Obiettivo Trop Model

dicembre 31, 2010

Ma te dimmi ....

Con la lingua svelta ma il cervello - al solito - in altre faccende affaccendato il mio Batavo In Dotazione parla al telefono con l'AmicadiSempre. Lei gli racconta le sue miserie, lui la compatisce e, in uno slancio di generosità, la invita a raggiungerci per una vacanza sulla neve.

Fine del prologo.

Arriva quindi la batava (alta, bionda e abbastanza corpulenta) in compagnia di un'amica (minuta, mora, curata e graziosa). Separate da meno di un anno, hanno lasciato i figli (entrambe due pargoli, di13 ed 11 anni) a casa e sono agguerritissime. Hanno l'aria di coloro che, riconquistata nel bene e nel male la libertà, sono determitate a farne pieno uso, con l'aggravante di quel "filo" di ansia che genera l'aver superato la soglia dei 40 anni ...

E quindi si agghindano in un tripudio di docce, profumi, phon, spazzole, trucchi e via elencando, il tutto per andare a sciare piuttosto che a cena in rifugio, e ad una si alza il sopracciglio ma poi pensa vabbè .... e ridono e sghignazzano per la qualunque come adolescenti ed il sopracciglio riprende vita ma poi vabbè ... e bevono come alpini alle campagne di Russia a tutte le ore del giorno e della notte (diversamente la ridarola prima o poi passa, no?) e ancora il sopracciglio si scatena ... ennesimo vabbè ...

Poi però una comincia ad avere una strana sensazione. E si dà della paranoica. Anche perchè non è solita a far caso a certe cose .... il BID poi men che meno ....

L'Amicadell'Amica esce dal bagno dopo il tripudio di cui sopra e, rivolta al BID e con atteggiamento piuttosto cocotte, chiede 'sono presentabileeeee?' (una là per là non ci fa caso, ci ripenserà poi). Le conversazioni in inglese stentano mentre fervono quelle in olandese ed una si sente come al solito un pò in colpa perchè in tanti anni non ha mai imparato la lingua del suo amato. Poi però, siccome non capisce il parlato, si trova ad osservare gli atteggiamenti e pensa che il BID starà dicendo delle cose veramente interessanti se l'Amicadell'Amica gli pende così tanto dalle labbra (appunto mentale: chiedere al BID di che cavolo stavano parlando). Poi l'Amicadell'Amica inizia a narrare la sua historia dolorosa e va avanti ed avanti ed avanti, sempre rigorosamente in olandese... uh?

Ma una continuerebbe a vivere nella sua migliore ignavia se non fosse che una mattina a colazione si ritrova l'Amicadell'Amica che le volge le spalle, sta trafficando con la macchinetta del caffè che versa in una tazza, zucchera e porta al BID ... uh? e allora una, sempre più sorpresa e divertita (ma dopo un pò anche un pò seccata) si rifà il caffè comincia a notare tutta una serie di armeggii, mossette, carinerie che le paiono tanticchia fuoriluogo. Fino a quando una sera, a cena in un locale tipico*, le due arrivate dalle piste già piuttosto 'allegre' si distinguono per risate e starnazzamenti assortiti**, e l'AmicadellAmica dà il meglio di sè.

Vabbè, per farla breve, ho evitato di sollevare la questione con il BID ma chiedendogli che gliene pareva di questa coabitazione mi ha confessato che cominciava ad averne abbastanza (evvaivaivaiiii una pensa!!!) e poi coupe de theatre!!! ha improvvisamente deciso di accompagnarmi in città per venire a prendere mio padre!!! Anzi, mi ha proposto di anticipare il rientro a casa, passare una serata sul nostro divano e rientrare alla casutza okkupata il giorno dopo!!! (evvaivaivaiiii una ri-pensa!!!).

Epilogo: sono nel mio letto con il PC sulle ginocchia dopo una colazione preparata dal BID, tra un pò mi alzerò e andrò a prendere papà, preparerò un pranzetto degno seguito della cenetta di ieri sera e poi ce ne torneremo alla casutza okkupata non senza aver prima portato papà alla sua destinazione. Italia-Olanda 1-0!!!

* e ** nel caso specifico locale tipico significa qualcosa di più di un rifugio e di meno di un ristorante, dove comunque fanno il possibile per garantire un servizio elegante ed un ambiente raffinato nella sua semplicità. Se ci aggiungiamo che, oltre ad essere montanari e piemontesi, sono pure occitani doc il risultato è una sala da pranzo dove sulle sobrie conversazioni dei presenti si stagliavano le sghignazzate e gli strilli delle due oche batave con conseguente nostro imbarazzo (visto che andiamo a cena lì con una certa frequenza)

dicembre 28, 2010

Ci dev'essere un messaggio ...

sotto il regalo che il BID mi ha fatto per Natale.

Gli anni precedenti è sempre uscito di casa alle 18 del giorno 24, buttandosi nel primo centro commerciale ancora aperto e comprando in un batter d'occhio pensieri e pensierini per la famiglia e dintorni, ogni anno a me sono toccane le cose più disparate: un libro fotografico sui cani, uno sui fari, un mouse, un disco rigido esterno, un libro di ricette totalmente dedicato alle zuppe. Unica caratteristica comune, nulla che potesse piacermi o interessarmi. in quel momento. Poi, peccarità! a caval donato e basta il pensiero (ma basta co' sto penziero, mò!!! ho finito con il dirgli)

Quest'anno invece, complice la gita a caccia di adsl di qualche post fa, è sparito un pomeriggio intero, laciando la princi e me preoccupate a domandarci quale inutile schifezza avesse deciso di portare a casa a sto giro.

