Obiettivo Trop Model

agosto 14, 2009

Vacanze scozzesi .... (part uan)

Extramamma è in vacanza in Scozia ed i suoi racconti mi hanno richiamato alla mente uno dei miei primi viaggi da adulta ... Da Londra ad Edimburgo, Inverness e poi su su su fino all'imbarco per le isole Orcadi. Ritorno via Manchester fino in Galles.

Il tutto in autostop.

Ed in tenda.

Con il mio moroso. Che quelli erano gli anni che il viaggio in autostop lo DOVEVI fare, pena sentirti un servo del padrone. Del viaggio fino a Londra, in treno, non ricordo granchè ma da lì in poi mi sembra quasi sia successo ieri. Ottenere passaggi non era difficile, per lo più ti raccoglievano i camionisti. Io parlavo il miglior inglese stentato degli italiani in ferie ed il moroso non lo parlava affatto. I camionisti non erano ancora multietnici, vere rappresentanze del proletariato inglese, con parlate incomprensibili ai più. La comunicazione non era il massimo in effetti. Ricordo una specie di Tyrannosaurus Rex, rosso, alto come un condominio, grazie al quale entrammo a Manchester. L'autista si divertiva a mandare su di giri il motore, lasciare andare la frizione di brutto, e poi inchiodare. Il tutto in coda ovviamente. Il T.Rex faceva un muggito, un balzo ed andava a fermarsi a tre centimetri dalla vettura precedente. Ed il domatore di T.Rex rideva e strillava 'Cangaroo'.

Quando sono scesa ho baciato il terreno ...

Ricordo l'arrivo ad Edimburgo ed un campeggio appena fuori trovato per mera combinazione, chissà dove diavolo era, non ricordo. Prati che sembravano tappeti, piazzola che per i nostri standard era degna di un condominio (l'anno prima eravamo stati in Toscana e per mettere i paletti della tenda a momenti li dovevamo piantare IN quella accanto), tutto quel verde, un vecchio edificio di pietra nel centro del campeggio con il pub ed il market, al tramonto diventava tutto tinta pervinca ... il mio moroso arrivato detestando la birra e ripartito (due giorni dopo) birra-dipendente. Io che per ordinare le prime due pinte ho faticato come a scalare l'Everest. Poi ho imparato però ... ;-)

Ricordo il parco di Edimburgo, sotto la rocca del castello, con tutta quella gente sdraiata a prendere il sole ed a farsi i fatti propri. Stava per iniziare il festival, c'era un sacco di animazione. Ricordo pure un museo di bambole e giochi antichi nelle viuzze attorno al castello ... non ero ancora cresciuta troppo, evidentemente.

Via da Edimburgo e, in non so quante tappe e quanti passaggi, arrivo a Inverness. Ricordo che i ragazzi che ci diedero un passaggio giuravano e spergiuravano sull'esistenza di Nessie e quando facemmo dell'ironia si offesero. Mah ... tornardo al discorso dell'inglese ... chissà che caspita ci hanno detto davvero e cosa davvero noi abbiamo risposto.

Da Inverness in poi l'autostop diventò un'agonia. Non che non ti prendessero, anzi!, ma il traffico era solo locale per cui si procedeva a colpi di pochissimi kilometri. Per arrivare a Dornoch un sabato pomeriggio. Fine della storia. Da metà pomeriggio in poi le attività si fermarono, non succedeva più niente. Era tutto-tutto-tutto chiuso. Trovammo un campeggio, praticamente sul mare, riparato da una fila di dune. Ancor grazie che ci fecero piantar la tenda prima di chiudere la reception. Fuori dal campeggio c'era questa specie di friggitoria viaggiante, una roba tipo i nostri porcari, e quello fu il luogo dove tentammo di sfamarci fino al lunedì successivo. Robe tipo hamburger o fish&chips very very very cheap. Ricordo una famigliola che mangiava cose orride e terminò la cena con uno splendido dessert: una pallina di gelato in ammollo in una bevanda rossa e gasata, tipo quelle aranciate o simili che si bevevano da noi negli anni '50. Tremendo. Soprattutto per due ventenni che volevano girare il mondo ma non è che si fossero ancora affrancati completamente dagli spaghetti di mammà!!!

