Obiettivo Trop Model

febbraio 17, 2010

Che ci faccio qui?

... ma quanto male fa invecchiare????

Allora io ho questo carissimo amico. Una di quelle storie a base di corrente sotterranea che tu sei sposata e lui pure, che la tua vita va a destra e la sua a sinistra, ma che ci si incontra con un moto ondivago, di allontanamenti e riavvicinamenti, di onda di lago o di oceano, di furiose tempeste e sereni tramonti. Il tutto lungo 25 anni.

Poi, dopo una tempesta, un allontanamento lungo qualche anno. Poi un riavvicinamento ma questa volta la vita ha lasciato dei segni e non ci si riconosce più tanto. Oddio, la scorza è sempre quella ma la polpa, sotto, è un pò cambiata. Carriera, posti di comando, hanno trasformato il mio adorato scettico che ironizzava su tutto, se stesso per primo, in uno che si prende più sul serio di quanto gli piaccia ammettere, parecchio tranchant su molte cose e soprattutto, con il piede fermamente piantato in due scarpe: la moglie ormai sdrucita ma con la borsa dell'acqua calda pronta e l'amante fresca e frizzante con la scatola del Viagra nel comodino.

Comunque ci si riprende a frequentare: poco noi due (del resto sono sdrucita anche io ed il feromone della Pfeiffer è in un comodino in un'altra città), sempre di più con i rispettivi partner. La corrente elettrica non c'è più. C'è stima, simpatia e divertimento ma niente scossa. Vabbè, non è che si possa sempre stare con le dita nella presa di corrente, no?

Il guaio è che la signora in questione è un palla infinita. E lui, che preso da solo è comunque gradevole quanto meno in quanto a spirito sagace, in compagnia di topina si trasforma in topino. Intollerabile. Soprattutto sapendo che topina porta a spasso questo palco di corna degno del cervo alfa.

Ma vabbè, in fondo non sono mica fatti miei. E neppure il batavo ed io siamo Pico della Mirandola e mogliera.

Ma stasera abbiamo raggiunto il massimo!

Mi chiama qualche giorno fa per dirmi che topina vuole festeggiare il martedì grasso con noi, andiamo a cena fuori? Massì, dai! purcuàpà alla fine? presa in dosi omeopatiche anche topina se 'ppò 'ffà.

Cena ore otto. Ristorante di pesce. Topino, topina e figlia (32 anni portati come fossero 16, de capa intendo). Gli argomenti di conversazione con topina sono quello che sono, si parla della dieta che stanno facendo, si celebra il fatto che topino è sceso sotto i 100kg, topina invece è intelligente ma non si applica, potrebbe fare di più. Si inizia con una panoramica sulle proprietà nutritive delle cozze che bisogna mangiare in quantità perchè non hanno colesterolo e contengono tanto ferro, poi una disquisizione circa il fatto che il peperoncino possiede fantastiche proprietà nutritive e financo curative mentre il pepe zilch, nisba, niet. Si racconta delle terme solo per arrivare a stabilire che loro no, tutta questa inattività non ce la possono fare (quando da questa parte del tavolo sappiamo benissimo che il massimo della sportività la si raggiunge salendo un piano di scale a piedi e che il time off serale di topina si aggira intorno alle 21:30).

Arrivati alle 10:30 la signora si alza, prende il cappotto suo e della figlia e se ne va adducendo come scusa che l'indomani la figliola dovrà alzarsi presto! e graziosamente lasciandoci a tavola con topino con il quale ci intratteniamo in amabili conversari* ancora per un'oretta.

Ma dico, di uscire te l'aveva ordinato il medico o che???
*non vi dico il batavo che sta normalmente chiuso a doppia mandata nella matrice ma che stasera si sentiva di pontificare sulla qualunque: con il suo italiano di fantasia sparava manciate di parole nell'aere senza assicurarsi che avessero un qualche nesso le une con le altre
La prossima volta dirò che sono impegnata, odio il carnevale, ho smesso di mangiare .. insomma piuttosto vado a messa!!!

2 commenti:

ziacris ha detto...

che squallore. In riferimento alla figliola 32enne con testa di 16enne...ne conosco, oh se ne conosco, mi stanno un po' sulle palle e non faccio assolutamente nulla per nasconderlo.

Mammamsterdam ha detto...

Senti, qui vale sempre lo stesso discorso che facevamo. Ognuno sceglie da sé come farsi del male, tu evita per te.