Obiettivo Trop Model

giugno 06, 2009

Lacrime a fiumi

Qualche sera fa ho visto un pezzetto dello show di Fiorello. E debbo dire che mi piace un sacco, è bravo, è simpatico, non è sbracato, invelinato ed involgarito come buona parte di ciò che vedi nella scatola.

E, alla fine, il fetente mi ha tirato un colpo basso: Alice guarda i gatti e gatti guardano nel sole mentre il mondo sta girando senza frettaaaaa, mannaggia a te, Fiore, che io ci ho la lacrima a spruzzo quando sento il 90% delle canzoni di De Gregori!!!!!

E non è nemmeno la prima volta che un paio di settimane fa, ci son finita sopra che lui duettava nientepocopodimeno che con il Principe in persona!!!

Da morire

Perchè io ho un tot di porte chiuse, come dice la Princi, e dietro queste porte ci sono degli accadimenti alcuni lieti altri meno, altri molto meno. E molti di questi accadimenti hanno una colonna sonora de gregoriana. Dal che, quando sento alcune canzoni tutta mi sciolgo. E per non sciogliermi non le ascolto, che non è cosa, specie quando gli accadimenti non sono pizza e fichi.

Piccola Mela per esempio mi ricorda lo sbocciare di un amore, i miei vent'anni, il primo inverno fuori casa, tutti i we in montagna a sciare, mucchi di neve nelle strade vecchie del paese ed una sera una luna bellissima su questa neve bianca e queste case nere e questo amore fortissimo e mille baci e se muoio adesso ne sarà comunque valsa la pena.

Ma la canzone che si salvi chi può che qua rischiamo l'inondazione è la Donna Cannone, che avevo ventisei anni, e qualche mese prima mio marito, il mio amore, aveva rischiato di morire, e adesso si stava riprendendo ma sapevamo che nella sua testa c'era qualcosa che non avrebbe dovuto esserci, e con una paura infinita avevamo ripreso a fare l'amore, e quel bambino che un anno prima non s'era voluto fermare con noi, ora ci stava riprovando. Ed era pomeriggio tardi, ed eravamo in cucina di una casa che adesso non c'è più, ed eravamo appoggiati al termosifone spento,

e con le mani amore
per le mani ti prenderò
e senza dire parole
nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura
se non sarò bella come dici tu
e voleremo in cielo
in carne ed ossa
non torneremo più
e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via

ed io gliel'ho detto che la nostra vita non era finita, che lui non era un morto che camminava, che questo bambino sarebbe arrivato ... e voleremo in cielo in carne ed ossa non torneremo più

E quando la risento oggi, come faccio a non piangere?


6 commenti:

lerinni ha detto...

hai fatto piangere anche me...
posso abbracciarti forte? solo per questa volta, giuro...

cinas ha detto...

piangere fa bene, dai.

graz ha detto...

La storia che uno ha alle spalle è spesso un viluppo di cose belle e brutte, ed io lascio perdere il seguito di questa storia qua perchè non voglio scadere nel melodramma.

Alle volte piangere fa bene ma più spesso è inutile.

Quindi mi spiace perchè credo che sia una delle più belle canzoni che conosco, ma io questa qua non la ascolto mai. Chissà che scrivere questo sia stato catartico ....

Grazie per i vostri commenti

Mammamsterdam ha detto...

E Rimmel, ne vogliamo parlare?

Passa i fazzoletti, dai.

graz ha detto...

Hola Barbara!! che piacere risentirti!! seguo i tuoi post da te ma, come dire, mi tolgono le parole. Ho pensato che il miglior commento era il silenzio ma non sapevo come scriverlo.

(no di Rimmel non ne vogliamo parlare che qua c'è già troppo umido)

Bentornata!!

ZiaCris ha detto...

Ho i fazzoletti profuati, ne vuoi uno? Non puoi farmi piangere così, non me lo merito