Risultato: quell'aggeggio che collegato alla TV serve a far ginnastica.

A parte che nel provarlo mi sono ammazzata di risate immaginando la povera pedana che stramazzava sotto il mio dolce peso (in effetti stava buttando fuori una serie di messaggi di errore creativi, domenica mattina mi ci sono dedicata con curiosità scientifica e debbo dire che non confido più che tanto nè sulla mia costanza d'uso sia nella sua utilità, ma tant'è .. vedremo.

Purtroppo la fetente mi ha comunicato che ho un IMC terrificante, sono sulla soglia dell'obesità e particolarmente soggetta ad una sindrome metabolica che non mi ricordo come si chiama ma che non dice niente di buono. Nè tantomeno di nuovo, ahimè ...

Poi, sempre il BID, sabato si è dato da fare come fotografo e di nuovo qua ci sarebbe da ridire che uno con meno occhio fotografico raramente si trova. Insomma mi ha scattato alcune foto che avrei già cancellato non fosse che ho deciso di tenerle come monito.

Morale: devo devo devo di-ma-gri-re

E siccome questa risulta essere mission impossible, ho deciso di andare da un dietologo di quelli che ti danno le pastiglie.

De che??? nun zò ma 'ffa gnente.

Ho provato a fare qualche ricerchina in rete ed ho trovato, al solito, tutto ed il contrario di tutto. Da gente che ne magnifica i risultati a coloro che ne dicono peste e corna. Chiaro che il rimedio magico non c'è, diversamente saremmo tutti delle silfidi, ma qualcosa in grado di darmi una mano nel combattere una tendenza all'ingrasso inquietante ci dovrà poi essere, no?

Non so quanto in fretta potrò vedere sto tipo che mi dicono abbia una lista d'attesa interminabile, per il momento la sua segretaria mi ha detto che prima del 3 gennaio non mi parla manco al telefono e che in quella data me ne fisserà uno che sarà comunque nella seconda metà di febbraio. Una mia amica c'è stata e ne dice meraviglie, ha perso 10 chili in tre mesi senza soffrire in modo strepitoso ed ora sta facendo il 'mantenimento', a suo dire non ha riguadagnato niente ... vedremo.

Magari ho tempo per riprovarmici un'altra volta e cambiare idea, chissà ...

dicembre 27, 2010

Senza parole

non ho altro da aggiungere se non che io qua mi sento in pace

Abbiamo dato

OK, ce l'abbiamo fatta!! Superato il Natale, ed il pranzone di famiglia a ranghi ridotti, senza arrivare ai coltelli, e questo mi pare un successo non da poco. Solita mangiata a 5 stelle anche se debbo dire che non è stata eccessiva nè in numero di preparazioni nè in quantità di avanzi. Rapporti di civile affetto tra i presenti e nessuna litigata natalizia o accenno di ... poteva andare peggio.

I rapporti con mia sorella sono ancora e sempre sul filo del rasoio, dopo lo scazzo di qualche settimana fa ci eravamo scritte (in effetti è più facile e meno dannoso di parlare, in certe condizioni almeno) ed io ero arrivata a dirle della mia preoccupazione per la sua magrezza e per il suo nervosismo ma quello è stato anche l'ultimo messaggio, lei non ha replicato e, interrogata al riguardo, mi ha detto che non riteneva ci fosse altro da commentare.

Come dire che, arrivati a mettere il dito sulla piaga, non si può proseguire oltre. Evidentemente non è pronta ad affrontare i suoi malesseri in nessun modo o non lo vuole fare con me o forse alla fine non sono poi così malesseri. Io me ne sono fatta una ragione e cammino sulle uova cercando di non far scatenare delle baruffe e poi andrà come deve andare. Come altri hanno detto, non si può aiutare chi non vuol essere aiutato. E probabilmente non è nemmeno giusto. Parola d'ordine: fatti i cavoli tuoi.

Ortorex soddisfatto e che ieri mi telefona per dirmi che si è divertito: l'unica cosa che mi interessa davvero e che motiva tutto questo inutile ambaradan natalizio.

In tutto questo una piacevole scoperta: so fare i ravioli di magro!!! e ne scrivo la ricetta per futura memoria:

per la pasta:
400 gr farina con un pizzico di sale, tre uova ed acqua q.b. ad ottenere un impasto elastico e non colloso (frase di grande effetto che ho trovato recentemente un pò dappertutto. Quando un impasto non è colloso? quando pare a voi and that's it)

per il ripieno
dopo aver navigato un pò la rete ed aver visto indicazioni le più diverse sono arrivata alla conclusione che avrei usato una proporzione di 50 e 50 di ricotta/spinaci(lessi, strizzati e tagliati piccinissimi) con aggiunta di sale, pepe ed un'idea di noce moscata.

