Obiettivo Trop Model

luglio 28, 2009

L'ortoressico

Dicevo che ieri sera sono andata a cena da papà. Dovrei trasferirmici un bel sei mesi e lasciar fare a lui di cucina. E' fantastico.

Qualche mese addietro, la princi ed io stavamo leggendo quel compendio di cultura femminile che è Va**ty F**r e ci troviamo un articolo sui disturbi dell'alimentazione. Leggiamo le varie definizioni che più o meno già conoscevamo fino a quella, a noi sconosciuta fino a quel momento, che diceva

L'ortoressia è una forma di attenzione eccessiva alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche
Al che ci siamo guardate e, in coro, abbiamo strillato "ma questo è il nonno!!!"
Papà, 78 anni, vive da solo da quando mamma è mancata, 7 anni fa. Fa tutto da sè, dalla pulizia della casa e sua personale alla spesa alla cucina ed è davvero bravissimo. Ma a 'sto punto l'attenzione a ciò che mangia sia in termini di qualità che di quantità è diventata appena un filo meno di patologica.
Il burro è un anatema, piuttosto di usarlo muore, non essendoci più abituato chiaramente ne identifica il gusto immediatamente e quindi non c'è preparazione in cui tu l'abbia voluto usare, sebbene in quantità minime, e che lui non sgami.
Le cotture sono tutte brevissime e le preparazioni sono monacali, con un numero di ingredienti meno che minimo. Se segue una ricetta comincia con abolire alcuni ingredienti secondo lui superflui e procede abbattendo drasticamente le quantità di quelli che accetta di usare.
Si fa la torta per la colazione del mattino (pane secco con latte, caffè, un frutto e per finire un'ostia di torta, concessione alla gola) e usa talmente poco di tutto che ne viene fuori poco più di un pane appena appena dolce, aromatizzato con semini di finocchio e cosparso con una manciatina di quelle barrettine colorate di zucchero che si usano per decorare le torte, quelle serie. Qualche giorno fa ci ha fatto scompisciare, alla princi ed a me, perchè se n'è uscito dicendo che stava andando a casa a prepararsi la torta che era rimasto senza ma questa volta voleva usare un pò meno roba. Noi siamo scoppiate a ridere e gli abbiamo chiesto come pensava di farla stare insieme ma lui intendeva in realtà dire che voleva fare una torta più piccola del solito. Noi avevamo subito pensato a qualcosa tipo senza uova, senza zucchero o chessò ... senza farina forse?
Mangia spesso legumi, in particolare la pasta e fagioli che è ormai diventato un ritornello talmente ricorrente che quando gli telefoniamo in genere gli chiediamo 'ciao pà, che fai? cucini pasta e fasuli?'. Diversamente mangia pesce: compra UN'ORATA al super e la fa al cartoccio, metà la mangia subito l'altra metà la mette in frigo per il giorno successivo.
E via elencando sobrietà gastronomiche varie.
Ma lui è sempre stato così veramente anche se nel passato qualche peccato di gola se lo concedeva, esistono infatti fotografie che lo ritraggono abbastanza pasciuto. Ricordo però che con noi figli lui e mia madre erano severissimi in fatto di cibo. Dovevamo mangiare correttamente. Il che significava SEMPRE primo secondo e contorno. Dovevamo finire quello che avevamo nel piatto pena ritrovare gli avanzi in situazioni imbarazzanti, tipo la colazione del giorno dopo. Non potevamo MAI saltare la colazione che consisteva nella classica zuppa di latte e pane, da me odiata sopra ogni cosa.
Ricordo che quando attraversai il mio periodo di fervore religioso mi cacciarono in un loop irresolvibile perchè io non potevo uscire di casa senza la zuppa sullo stomaco ma, uscendo la domenica mattina per la messa e relativa comunione, mamma mi guardava con occhi accusatori e mi diceva 'mò lo fai annegare nella zuppa a quel poveretto di gesù cristo!!'
Il latte si comprava solo intero, lo yogurt quasi mai e comunque naturale. Niente bibite o succhi di frutta di nessun genere e tipo. Niente dolci se non qualche torta casalinga qualche volta. A scuola portavamo la merenda di metà mattina e siccome lui riteneva che il cervello avesse bisogno di energia a pronta, questa consisteva in 4 zollette di zucchero, cioccolata qualche rara volta, qualche volta ancora più rara ci davano 15lire per acquistare un panino dolce nella panetteria di fronte alla scuola.
La verdura sempre e solo di stagione, allenandoci a mangiare anche le cose più ostiche (argh, le radici amare!!!) perchè 'se poi viene di nuovo la guerra dovete saper mangiare di tutto'. Se ci ripenso ora mi vien da dire che se poi fosse davvero tornata la guerra avremmo comunque imparato volenti o nolenti, no?
La frutta anche quella sempre ed assolutamente di stagione, in particolare casse di mele in autunno e di arance in inverno. Ovviamente a star lì qualcuna si guastava e, ancora più ovvio, erano quelle guaste ad essere prese per prime, mamma le puliva e toglieva la buccia e ce le dava a spicchi. Di fatto si finiva per mangiare mele marce finchè ce n'era :-))!
Insomma, ieri sera mi ha preparato un sughetto sciuè sciuè mettendo un pò di olio in un pentolino con uno spicchio di aglio e qualche pomodoro tagliato a pezzetti. Ha lasciato che si alzasse il bollore del sughetto e lo ha lasciato cuocere nel mentre che l'acqua della pasta si scaldava e la pasta si cuoceva. A cottura ultimata anche il sughetto era pronto, bello e sciugliente, abbiamo completato il piatto con un dose generosa di antibiotico, ovvero pezzetti di peperoncino piccante da lui messi sotto sale prima e sott'olio poi.
Due zucchinetti saltati in padella al minimo sindacale dei tempi di cottura (e quindi croccantissimi) ed un pezzetto di formaggio di gr. 15 hanno completato la cena.
Mangiassi sempre così sarei una silfide. Peccato che in macchina, per tenermi sveglia venendo giù dalla montagna, io mi fossi mangiata un intero pacchetto di liquirizie inglesi ... :-(

