Come tutti gli anni lui è piazzato fisso in questa località a mezz'oretta circa dal posto dove abitiamo, a ca. 800mt, che non sarà esattamente un ghiacciaio ma comunque fa la sua bella differenza dalla canicola agostana che c'è quaggiù. Mia sorella al mare, mio fratello pure, il poveretto soffre un pò di solitudine e quindi io appena posso vado da lui a cena, guadagnandoci la cena preparata (massima coccola che si possa pretendere da lui stante che siamo due adulti che non si perdono in smancerie, eh!!?!!, sia chiaro), due chiacchiere in libertà (ovvero la sua personale rassegna stampa sulle malefatte del governo e di mr misirizzi in primis, ma anche il pastore tedesco non gode delle sue simpatie) e la sensazione di fare la cosa giusta.
La sera prima era sceso lui in città causa uno dei millemila esami di controllo periodici e non (anni 78 debbo dire prestante ed in salute, la prevenzione per lui è una religione, assieme al cibo) e ne aveva approfittato per invitare (udite! udite!) a cena fuori la princi. Erano andati per pizza che per due volte ci aveva provato ad andare a mangiarla ma per qualche motivo non gli era riuscito il colpo. La princi, divertitissima dagli exploit del nonno, ha passato tutto il viaggio a raccontarmi le sue malefatte ed i pettegolezzi di quella sua linguaccia parecchio tagliente.
Tra le altre cose, in tono da perfetti cospiratori, hanno deciso di giocare al superenalotto, evento non raro bensì unico, tanto che nessuno dei due sapeva come fare. Appurato che non potevano giocare immediatamente perchè tardi e verosimilmente le ricevitorie sarebbero state chiuse (?) si sono accordati sui numeri da giocare e sul fatto che ci avrebbe pensato la princi la mattina dopo. Il nonno era un pò preoccupato perchè non sapeva bene quanti soldi darle, e la princi rassicurante gli ha detto 'ma dai nonno faccio io e poi aggiustiamo tanto non vorrai mica giocare più di 5 euro, no?' al che lui
'5 eurooooo???!!! ma sei matta???????? uno, due al massimo!!!!'
Insomma ve la ricordate la barzelletta del rabbino Gioacchino che piangendo e sospirando chiedeva al buon dio di fargli vincere la lotteria ed il buon dio che sospirando e scuotendo la testa gli rispondeva 'va bene Gioacchino, ti farò vincere, ma tu almeno compra il biglietto!!!'
Ecco. Papà. Tale e quale.
Vabbè. Ieri sera siamo arrivate un poco in ritardo stante il fatto che mi ero imbrogliata nel calcolare i tempi, lui aveva ovviamente già mangiato. 'Perchè non ci hai aspettato papà, avevi fame?' ... 'Ma no che fame!! e' che avevo previsto di mangiare un tomino fresco che sennò mi diventava brusco' in nessun modo siamo riuscite a capire perchè il tomino fresco di papà avrebbe dovuto inacidirsi tra le sette e le otto e mezza. Arivabbè.
Insomma, il menù dell'ortoressico ieri sera prevedeva:
Antipasto della casa composto da 1 focaccina bianca tagliata a spicchi, tre spicchi per piatto (il resto in un piattino comune al centro del tavolo - per la serie 'quella è la vostra dose poi, se proprio proprio, ci sarebbe anche questo'), due fettine di salame (sottilissime perchè così è più buono ...) più una di salsiccia piccante. Il tutto non superava di 10gr e debbo dire che nel piatto aveva un'aria un filino desolata!
Braciola di maiale saltata in padella con aglio e finocchietto selvatico
Zucchinetti croccanti (2 cucchiai).
'Papà mangiamo la frutta?' ... 'Fruttaaaaa?? eh si ci vorrebbe la frutta. Maaaa, hai ancora fame?'
Io e la princi, al momento di salire in macchina, ci siamo guardate e, in coro, ci siam dette 'Eh, ci vorrebbero sei mesi così dal nonno e saremmo delle silfidi!!'
Stasera ci ritorno :-))))
3 commenti:
lo adoro....
ma sul serio. mi piace tantissimo, ma la delicatezza del tuo raccnto mi sovviene le rivide delicatezze di mio padre.... ed è paacevole specchiarsi...
monica, anche io :-))))
ma che dolce questo papà. mio padre invece era l'esatto contrario, però se ne è andato a 60 anni con un infarto...mi sa che ha ragione il tuo papà.....
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