Ho prima preparato la pasta e poi, mentre quella riposava avvolta nella pellicola, il ripieno. Ho poi tirato le strisce di pasta con la famosa macchinetta che credo abiti qualsiasi casa italiana

ed ho distribuito sulla metà inferiore delle pallette di ripieno. Ho ripiegato sul ripieno la metà superiore e mi sono industriata nello schiacciare bene la pasta e tagliarla poi con la rotellina dentata. Con mille dubbi che al momento topico i ravioli si schiattassero spargendo ripieno per tutta la pentola.

Ebbene no!!! non è successo!!! thumbs up to me ah aha ah

Li ho conditi con un sughino semplice di pomodoro anche se la morte loro sarebbe stata con burro e salvia o salsa di noci. Come ben sappiamo Ortorex non accetta di arrivarci nemanco vicino al burro e quindi ho fatto di necessità virtù ...

Ora siamo in montagna, con le due amiche batave, entrambe separate e senza figli e con una discreta ansia da riprendiamoci il tempo perso ... io solo ogni tanto sono spiacente di non parlare nè capire una parola di batavese ... oggi in particolare ne sono lieta perchè gli stanno facendo due cose così al nostro raccontando le loro disavventure ed io ... eh eh eh non capisco!!! che ci posso fà???

dicembre 24, 2010

PRONTI? VIA!!!!

ok, sono pronta. Mi sento come quello senza la maglietta, qua sotto



domattina prima delle otto, sotto quella che suppongo sarà la stessa pioggia scrosciante che c'è adesso, sarò al mercato, solito banco, per comprare la verdura.

Poi, se avrò fatto una coda ragionevole, passerò dal macellaio dove potrei acquistare i ravioli di magro. Questo nella remota ipotesi che io ci arrivi intorno alle otto e mezza e che ci si possa ancora entrare, che le code natalizie di fronte al maslè hanno un che di biblico. Figurarsi che dall'anno scorso hanno deciso di non prendere più prenotazioni che ne avevano talmente tante da non saper dove mettere i pacchi e da perdere testa e tempo nel cercare il pacco giusto. Mi stupisco come non abbiano pensato ad un sistema di immagazzinamento robotizzato ...

Se, come immagino, il sacro graal sarà inavvicinabile, mi cimenterò io stessa medesima ed il ravioli di magro li farò con le mie manine sante. A seconda di cosa mi avrà ispirato al mercato preparerò le verdure per il pranzo dei pranzi ed il condimento dei ravioli. Gli antipasti li porta la sorella ed il dolce il fratello, e meno male.

Nel frattempo in mattinata dovrò andare in banca che qua n. 5 gggggiovani in età varie tra i 14 ed i 25 anni stanno guardando speranzosi al nostro portafoglio. Bisognerà anche trovare il modo di andare a ritirare la legna da ardere in montagna ed il vino da mettere in tavola sabato. Anche l'acqua minerale, ahimè, che oggi mi son dimenticata di comprarla.

Nel tardo pomeriggio altro tempio della stramangiata natalizia, il pasticcere, che domani sera andiamo a casa di amici e ci è stato commissionato il panettone farcito. Sai com'è, visto che di calorie non se ne mangerà abbastanza, il panettone nature sembra brutto, gli mettiamo dentro una bella mappazza di crema chantilly e apposto stiamo.

Sabato in qualche modo arriverà a sera e questa è già una bella consolazione.

Domenica mattina il tempo di metterci verticali e ci trasferiremo alla casutza e qua si chiude bottega fino alla befana. Quest'anno abbiamo un paio di amiche dalla batavia che ci allieteranno con la loro compagnia. Io non l'avevo mica chiesta, per essere franchi, ma va bene comunque.

Spero

dicembre 23, 2010

Operose manine????

Beh, insomma, sono abbastanza una pasticciona ma mi si deve riconoscere una certa testardaggine a volerci provare a tutti i costi.

Insomma, tre donzelle a cui per ragioni diverse *dovevo* fare un pensierino, ed ecco i risultati, tre sciarpe di un filato bellissimo a pallette, facilissimo e velocissimo da lavorare, di una morbidezza davvero confortevole.


Le tre sciarpe

Particolare del filato

Il colore che mi piace di più
E meno male che io sono quella che offre perchè io una sciarpa così non la vorrei proprio!!!

:-))))

Resistere al Natale

Io il Natale lo amerei perchè in fondo mi piacciono le luci colorate, gli addobbi quando sono belli mi mandano in sollucchero tanto quanto mi disgustano i babbinatali rampicanti, e mi piace percepire nell'aria questa aspettativa collettiva, questa vibrazione di masse che anticipano felicità e festeggiamenti.

Mi piacerebbe se non fosse che oggi più di sempre è diventato un'assalto ai carri o, meglio, ai portafogli. La compravendita è diventata l'unico teatro su cui si gioca il sostegno alla nostra economia. La produzione di beni come di idee è un terreno troppo strutturato e difficile da approcciare per una classe di potere che non ha altro per la testa se non la difesa del proprio giardinetto. E allora si ricorre all'unica leva che ancora funziona: "far girare il danaro". Ovvero spremere il consumatore ancora un pò inducendo desideri e bisogni farlocchi e convincendolo che il mercato è lì solo per soddisfarli.

