Obiettivo Trop Model

gennaio 11, 2010

E continuo ad elencare schifezze

Prendi una princi a caso e mettila a studiare Architettura, in particolare Design.

Design, capito? mica pizza e fichi! Sai quella roba che c'entra con Renzo Piano piuttosto che Calatrava, la Triennale piuttosto che il Compasso d'oro, Arne Jacobsen piuttosto che Vico Magistretti . E poi mica una roba così all'acqua di rose bensì Industrial Design. Tipo che tu ti inventi la poltrona della vita tua e poi quella viene prodotta in mille mila esemplari ed uno finisce al MET, così, tanto per non esagerare con i sogni.

E non così, tanto per, ma proprio per passione. Quella passione che porta ad indagare gli oggetti per capire l'idea che c'è dietro, a collezionare riviste di architettura o cataloghi di mostre o trovare divertente un memory di design scandinavo anni '50-'70.

Allora questa princi è un tantino in ritardo con gli studi, in pratica questo è il quarto anno e dovrebbe finire gli esami nonchè fare il tirocinio. Quel tirocinio che son tre anni che ci fantastica. Sarà più interessante andare in un'azienda per il suo processo di progetto --> produzione o forse in uno studio di design per quello di commissione --> progetto oppure ancora in un grande negozio di mobili di design per porterli vedere e toccare questi pezzi sacri ...

Bene, ora ci siamo arrivati e l'associazione tirocinante - azienda è stato fatto. Azienda ... beh ... insomma. Sì, suppongo possa definirsi azienda ...

.... una ceramista!
una ceramista ovvero una persona che lavora nella sua botteguzza ad impastar tazze, tazzine, piatti e bicchieri. Decorarli e cuocerli. Tutta da sola nel suo buchino. Tornio? no, non ce l'ha. Forno? probabilmente sì ma non è escluso lo affitti.
"certo che per essere ingegneri voi sembrate proprio architetti!!"
Vabbè, è brutto giudicare senza conoscere ma non sembra neanche un genio di ceramista, tra l'altro.
E perchè questo? Non ne conosco i termini e forse dovrei tacere ma ci metto la mano sul fuoco che quel che c'è sotto è un progetto, presentato alla Regione dall'accoppiata Politecnico/Confartigianato dove la mano destra lava la sinistra e tutte e due lavano la faccia. E se questo viene fatto sulla pelle degli studenti o, dovrei dire, sulle loro illusioni.... beh chessaramai! ubi maior ....
Ed io non ho paura di un mondo in cui i miei giovani virgulti siano costretti a farsi un panaro tanto. Può dispiacermi ma fino ad un certo punto.
La cosa che più di tutte mi intristisce è che vengano tolte loro anche le speranze, le illusioni, la fiducia nel futuro, nella società, nel mondo.
(Emily, non dirmi che anche la ceramista ha una mamma che le vuole bene perchè lo so, e probabilmente lei è strabrava ed io non voglio essere snob nei confronti della poveretta è solo che ciò per cui la ragazza si sta preparando è un'altra cosa)

10 commenti:

ziacris ha detto...

-hai ragione, studiano per una cosa e poi si adattano ad altre, solamente per un interesse politico, perchè diciamocelo onestamente, tu dai a me di centro-destra ed io do a te di centro.sinistra. quando arrivano alla sedia sono tutti uguali

Mammamsterdam ha detto...

Guarda, io lo stage dalla ceramista me lo andrei a fare di corsa, ma sono io, e non ho studiato industrial design (ed è un peccato che non l'abbia fatto per paura del futuro, ma questo è un altro discorso).

Non picchiarmi ancora perché adesso ci arrivo. Cioè, io a 15 anni sapevo il nome di battesimo di tutti i designer finlandesi, non solo Alvar Aalto, ma anche, anni dopo, che leggevo di T. Virkkala e sapevo da miei 15 anni che la T. stava per Tapio. che adesso sto invecchiando ed ho altre priorità ma se mi apri un qualsiasi catalogo o un qualsiasi oggetto, io sono in grado i dirti chi l'ha progettato, per quale marchio, in che anno grossomodo e se sta al MOMA, anche se al MoMA non ci sono mai stata.

E concordo con te che è un peccato, perché a recuperare le tecniche antiche del ceramista per fare design, c'è ancora tutto il tempo del mondo.

