Obiettivo Trop Model

febbraio 22, 2010

Se ne va

Mio figlio, la metà della mia mela, quello che 25 anni fa mi hanno tirato fuori da dentro i visceri ma che in qualche modo c'è rimasto dentro, ha deciso che se ne va.

Ha il passaporto in mano ed in questo momento probabilmente sta comprando il biglietto aereo che lo porterà a San Francisco. Dice che parte il 16, poi chissà, ma l'idea è quella.

Perchè San Francisco di tutti i posti sulla faccia della terra? perchè debbo andare via. Perchè in questo paese non ho futuro. Perchè non so più se questo paese mi fa più schifo o più paura. Perchè in questo paese mi fa paura pure che ci restiate voi. Perchè questa melma di berlusconimafiacorruzione la vedo dappertutto, da quello che possiede metà del cielo a quello che possiede tre stupidi locali. Perchè la gente qua non sta bene, non si rende conto del come e del perchè ma sa solo che non sta bene, allora si sbronza e fa cazzate, ingoia la qualunque e poi si prende a coltellate, si fuma l'impossibile e sclera. Perchè la mia generazione si divide tra quelli che i piedi caldi ce li hanno di famiglia e non si sbattono per nulla perchè tanto hanno già il culo al caldo e quelli che non hanno nessun santo in paradiso e non si sbattono perchè tanto non hanno un posto dove andare.

E perchè a San Francisco ci va Pippo e non sarà facile e tu is megl che uan.

Ed io?

Ahem. IO. Boh.

Io penso che San Francisco sta dall'altra parte del mondo e che San Francisco sta in 'Merica dove se va bene va probabilmente meglio che qua ma se va male può andare moooolto peggio.

Io se non faccio attenzione mi metto a piangere adesso e non smetto più. Ma poi mi dico che alla fine San Francisco o Mentone non è che cambia poi molto, sempre da qualche altra parte sarà, sotto un altro sole, sotto un altro cielo, la sua quotidianità sarà fatta di cose che io non conoscerò più, respirerà un'altra aria. Non che adesso ...

Vorrei che non se ne andasse? no, l'ho sempre detto che doveva farlo. Questa vita qui oggi è asfissia, mancanza di progettualità verosimile, pantano. E poi non gli direi resta neanche se pensassi che sta sbagliando, a 25 anni non puoi dirgli cosa deve fare, per 1000 motivi uno migliore dell'altro, non ultimo il fatto che non voglio avere domani un figlio che mi guarda e mi dice che per colpa mia lui/lei non ha fatto X, Y o Z.

E penso che la mia migliore amica ha fatto la stessa cosa nel 1980 a poco più di vent'anni e per la prima volta penso a quella madre e mi chiedo cosa avrà passato. Che allora non c'erano skype e la deregulation aerea, e lei andava a stare nel buco del culo del mondo, e l'unica soluzione che avevano trovato era di spedirsi le musicassette registrate con la loro voce invece delle lettere. Ieri il batavo mi diceva "dai, potrebbe essere peggio, lui intanto vive di notte con il time gap finisce ancora che potrai parlargli più spesso di quanto tu non faccia oggi". Beh ad essere pragmatico il batavo non lo batte nessuno!

E allora? cosa voglio?

Vorrei che non avesse 25 anni e che io non ne avessi 52. Vorrei che la vita si fosse cristallizzata 10 anni fa, che non fosse cambiato nulla e che noi tre si andasse avanti come allora, una terna inscindibile, con me in mezzo che li tenevo per mano e loro ai miei fianchi, sorreggendoci l'un l'altro.

Esattamente l'immagine che ho del funerale del loro papà, quando siamo diventati una terna inscindibile, quando ci siamo presentati direttamente in chiesa perchè io non ho voluto che rimanesse impressa nella loro retina l'immagine della casa dei nonni, la casa delle vacanze, la casa della campagna, del cane e delle corse in libertà, con la bara di papà in mezzo alla stanza. Quando siamo arrivati in un paesello di trecento anime dove tutti ci guardavano per vedere cosa avrebbe fatto la fedifraga, quella che mia suocera chiamava 'c'è una al telefono che ti vuole' quando le chiedevo di passarmi uno dei bambini.