E' poi paradossale però che quando sul mercato arrivi ti accorgi che gli stessi commercianti non possono o vogliono rischiare e luci sfavillanti e vetrine magistralmente addobbate nascondono assortimenti inesistenti. Ti toca comprare ciò che il mercato vuole venderti o fare una via crucis infinita per trovare ciò che davvero vuoi o puoi comprare.

Lo detesto con tutte le mie forze. Così come detesto questa sensazione che stiano tutti con il fiato sospeso in attesa che la gente svuoti le tasche. O la triste constatazione che pochissime persone si sottraggono a questo spreco di massa, quest'isteria collettiva che non si calma se non comprando montagne di roba inutile, senza la quale si viveva bene prima e si vivrebbe ancora meglio dopo ...

Io ho detto basta.

Io adoro comprare regali, l'anticipazione della sorpresa e (spero sempre) del piacere di coloro che ricevono, la soddisfazione che provo quando vedo che ho azzeccato la cosa giusta. Ma questo regalare perchè regalo ha da esse, cercandolo con fastidio o con l'acqua alla gola, è un teatro che non sopporto più. Questi bambini a cui non sai che regalare perchè regali ne ricevono in continuazione e l'eccezionalità della festa li lascia poco più che indifferenti, che hanno un mucchio di pezzi e pezzetti e davvero non sai come fare a non acquistare un doppione ... insomma non se ne può più. Ergo, abolizione dei regali tranne che quelli assolutamente indispensabili.

Non sopporto i biglietti di auguri elettronici inviati a distribution list cieche e verosimilmente infinite, gli sms ricevuti ed inoltrati paro paro,le mail con l'allegato sonoro. AAAARGHHHH: presto fatto, eliminati tutti gli auguri fatti si qualsiasi supporto. Chi mi vuole fare gli auguri me lo dice 'sulla faccia'. Io cartoline vere o virtuali non ne mando, per nessuna ragione.

Pranzo di Natale in 6 con menù appena più ricco del solito e comunque rigorosamente solo a km 0.

Dai, che se continua così magari ce la facciamo a scamparla anche quest'anno

dicembre 22, 2010

Tirare la paglia più corta ...

Qualche sera fa sono andata al giga centro commerciale qua vicino, luogo che ormai rifuggo come la peste. Purtroppo, nonostante io stia testardamente facendo finta di nulla, al Natale non si sfugge ed avevo pensato che lo shopping mall poteva essere una sofferta possibilità di concludere tutte le compere in un colpo solo. Illusa.

Già che c'ero sono quindi andata anche al megasupermercatostellare e me ne stavo tranquillamente in cassa intenta a pagare quando arriva una tipa - si scoprirà poi della cassa centrale - con una cliente al seguito. Si avvicina alla cassiera mormorandole qualcosa e si mette in attesa che la mia transazione termini con il chiaro intento di inserirsi subito dopo. L'insofferenza della cassiera - già di per sè  parecchio sgarbata - mi fa capire che non sono proprio tanto amiche ma tant'è, totale, carta di credito e faccio per andarmene quando la persona dietro di me in coda insorge.

Mi giro e mi accorgo che si tratta della signora che ha un negozio di cartoleria vicino a casa. Una vera stronza. Una che, se vendesse pane e fosse l'unica a farlo, sarei magra come un'acciuga piuttosto di comprare il suo. Tanto per dire ...

Insomma strepiti a non finire e la tipa della cassa centrale deve recedere dal suo intento e lasciar passare madama la marchesa a fianco della quale nel frattempo era pure insorto il marito. Entrambi stavano infatti staccando il soffitto a colpi di urli e proteste.

M'è venuto di pensare a noi ed alla nostra famiglia. Ad un batavo che piuttosto di alzare la voce ingoia la lingua, ad una distrazione verso i fatti della vita spicciola che ci tiene in coda anche quando tutti gli altri sgomitano, che ci fa chiedere il permesso prima di fare le cose e prendere un no come risposta la maggior parte del tempo (si sa che in Italia se chiedi permesso la risposta è no, right?), che ci fa accettare un no come il 50% delle risposte possibili e non come un affronto personale o un insopportabile insulto alla nostra dignità.

Poi però penso che in un mondo in cui ognuno si fa tigre a guardia e difesa del proprio spazio, vero o presunto che sia, chi non lo fa soccombe. Mi viene da riflettere circa il fatto che se tutti gli altri sgomitano per la paglia più lunga chi non lo fa otterrà sempre quella più corta.

A cena, poco dopo, ne parlo con il BID e la princi. Entrambi insorgono ed io finisco per fare la parte della servetta gretta. In particolare il BID dice che lui così non ha intenzione di viverci e che preferisce piuttosto the short straw.

Il giorno dopo lui parte e si fa 80 km di percorso montano parzialmente innevato per arrivare alla casutza dove l'azienda dei telefoni deve installarci la linea per il computer. L'appuntamento era in realtà per qualche giorno dopo ma il tecnico gli aveva telefonato chiedendo se era possibile anticiparlo perchè combinazione sarebbe stato nello stesso posto per un altro lavoro 'se lei fosse disponibile mi risparmierei un viaggio'. Detto fatto, il batavo accetta.

Torna a sera e gli chiedo com'è andata, abbiamo finalmente la linea che ci permetterà di vivere lassù quando lui non sarà in viaggio???? Certo che no. Nooooo???????????????????

