Obiettivo Trop Model

luglio 10, 2010

Consapevolezza

Alle volte sento in modo struggente non tanto il rimpianto di non essere più giovane quanto quello di non poter tornare indietro e rivivere le cose con maggiore consapevolezza.

Mi sento come chi, sul greto del fiume della vita, vede passare gli altri, sulle loro barche, intenti a vivere la loro vita. E sa di che si tratta, sa cosa gli altri stanno facendo, lo sente con una vivezza interiore che stupisce, e vorrebbe urlare a quelle persone "ma ti rendi davvero conto? o sei così impegnato ad aspettare ciò che deve avvenire da non capire cosa sta avvenendo?"

Ed immagino che questo sia perchè credo di non aver avuto io per prima la piena consapevolezza dei grandi momenti della mia vita.

Stamane ho visto una giovane donna incinta passare per strada, il corpo magro e alto, gli abiti leggeri ed una cintura sotto la pancia a sottolineare quel fardello. E mi ha colpita pensare alla magia di un corpo che per nove mesi ne contiene un altro e se lo porta a spasso in mezzo alla folla. A quanto sia eccezionale tutto questo, a quanto faccia anche un pò rabbrividire. Penso a questo corpo come fosse trasparente e vedo il piccolo che porta dentro, vedo questo corpo aprirsi e generare un altro corpo
Quando saremo due, non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente.
(erri de luca)
E mi chiedo se lei lo sente quanto è eccezionale questa condizione oppure - come me al tempo - vive la gravidanza come un passaggio tra la condizione di non aver un figlio e quello di avercelo. Attendendo la prossima ecografia e poi la nascita e poi aspettando un sorriso consapevole e poi una parola e poi un passo. Aspettando, anticipando sempre qualcosa che deve avvenire e dando per scontato quanto sta avvenendo hic et nunc.
Ieri guardavo la giovane donna che abita dove abito io, in giardino giocava con la sua bimba, tutte e due in costume, in una pozzetta d'acqua. E pensavo ai suoi seni di donna che allatta, uguali a tutti gli altri ma con un frutto segreto dentro; e pensavo alla sua giovane età, alla sua coppia apparentemente felice ed ai suoi due bimbi in un anno e mezzo. Alla sua supponibile felicità. E mi chiedevo se se ne rende conto oppure se, presa da tutti i mestieri e le ansie e gli stress di una giovane vita attiva, anche lei - come me al tempo - lo da per assunto.
Oggi ho sentito mio figlio al telefono, era a casa della sua morosa e le ha riferito, ridendo, una battuta che ho detto. Li ho sentiti uniti ed allegri, è una delle prime volte che mi accade di essere testimone del rapporto di mio figlio con una ragazza, nel passato aveva fatto sempre molta attenzone a non lasciar trapelare niente. Ed allora, con un moto di allegria, avrei voluto lanciare un messaggio a questa ragazza che gli vuole bene, un messaggio di amore e di riconoscenza perchè se ami chi io amo allora io amo te ... ma mi sono resa conto che le mie parole sarebbero suonate come tutte le parole che persone più anziane mi hanno rivolto in passato e che nulla hanno causato se non un mio sguardo perplesso, magari anche grato ma primo di reale comprensione, come se fossimo tutti chiusi nelle nostre bolle e davvero non riuscissimo a comunicare se non gesti solo vagamente comprensibili

4 commenti:

cautelosa ha detto...

Se potessimo tornare indietro e rivivere alcuni momenti della nostra vita con l'esperienza di oggi, sicuramente saremmo più consapevoli 'del momento' e di tutte le sue 'sfaccettature'...
Si vede che è una legge della vita, questo vivere di corsa, spesso protesi verso il 'dopo' o rivolti a considerare il 'prima', mentre l'hic et nunc sembra quasi uno scotto da pagare alla vita stessa.

ziacris ha detto...

Sono tutti momenti che non abbiamo apprezzato al momento, ma è bello saperli apprezzare dopo, in un futuro, se lo avessimo fatto allora...sai che palle? Sai quanto sarebbe stato noioso? Sai quanti rpensamenti e quante cose non avremmo fatto?

emily ha detto...

azz gli ormoni in sovrappiù, mi hai fatto commuovere

graz ha detto...

Caute, concordo
ZiaCris, perchè noioso?
Emily, maddaiii!!! :-)