Obiettivo Trop Model

gennaio 15, 2010

Professionalità e correttezza

Mi domando da chi dovrebbero impararle questi nostri ragazzi. Non so, forse sono io che non riesco più a vedere che cose negative ...

Dicevamo che la princi stava studiando, no? Bene. Nel suo corso di studi la sessione di esami e abbastanza breve e questo rappresenta una difficoltà in quanto l'incastro degli esami da dare non è semplicissimo e basta che una data salti per mettere in difficoltà quelle successive.

Poi in particolare la princi dice che non riesce ad iniziare a studiare con troppo anticipo nè riesce a preparare più esami contemporaneamente, per cui il lavoro in questi giorni è parecchio intenso e l'idea e che lei stia testa bassa su un esame, lo affronti, e poi testa bassa sul successivo e via così. Con il minimo indispensabile di tempo tra un esame e l'altro.

Ieri era il giorno d'esame per Storia dell'Arte II. Nel suo corso sono in 140 per anno. Il docente è uno solo, in realtà è quello di un altro corso e per ragioni che non conosco (tagli?) la docente originaria non c'è più e fa lui l'asso piglia tutto. Ergo ieri il nostro prufessur aveva gli esami per due annate Storia dell'Arte I e II.

Ora, visto che si tratta di 140 persone per anno, vuoi che non tutti diano l'esame a sto giro ma si tratta comunque di un bel numero di persone, no? Facciamo finta che siano un terzo ed un terzo, si arriva grosso modo ad un'ottantina di persone tra i due anni. E se non ho capito male i numeri in gioco questi erano ieri, data d'esame

Il docente ha fissato l'inizio alle 16.30. Arriva e non ha l'elenco degli iscritti e la segreteria è già chiusa. Gli studenti non possono accedere all'area riservata in cui si trovano questo tipo di informazioni. Il professore non ha un PC con cui rendersi autonomo.

Si decide che si va alla sperindio.

Il docente esordisce dicendo che lui si ferma fino alle 19.30 e visto che c'è parecchia gente quelli di St. Arte II possono pure andarsene a casa che sicuramente non passano. Siccome sicuramente non finirà la sessione riprenderà il giorno dopo (oggi) dalle 8.30 alle 10.30.

Oggi la princi si presenta e scopre che debbono ancora passare una trentina di persone del corso I. Il docente precisa che quelli del II possono pure andare a casa e ripresentarsi lunedì. Se non finiranno entro lunedì si andrà avanti.

A due ore il colpo??????????????? fino a quando, buondio! ?????

E come mai il pover'uomo è ridotto a fare sta vita??? il luminare in questione infatti in realtà ricopre un importate incarico per una grande istituzione museale di questa zona che tra l'altro al momento attuale è nei pasticci per una transizione di direzioni artistiche e non che non sta funzionando granchè. Immagino che ne abbia da vendere e da pendere nel suo 'vero' lavoro. E che quindi dedichi i ritagli di tempo ai corsi universitari (ma glielo avrà prescritto il medico? non ci sarà stato qualche altro cristiano interessato a quella cattedra?).

E gli studenti che debbono sostenere quanti più esami possibile entro i primi giorni di febbraio? 'zzi loro, right?
Non sto a dirvi l'umore della princi..... ve lo lascio immaginare và.
(nel frattempo anche il bartender ha delle rogne grosse così, ho bisogno di scriverne ma siccome gli eventi si stanno svolgendo - ed io ho il ferro da stiro che aspetta - rimando ad un altro momento)

9 commenti:

ziacris ha detto...

Sono delle situazioni che influiscono non poco sul nostro umore

cautelosa ha detto...

Capisco l'incazzatura della princi, di fronte a questo tira e molla e lascia andar....
Una che ha studiato, vuol dare sto benedetto esame e toglierselo dai piedi, invece di tutta questa incertezza, vieni, vedi, ritorna domani...
Un abbraccio consolatorio.

pontitibetani ha detto...

dici che la gel e il miniministro a suon di riforme e tornelli non ci risolvono l'inguacchio.....

ma ad onor del vero è da mo che molto esami si danno così ... magari con un pò di intelligenza l'università andrebbe meglio ...

auguri alla princi e soprattutto auguri di santa pazienza e calma olimpica

graz ha detto...

