Obiettivo Trop Model

maggio 04, 2010

Se lo sapessero quelli del CAI ...

... a calci nel sedere ci porterebbero a fare le nostre gite!!!

Penso a Cautelosa ed ai suoi bellissimi reportage di gite e poi penso al batavo ed alla sottoscritta e mi metto le mani nei capelli!!


WE in montagna, al solito, tempo mediocre con puntate sul brutto andante, al solito, ma noi non ci fermiamo anche perchè le cane ci marcano stretti. Sabato passeggiata in Val Troncea con rincorsa (loro, non nostra, eh!) di marmotte e bagno nel laghetto formato dalla piena del Chisone. Domenica tratto iniziale di un percorso ad anello che parte da un paese e termina in quello successivo (o precedente, dipende da dove lo prendi, ah ah ah, spiritosa eh?) il tutto sotto un bosco di cembri e larici letteralmente da favola. Cane alla rincorsa dei caprioli, sfiancate il tanto che basta, primo obiettivo raggiunto. Purtroppo il batavo è stanco, ha un acciacco influenzale ed in più si mette a piovere fino fino. Quindi torniamo indietro ripromettendoci di rifarlo appena possibile e comunque prima che salgano le mandrie agli alpeggi che con due cani non ce la possiamo fare a trattenerle pure di fronte a greggi, madrie e cani pastore!!!

Il giorno dopo, lunedì, era previsto che tornassimo a casa ma ci svegliamo con un sole a palla ed un cielo terso che ci fanno immediatamente cambiare idea. Dicevamo l'anello della cembro-lariceta??? Eccoci!! PRONTI!!!

Partiamo. Saliamo da Soucheres Basses con l'intento di scendere al Fraisse e tornare alla macchina per prati. Eh già!!! 'na parola!!

Perchè l'anello parte dai 1400 ma arriva ai 2000, perchè la manutenzione dei sentieri, posto che avvenga non è ancora iniziata e perchè da un certo punto in poi il sentiero ci sarà pure ... sotto un metro di neve però!!


(quello sopra è il vallone che abbiamo attraversato a 2000mt senza nessun equipaggiamento adeguato)

Noi, non paghi di andare alla cieca senza sapere bene dove dovremmo andare, pensiamo pure di abbandonare la strada e proseguire sul sentiero del bosco che, oltre ad essere di una pendenza che fa piacere solo ai cani, è particolarmente poco visibile. Fino ad un certo punto le marche bianche e rosse sono ben disposte sugli alberi ed in posizione strategica tale per cui ne superi una e poco dopo vedi l'altra, ancora da lontano. Poi probabilmente quelli del comune 1 avranno pensato che erano fatti di quelli del comune 2 e viceversa, morale le belle marche bianche e rosse scompaiono per lasciare il posto a qualche sporadica marca rossa e qualche altra, ancora più sporadica, marca gialla. Il tutto ovviamente dove??? Ma prima di un canalino, claro!! sennò che gusto c'è?
Insomma, una comica (si fa per dire, ieri non ridevo mica tanto!). Il canalino è pieno di neve, verosimilmente ammucchiata ma anche franata giù da più in alto. Non fa freddo per cui la neve e molle e questo significa a volte sprofondare fino alle anche (del batavo per giunta!! che è alto 1.92, per dire). Ghette? guanti? bastoncini? ma quando mai!!!

In men che non si dica mi si formano due belle cavigliere di neve che mi fanno un male porco, ovviamente si squagliano e mi riempiono gli scarponi di acqua (sono ancora bagnati adesso). Mi munisco di bastone nodoso per non franare miseramente ed è più pesante il bastone della sottoscritta o quasi, oggi ho un paio di schegge nelle mani, per dire. Le cane non chiedono di meglio e se la squagliano alla ricerca dei camosci, e cui impronte sono ovunque ed abbondanti. La grande non si allontana mai molto ma la piccola sembra una saetta. In un paio di occasioni scompare ed io mi terrorizzo al pensiero che con tutta quella neve intorno non ritrovi più i nostri odori. Per fortuna dopo qualche minuto ricompare con un musetto tutto stupito che sembra dire 'cacchio strilli??!!! sono qua no?'.


Attraversiamo l'ennesimo canalino innevato e finalmente ritroviamo il sentiero, grazie a qualche segno residuo di sci e di motoslitte e poi ai segni lasciati da coloro che si occupano di sfoltire il bosco. Scendiamo per questo ripido sentiero ringraziando i nostri numi di averlo preso in discesa che in salita dev'essere da spaccarsi i polmoni e tutti trulli ci avviciniamo alla nostra meta.
Dove siamo????
Esattamente dove eravamo partiti!! quindi, per soprammercato, abbiamo pure sbagliato strada ed invece di fare la Soucheres Basses - Fraisse abbiamo si fatto un anello ma da Soucheres a Soucheres.

Bel colpo! per essere esperti escursionisti facciamo proprio hahare!!!!

9 commenti:

emily ha detto...

ma posso stare tranquilla io dopo che leggo queste cose?????

graz ha detto...

no. proprio proprio tranquilla no, in effetti!! :-))

ziacris ha detto...

Complimenti

graz ha detto...

ZiaCris, per l'idiozia, immagino!! :-)

bussola ha detto...

o mamma.... che divertente .... (si lo so, per chi lo legge) ;-)

graz ha detto...

Bussola, ehm a leggerlo adesso sì ... :-))

ziacris ha detto...

ESATTO!

cautelosa ha detto...

Graz, siete di un'audacia unica! Quasi dispersi e sprofondati tra tutta quella neve (quanta..)!!
Un'esperienza da raccontare ai futuri nipotini, eheheh!

graz ha detto...

Caute, che audacia!! siamo scemi