Obiettivo Trop Model

aprile 04, 2010

Cara sore

Io non so se arriverai mai fino a qui, e se accadesse temo che sarebbe difficile spiegare perchè in oltre un anno non ti ho mai detto che ho questo parchetto privato del blog.

All'inizio non ti ho detto nulla perchè so che la rete non ti interessa più che tanto, che io sappia segui i foodblog e poco altro (elasti, mafalda ...), insomma non ti concedi molto tempo in giro a cazzeggiare e quindi mi sono pensata 'che glielo dico affà'. Poi sta roba era diventata un segreto tra me e te, come tale pesava come piombo e quindi ho continuato a non dirtelo.

Adesso segretamente ti scrivo, perchè sono davvero tanto preoccupata.

Non ne ho mai parlato prima perchè so che se mai tu lo venissi a sapere mi ammazzeresti con le tue mani. Io che parlo di cazzi tuoi con qualcun altro? no, nun se 'ppò 'ffà. Ma io qua sopra ci ragiono, qualche volta ci soffro, e scrivo qua per mettere in fila i pensieri e la tua sofferenza è ormai da tempo in cima ai miei pensieri.

Non so come aiutarti. Ti vedo accartocciata in dinamiche familiari sempre più avvitate su sé stesse, tesa come non credevo si potesse essere, inferocita con te stessa e con il mondo, ti vedo infliggerti regole feroci, negarti il cibo ed esserne ossessionata. Le attenzioni che ti dedico mi sembrano bicchieri d'acqua sparsi su una pianta assetata di acqua, so che ti fanno bene, lo sento, ma non riescono nemmeno a scalfire la superficie del tuo malessere.

Vorrei portarti via, i giorni in Toscana sono stati esemplari, ma dovresti deciderlo tu di mollare tutto e scappar via e so che non lo farai mai. Del resto dovrei portarti via io e posso forse negare la mia famiglia, la mia vita e come una novella Louise aiutare la sua Thelma a rompere le sue catene?

Davvero.

Dovrei forse farlo?
Veramente questo pensiero mi attacca per la prima volta adesso. Dovrei farlo? cosa sarebbe, una suprema rinuncia per salvarti?

Ma comunque escludo che tu lasceresti il tuo senso del dovere anche solo per curarti. Posto che tu accettassi l'idea di essere malata, cosa che apparentemente non ti passa neanche per la testa di fare.

Allora resto qua, con l'angoscia che mi attanaglia, pensando che i mesi che verranno saranno forse ancora più difficili, chiedendomi come fare a parlare con tuo marito, a fargli capire che non lo fai apposta e che non puoi smettere di essere ciò che sei solo perchè lui lo chiede. Temendo di parlargli perchè il giorno in cui, com'è solito fare, in preda all'incazzatura dovesse aprir la bocca e lasciar uscir lo spirito, se in quel giorno dovesse usarmi come arma contro di te ti distruggerebbe. Io di lui non mi fido sotto questo aspetto. Proprio poco. So che è capace di farlo. Ed oggi non ha più molto da usare contro di te, i figli sono ormai grandi e non si lascerebbero manipolare più che tanto.

Non so cosa fare. Non so cosa fare. Non so cosa fare.

E sono terrorizzata

1 commento:

graz ha detto...

Ho scritto di getto perchè è davvero una grande preoccupazione e questa mia scrittura è un momento importante per me.

Vi chiedo di scusarmi ma non pubblicherò commenti a questo post. Chiunque volesse aggiungere una riga lo faccia, io risponderò in privato.