Il lunedì mattina, finalmente!, la vita riprese e potemmo procurarci un biglietto per arrivare a Thurso e di lì traghettare nelle Orcadi. Ennesimo campeggio in attesa di poter prendere la barca, tenda fradicia, noi fradici, piazzola fradicia che se pestavi i piedi nello stesso posto un attimo di più ne usciva una pozzanghera. Peraltro noi era da Inverness che prendevamo acqua. La nostra tendina era una roba da trekking del peso TOTALE di 1,5Kg. Ci stavamo giusto noi e dovevamo lasciar fuori i bagagli. Ricordo che il campeggio aveva un locale docce lussuosissimo, io mi ci cacciai dentro determinata a scaldarmi le ossa per poi realizzare - solo troppo tardi - di non aver portato l'asciugamano. Nel mio solito inglese stentato riuscii a chiedere di andarmelo a prendere in tenda, con annesse istruzioni su quale fosse la mia tenda - sob!, ad una specie di Rosso MalPelo: un ragazzetto di circa dieci anni, dalla zazzera rossa ed il musetto pieno di lentiggini. Lui - non so come - capì e mi portò un cencio per asciugarmi. Lanciandomelo mi disse: "e potevi pure dirmelo che eri italiana!!!".


... continua

6 commenti:

Extramamma ha detto...

Che sorpresa! Sono contenta di averti ispirato, beh devo dire che per noi è stato proprio diverso! Molto meno avventuroso e più bambinesco, però è vero il posto è magico. Un abbraccio, patrizia

graz ha detto...

Beh .. ma voi mica avevate vent'anni!!! :-)))

cautelosa ha detto...

Anch'io ed il giovanotto che neppure due anni dopo sarebbe diventato mio marito facemmo una mitica vacanza in autostop in Inghilterra e Scozia, nel lontanissimo 1974.
Noi però, dopo un patetico tentativo di campeggio, dormimmo sempre negli ostelli, tranne una sera, quando alloggiammo in un B&B in uno sperduto paesino scozzese a qualche km da Durness, impossibilitati a proseguire per assoluta mancanza... di auto circolanti.
Ciao!

graz ha detto...

Ciao Cautelosa!! che piacere trovarti qui!! Noi dormimmo una sola notte in un B&B, in un posto che non ricordo proprio dove fosse e dove arrivammo che era già buio. Lo ricordo come il posto più sudicio in cui ho dormito, nel letto le lenzuola erano di quella maglina di nylon con cui da noi ci facevano le sottovesti. E per di più arancioni. Insomma so solo che tirai fuori il mio sozzo sacco a pelo pensando che sporco per sporco almeno questo era cracia mia!!!

cautelosa ha detto...

Invece noi, quella volta, fummo davvero fortunati. Una bella stanza, the di benvenuto con biscotti, una colazione magnifica, uno sconto sul prezzo (probabilmente avevamo fatto pena alla padrona...) e perfino un passaggio sullo scuolabus fino a Durness.
Questo trattamento fece però pensare al mio futuro consorte che tutti i B&B fossero così e non ti dico la delusione, quando nel 1977 trascorremmo la notte in uno di Canterbury (anche allora viaggio in autostop, dall'Italia, con la sottoscritta ignara di essere incinta...e questo fu il nostro ultimo viaggio stile "hippie"). Una colazione di un modesto inimmaginabile che il marito ricorda ancor oggi...
In Scozia siamo invece tornati tre anni fa e l'abbiamo girata con auto a noleggio, alloggiando sempre in B%B, alcuni prenotati dall'Italia ed altri trovati sul posto, qualcuno anche con una certa fatica. Però quasi tutti di un buon livello.
Buon fine sttimana!

graz ha detto...

Va detto che in UK quando un B&B o albergo è bello lo è proprio alla grande. Con il batavo ricordiamo ancora oggi con commozione un alberghetto da favola dove restammo qualche notte poco prima di Natale ...