No. Il tecnico è arrivato, ha guardato il palo su strada ed ha detto che non è abbastanza alto, che lui non ci può fare niente e che deve intervenire un'altra squadra. Fine dello show.

Quindi il batavo, che non ama protestare e che si gli chiedono un favore lo fa volentieri, è andato fin su per guardare un palo con un tizio che se lo poteva guardare pure da solo e poi tornare indietro.

Questa cosa è accaduta una settimana fa. Da allora non abbiamo più avuto notizie. Inutile dire che il batavo non ha protestato e che sta tranquillamente aspettando la prossima puntata

dicembre 18, 2010

Art. 9

Chi me lo doveva dire a me ....

Che sarei diventata nazionalista?
Che avrei ascoltato l'Inno di Mameli in piedi e con il groppo in gola?
Che avrei ascoltato una voce leggere l'Art. 9 della Costituzione con partecipazione?
Che avrei calorosamente applaudito subito dopo?

Bene. E' successo.

Stasera, prima dell'inizio de La Belle, a mezze luci, nel meraviglioso teatro lirico che Mollino ci ha lasciato,
 sotto la Nuvola quasi spenta,


un intero teatro si è stretto attorno alla stessa idea.

 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione
 
Che, in fondo in fondo, ci sia speranza?????????

dicembre 15, 2010

Esterina

Nel novembre '85 avevo 28 anni, un bambino di pochi mesi, un marito poco sano, un mutuo ed un sacco di debiti. Ed ero appena arrivata in una casa nuova di pacca, in uno stabile nuovo di pacca pieno di altre famiglie indebitate come la nostra.

Al piano di sopra del mio era appena arrivata Esterina, pugliese, un pò più grande di me, due ragazzini adolescenti ed un marito simpa. Ed un mutuo. Ed un sacco di debiti.

E fu subito amicizia, accomunati dai nostri debiti, ci si intratteneva gli uni con gli altri.

Nell'86 però ad Esterina fu diagnosticato un grande show-stopper: carcinoma mammario. Lei non si fece impressionare più di tanto e cominciò la sua battaglia.

Quando le operarono il primo seno si alzò dal letto una delle primissime notti, per aiutare un pipistrello che - incauto - aveva pensato bene di entrare dai finestroni aperti del reparto. Infermiere in panico che si coprivano i capelli temendo che il pipistrello li scegliesse come nido e lei che, tenendosi con la mano quel che rimaneva della sua tetta, convinceva il poveretto a trovare la via di casa.

Terapie, radiazioni, chemio ... non mollava un colpo. Quando i farmaci le risparmiavano i capelli una volta la settimana andava comunque dalla parrucchiera, riusciva a vomitare appena prima di uscir di casa e subito dopo esserci rientrata ma lei alla piega non rinunciava. Le piacevano le cose belle e, con la scusa che del diman non aveva certezza, se le concedeva appena poteva.

Dalla Puglia era arrivata a Torino già grandicella, forse non aveva nemmeno la terza media ma era una delle persone dall'intelligenza più viva e bella che io abbia mai conosciuto. Si interessava a tutto, era informata di tutto, leggeva, amava viaggiare, ascoltare musica, ricamare, cucinare. I suoi dolci pugliesi a Natale erano un tripudio.

Aveva una gatta bianca e nera a forma di palla, si chiamava Annarella. Ed un'altra nera e cattivissima, Cesira. Ed un servizio di piatti della festa con su delle galline bellissime.
Quando le cure non le risparmiavano i capelli si armava di parrucca ma non la sopportava e più di una volta, in giro per la città in auto ed alla guida (e dove sennò?) la acchiappava e la scaraventava sul sedile posteriore dicendo 'a chi non piaccio .. che guardasse da un'altra parte'.

Ricordo ancora i miei figli, meno di 15 anni in due, guardare con sospetto il soffitto mentre io leggevo la descrizione che Roal Dahl fa de Le streghe e della parrucchite, hai visto mai che Esterina fosse una di loro????

Quando la nostra vita divenne complicata, lei diventò la vice madre dei miei figli, quando la sua malattia la metteva ko io diventavo uno dei suoi punti di riferimento. Passavo da lei appena arrivata a casa e poi subito dopo cena, con la scusa del caffè. Lei era spesso da sola perchè il marito piacione correva la cavallina da qualche parte ed i figli, si sa, avevano i loro giri. Diventammo molto impotanti una per l'altra, ci aiutavamo a vicenda.

I suoi cicli di cura divennero sempre più frequenti ed invasivi fino a quando Esterina dovette gettar la spugna. Lei avrebbe voluto capire di più, fare mille domande, codividere paure, dubbi, ansie ed io facevo quel che potevo nel portarle a casa informazioni, articoli, puntatori alla televisione.

Lei cercava in tutte le direzioni. Cercava appigli, speranze, alternative. Cercava la fede in qualcosa che però non trovò mai.

Se

fosse esistito allora sarebbe stato una risorsa importante per lei. E per me assieme a lei.

La strada di Esterina si è interrotta nel 2001, non dico che non passi giorno senza che io la pensi ma quasi

dicembre 14, 2010

314-311

Non mi aspettavo che lo sfiduciassero, assolutamente no. Mi aspettavo che in qualche modo risicato la maggioranza tenesse e che la compravendita delle vacche fosse una sorta di misura precauzionale.

