitazione.

A seguire ho preparato un sticky lemon chicken usando un par di polletti ruspanti che però mi hanno fregato un tantino: la salsa ha sto vizio 'nfame di sembrare una brodaglia fino all'attimo prima e lasciando il pollo asciutto solo un attimo dopo ... ovviamente noi stavamo con la pentola dell'attimo dopo .... SORRY!!

Di contorno al pollo una padellata di asparagi, piselli e basilico che si fa proprio come dice il titolo: sbollentati a vapore gli asparagi, li ho tagliati a tocchetti un pò grossi tenendo le punte da una parte, e li ho messi in padella con olio evo un paio di spicchi d'aglio ed una foglia di alloro. Fatti cuocere per 10 minuti circa, prima di toglierli dal fuoco si aggiunge un certo quantitativo di foglie di basilico e le punte tenute da parte e si lascia ancora cuocere, coperto, per qualche minuto.

Emily, mi son dimenticata niente???? se si vediamo di inventarci qualcosa ....