Obiettivo Trop Model

ottobre 01, 2009

Uno schianto. Click. Buio.

Ieri mi telefona mio figlio e mi dice che uno dei suoi grandi amici, se non il migliore, è morto.




24 anni, cazzaro uguale a lui, non per niente si sono visti e amati al primo colpo o giù di lì. Un paio di anni di università passati a battere insieme e tanto tutti i bar della zona, insieme e pochissimo le aule scolastiche. Mio figlio smette di far finta di studiare, complice il fatto che io gli taglio i fondi e non gli pago più le tasse. Lui invece prosegue l'andamento lento. Poi fa il PR per alcuni locali della movida torinese. Vivono entrambi di notte. Le foto che mio figlio pubblica su fb li ritraggono spesso insieme, varie e svariate feste, presumibili alterazioni io voglio pensare alcoliche, poi loro avranno fatto quel che avranno voluto, mamma a sto punto non c'entra più niente.

Vita pulsante, cazzara o meno, incontenibile dentro gli schemi dell'umana gente. Vita che non aveva ancora trovato una regola ma che prima o poi l'avrebbe trovata. Vita intelligente che si abbrutisce chissa perchè o forse proprio perchè.

E adesso sono 24 ore che questa vita non esiste più. Uno schianto in moto e l'interruttore ha fatto clic. Luce spenta. Buio. Fine delle trasmissioni.

Ed io penso a quella madre e non me lo posso nemmeno immaginare. Io che quando sento una sirena di ambulanza penso a quante possibilità ci sono che stia andando a prendere uno dei miei. E viviamo vicino ad un parcheggio ambulanze, capisciammè.

Io che di notte mi prenderei a martellate perchè mi sveglio e penso a che cazzo starà facendo quello e poi mi dico 'a cuccia e dormi, idiota' ma tant'è al prossimo cretino che passa rombando per la strada sotto casa, alla prossima sirena, alla prossima motocicletta il pensiero schizza in avanti un'altra volta.

E non c'è nessuna ragione per cui uno si e l'altro no. Quindi nemmeno domani o dopodomani ci sarà nessuna ragione per cui l'altro no.

6 commenti:

ziacris ha detto...

Sono pochi anni, sono maledettamente pochi

cautelosa ha detto...

Carissima, quando capitano di queste tragedie, anch'io mi immedesimo sempre nelle madri che devono affrontare un dolore così lacerante. Non so cosa farei, se dovesse accadere a me.
E ogni volta che li vedo andar via di casa in auto, mi prende un attimo di ansia...
Che poi passa presto, perchè non si può neppure vivere con l'ossessione dell'incidente o della disgrazia, ma un piccolo pensiero in fondo al cuore c'è.
Sempre.
Contratti a vita, sono i figli.
Un abbraccio solidale a quella mamma oltre che a te.
Da madre a madre.

Mammamsterdam ha detto...

Te lo volevo dire per mail, lo faccio qui. è una tragedia ed è impossibile immedesimarci nei panni di quella madre e di quella famiglia.

Forse un po' più facile in quelli di tuo figlio. Che spero debba confrontarsi con i genitori del suo amico e con questa perdita sua, e temo/spero gli venga uno scago spaventoso, che pensi (e dirigicelo tu diplomaticamente) a cosa possa significare vedere te nei panni di quella madre e sé in quelli del morto.

Quando muore un coetaneo e un amico è molto peggio che se muoia chiunque altro, perché ti confronta con la tua mortalità. con l tua imagine allo specchio.

Insomma, mi dispiace da matti per questo ragazzo incosciente, ma spero che tuo figlio ci rimugini come si deve e tragga le sue conclusioni. Questo è lo scenario A.

Lo scenario B purtroppo è che si metta a corteggiare la morte, per senso di colpa, nostaglia, cazzaggine. A quel punto le madri ci sono per dargli 3000 calci in culo, se li capisce bene, sennò tu quello che dovevi fare lo hai fatto.

E stargli molto vicina, ovviamente, a prescindere. coraggio, bartender, la vita è bastarda, prima se ne diventa consapevoli, prima si può scenderci a patti.

graz ha detto...

ZiaCris, gli anni si direbbe che siano sempre troppo pochi per morire. Certo che una giovane vita stroncata così ti lascia proprio senza fiato.

Caute, eh se hai ragione! non si può vivere con l'ossessione ma il pensiero corre sempre lì. Poi ti dai della cretina e vai avanti ma intanto ..

MammAm, non ho nemmeno menzionato la reazione di Filippo perchè non saprei da dove cominciare. L'ho sentito anche oggi e mi dice che non riesce a rendersene conto. Ieri gli amici comuni sono passati dal posto in cui lui lavora e per fortuna che sta settimana è piena di serate anche pesanti. Stasera per esempio lavora ad una serata ad inviti dove aspettano 400 persone. Ieri sera gli ho mandato un msg e gli ho suggerito di non dormire da solo ma non credo che ce ne fosse poi tutto sto bisogno. Infatti ha dormito dalla morosa e mi sembra già un buon sistema. Certo che per lui sarà pesante perchè con la morte ha un conto aperto. Circa il prendersi uno scago royale, ci è passato con gli incidenti suoi propri. E poi lui è uno con il cervello sempre su di giri e si faceva già così dei film pazzeschi dove si vedeva riverso al suolo in un mare di sangue dopo un incidente. O si vedeva a metter sotto qualcuno. E di nuovo per farsela in mano anche questo non era male. Mò spero che elabori questa faccenda e magari anche un pezzo della morte di suo padre che mica lo so a sto punto com'è messo da quelle parti lì ...

emily ha detto...

che ansia graz anche io ogni volta che sento un'autoambulanza passare ripasso mentalemnte dove possono essere le persone a me care....ma poi comprendo tutto il mondo xkè sto male sempre e x chiunque.
ogni volta che la figlia si avvia col motorino, prego che nella sua strada nn incontri un deficiente (lei è molto prudente le amiche la sfottono che la superano anche le vecchie in triciclo...), ma penso che quando toccherà al maschio uscire l'ansia sarà doppia xkè quello ci metterà del suo x mettersi nei guai.
come si fa a sopravvivere a questo? io li chiudo in convento fino ai 40 anni eheheheh

graz ha detto...

Emily, pensa che mia suocera ha seppellito entrambi i suoi figli. Io davvero non so come si possa sopravvivere ad una cosa così