Obiettivo Trop Model

luglio 22, 2010

Ipocrisia

Chiunque mi conosca anche solo un poco sa dell'amore che provo per le mie cane. Nel passato ho anche avuto due gatte ed oggi ogni tanto mi prende la nostalgia di micio, ma il cane è sempre stato un mio sogno. Da ragazzina frequentavo la casa in campagna della mia madrina ed avevo deciso che il suo cane in realtà era mio. E loro avevano sempre almeno un cane. Poi un giorno arrivò Mirka, fantastica collie di taglia piccola, dolcissima e intelligentissima. Con Mirka andai proprio in delirio. La ricordo come se fosse oggi.


A casa però mia madre è sempre stata ferrea ed ho metabolizzato così bene il suo 'giammai!' che non mi sarei mai aspettata di potercelo avere un peloso tutto mio.


Poi un pò più di 6 anni fa decidemmo in modo improvviso di prendere uno dei cuccioli della cana della mia amica e così inizio una delle più belle storie di amore che posso dire di aver vissuto in vita mia. Quando penso che ahimè! non è eterna mi si spezza il fiato in gola, tanto per dirne una!!


E poi l'anno scorso è arrivata la mia meravigliosissima Nina, con un'altra di quelle decisioni che più irrazionali non si può nemanco a farlo apposta. E la Nina non ha tolto nulla a Jada ma in compenso ha dato e dà tantissimo a tutti noi (poi se si chiedesse a Jada sono certa che chiederebbe di legarla in autostrada, confidando nella natura che vede e provvede!!


Tutto ciò per dire che amo i miei cani ma in realtà amo tutti i cani, persino i chihuahua pensa tu!, e la loro incolumità, nonchè una buona ed affettuosa sistemazione, mi sta davvero a cuore.


Però ...


... su fb tutti i giorni che iddiomandaperterra arriva un messaggio per il povero Poldino che è una vita che sta in canile e nessuno se lo prende, o il miserrimo Fido che gli ha dato di volta il cervello e da qualche giorno sembra volersi sbranare anche le porte mica solo i cristiani, e poi quello che ha 12 anni, ha già avuto un ictus e non sa bene da che parte star girato, piuttosto di quell'altro che per via di un incidente ha tre arti inservibili ed il quarto leso ...


Ora.

Se c'è una cosa per la quale vorrei essere un cane, o comunque un animale, è che il ciclo della vita è un pò più semplice. Si nasce, si vive, si muore. Punto. Senza tante palle. E' doloroso? Si, è anche doloroso, perchè - ripeto - quando penso che la mia Jada ha già 6 anni e mezzo e più di 10 o 11 è difficile che viva .. giuro che mi vien da piangere già adesso. Ma è anche semplice, e bello, e vero. E non ci sono risvolti etici su cui scannarsi. E non vale la pena di portare avanti una vita di sterco solo perchè è vita.

Quando la vita (intesa come corse, feste, coccole, dormite, abbaiate, grattate, occhi languidi per un boccone, camminate dentro e fuori i prati ed il bosco, bagni nei torrenti, etc etc etc) non è più tale non vale la pena di viverla e quell'interruttore si può e si deve spegnere!!

Ma che senso ha costringere un cane a vivere anno dopo anno in una gabbia senza altro che la estemporanea mano pietosa di un volontario che ogni tanto sa che esiste? Che senso ha, per un cane di 12 anni che ha già avuto addirittura un ictus, continuare a vivere aspettando che il cuore smetta di battere? Ed un cane felice e giovane e saltellante che per sua somma sfiga finisce sotto una macchina e ne esce che non è più in grado di camminare, e gli devono fare un carretto per trascinarsi in qualche modo .. come vive questo cane? E poi settimane su settimane di fisioterapia???????????

Io credo che viviamo in una società che davvero ha perso la capacità di discernere ciò che ha senso da ciò che non ne ha, ciò che è giusto e buono da ciò che è semplicemente crudele. Di quella crudeltà sottile, che qualcuno scambia addirittura per bontà.

6 commenti:

ziacris ha detto...

Hanno la possibilità divivere degnamente il poco o tanto che hanno, perchè farli soffire inutilmente come noi cristini che per unaforma di ipocrisia siamo costretti avivere fino in fondo nache quando lavita nulla più ci riserva?

graz ha detto...

Esattamente il mio pensiero, anche se pare crudele

Mr. G ha detto...

"Quando la vita (intesa come corse, feste, coccole, dormite, abbaiate, grattate, occhi languidi per un boccone, camminate dentro e fuori i prati ed il bosco, bagni nei torrenti, etc etc etc) non è più tale non vale la pena di viverla e quell'interruttore si può e si deve spegnere!!"

Concordo pienamente: pur avendo già provato lo strazio di dover prendere la decisione di sopprimere Pippo, un vecchio bastardino - o meglio, "bastardone" - che, preso dal canile e destinato a morire da cucciolo in seguito ad una grave infezione, è vissuto con noi per 14 anni.
Ma dopo aver provato in tutti i modi a curarlo, grazie anche all'amore - non solo nostro - della veterinaria, ti rendi conto che è tutto inutile; che il tuo "amico" soffre, e che lasciarlo in vita servirebbe solo a prolungargli la sofferenza....
Abbiamo pianto tanto: ma avremmo pianto comunque, magari solo qualche giorno o settimana più tardi.
Ma è anche nel suo ricordo che abbiamo preso un altro cucciolo: pur sapendo che, prima o poi, in un modo o nell'altro...
Rinunciare ad amare; a dare ed avere; solo perchè sai che prima o poi tutto questo lo perderai, causandoti sofferenza... probabilmente ti risparmierà qualche lacrima: ma dovrai fare a meno anche di grandi gioie.

Questo dovrebbe valere anche per noi esseri umani: personalmente spero che, a suo tempo, anche a me venga consentito di chiedere di "spegnere l'interruttore".
Essere condannati a morte, è certo una pena durissima: ma anche essere condannati a vivere e a soffrire non è meno crudele.

graz ha detto...

Ciao Mr. G! benarrivato/a. L'idea di quando i miei cani mi lasceranno mi fa già stringere il cuore adesso ma, come dici tu, non ci si può privare di un amore così grande per paura della sofferenza che sicuramente arriverà. Alle volte mi rendo conto che 'gli altri' mi reputano una fissata, quelli che non hanno mai avuto la fortuna di essere amati ed amare un animale (e un cane in particolare) ma alla fine non è un problema mio!!

E si, anche io vorrei avere, quando e se, la fortuna di poter dire basta ad una vita che non soddisfa più i miei parametri!!

Mr. G ha detto...

Quando qualcuno dei tuoi cari (umani o animali) ti lascia, non pensare a come è morto, ma a come è vissuto.
Ti renderai probabilmente conto che hai potuto fare poco o niente per salvargli la vita: ma sicuramente hai avuto un ruolo importante per la sua vita, e per come l'ha vissuta.

P.S.: come il mio nickname suggerisce, sono un... mister! ;-)

graz ha detto...

Mister G, mentre scrivevo il mio ultimo post ho avuto un'illuminazione ed ho pensato che forse so chi sei. Nel qual caso benvenuto doppio!! Oggi è proprio roba da malmostosaggini, eh!! :-))

Ora vado a correggere il tiro ... ;-))