Obiettivo Trop Model

marzo 30, 2009

Tornata sono!! (post blasfemo)

Allora, la missione principale della gitarella, che era di far spurgare le nequizie del batavo a colpi di massaggi (a me) e danni (alla sua carta di credito) si è miseramente arenata allo spaccio di un maglificio noto (mi dicono) per la produzione di cachemire. Dove ho comprato due maglie.

Per lui.

Ovviamente il batavo ha finto di disdegnare il genere, tranne indossarne una immediatamente e gongolare tutta la sera su tanto che era morbida, e tanto che ci stava bene dentro, e tanto che era calda, e tanto che era leggera ...

E' ufficiale, da sabato il suo nomignolo è diventato gongolo (e per questo si ringrazia la princi che in queste cosa non sbaglia un colpo).

Poi ho scoperto che le ceramiche di Deruta saranno anche strafiche e strabelle ma hanno dei prezzi che piuttosto di mangiarci dentro mi sparo e come tale niente acquisti al negozio della fabbrica visitata, con grande scorno del proprietario che ci ha fatto da guida intercalando le descrizioni del processo produttivo con quelle della misera fine che la sua secolare azienda presto farà se gli americani non si decidono di ricominciare a comprare. Insomma, siamo uscite con un carico di angoscia da lui gentilmente trasmesso che lèvati! Mi sono sentita in colpa ma non si poteva proprio fare: il mio servizio scompagnato di primette di ceramiche di Vietri non si poteva proprio accompagnare (mi sarebbero serviti i piatti piccoli) con quelle di Deruta e, in ogni caso, quelle meridionali mi son costate meno di un terzo di quanto avrei speso in Umbria.

Poi, un giorno e mezzo per vedere Assisi, la zona di paesetti lì attorno (Deruta, Spello, Montefalco, giusto per fare qualche esempio), la campagna tra Foligno e Orvieto, ed infine Orvieto stessa ... beh ... era davvero proprio troppo poco. Quindi toccata e fuga, giusto le primissime impressioni al volo. (e da qui, post blasfemo)

La basilica di S. Francesco mi ha - come previsto - dato i brividi e riempito gli occhi di lacrime da tanta bellezza. Quella inferiore mi ha commosso per il senso di raccoglimento che ispira. Il duomo di Orvieto ha una facciata che ti esplode negli occhi infilandosi nella stradetta stretta che stavamo percorrendo e dentro è così ampio e severo che sembra ricordarti quanto piccolo sei nell'universo, tranne poi arrivare nella tribuna ed esplodere in una magnificenza di tratto e di colori da togliere il fiato.
OK. MA ...
Che brutta sensazione questa industria del turismo religioso!! Mi rendo conto che le masse in gioco quelle sono e che se non ci si mette un filo di organizzazione diventa altro che un bordello!! Però .... di spontaneo non c'è rimasto niente. Per non parlare di quell'infilata di negozi che vendono scemenze. Non posso nemmeno iniziare ad immaginare cosa debbono essere posti come Lourdes o il paese di Padre Pio.
Brutto.
Poi mi è sovvenuta un'altra riflessione. Francesco era personaggio alquanto singolare e la sua regola piuttosto severa, no? E tu guarda che risposta la Chiesa gli ha dato, gli ha eretto sto po' po' di opera che sembra irridere il più povero tra i poveri e sembra dirgli 'ma che te credevi de fà, comparuzzu bello?'

Altra riflessione, su tutt'altro piano, è che ho avuto l'impressione che di gente in giro ce ne fosse tutto sommato poca. L'aria era affatto positiva, i negozianti parecchio mesti, sarà che il tempo non era granchè ma l'impressione era di preoccupazione generale. Di attesa di qualche cosa che si spera avvenga ma non ci si crede più tanto.
Mah ... sarà questa la crisi o sono io che mi lascio suggestionare?

5 commenti:

lerinni ha detto...

ecco. io il turismo religioso lo detesto. con tutte le mie forze. mi manda in disamore qualsiasi posto, per meraviglioso che possa essere.

bentornataaa!

graz ha detto...

No, veramente. Uno strazio di torpedoni carichi di vecchietti tutti in fila. E tutti dentro, giro veloce, auricolari nelle orecchie per sentire la guida, altoparlante che scandisce la visita con moniti vari. E le monetine per accendere la luce che sennò non ci vedi una cippa e che ci sei venuto affà ...

Insomma, proprio una roba mistica.

Secondo me Francesco si rivolta nella tomba come un frullino.

emily ha detto...

madunnuzzasantissima che mi tocca leggere!!!!
hai tutta la mia approvazione: io a lourdes volevo prendere un randello e fare a pezzi le bancarelle, che l'unico passao del vangelo che ho mai apprezzato è quella di gesù con i mercanti del tempio.
se ti ha fatto impressione ad assisi nn andare mai da padre pio o a santiago di compostela: quest'anno siamo stati a fatima e mi è sembrato meno vergognoso, ma la spianata di cemento nn è certo bella da vedere, ma si sa, quando arrivano i pulman di fedeli da qualche parte li devono scaricare!
hai ragione a lascire li le ceramiche hannod ei prezzi che nn ha senso, azzz se ti cadono x terra ti va in frantumi un capitale!
sono felice che sei tornata!

graz ha detto...

Grazie bella!! fa piacere sentirsi accolta!!

Sai che a Santiago io vorrei andare per fare un pezzo del Camino? Camminare per me è una forma di meditazione e mi piacerebbe provarmi su un percorso lungo e serio. Immagino che ce ne siano altri ma quello di Santiago è il più noto, è più facile trovare documentazione. Non vorrei andarci da sola però (anche se mi dicono che c'è talmente tanta gente che ci si mette un attimo a fare amicizia).

emily ha detto...

io ci sono stata un paio di volte, ma nn ho mai fatto il percordo a piedi: sono laica e certi rituali nn li sento miei, sarebbe assurdo fare il pellegrinaggio.
ma quando andrai tu sono sicura che sarà un'esperienza particolare, lo dicono tutti.
spero che chiuderai un occhio sul business. anzi, chiudili tutti e due