Obiettivo Trop Model

gennaio 07, 2011

Ma non passa mai???

L'adolescenza, dico.

O per lo meno quella che sembrerebbe essere una sindrome adolescenziale protratta ... o una ricaduta, nun zò.

La princi. Gioia e dolori.

Fino a qualche tempo fa era 'fidanzata'. Con un'idiota, IMHO naturalmente. Un rapporto balengo, nato sui 'banchi' universitari, il mito della coppia di creativi, lui rintanato nella profonda campagna, lei qua ad aspettarlo, quando non a scuola, ovvio. Un rapporto da semi-grandi, insieme tutto il giorno presi in progettazioni assortite ma insieme la sera pochissimo che una quarantina di km non sono roba da poco per tenere insieme amicizie ed interessi. Soprattutto se si è già passato insieme tante ore, è sera, si è stanchi, si deve ancora lavorare a qualche cosa (e giù di telefono). Ore su ore su ore passate a fare e rifare progetti, grafiche, render, simulazioni 3D e chi più ne ha più ne metta.

Ma anche litigate feroci, una combinazione di caratteri che assieme davano il peggio di sè. Teatralizzando qualsiasi cosa, partendo per la tangente per la qualunque, urla, strilli, insulti ... ancora al telefono che di uscire non se ne parlava granchè.

Lei a casa, sempre. Pochi altri interessi a parte la scuola, totalizzante, e la danza, con alti e bassi e rapporti conflittuali pure lì. Noi via praticamente tutti i we, quando non per settimane intere come la scorsa estate, lei qua da sola o con il moroso, che non gli pareva il vero di infilarsi a casa non appena usciti noi. Di incontrarci mai che lui diceva che io sono feroce, impietosa ...

In tutto questo il nostro rapporto andava via via migliorando, uscendo dalla conflittualità tipica dell'adolescenza per diventare quello tra due donne che si vogliono bene, che si capiscono. Lei che capisce i miei tempi, i miei ritmi, le mie priorità. Noi che si parla, quasi di tutto, poche tensioni, poche aree off-limits e spesso una grossa sintonia, nessun bisogno di dirle questo o quello che ci arrivava lei prima che io lo dicessi. Uscire insieme per fare acquisti che lei pare non ami comprare cose da sola o con le amiche, mai capito benissimo se è una faccenda di attrazione verso il mio portafoglio o bisogno della mia approvazione o timore del mio scontento. Probabilmente tutt'e tre.

Poi si lascia con l'idiota con grandi drammi e gran dolore. La capisco, neh ... sia chiaro! Riprende i rapporti con due amiche che - come spesso accade tra ragazze, ahimè - sentiva pochino durante il 'fidanzamento'. Con le due amiche riprende a frequentare un giro di ragazzi e ragazze dai tempi del liceo, non della sua scuola però, che lei è sempre stata troppo conflittuale e passionale per conservare rapporti a lungo. Si è sempre 'innamorata' di un ristretto gruppo di amici (più spesso amiche) vivendo il rapporto in modo totalizzante e - imho, sempre - bruciandone le ali come farfalla che si avvicini troppo al fuoco.

E ci risiamo. Esistono solo loro, le due amiche, gli amici a loro collegati ed i mille impegni relativi. In casa siamo di nuovo ai tempi del fastidio, del silenzio, del che ci sto a fare qua, delle telefonate chiusa in camera sua o sul balcone. La mia (nostra) sensazione di essere l'ostacolo tra lei e la libertà (ma chi le impedisce niente, tra l'altro?). Il nervosismo malamente dissimulato. Le rispostacce di fronte ad ogni richiesta, anche solo di informazioni. Zero disponibilità a collaborare, richieste continue. IO. IO. IO. IO. Iooooooooo ... e parallelamente la profonda convinzione di subire torti in continuazione. Non le hai fatto questo, non le hai dato quello, sicuramente pensi che lei abbia sbagliato qua, lì e là ...

Lo studio fermo o poco più, lo sguardo sul futuro piuttosto miope, ogni difficoltà è insormontabile e a nulla valgono i tentativi di dimostrarle che sta prendendo la mucca per le palle.

Déjà vu.

Mi pare di essere tornata ai tempi del liceo o ai primi anni di università.

E allora mi dico che la separazione da quel tordo è stata un boccone duro da buttar giù. E poi mi dico che la crisi verso il percorso universitario ci può pure stare, mi dicono che accade a tutti o giù di lì. E pure rifletto sul fatto che questo modo così totalizzante di vivere la scuola era strettamente connesso a questo fidanzamento bislacco, finito il fidanzamento quel che resta sono gli studi da terminare (e che me ne faccio mò?). E che si è scelta un ambito dove se non ti motivi tu da sola non trovi certo nessuno che lo fa per te ... E che ha la coda di paglia perchè è fuori corso, ha due esami da dare, la tesi da preparare e non sembra riuscire a trovare la motivazione per nulla di tutto ciò. Adesso va a studiare in biblioteca con le amiche di cui sopra ... vediamo che combinerà con gli esami ma uno dei due non mi sembra lo stia toccando nemmeno con la punta di un bastone ed è materia difficilissima per lei ... E la scuola sta passando un momentaccio, i riferimenti sono tutti cambiati, il suo stesso corso di laurea è stato - se non ho capito male - reimpastato in qualche modo. Nessuno ha interesse ad accenderti la luce se non te l'accendi da sola ...