Eh si la ragazza oggi si è mangiata un pezzo di fegato! Sono curiosa di vedere quando riuscirà a dare questo benedetto esame. E soprattutto spero che tutto ciò non mandi in vacca quello successivo!! :-{

monica - pontitibetani ha detto...

mettiamola così è il precursore di ciò che può accadere al lavoro e nella vita vera, una folle sequenza di professionisti stanchi, o scrausi o demotivati o stronzi ...

il che non è un invito alla rassegnazione anzi, ma un prequel di ciò che occorre conoscere e contrastare nella vita fuori dalla scuola ... regole idiote, burocratismi inutili e la possibilità di conoscerli prima e magari andare a scegliersi un lavoro dove qualcosa può essere cambiato o dove prevale un modi di intender le cose più coerente con il proprio mode di essere ...

emily ha detto...

è una delle cose deliranti che ricordo della mia prima facoltà, giurispredenza.
ad ogni appello anche 200 studenti, ma c'erano iscritti un sacco di nomi falsi ( le liste erano in penna e ci scrivevano nomi di fantasia) che nn era possibile capire quante eprsone prima di te. dopo l'appello ne rimanevano metà. nn dividevano nulla, cominciava a fare esami, a volte capitava che qualcuno uscisse x fumare una sigaretta o andare in bagno e allora il prof rifaceva l'appello, chi nn rispondeva era fuori...aspetti l'esame x 5 mesi e poi sei fuori xkè eri in gabinetto....allucinante.
le cose sono state un po' diverse però con la seconda facoltà, speriamo che x mia figlia le cose siano diverse, è mortificante fare l'università così

emily ha detto...

è una delle cose deliranti che ricordo della mia prima facoltà, giurispredenza.
ad ogni appello anche 200 studenti, ma c'erano iscritti un sacco di nomi falsi ( le liste erano in penna e ci scrivevano nomi di fantasia) che nn era possibile capire quante eprsone prima di te. dopo l'appello ne rimanevano metà. nn dividevano nulla, cominciava a fare esami, a volte capitava che qualcuno uscisse x fumare una sigaretta o andare in bagno e allora il prof rifaceva l'appello, chi nn rispondeva era fuori...aspetti l'esame x 5 mesi e poi sei fuori xkè eri in gabinetto....allucinante.
le cose sono state un po' diverse però con la seconda facoltà, speriamo che x mia figlia le cose siano diverse, è mortificante fare l'università così

graz ha detto...

Monica, sono d'accordo con te. Come tante altre cose nella vita serve a farsi le ossa. Trovo però che un docente universitario dovrebbe avere la professionalità per seguire il proprio incarico ed i doveri conseguenti in modo corretto e non concedersi solo nei ritagli di tempo che un altro illustre lavoro gli lascia!

Capisciammè, con l'università si lustrano le medaglie e on gli altri incarichi il conto corrente, in una spirale virtuosa che porta loro sempre maggiore fama e danaro.

Ed i meschini ad arrabbattarsi come dei deficienti con la speranza di arrivare loro un giorno a tenere il coltello dalla parte del manico per poter rendere un pò di sterco al mondo ...

La chiamavano baronia ma non mi sembra che sia scomparsa nè tantomeno che non abbia le radici per continuare a proliferare anche nel futuro. Poi per carità con Medicina e Giurisprudenza del passato probabilmente era ben peggio!!

LGO ha detto...

Succedeva anche da me, eppure noi eravamo decisamente meno che a lettere o medicina o giurisrudenza.
Eppure dopo li ricordi lo stesso come gli anni più belli, quelli in cui pensi che sì d'accordo, hai trovato lo stronzo, ma mica sono tutti così.
E invece...