Ciò nonostante papà almeno una volta all'anno chiedeva a nonno di andare a pesca insieme e nonno accettava. Dopo qualche tempo venne fuori che papà, a collo torto, portava a pesca il nonno per fargli piacere ed il nonno, a collo torto, accettava per fargli piacere. Morale: un piacere + un altro piacere = un dispiacere per entrambi. Bel risultato.
Mi è venuta in mente questa faccenda perchè nei giorni scorsi mi sono trovata in una situazione altrettanto paradossale. Una giovane amica che vorrebbe fare la restauratrice si trova ormai da qualche mese senza lavoro. Sta cercando con tutte le sue forze di non soccombere e non finire a lavorare in un call center, da poco è andata a convivere con il suo moroso e non navigano certo nell'oro. Le propongo pertanto di venire a dare una sistemata al vecchio tavolaccio della terrazza e relativa panca. Questo nonostante il batavo volesse buttar via tutto e ricomprare roba nuova (tanto sempre di I*ea si trattava/erebbe) ergo budget piccolo. Ma me spiace buttare una cosa che si può riparare, non ci riesco con i calzini spaiati, tu figurati con tavoli e sedie!
Le avevo già fatto dipingere un mobiluccio schifosello della vecchia casa di papà, trasformandolo da pretenzioso finto antico a piccola follia
Il risultato mi è sembrato carino. E' piaciuto anche a papà, almeno fino a quando ha realizzato che NON era marrone come gli raccontavano gli occhi.
Già che ce l'avevo per casa per via del terrazzo e siccome avevo anche alcune finestre che necessitavano urgenti interventi di pittura, le ho chiesto se poteva essere interessata. Scusandomi e dicendole che mi rendevo conto del fatto che la richiesta fosse ben misera di fronte alla sua specializzazione ma se le serviva fare due soldini poteva essere un'idea ed un sollievo per me che di dipingermi le finestre erano mesi che ne parlavano ma voglia di farlo, nisba!!
C. accetta e prendiamo accordi circa un rappezzo visto che per il lavoro con i controfiocchi (raschiatura totale e riverniciatura a fuoco) lei non è attrezzata. Mi dice anche di alcuni dubbi circa la tecnica che userà perchè lei teme alcune reazioni negative ed io accetto di correre il rischio. Dipinge 10 tra finestre e porte ma purtroppo sulla finestra della cucina accade proprio ciò che aveva paventato ed il lavoro sarebbe da rifare, quantomeno su quella finestra. Le altre però vanno benone.
Bene, ho già passato ORE a discutere con lei ma non vuole che tutto il lavoro che ha fatto le venga pagato!! Perchè dice che in cuor suo non è contenta del risultato, che ciò che è accaduto in una settimana alla cucina può accadere tra breve anche a quelle 'sane', che si sentirebbe male a prendermi dei soldi.
L'ho persino fatta venire a casa per dimostrarle che il lavoro non è affatto malaccio e, in ogni caso, mi ha risolto un problema. Macchè. Il bello della faccenda è che, nel corso della conversazione, è saltato fuori che lei ha detto di sì solo perchè ero io, che diversamente avrebbe risposto di no. Insomma, io cercavo di fare un piacere a lei dandole del lavoro, e lei cercava di fare un piacere a me accettando un lavoro di cui non si sentiva sicura !!
La cosa mi scoccia assai innanzitutto perchè non era questo l'obiettivo che mi ero posta e poi perchè ritengo che il lavoro vada pagato! Considerato poi che il mio problema si è comunque risolto se lei non si fa pagare io avrò comunque questo 'debito' e vorrò cercare di sdebitarmi con un regalo ma non la conosco così bene da non correre il rischio di buttare i soldi dalla finestra. E poi, quelli rischiano di non pagar l'affitto ed io che faccio? Gli regalo il Bimby?
Ora, la domanda mi sembra lecita: bisognerebbe sempre rigorosamente farsi gli affari propri? A me spiace francamente e mi sembrava carino cercare di darle una mano, ma se avessi saputo che la cosa finiva poi con questo balletto me ne sarei ben guardata!!
3 commenti:
Cara, se ti dico che "con modalità diverse" ma nel tuo racconto mi ci ritrovo anch'io? !!...L'anno scorso è capitato che un amico da anni e anni abbia perso il lavoro, che si sia sfogato con me (sua vecchissima confidente)e che trovandomi io con un trasloco da fare ( era aprile2008 : dovevo svuotare la casa di mia mamma e in soli due mesi...ero abbastanza impicciata) gli ho chiesto aiuto a imballare scatoloni -solo quello- che al resto avrebbero pensato i facchini dell'impresa del trasloco.
Ho stabilito subito che non era un favore ma lavoro retribuito,lui ha accettato e per un mese abbiamo lavorato insieme ...pagato subito, tutto in regola...Passa un anno e vengo a sapere ( da altri amici)che mi ha detto di sì per scrupolo ma che mai avrebbe voluto farlo...ci son rimasta di ..sasso...
Poi ho lasciato correre e ora che ha riperso il lavoro (ne aveva poi trovato uno a tempo determinato) ..me ne son stata zitta zitta ..e continuo a far scatoloni (che ora sto traslocando parte della mia casa qua) da sola...e quando mi ha chiesto se conoscevo qualcuno per fare qualche lavoro ho ...ehm..risposto di no!;))
baci val
Visto che mi è successo un paio di volte, quando qualcuno chiede per un lavoro o per qualsiasi altra cosa, rispondo sempre evasivamente
Vale E ZiaCris, che palle però!!!
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