E lei detesta non avere riferimenti precisi.

Capisco che è in crisi, capisco che ci si sfoga dove si sa che si verrà comunque accettati, capisco che sa di non rischiare di perdere nulla se manda a hahare me, non si fida certo di fare altrettanto con altri, rischiando di resta da sola ...

Capisco tutto (o quasi) ma .......


Disclaimer: cara princi, tu sai che io scrivo qui, non so se mi leggi anche se la mia impressione è che tu non lo faccia. Se ti devi infuriare perchè scrivo degli affari tuoi fallo pure, però pensa che questo è ciò che provo io, che sicuramente avrò torto, quanto meno in Your humble opinion, ma hai visto mai che a leggerlo qualche cosa ti si smuova da qualche parte ...........

7 commenti:

ziacris ha detto...

mestiere difficile quello delle mamme. Per andare d'accordo con le figlie devi sempre dire sì, guai a contraddirle. si acconsente, si sta ai loro patti, finchè...finchè non si scoppia e allora si manda tutto a ramengo, le si lascia bollire nel loro brodo eche si arrangino...poi si sta allafinestra a guardare e ad aspettare

graz ha detto...

Ziacris, ci vuole una pazienza infinitaaaaaaaaa!!! Ogni tanto mi domando come andrà quando servirà averla con noi questa pazienza ....

Mammamsterdam ha detto...

Con noi? Se guardo a mia zia e mia nonna direi che sei in una botte di ferro. E tu sai che io sono per lo scazzo propedeutico quando ci vuole, della serie ti amo e ti accetto, ma adesso ti calmi e comporti civilmente o ti sfanculo comne sfanculerei chiunque altro.

Oddio Gra, mi ero scordata dei primi tempi che ci conoscevamo solo per blog.Adesso ricordo.

graz ha detto...

Mammam: uh??? Metti I sottotitoli Che non ho capito .. Che c'entrano I primi tempi? Mi sto ripetendo? Debbo andare a rileggere? In effetti ci starebbe tutto ... Mia madre soleva strillare "Ma qui si fa come I gamberi!!! Un passo avanti e due indietro!!!!"

Mammamsterdam ha detto...

Intendo i primi post o mail, non ricordo, in cui descrivevi la princi come appunto la principessa ragazzina, egocentrica, rompicoglioni a cui non si poteva dire nulla e da cui non si poteva pretendere nulla. una che non voleva crescere.

E penso a mia zia che alla fine e stata l' unico faro nel disordine della vecchiaia di mia nonna, che a costo di emicranie e mal di stomaci se ne occupava splendidamente perche lo voleva, non solo perche doveva. Quindi magari ancora arriva quel momento di ribaltamento dei ruoli, come per esempio quello che ti ha detto a proposito di tua sorella. Detto cio, come i cani, abitate insieme e dei confini tocca metterli e se no si puo fare ragionevolmente uno scazzo contro l' irragionevolezza forse procura piu di tanta pazienza. E l' universita veda di finirla di corsa e fare uqalcosa nella vita.
poi penso che questa bambina ha perso il padre da piccola e anche se tu hai fatto di tutto, con il batavo, per darle delle certezze nella vita, non ci scordiamo che noi con nostro padre vivo abbiamo fatto a tempo a farci una vita, una famiglia e una carriera prima di scendere a patti con la sua eventuale mancanza prima o poi e che lei questa possibilita non l ha avuta. E quindi il suo farsi a dulta le tocca farselo con altre modalita e altri buchi di cui noi forse, e magari manco lei, ci rendiamo conto. Vallo a sapere (ma il mac dove cavolo ce li ha gli accenti, mannaggia a lui?)

Maddalena ha detto...

Acc! Fa impressione leggersi al contrario, mi sa che quello che hai scritto era quello che pensava esattamente la mia mamma.... e io che credevo di avere ragione su tutto!!!
Meno male che si cresce, alla fine, e si fanno pure figli: adesso sì che capisco che pizza infinita ero!
Coraggio, Maddalena

graz ha detto...

MammAm: per i commenti sulla princi ci debbo tornare via post che non mi piacciono i commenti di sette km e non riuscirei a far di meglio. Per l'assistenza futura, francamente non ci penso per davvero è stata un'uscita la per là leggendo il commento di ZiaCris. Spero di non averne bisogno o per lo meno di non dover scoprire che non ce n'è, in ogni caso sono sufficientemente sventata da non preoccuparmene sul serio.

Taomamma: un sonorissima rottura di pelotas. Ecco, l'ho detto. ;-)