Obiettivo Trop Model

maggio 02, 2010

Fulmini e saette!!! Politically incorrectness following ...

Oggi sul blog di Panz leggo un'invettiva contro la Gelmini con relativo invito ad un mail bombing al Miur per spiegare alla ministra che è una cretina. Ma siccome Francesca parla del

"... DIRITTO DI OGNI BAMBINO ad avere accanto la propria madre nei primi mesi di vita, a favore di un “lavorismo” becero ..."

(tralascio le considerazioni sull'opera della ministra sulla scuola che considero materia per un altro post)

Allora mi incuriosisco e vado sul sito del Corriere a leggere che caspita ha davvero detto a 'sto giro Mariuccia stellina nostra. Ora, l'intervista dello scandalo pare essere stata rilasciata a Io Donna, rivista che io non leggo, non so nemmeno bene che roba sia anche se posso immaginarlo. Quindi chissà cosa ha davvero detto la balenga, ma nel dialogo pubblicato nell'articolo questi sono i due passaggi, a mio parere, incriminati

"Una donna normale deve certo dotarsi di una buona dose di ottimismo, per lei è più difficile, lo so; so che è complicato conciliare il lavoro con la maternità, ma penso che siano poche quelle che possono davvero permettersi di stare a casa per mesi. Bisogna accettare di fare sacrifici "

Anch’io, come la D’Amico, ho più facilità di altre donne a tornare subito a lavorare senza trascurare mia figlia. Ma non vuol dire non essere una buona mamma, dovrebbero farlo tutte.

e poi dice pure che considera un privilegio l'essere costrette a stare a casa dopo il parto.


ALLORA ...
fermo restando che chissà cosa ha detto lei e cosa le ha fatto dire il giornalista, a me da queste frasi sembra che sprizzi allegramente fuori la prova provata del fatto che è un pò scema ma mi chiedo cos'altro possiamo addebitare a Mariastar?
- ha riconosciuto che persone come lei e la D'Amico sono in una posizione privilegiata. OK, in realtà sono in una posizione molto, moltissimo privilegiata, probabilmente sarebbe stata più onesta se avesse detto che prende tutti questi zeri di stipendio ed ha tutte queste tate che badano alla pupattola, nonchè tutte queste libertà di movimento, ma alla fine ce lo possiamo immaginare tranquillamente, no?
- ha detto che ritornare a lavorare subito non significa trascurare la prole, chi può negarlo? a meno che stiamo dicendo che sono trascuratrici di bambini la schiera di lavoratrici autonome che non possono stare a casa dopo il parto piuttosto che quelle che vivono con passione il proprio lavoro e non mettono l'essere madre davanti a tutto
- ha detto che per una donna normale è tutto più difficile e che questa si deve dotare di una buona dose di ottimismo (per far figli suppongo). Ha detto anche che conciliare maternità e lavoro è complicato. Chi può negarlo?
- ha detto che pensa che siano poche quelle che possono permettersi di stare a casa per mesi: al 30% dello stipendio non mi sembra un'affermazione azzardata. Io ne ho conosciute parecchie di donne che dopo la maternità sono tornate a lavorare appena possibile perchè una riduzione così ingente di stipendio non se la potevano permettere. E se non mi ricordo male, il congedo obbligatorio (e quindi remunerato a pieno o quasi) dura solo 3 o 4 mesi ed io francamente non ci vedo una differenza enorme tra lasciare il pupo ad altri ad un mese piuttosto che a 3! Che in entrambi i casi mi sembri una povera scelta, questo è un altro discorso.
- ha detto che considera un privilegio poter stare a casa dopo il parto. A me sembra un pò leggera e sciocca come affermazione ma non me la sento di darle la croce addosso. Ci sono situazioni in cui non è un privilegio ma un'obbligo perchè non si ha nessuno a cui lasciare il pupo, perchè i nidi non ci sono o se ci sono costano un botto, perchè quando ha saputo che eri incinta il datore di lavoro ti ha lasciato a casa o magari perchè andare a lavorare costerebbe di più che stare a casa ... ma tolte queste situazioni per le altre fai sacrifici di un certo tipo per poter stare a casa e ne fai, anche se di segno opposto, per tornare a lavorare in fretta.

Ora, io sono davvero stufa di questa continua battaglia tra le forze del bene e quelle del male, non ho nessuna stima di questa gente e della Gelmini in testa ad altri ma da lì a gridare 'accordonna!!!' tutte le volte che questi fanno un fiato ce ne corre assai.

Penso che sia ora di finirla. Purtroppo il mazzo in mano ce l'hanno "gli altri", quantomeno dal mio punto di vista, ma io non ho più intenzione di gridare allo scandalo qualsiasi affermazione facciano. Io vorrei che fossimo in grado culturalmente e politicamente di accettare di mediare su alcune posizioni senza per questo cedere al partito dell'ammmore. Vorrei che si trovasse un terreno di confronto prima sociale che politico, un terreno in cui dall'accettazione del punto di vista dell'altro potesse davvero nascere una nuova coscienza sociale e politica, magari frutto di una mediazione.

