Obiettivo Trop Model

febbraio 01, 2010

Sapevate che ....

Oggi giornata lavorativa ed il vero lusso, il vero scoop, è questa cosa del batavo che lavora da casa e si può permettere di farlo più o meno quando pare a lui (che poi questo si traduca in 16 ore al giorno è un'altra storia, possibilmente un altro post). Oggi il primo impegno inevitabile era alle 14 e quindi stamane, dopo l'inevitabile traccheggio che non gli posso perdonare, siamo andati a fare una camminatella rapida.

Quindi niente di impegnativo, giusto un paio di orette per sgranchire le nostre gambe e quelle delle cane.

Che poi l'importanza secondaria di queste camminate sta nel fatto che le cane si sfiancano di corse avanti ed indrè e poi dormono come dei sassi lasciando noi tranquilli e la sottoscritta con la coscienza tranquilla. Vabbè, chiusa parente

Destinazione un'altra valle laterale meno panoramica di questa ma comunque molto affascinante. In realtà non è vero affatto che sia meno panoramica, è solo diversa. Innazitutto è abitata, anche se le vecchie borgate sono quasi tutte diroccate ormai e solo poche case sono state ristrutturate (e non sono belle DI PIUUUUU')

Pare che alla fine dell'800/inizi del '900 in queste borgate si coltivassero le erbe officinali. Adesso sembra che ci sia stata una rivalutazione di questa attività, verosimilmente qualche progetto con fondi comunitari, e vedo che stanno di nuovo coltivando varie erbe anche se poi prevalente resta il genepy.

Altra caratteristica, di cui però non ho trovato particolare documentazione, è la presenza di parecchie cappellette votive. Non tante da fare una via crucis ma comunque assai da costellare i percorsi. Ovviamente ogni borgata ha la sua chiesetta, spesso diroccata. Questa è quella della boragata più alta, a 1900 mt sul percorso che abbiamo fatto sabato

Alcune di queste cappellette sono ancora 'nature'





Altre sono state rimesse a nuovo e francamente debbo dire che ... erano meglio prima! Anche se ci si sono messi di impegno, guardate le foto dei dettagli!!



Le cappellette votive sono parecchie, alcune disposte lungo la strada, altre in mezzo ai prati




La zona è di confine e la valle conduce in Francia, nel Queyras, il territorio ha una storia singolare perchè è stato parte della cosiddetta Repubblica degli Escarton, ovvero una serie di valli e comuni parte del Delfinato ma che avevano ottenuto particolari libertà economiche, fiscali e politiche in cambio di denaro sonante da un Delfino oppresso dai debiti. Una regione autonoma quindi che mantenne questa autonomia amministrativa nonostante facesse parte prima del Regno di Francia piuttosto che del Ducato di Savoia poi e che alla fine fu divisa salomonicamente tra Francia ed Italia generando una sorta di spaccatura nelle popolazioni che si sentivano comunque parte della stessa 'patria'. Savasandir che la patria in questione non era nè l'una nè l'altra. A queste vicende politiche si intrecciarono anche le vicende religiose che videro protagonisti i valdesi piuttosto che i cattolici ed i giansenisti e nonostante il confine orografico di queste valli presenti vette di tutto rispetto (quale più quale meno stanno tranquillamente attorno ai 3000 mt) i traffici e gli scambi delle popolazioni continuarono senza colpo ferire.

Immagino che tutte queste ragioni abbiano fatto sì che la strada di valle fosse in realtà molto frequentata nonostante l'oggettiva difficoltà di transito e che quindi in questa direzione si giustifichino le cappelle e piloni votivi che in altre valli non sono che molto più sporadici.

Esistono poi favole e storie più o meno misteriose di migrazioni di valdesi piuttosto che lotte sanguinose nelle comunità cattoliche e non, nel villaggio a fondo valle poi esiste questa 'Casa delle Lapidi' di cui si sa poco e niente che ha la singolarità di avere un muro, affacciato a strada quasi come un moderno cartellone pubblicitario, ricoperto di lapidi di arenaria che recano iscrizioni in perfetto francese e decorazioni fantasiose richiamanti motti filosofici o frasi ascetiche. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare le lapidi non sono affatto lapidi mortuarie bensì dei veri e propri poster ante litteram inneggianti alla virtù, alla caducità dei piaceri terreni ed a quanto questi possano recare danno alla salvezza dell'anima.

Ovviamente di questa singolare costruzione, di proprietà del comune da qualche anno e oggetto di diverse vicissitudini per quanto attiene alla proprietà (che tradotto significa che parole tante e fatti zero), sta andando lentamente in rovina. Altrettanto ovviamente le baite intorno, dal ben diverso interesse commerciale, sono state praticamente tutte restaurate con risultati assolutamente invidiabili.

5 commenti:

Marilde ha detto...

Ma che belle foto! E sono già belle di solito le cappelle votive ma immerse nella neve...

Mammamsterdam ha detto...

nessun pastore transumante da quelle parti? Che da noi, come saprai, le chiesette in the middle of nowhere erano le tappe dei pastori.

cautelosa ha detto...

Che posti magnifici e che fortunata a poter trascorrere tanti giorni a contatto con la natura!
Buone passeggiate!

graz ha detto...

Marilde, hai ragione le cappelle ed i piloni votivi sono affascinanti ovunque siano!

MammAm, buona osservazione. Qui da noi si parla piuttosto di monticazione, ovvero di portare le bestie nei pascoli di montagna e più si va avanti nella stagione più si spostano in alto ma il contesto territoriale quello rimane. E si tratta di mandrie provenienti da zone pianeggianti poco distanti.

A mio sapere sono prevalentemente mandrie, le greggi ci sono ma sono meno frequenti o visibili, non so bene. Suppongo che oggi la pastorizia sia in disuso rispetto all'allevamento dei bovini per ragioni squisitamente economiche.

In cosa tutto ciò differisca dalla transumanza non lo so, forse il contesto territoriale più esteso? In ogni caso queste cappelle sono molto frequenti nel tratto iniziale di questa valle e troppo vicine per poter essere dei posti tappa (a meno che se ne facessero una per pastore ..), ricorderebbero di più una via crucis ma in questo caso sono troppo poche.

Non si trovano grandi notizie in rete, o per lo meno io non le ho trovate. Immagino che bisognerebbe andare a fare qualche seria ricerca bibliografica.

Cautelosa, io amo tantissimo la montagna come forse si sarà capito ;-) e trovo che ogni zona abbia le sue caratteristiche e le sue bellezze. In particolare queste due valli sono magnifiche (si tratta della Valle Argentera e della Valle Thuras mentre le foto di domenica sono dell'Orsiera Rocciavrè vicino al Forte di Fenestrelle) (tra l'altro c'è anche la Val Troncea che è splendida ma ci andiamo poco perchè in estate e parco ed in inverno c'è la pista di fondo: in entrambi i casi inaccessibili con i cani) ma non credo che qualunque dei tuoi posti abbia niente da invidiare!!

emily ha detto...

che invidia feroce...anche x il fiato che hai di fare queste passeggiate, a me dovrebbero portarmi via rantolante in barella ahahahah