Ma la tragica farsa andata in scena oggi mi ha lasciata davvero senza parole.

Sopra tutte le considerazioni del caso mi sembra che niente più di questi numeri dimostri che a Berlu in primis, e poi a tutti gli altri, non freghi assolutamente nulla di niente se non l'affermare il proprio potere, salvaguardare i propri fottuti privilegi e se tutto ciò manda in vacca un paese, una fetta della nazione, un consistente pezzo di futuro ..

CHI SE NE FOTTE

Non che sia una novità, per carità, ma vederlo esposto così, senza nemmeno il ritegno di travestirlo da qualcos'altro, mi impressiona davvero.

Volendo trovare il positivo a tutti i costi si potrebbe dire che per lo meno non sono ipocriti .. :-(.

E poi c'è ancora gente che pensa che bisogna restare?????? Se io potessi deportare i miei figli penso che l'avrei già fatto.

dicembre 12, 2010

Sabato cittadino

In effetti era un pò che non accadeva e debbo ammettere che il mio buen retiro montano ha il suo fascino ma anche la città ....

La princi ed io ci siamo coccolate con una passeggiata al mercato torinese dei robivecchi, il Balon.
Erano secoli che non ci andavo. E' a Porta Palazzo, zona di immigrazione per definizione, e sebbene sembrerebbe tutto cambiato, in realtà io credo che sia sempre tutto uguale. Oggi la zona è in mano a maghrebini, africani e cinesi ed a chi, come noi, vive normalmente in zone cittadine dove l'immigrazione è ancora poco visibile, lascia un mix di sensazioni discordanti.  Sicuramente il fascino per usi e costumi altri ma anche l'imbarazzo nel passare in mezzo a questi nutriti gruppi di uomini stranieri che ti piazzano gli occhi addosso e non si spostano manco a pagarli e che ti costringono a fendere la folla ad occhi bassi che preferiresti non essere interpretata come una che li sfida, per lo meno quando ne hai una bella cinquantina attorno a te ... se poi sei con una giovane ragazza peggio che mai, ovvio (c'è da dire che i 50plus ed i capelli grigi aiutano parecchio eh eh eh!!).

Per non parlare della consapevolezza che mani leste e traffici loschi sono roba ordinaria, spaccio in primis ma non solo. Ma anche la constatazione che i poveri sempre poveri rimangono e se da una parte del grande viale trovi la quiete delle case borghesi ed il mattino pigro di un quartiere di movida notturna, dall'altro lato trovi le case macilente, gli affitti a strozzo, la gente appesa al permesso di soggiorno, la dispensa del Cotolengo e via narrando ... Ripenso alle storie di immigrazione che raccontava mammà, lei e la sua famiglia arrivavano dal sud ed hanno fatto tutta la trafila dal capo famiglia che con i due figli più grandi che arriva ed abita nelle case con le blatte di quella stessa zona fino al ricongiungimento di tutta la famiglia e la casa popolare nella zona operaia.

E ricordi i racconti della diffidenza verso i 'terroni', sporchi, urlanti e pieni di figli, quelli che coltivavano i pomodori nella vasca da bagno e cucinavano con l'aglio e tiravano il collo alla gallina sul balcone lasciandola appesa a testa in giù che drenasse il sangue. I mariuoli che rubavano le biciclette e la gente per bene andava a ricomprarle proprio a Balon, questo prima che diventassimo tutti ricchi ma poi si andava lo stesso per l'autoradio e dopo ancora per il telefonino .... Plus ça change, plus c'est la même chose

foto presa dalla rete se qualcuno se ne risente che me lo dica, la tolgo immediatamente
Oggi noi romantici e nostalgici ancora ricordiamo bene i millemila banchi di ravatti con il feramiu' (robivecchi, appunto) che parlava piemontese ed i mobili vecchi da comprare e restaurare e il giro fatto il mattino presto anche con il freddo che mozza le mani perchè, si sa, la speranza di capitare su qualche affare c'era sempre; banchi tanti, qualche interno macilento di case che ti chiedevi se era quella la volta che sarebbero cascate. E ci sentiamo un pò a disagio nel constatare che la maggior parte di coloro che stanno dietro ai banchi non è piemontese ma per la verità nemanco italiano ... e francamente ci dà da pensare anche il fatto che i negozi di mobili vecchi sono invece tutti in mano ad italiani, il più delle volte piemontesi ...

E per il piacere di mettere insieme ciò che insieme non può stare, ancora con la princi, concludiamo la giornata con uno dei due balletti di Natale nella programmazione del teatro lirico cittadino: la Cenerentola di Prokoviev messa in scena dal Balletto di Montecarlo.
un allestimento che poco conserva del balletto di repertorio, molto concede alla danza contemporanea con una scenografia scarna, leggera, luminosissima, costumi essenziali e trovate affascinanti

Bello, elegante e davvero piacevole. Peccato per i 60€ cadacranio del biglietto che davvero fanno venire un pò i vermi soprattutto quando realizzi che lo spettacolo è molto leggero e veloce, dura due ore risicate e siccome l'inizio è stato anticipato alle 20, questo significa che alle 22 si va tutti a nanna. Ti chiedi perchè visto che i nostri ritmi non sono esattamente quelli di un paese nordico e ti rispondi che con buona probabilità dalle 22 in poi il regime di straordinario delle maestranze del teatro (dagli orchestrali in poi) diventa più dispendioso per il teatro e quindi il semplice trucchetto di anticipare l'inizio di mezz'ora consente di portare a casa delle belle ottimizzazioni economiche ... Vabbè a pensar male si fa peccato etc etc., dico solo che per arrivare in tempo ti ammazzi e poi alle 22 tocca suonar la ritirata o inventarsi qualche attività compatibile cercando di non andare in fallimento.