Come il mio amico Satyendra Pakhalé, che seguirlo per anni da vicino di casa mi ha spiegato perché ho fatto bene a non studiare industrial design, ti fai un controculo tanto e preparati a mantenerla per anni, la princi, se ha il sacro fuoco (a parte che lui si mantiene da solo dimostrando che non c'è limite all'ascetismo, solo ultimamente lo vedo più rilassato ed affermato e un pelino ingrassato). Ma io l'ho conosciuto 11 anni fa e non era precisamente agli inizi inizi allora.

Ecco, lui a un certo punto tra i suoi infiniti progetti ha tirato fuori delle poltrone di ceramica, ma mica fatte dal ceramista senza tornio, ma andando al centro/museo più famoso, con un know how da parte dei ceramisti e forni giganteschi e i trucchi per cuocere una poltrona senza che scoppi e faccia cose strane dentro.

Ecco, DOPO che la princi ha imparato come funziona un processo industriale di produzione, dopo che capisce come e perché e perquanto una, dico a caso, Alessi, che vuole un tuo progetto ci mette degli anni ad andare in produzione, cioe, gli piace ma bisogna capire il perchè e percome farlo e venderlo guadagnandoci, e te lo portano a tutte le fiere, il prototipo of course, e te lo pubblicano su tutte le riviste come il progetto del giovane designer di talento e 3 anni dopo ancora non hai un contratto che se diovuole forse arriva ma intanto quel progetto tu sono degli anni che ci stai dietro, e of course, stai dietro ad altre decine, e nel frattempo lo Stedelijk Museum, mica bruscolini, ti dedica una mostra con tutti i tuoi prototipi, e un importante editore ti dedica una monografia, ma nel frattempo non uno dei tuoi progetti uno sono in produzone per non dire in vendita, e l'affitto tocca pagarlo tutti i mesi e mantenere un atelier pure e i prototipi, ne vogliamo parlare cosa costa?

Allora, per la ceramista c'è tempo, perché un artigiano non è un designer, a volte potrebbe esserlo, ma non è un'industria e qui si sta parlando di industrial design.

Mammamsterdam ha detto...

(PART 2 che c'erano troppi caratteri e non lo voleva, pensa te.)

Quindi non se ne esce, la princi è bene che schiodi il culo da lì, che venga almeno una settimana da queste parti a chiacchierare con Satyen e stargli accanto in studio, che lui è una persona deliziosa e disponibile e si è fatto tanto di quel culo, ma ha sempre trovato gente che lo aiutasse, che la capisce e se la porta dietro. E intanto lei si fa un'idea e lui se può capisce che contatti passarle per trovarsela un'industria in cui fare stage.

Poi si schioda nr. 2 e comincia a cercarsi lei uno stage serio, che è così che funziona. TU vai alle fiere con uno stick USB o un book o cosa diavolo si usa adesso pieno di progetti, tu vai per riviste, tu cerchi i contatti e tutto questo è un investimento nella professione si chiama networking e se fosse un' azienda ci sarebbe un reparto marketing o altro a farlo.

La princi si fa il marketing di sé stessa, si fa un bel sito con i suoi progettini da scolaretta, che anche quello è un esercizio di design, rompe i coglioni all'universo creato finché qualcuno non le da' retta e basta.

Altrimenti fa molto prima a tirar giù un modulo online come allestitrice dei negozi IKEA e si consola pensando che in quegli anni di politecnico ha almeno rimediato un futuro marito se è riuscita a fare almeno questo. e risparmia tempo, fatica e frustrazioni.

Perché la vita è durissima e tu lo sai e glielo vorresti risparmiare, ma tu come lo hai scoperto?

Spediscimela di corsa, a calci se necessario.

Dalla ceramista può andarci il sabato per hobby a tempo perso, e magari scopre che la sua vocazione era quella dell'artigiana. E fa sempre a tempo a diventare un; artigiana con il valore aggiunto di aver fatto il politecnico.

Ma adesso è grande ed è ora che si metta a lavorare. Sennò che ha studiato a fare? (eddai, e dimmelo che l'empowerment come lo faccio io nessuno :-))?

graz ha detto...

ZiaCris, la prossima volta che nasco mi compro due cavalli. Poi ci faccio i concorsi e l'unica cosa di cui mi preoccupo è se vincono o no. Se non vincono li vendo e ne compro altri due. Augh!