E' un'utopia? probabilmente si

Ma forse, superare gli steccati della tradizione di pensiero e politica nostrana, è quello che serve per produrre un pensiero politico e sociale adeguato alla nostra epoca profondamente mutata rispetto al passato, nel bene e nel male. E forse la nascita di questo nuovo pensiero è quello che attendono tutti coloro che a votare non ci stanno andando più, ragazzi giovani in testa!

7 commenti:

emily ha detto...

sono assolutamente d'accordo con te.
sono stanca delle polemiche sterili su ogni sillaba detta
vorrei che la si smettesse di giudicare le persone x quello che dicono ma x quello che fanno.

supermambanana ha detto...

ti diro' graz, son daccordo. Secondo me la porella e' soltanto ancora tutta gasata dei primi giorni postparto, quando il pupo fa solo pappa/cacca/ninna a ciclo e tu dici, oh, vedi che mica e' difficile?

graz ha detto...

'mbè, Emily, se dobbiamo giudicare MaryStar da quel che fa direi che facciamo decisamente in fretta ... ahimè.

SuperMam, mah sarà sicuramente gasata dall'eccesso di ormoni 'giusti' in circolo ma io penso che per quelle come lei non diventi difficile mai. Anzi, probabilmente, in un prossimo futuro sputerà sentenze con ancora più facilità di adesso. Aspetta che le cali la prolattina e poi vedi che ringhii che mi tira fuori la stella stellina ... Mala tempora etceterà etceterà

Statale 17, storie minime transumanti ha detto...

Mi allineo a voi, manco avevo voluto leggerla l'intevista. Ma tanrto, voi la Mary Star come mamma la vorreste?

Lavorare con la competenza con cui lo fa lei lo augurereste alle vostre figlie? (com'era poi la faccenda dei rapporti anali non graiti?)

E dalla risposta che vi date emerge anche il giudizio che abbiamo di questa donna, di quello che è, di quello che dice e di quello che fa. e purtroppo fa cose che uinfluenzano la vita di tutti noi, ma questo esula dalla maternità recente o pregressa.

emily ha detto...

che poi ho idee complicate anche su questa storia del congedo della maternità. xkè io la vivo da un altro lato, e ho pensieri contrastanti. sono mamma e sono anche imprenditrice, sono due cose che a volte fanno a pugni ma mi permettono di evitare di fare battaglie campate in aria.
il congedo un anno pagato? mi piacerebbe vedere chi di quelli che lo chiedono a gran voce sarebbe disposto a pagare una persona che lavora x loro un anno xkè stia a casa...ecco l'ho detto, mi sento meglio anche se so che suona da stonza

graz ha detto...

MammAm, francamente io non penso che Meristar stia facendo altro se non pasticci. A me sembra la tipica situazione aziendale in cui un potente_vero mette i suoi colonnelli nelle posizioni topiche affinchè questi gli garantiscano spazio di manovra, gli coprano le spalle ed impediscano che qualche trave arrivi ad infastidire il cammino. Il colonnello tipo inoltre non deve avere iniziative personali significative perchè rischierebbero di non essere in sintonia con quelle del potente_vero o, peggio ancora, di fargli ombra.

In quest'ottica a Meristar è stato detto qualcosa tipo mettiti lì, muovi tutta l'acqua che vuoi ma le decisioni serie le prendiamo insieme che te sei un pò troppo piccina per mettere le scarpe della mamma. E quella così fa. Chi è il potente_vero? Boh uno dei colonnelli di misirizzi, immagino. Avrei detto Tremonti ma poi non so ...

supermambanana ha detto...

emily, l'ho detto anche altrove, lo ripeto qui, io la penso come segue :-) Uno Stato utopico (OK, non noi, ma parliamo per massimi sistemi) vuole garantire la sua sopravvivenza e quindi ci tiene ad allevare generazioni di nuovi cittadini capaci e in grado di sostenerlo al meglio. Ricerca dimostra che la presenza della madre (e/o padre) nei primi mesi di vita porta garanzie emozionali/cognitive/di salute blablablabla. Indi, lo stato, nel suo stesso interesse, pretende che ad ogni suo cittadino piu' piccolo siano garantite queste opportunita'. Indi, lo stato 'obbliga' la astensione dal lavoro nei primi mesi di vita. Indi (e qui casca l'asino) lo stato incentiva sia la famiglia sia i datori di lavoro a mantenere questo status, sempre nell'ottica di un investimento per il futuro di tutta la collettivita'. Certo mi pare chiaro da cio' che dici che l'incentivo al datore di lavoro non ci sia. Ne' ci sia quello alla famiglia, la maternita' viene spesso percepita come la vacanza pagata, come tu stessa dici, e toglie punti al virtuale cartellino del buon lavoratore, che arriva anche a perdere il posto. In questa situazione ci rimettono tutti due volte, nell'immediato, e anche in prospettiva, se ammettiamo l'ipotesi che bambini che iniziano col piede giusto abbiano piu' potenzialita' di diventare un asset per lo stato, ossia per tutti noi, in futuro. Ma si sa, in queste cose e in molte altre si naviga a vista qua.