Obiettivo Trop Model

novembre 22, 2009

Del cucinare ... (lasagne verza, pecorino e taleggio)

Quindi dicevo che sono andata a cucinare in questa cattedrale ...


Eravamo in una ventina ed abbiamo cucinato cose diverse a gruppetti, Sigrid ovviamente aveva concordato le qualità e quantità con lo staff del posto che ci ha fatto trovare gli ingredienti pronti e ci ha messo a disposizione la cucina in cui vengono organizzati gli eventi ad opera dei cuochi esterni.

Una cucina professionale è proprio un bel posto, con la sua organizzazione in aree differenti e relativa strumentazione che ti vien voglia di buttar giù muri a casa ed abolire la camera da letto pur di avere quel piano di cottura pazzesco con vicino il forno nucleare che non gli hai ancora messo la roba dentro che è già cotta al vapore oppure gratinata oppure .... o magari la supervasca per lavare le pentole con il getto a pressione per pulirle e vicino la macchina per lavare che cacci dentro, abbassi il coperchio con il maniglione ed in men che non si dica quella lava alla perfezione pentolacce che ci stavo dentro pure io.


Beh ... ecosostenibilità??? cos'è, si mangia? ;-))


Insomma io mi sono offerta per la pasta, assieme ad una signora di Terni* che di mestiere fa l'avvocato, l'unica tra i presenti ad avere più di 18anni ... ;-) (no vabbè, scherzavo, diciamo l'unica più o meno mia coetanea, le altre erano decisamente più giovani anche se magari proprio 18anni no ... sembravano tutte ragazzine però).


Abbiamo preparato le lasagne con verza, pecorino dolce e taleggio, che sarebbe come dire che abbiamo lavato ed affettato (fette di un paio di cm ca.) 4 cavoli verza (= una montagna di cavolo) che poi abbiamo stufato velocemente in pentola con un pò di burro (se lo sapeva l'ortoressico!!) e poi sfumati con poco aceto di mele (appena un profumo), preparato 3 litri di besciamella (!!), e poi assemblato 4 teglie con un velo di besciamella sul fondo, uno strato di sfoglia (usata quella preparata nel laboratorio di paste fresche), uno di verza, cosparso con pecorino dolce tritato al coltello (+o- 1Kg), fiocchetti di taleggio (+o- 1 kg) e besciamella. Ripetere ad esaurimento ingredienti.


La besciamella in quantità industriali è stato il contributo della capa eventi di cucina di E*ataly, che ha suggerito di non far lessare la pasta prima di montare la teglia (i grandi cuochi non lo fanno mai) e poi chiaramente ha abbondato con la salsa. Alla fin dei salmi aveva ragione lei perchè le lasagne sono state cotte alle cinque del pomeriggio quando il servizio iniziava alle 19 e proseguiva fino alle 22:15 e comunque durante tutto il servizio sono ovviamente state tenute in caldo in apposita vasca riscaldata. Se non avessimo usato tutta quella salsa sarebbero probabilmente diventate orrende nel giro di breve.


Dovendo invece ripetere la ricetta per quantità ed uso domestico io continuerei a non far bollire la pasta (non lo faccio mai) ma userei solo qualche fiocchetto di besciamella per ammorbidire il tutto, tenendo però la verza molto umida e aggiungendo magari un pò di acqua o brodo al momento di infornare (poco eh!! diciamo un mezzo bicchiere). Metterei poi la teglia a cuocere coperta per diciamo mezza cottura e la scoprirei poi in ultimo per gratinare lo strato superiore ed asciugare bene il tutto.


Insomma, a me la besciamella non piace granchè, s'era capito?


Anche le altre preparazioni erano a base di cavolo e se ci riesco nei prossimi giorni magari posto le ricette, in particolare si trattava di:

- sformatini di cavolfiore su fonduta di pecorino con chips di pancetta croccante
- hamburger con insalata di cavolo yoghurt e senape
- fish cake su letto di cavoletti di bruxelles (mi pare)
- insalata di cavoletti di bruxelles con pinoli tostati e mele caramellate
- crostoni con purea di cavolo rosso al cumino accompagnata a tocchetti di salsiccia, purea di broccoletti accompagnata da mozzarelline, purea di cavolfiore con uvette e tocchetti di acciughe sotto sale
- pizza broccoletti, vongole e gorgonzola

Nemmeno Sigrid è riuscita ad inventarsi un dolce a base di cavolo, e direi che questa è una buona notizia ;-)

Magari appena riesco a rimettere le mani sul mio pc (attualmente in rianimazione) caccio dentro anche un paio di foto che i due fotografi aspiranti professionisti hanno fatto.

Finito di cucinare abbiamo dovuto prendere parte anche al servizio, dietro ai vari banconi e debbo dire che questa parte qua se la potevano pure risparmiare, mi è sembrato un pò una fesseria anche se probabilmente essendo portate extra rispetto al menu, e necessitando di una minima lavorazione al momento di servire, forse hanno voluto risparmiarsi grane con il personale fisso, boh .. tra l'altro in termini di HACCP mi chiedo come la mettessero anche se hanno voluto che indossassimo il cappelletto e c'erano dei fogli da firmare (che peraltro io non ho firmato) (nessuno me l'ha chiesto veramente).

Insomma, è stato bello, divertente, mi ha creato qualche rogna di autostima in fase calante ma tanto poi passa.

Mi piacerebbe fosse il mio mestiere? beh cucinare sempre a livello di grande distribuzione proprio no, un piccolo ristorantino gestito in famiglia? beh ... magari ... non ne sono poi così sicura diciamo che mi piacerebbe provare.

Tra l'altro la signora di Terni di cui sopra (*) era presente con la figlia (futura medichessa) e sono entrambe due appassionate di cucina, pubblicano un blog e si offrono come cuoche a domicilio. Il blog - a chi interessasse - è conunpocodizucchero su blogspot. Sembrano molto brave e mi dimostrano - /alert: autostima off - che ho ragione quando dico ai miei amici che io non sono abbastanza brava per fare la stessa cosa ....

2 commenti:

Mammamsterdam ha detto...

Un commento veloce alle botte di autostima a questo e al post precedente: che palle. Aspetta te che vengo a farti un giro di empowerment, poi ne riparliamo (la mia teoria è che quando certa gente dice `di non esser brava a far cose, sta solo guardando dal lao sbagliato, tientela per buona).

Ho un paio di casinetti da rientro, ci torno sopra con calma.

graz ha detto...

Barbara, qui lo dico e qui lo affermo (e non lo direi altrove che non ho voglia di crucifissioni mie o altrui) ma l'empowerment mi fa hahare ed il coaching (compreso il mom) mi sembra un ottimo escamotage da parte di gente che diversamente non saprebbe come sbarcare il lunario.

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