Il BID a casa è perso nelle sue attività informatiche e non chiede di meglio di restare unico padrone del nido, senza la sottoscritta che pretende che ogni tanto si fermi e si manifesti tra noi viventi o magari gli chiede gentilmente di fare qualche mestiere (diocenescampi!!! ...).

La princi sembra risalire la china e anche se non ne parla si vede che va meglio.

Io ho trottato tutto il giorno (pomeriggio di veterinario) come un leprotto ma francamente non mi sento stanca(solo vagamente preoccupata)

dicembre 11, 2010

Ortorex (& me)

E' ormai un rito: quei rari we che non si va in montagna, Ortorex viene a pranzo. Ma bisogna invitarlo, tutte le sante volte, perchè se non lo fai allora lui non viene che non si sa mai cosa tu magari volevi fare e sia mai che sia lui ad impedirtelo!!

Da quando riceve l'invito esplicito, lui si prepara.

Innanzitutto prepara l'ordine del giorno: di cosa parliamo? Ovviamente la politica la fa da padrona, meglio di un elzeviro politico. La disamina delle imprese di Misirizzi e della sua coorte va fortissimo, ovviamente, ma non ci facciamo mancare gli strali contro la Palin (rea di ledere la popolarità di Barak) piuttosto che qualsiasi evento significativo di politica internazionale. Subito dopo vengono i mutamenti climatici, il riscaldamento globale e compagnia bella. Allo stesso livello in graduatoria la religione con tutti gli annessi e connessi, ovvero perchè è evidente che un dio non esiste o se esiste non ha tutti i poteri che la chiesa cattolica vuole che abbia.

Ma un pranzo domenicale denso di conversazioni impegnate difficilmente gli è sufficiente! Mentre io riordino la cucina lui si fa una pennica sul divano dalla quale risorge pieno di energia giusto in tempo per realizzare la seconda parte del suo programma: dove andiamo??

Da quando ho preso l'abitudine di regalargli la tessera musei è tutto un visitare mostre a destra e manca (che le attività gratuite sono di grande motivazione al nostro) ed il suo gusto si è via via affinato rivelando un'insana passione per l'arte contemporanea!!! diocisalvi!!!!!

Un mesetto fa mi ha preso per le orecchie e portato ad Artissima, mostra mercato di arte contemporanea che ci vuole del bel fegato a visitare. Qualche esempio



The sky is calling

Dettaglio di 'The sky ...'


Arte???? hummmm
Durante la visita abbiamo discusso vivacemente perchè lui sosteneva che se ti spiegano poi tu capisci e cose che avresti detto che erano delle hahate di colpo diventano comprensibili e belle. La mia tesi era 'si vabbè, sono d'accordo, ma certe cose rimangono delle hahate anche dopo che te le hanno spiegate'. Vabbè io con certe espressioni di arte contemporanea sono fortemente in disaccordo, savasandir.

Ovviamente l'uno non ha dato ragione all'altra ed è rimasta questa cosa sospesa nell'aria. Non sia mai!! Domenica scorsa, per chiudere degnamente la discussione segnando finalmente un punto a suo favore, mi ha presa per il collarino e mi ha portato in un museo di arte contemporanea dove hanno questa pregevole iniziativa dei mediatori culturali d'arte, giovani di belle speranze ed adeguati studi, principalmente fanciulle, che a tuo piacere sono disponibili a spiegarti una certa opera oppure ad accompagnarti per tutta l'esposizione raccontandoti questo e quello.

In questo periodo espongono arte contemporanea russa (credo di aver detto tutto, se non l'avessi fatto ecco qualche fotina presa a caso dalla rete, casomai qualcuno si risentisse che me lo dicesse che le levo)



Gutov


Tra l'altro le opere che più hanno impressionato il nostro sono quelle tridimensionali di Gutov che viste da una posizione esattamente perpendicolare al quadro sono facilmente identificabili come disegni (nella fattispecie ispirati a Rembrandt) ma da qualsiasi altra angolazioni altro non sono se non un ammasso di ferraglia. Vedere qua per credere.

Domenica prossima verrà di nuovo a pranzo, diociscampi dal suo programma!!! anche perchè è dall'inizio della settimana che lo sa ed ha quindi avuto abbondante tempo per prepararsi :-}. Io gli ho proposto di andare in un canile qua vicino perchè voglio capire meglio come funziona il volontariato (e lui mi ha prontamente risposto a) di farmi furba b) che se proprio proprio voglio fare la volontaria qua dietro c'è un'associazione che assiste persone con deficit mentali assortiti e mi ha 'sistemata per le feste'). In alternativa gli ho proposto il Museo delle Arti Orientali che è da mò che voglio vedere ma lui ha fatto spallucce e mi ha detto a) che l'ha già visto b) che lui dell'arte orientale ci si sciacqua ...

