Obiettivo Trop Model

marzo 11, 2009

Avviso ai naviganti ...

I commenti al post della princi e la litigata a muso duro di due sere fa (e l'attuale clima da guerra fredda) mi hanno fatto assai riflettere. Poi salta fuori Emily a scrivere di madri e di figlie ed una pensa che le abbiano letto nel cervello. E si sente una madre di sterco, tutta sbagliata.


Io sono un pò sconfortata onestamente. Mi chiedo, come dozzine di genitori prima di me, che cosa, dove e quando ho sbagliato. Perchè qualche cazzata debbo proprio averla fatta se mi coltivo siffatte serpi in seno.

Non sono ancora arrivata a mettere bene a fuoco i dettagli e non so se mai ci riuscirò, in fondo è una faccenda dolorosa per davvero questa.

Ma una cosa penso di saperla e da qui l'Avviso ai naviganti.

Io oggi credo sia importantissimo riuscire a vedere il rapporto con i propri figli come un progetto educativo coerente che si sviluppa nel tempo adattandosi alle circostanze ma conservando comunque una sua integrità. E credo anche che questa della coerenza e continuità sia la cosa più difficile da raggiungere perchè poi la vita si fa pressante e molto spesso è più facile trovare soluzioni quick&dirty che continuare ad applicare quelle regole che sotto il profilo teorico sono quelle giuste ma che richiedono dispendio di tempo ed energie.

Forse nel mio caso parte del problema è stato proprio questo, aver le mani troppo piene e non riuscire ad essere all'altezza di standard di vita ed educativi smentiti poi nei fatti. La storia con mio marito che andata com'è andata con la malattia e tutto il resto, poi l'olandese, la separazione, lui che c'era e non c'era, la morte di mio marito, le difficoltà economiche e, spalmato sopra tutto, il lavoro come collante, come contesto in cui valere per me stessa e non per tutti i carichi che mi stavano attaccati, il lavoro come sfida in cui buttare l'anima (ed un sacco di tempo, di energia e di attenzione). (tutto ciò suona come scusa, mi sa)

In tutto questo i ragazzi sono probabilmente rimasti un pò schiacciati ed io probabilmente mi sono lasciata trascinare dagli eventi, inventando tutte le volte una possibile soluzione nuova che sicuramente era il meglio che potevo partorire in quel momento ma che non necessariamente aveva una relazione con il prima e con il dopo.

Ed allora forse non sono riuscita ad alimentare a sufficienza il loro senso del dovere, o forse l'ho fatto fin troppo e loro adesso gli si rivoltano contro. O forse rappresento/ho rappresentato un macigno difficile da imitare ed impossibile da ignorare. Boh ... mi ci incarto regolarmente dentro questi ragionamenti.

Non dispero di vederli stabili e radicati a terra in un futuro chissà quanto lontano ma quando intravedo - o credo di intravedere - il marasma che hanno dentro mi chiedo fino a che punto ce l'avrebbero avuto lo stesso perchè sono figli del loro tempo oppure quanto gliene ho seminato dentro io ....

Ma ha senso tutto questo tirarsi le palle in materia di errori commessi con i figli? Francamente non credo: ormai non posso più rimediare ergo tanto vale accettare di aver fatto cazzate e sperare che loro trovino il modo di rimediare.

Comunque, se c'è qualcosa che cercherei di rifare e se posso dire a qualcuno attenzione! questo sarebbe proprio in merito alla coerenza necessaria per stabilire una regola e poi confermarla tutti i santi giorni senza ricorrere a scorciatoie. Ed è una faccenda scomoda e faticosa perchè le regole vanno spiegate, verificate, reiterate senza fine anche quando non si ha tempo o si è stanchi. Anche quando ad arrangiarsi da sole/i si farebbe prima e meglio.


E stabilire quelle regole che servano a rafforzare l'idea che la famiglia è coesione, presenza e collaborazione di tutti anche quando per fargli svolgere i compiti assegnati devi trasformarti in carabiniere e spendere più tempo ed energia di quanto faresti facendo tu o facendoti aiutare dalla tata, colf o quant'altro.