Barbara, grazie. Non è la prima volta che lo dico: se non ci fossi bisognerebbe inventarti. Altro che empowerment, dopo che le ha dette/scritte tu le cose hanno senso e non potrebbe essere diverso. Ecco perchè ti adoro e potrei pure chiederti in sposa se tu già non fossi fastidiosamente impegnata.

Cmq, ho finito adesso di leggerle il tuo commento. Ha detto, testuale, 'lascia solo che io prenda sta laurea e poi sicuro che ci vado. Dille che potrebbe pentirsi di queste sue parole'.

Avvertenza: la ragazza non è il fratello. Questa ci viene davvero. (e speriamo)

PS ora glielo stampo il tuo commento e glielo faccio imparare a memoria

cautelosa ha detto...

Lo stage con la ceramista è emblematico di quali possono essere le prospettive, oggi, per i giovani.
Certo, ci vuole molto coraggio, oltre a due "palle" così per non perdersi d'animo e mollare la spugna per un posto di cassiera alla Rinascente, tanto per dire...
Il mio secondo, 28 anni a maggio, con la sua laureetta in Mediazione linguistica, ultimamente ha lavorato dieci giorni come aiuto cuoco a Molveno (Tn), con la prospettiva di poter fare la stagione estiva. Altro, sulla piazza, non ha trovato, se non lavoretti di due settimane per cui ha dovuto smuovere mari e monti per ottenere, quasi due mesi più tardi, la giusta mercede. Uno schifo.
Speriamo per tutti e due, la princi e lui, che domani sia davvero un altro giorno....

graz ha detto...

Caute, l'ho già scritto e lo ripeto: ciò che più mi angustia è pensare che gli vengano tagliate le ali a sti figli nostri. O forse è la nostra generazione che ha sbagliato dando loro troppe aspettative, troppe chances che purtroppo si sono rivelate vere solo sulla carta. Pensa tu, se ha scelto e studiato con profitto mediazione linguistica una ragione ci sarà ben stata, no?

Io spero che se ne vadano entrambi anche se francamente ho paura che sia una faccenda del tipo 'l'erba del vicino ... etc etc etc'

emily ha detto...

sono senza parole.ovviamente è un suicidio andare dalla ceramista, a meno che nn sia un hobby. concordo in tutto su quello che ha scritto mammam, barbara è un concentrato di buon senso mischiato con una sana follia. nn avrei saputo dire di più
mi dispiace nn riuscire a dirti di più, ma sono anche io in un periodo di si salvi chi può

graz ha detto...

Emily, è da matti. La princi era così frustrata che piangeva. Ora sta dannandosi per preparare un esame che deve dare domani. Il docente ha già detto che arriva alle 16:30, debbono passare in 60 alcuni del primo anno ed altri del secondo (sarà un esame alla baraonda, come le gare di bocce), ci si chiede a che ora finiranno o a quando verrà rimandato. Speriamo solo che non si accavalli con altre date perchè la sessione di esami è abbastanza breve (meno di quattro settimane) e gli esami da dare parecchi e già così si accavallano ...

Che pazienza che ce vò ....

Mammamsterdam ha detto...

Grazie per il buon senso (la sana follia si sa ed è impagabile, ma chi la apprezza? Voi, ecco, non i datori di lavoro).

A Cautelosa dico un po' lo stesso, di laureati o -andi in mediazione linguistica ne ho avuti una serie a fare lo stage con una borsa Leonardo. l'unico che è rientrato in Italia è che doveva fare il Master e lì sono stata io a dargli calci in culo, che come studi appena esci da scuola e hai l'abitudine e il ritmo, non lo fai dopo mai più, soprattutto se trovi un lavoro e impari il gusto di mantenerti da sé.

Poi dopo il Master è tornato su e adesso lavora a Barcellona.

D'altronde proprio per lingue è semplice, in genere se scegli per quello vuo,l dire che un minimo di futuro all'estero, fosse solo appunto per perfezionarle, lo prevedi.

È il motivo per cui ho fatto lingue e non legge, io volevo girare. Poi adesso sto inchiodata qui, ma vuoi mettere?

graz ha detto...

Io mi sarei espressa piuttosto parlando di follia rivestita di una scorza di buon senso .... resta il fatto che l'apprezzo.

IO

L'APPREZZO

(anche senza M*sterC*rd)

:-)))