6 commenti:

strega reticente valverde ha detto...

Quante cose /graz mi riporti alla mente...seppur diverse...ma il dolore quasi uguale...
Tu devi essere forte ,che tuo figlio vedrai ce la farà e starà bene e sarai felice per lui ( e poi magari qualche viaggetto a San Fransisco...)...
*****
(io ricordo come ieri mia sorella che giovanissima se ne andò ,dopo la morte di papà, lei cambiò lavoro e si mise a fare l'hostess accompagantrice turistica ,cominciò con l'Inghilterra poi la Grecia ..poi l'Africa e i 6 mesi che dovevano essere,diventarono quasi 10 anni... Eppure fuorno gli anni più belli per lei...)
****
Che dire? In bocca al lupo per te , per lui ...
baci val

Mammamsterdam ha detto...

graz lo sai già da te ma ciò non mi impedisce di piangere con te, perché io l'ho fatto, mia madre l'ha fatto e sappiamo benissimo cosa ti dà e cosa ti toglie.
Ti dà moltissimo, lo sai. Non ti toglie più di quanto la vita, la sfiga, il tran tran non ti avrebbero già tolto e sai anche questo.

Intanto il ragionamento che fa, tanto di cappello, questo bartender è uno che pensa e vede, come no, e il cervello evidentemente non se lo è ancora fumato. il resto, dio vorrà, diceva mia nonna.

Però poi non essendo sua madre con tutto il contorno che ci sta e ci sta tutto, devo dire (glielo riferisci per favore?) che sono molto, ma molto orgogliosa di lui. e che poi san Francisco alla fine non è questo granché o quello che ci diveva fare l'ha fatto, può sempre ripassare da queste parti.

ziacris ha detto...

E' perchè siamo preparate a che ci lascino, ma solo quando parliamo dei figli degli altri, noi facciamo molta fatica a recidere il cordone ombelicale, mentre lor, nella leggerezza dei loro anni, non ci pensano, dovremmo slamente pensare acosa pensavamo noi alla loro età e, forse, è tutto più semplice. forse.

emily ha detto...

nn so che dirti. la mia parte spaventata dal presente sogna x i figli un futuro dove ci sia una laurea, un lavoro certo, una casa di proprietà e una famiglia con almeno due figli. tutto quello che esce da questo schema mi da angoscia...ma questo quadretto darà la felicità? li farà sentire realizzati? oppure saranno genitori che viziano i figli,coniugi che tradiscono il compagno, lavoratori che aspettano solo lo stipendio?
onestamente nn so cosa augurare ai miei e quindi nemmeno ai tuoi figli
tutto quello che riguarda l'allontanamento da me mi fa paura xkè chiaramente perderò il controllo, mi sembrerà di nn poter intrvenire, ma anche se stessero due porte più in la credi che potrei davvero fare la differenza x la loro vita?
è dura graz, ma forse la cosa migliore è proprio che questi ragazzi si liberino sempre prima delle radici e che imparino a camminare con le loro gambe, in america, in australia o chissà dove. almeno quando torneranno nn avranno più in testa solo di andarsene....come mio marito che mi stressa col marocco!
ma con tutti i posti belli che ci sono al mondo proprio il marocco????

LGO ha detto...

Per me come mamma è ancora lontano, ma sai, mio fratello se n'è andato, ed era molto più piccolo...Non se ne è mai pentito.
E poi, guarda, non è solo skype, è che a San Francisco ci arrivi in mezza giornata.
E poi è una gran bella città, io ho dei ricordi fantastici :-))
Tempo fa Marilde aveva scritto un post molto bello sui figli che vanno: fa male, ma è anche il futuro, il cambiamento, le speranze, e a venticinque anni è meraviglioso averle ;-)

graz ha detto...

Amiche mie (che sento più reali di quelle in carne ed ossa) grazie.

Lo so, lo so, lo so ... e speriamo che se la cava ...

(diciamo che se ci avesse avuto in testa un cicin di progettualità in più male non avrebbe fatto)

/graz