Per i dettagli realizzativi del mio caso, qualora anche servisse di ispirazione a qualcuno, per il momento passo la mano perchè sono troppo sconfortata per avere un pò di ottimismo. Poi passa, già lo so ...

8 commenti:

Monica ha detto...

in qualche modo sono stata una figlia principessa, per alcuni aspetti. eppure venivo di una famiglia regolare e stabile (al contrario delle famiglia irregolare ed instabile che ho "regalato" alle due mie figlie, separata io e con due padri diversi loro). ho offerto ai miei una figlia brava ragazza ma incazzosa e anoressica, per qualche anno, una adolescente irrequieta e una donna scombinata.
e la colpa era loro. ovviamente. un pò di analisi mi ha condotto sulla malaugurata strada dei traumi infantili. ho dovuto cominciare a studiare (a 44 anni) come consulente pedagogico per trovare il bandolo della matassa, i segni che i miei genitori hanno impresso in me volontariamente o meno, nell'insegnarmi, l'onestà, l'amore per il lavoro e per i dettagli, il gusto infinito di leggere e di pensare, la lotta costante per cercare di guardare oltre. è mia responsabilità, nel bene e nel male, sia la testa durissima, e la voglia di fare tutto da sola, di dimostrare sempre che sono una tosta.
ho imparato a trovare le tracce di ciò che io sono e ciò che i miei mi hanno lasciato. perdonando un pò tutti, e pensando che cercare le colpe, per anni, ha tolto molto ....
i miei hanno fatto del loro meglio, e forse hanno lasciato cose che non volevano o non pensavano di lasciare ... ma alcune cose sono per me essenziali e preziose assai più di quello che loro potessero immaginare.

insomma le principesse passano e nascono le donne.
credo che nella principessa ci sia una donna che aspetta di trovarsi ....

auguri ....

Anonimo ha detto...

che fatica che fatica che fatica.
io ho capito solo una cosa: qualunque cosa fai da madre, sbagli.
io cerco di tenere a mente pochi concetti quando ho a che fare con i miei figli: rispetto x quello che sono anche se diversi da me, coerenza tra quello che dico e faccio.
ma bisognerebbe sentire loro tra un po' di anni....

Anonimo ha detto...

P.s. dimenticavo.....ma quanto mi fa gongolare di orgoglio essere citata nel tuo post.....

Anonimo ha detto...

Mi sa che sono abbastanza d'accordo. Con una precisazione: che alle regole ci devi credere, altrimenti non ce la fai a rispettarle. E con qualche deroga. Anche i genitori sono persone, e ai figli fa bene un giro sulla giostra della complessità. Tanto, di sbagli se ne fanno comunque. Li fai quando meno te lo aspetti. Li fai proprio quando pensi che vada tutto bene. E te ne rendi conto dopo anni.
Però, come nel caso di Emily, a volte dopo anni sei anche in grado di guardare le cose col dovuto distacco. Per dire che anch'io, di mia madre, tante cose le ho capite dopo...

graz ha detto...

MONICA, LGO, EMILY: grazie per commentare, non avete idea in questo momento quanto mi serva confrontarmi con altre DONNE (LGO si diceva ...). Se poi contate che il padre non c'è più e che il mio compagno vuole molto bene ai miei figli ma non è padre di testa prima ancora che di biologia .... (beh anche il padre non era poi 'sto padre ... più un fratello maggiore cazzaro veramente).

Se continuate a leggermi però mi sa che vi intossico perchè non ho mica ancora finito di buttar fuori.

Meno male che blogger non lo sa sennò mi espelle per noia reiterata!!!

graz ha detto...

Emily, mi piace leggere i tuoi post. Te l'ha già scritto. Li trovo semplici ma molto centrati. E la storia con tua mamma è caduta come il cacio sui maccaroni ... citarla era il minimo :-))

Monica ha detto...

procedi avanti dritta che ti seguo .....
:-)

graz ha detto...

:-))))))