7 commenti:

bombamagagna ha detto...

ahahahahah, fantastici i nonni :)

Monica ha detto...

ma ad occhio e croce cotante regole hanno lasciato un background di amore per il cibo, che a leggere mi viene l'acquolina in bossa ... sant'uomo quel tuo padre...
:-)
ci pare molto gradevole ....

graz ha detto...

Bombamagagna, benvenuta!! appena ho un attimo faccio un salto da te!!

Monica, mio padre è un grandissimo. Un "filo" spaccamaroni ma sempre un grandissimo!!! Ed a casa nostra il cibo è materia rispettata ed amata, la semplificazione dà i suoi frutti sia in termini di cotture che di ingredienti. Se poi non fosse che è anche - per lo meno per me - consolazione e riempimento ... allora potrei fare la fotomodella!! DIODEBBOMETTERMIADIETAAAAAA!!! :-)

ZiaCris ha detto...

La liquirizia fa alzare la pressione, oltre ad aver mandato a remengo la cena giustamente ipocalorica del babbo....

lerinni ha detto...

mi piace 'sto nonno! e il sughetto è quello che ci siam mangiati noi oggi... insomma, il nonno è un grande!

emily ha detto...

uauauauau le liquerizie inglesi le voglio anche io!!! io vado pazza x le liquerizie!!! ma quelle inglesi sono più buone???

graz ha detto...

Erinni, yes papà è un grande ma ti assicuro che è anche uno stracciamaroni straordinario!!

Emily, le liquirizie inglesi sono quelle schifezze che vendono in tutti gli autogrill della terra e che hanno il tocchetto di liquiriza dentro e la caramella zuccherosa e di colori improbabili attorno, oppure la sfoglia di liquirizia in mezzo e strati di materiale zuccherino colorato sotto e sopra. Insomma lo zenith della porcata da guida. Che io mi compro ad ogni lungo viaggio in autostrada. Eccezionalmente, l'altra sera temevo di addormentarmi in macchina e le ho comprate ma se ne ho un pacchetto non riesco proprio a non finirlo. Ahimè :-((