Io non posso nemmeno immaginare come vivrò quando - accà a cientanni - non ci sarà più

dicembre 10, 2010

Comfort hole

Riprendendo il tema del comfort hole di qualche post fa ...

Nel bosco la neve comincia ad essere abbondante ed occorrono le ciaspole, poi succede che un rialzo improvviso di temperatura con tanto di pioggia sia seguito da una notte fredda, ed ecco che tutto diventa come di vetro


Peccato che il meteo non accompagni perchè poi, gran parte  del percorso lo si fa nella nebbia


La neve, il bosco, le ciaspole ai piedi, il BID e le mie cane ... io francamente non potrei chiedere di più. La cana nera non si allontana, ha scoperto da tempo che in neve fresca è meglio camminare sulle impronte delle nostre ciaspole. La piccola peste bionda invece corre avanti e indietro in continuazione scaraventandosi su per la scarpata, giù per la scarpata, avanti in mezzo al bosco e indietro di corsa, tutte le orme di selvatico sono sue, per non parlare del poco sterco che ancora si trova in giro!! Fortunatamente è tutto gelato e lei non riesce a profumarsi più di tanto. Dopo tre ore di questa musica


tu diresti che arrivata a casa si galvanizza in una dormita coi controfiocchi, no???? e infatti la cana nera scompare al mondo fino a nuovo ordine, il nostro tormento invece ...
... non molla!!! ma di che è fatta???? mah ....

Il BID ed io, spiaggiati sul divano peggio di due orche marine, abbiamo i nostri mestieri in mano ma in realtà l'unica cosa a cui prestiamo attenzione è ...

In alternativa, il BID lavora ...
Poi, il giorno dopo, una si alza e questo è quello che vede dalla finestra

i santi e le madonne che tira immediatamente dopo, realizzando che si torna a casa, ve le lascio immaginare

dicembre 09, 2010

OK, mettetevi una mano sulla coscienza e ...

mandatelo a casa!!!!

Questo in sintesi il concetto del messaggio che farete partire da questo sito


Ognuno per sè chiaramente, personalmente non posso che citare la Littizzetto

"Berlu ha detto che gli studenti veri sono a casa a studiare e non a manifestare. Acnhe i presidenti del consiglio veri dovrebbero essere in parlamento a legiferare ed a occuparsi di noi invece di pensare a chi invitare a cena. Eppure sono presidenti del consiglio veri!"

dicembre 03, 2010

Paciencia mia paciencia famm' santaaaaa ...

Cantava la mia mamma quando stava per esplodere appresso a noi bambini. Il passo successivo era vederla arrivare come una furia brandendo ... la riga da sarta!! e menando fendenti come il feroce Saladino ...

Mi viene sempre in mente quando sta per scapparmi la pazienza, che sono lì che conto fino ad unmiliardoemezzo per non dar fuori di matto.

Questo solo per dire che sopportare una figlia in depressione da fine amore è

impresa sovrumana

dicembre 02, 2010

ODDIO ODDIO ODDIO ho perso l'anellino!!!

E adesso chi mi salva?

Mooltooo tempo fa, non ricordo nemmeno come, mi sono ritrovata per le mani un anellino di ferro con uno strano simbolo sopra, o forse solo un decoro, di dimensioni regolabili ma di materiale troppo duro per poter essere facilmente piegato. Pare arrivasse dalla mia prozia e che fosse di origine egiziana a lei giunto non so come. Non riuscii ad infilarlo perchè le manone delle generazioni successive non si capisce bene come ma sono sempre troppo grandi verso quelle delle generazioni precedenti, e non riuscendo ad aprirlo visto quanto era resistente il metallo, decisi di tenerlo nel portafoglio a mò di portafortuna.

Da allora - e son passati davvero tanti anni! - l'anellino mi ha fedelmente seguita attraverso cambi di portamonete, portafogli, borse, borsette e quantaltro. E considerando quanto sono sbadata e disordinata questo di per sè è già rubricabile come miracolo!!

Qualche giorno fa ho smanacciato malamente nella borsa appoggiata sul sedile accanto al posto di guida, ho rovesciato il portafoglio e praticamente mezza borsa, dopodichè ho cambiato borsa quelle tre o quattro volte (a propò ma solo io ho uno strato di monnezza stabile in ogni borsa e quando la cambio mi limito a prendere il portafoglio e poco più e spostarli altrove con il risultato di avere lo scaffale delle borse pieno di monnezza peggio che a Napoli?)
e...

l'anellino è sparito, non lo trovo più!!!

OM - MIOD - DIOOOOO!!

Da allora ne stanno succedendo di ogni dal cane che mi diventa lebbroso, a multe relative ad auto che non posseggo più che arrivano, per arrivare a bolli di circolazione che mi dicono non aver pagato e che ovviamente non ho strumento alcuno per a) capire se è vero b) eventualmente dimostrare di aver già pagato (ed con una delle due pratiche me ne faccio per ben 500€).

Io non sono superstiziosa, anche se questo anellino che mi seguiva negli anni lo trovavo confortante, ma se continua di questo passo lo divento!!! Oltre a finir sul lastrico, ovviamente!!