Obiettivo Trop Model

maggio 12, 2009

Il corpo delle donne - documentario

Non ho visto la trasmissione di Gad Lerner, non sopporto più i talk show di alcun genere e tipo, non sopporto di parlare, leggere o commentare il divorzio di stato o le demenze senili dell'imperatore. Guardo moderate dosi di FOX che è apertamente repubblicana e massimamente conservatrice ma per lo meno è lì, onestamente retriva e piena di retorica ammericana. Non c'è tema di scambiare una cosa per un altra. Quando accendi sai di che si tratta se ti incuriosisce/intrattiene la guardi sennò spegni.

Ho però visto in rete questo documentario e letto a più riprese commenti vari e, sebbene non penso che chi passa di qui possa averlo perso, posto comunque il puntatore perchè davvero secondo me dovrebbero vederlo tutti.

La riflessione sulla televisione come veicolo principe di un vasto fenomeno di cancellazione dell'identità reale delle donne, sostituita da un modello estetico alienato e plastificato che omologa tutte le donne ad uno standard di esplicito richiamo sessuale, un modello dove la 'buccia' levigata, piastrata e gonfiata opportunamente non ha più nessun collegamento con ciò che c'è dentro.

Un modello in cui non si trova nessuna donna che (cito letteralmente dal documentario) "proponga un'alternativa alla dittatura dei corpi perfetti" e anzi "... le poche immagini di donne adulte non artefatte sono feroci, iene che si accaniscono verso giovani donne laddove il confronto estetico è impari ...".

E questo mi riporta a quanto del mio attuale disagio ho cercato di esprimere in post precedenti, dove dicevo che non mi dispiace non avere più trent'anni e non mi dispiacciono i miei chili di troppo, le mie rughe o i miei capelli bianchi. Sono i segni della mia vita, ognuno di loro racconta qualcosa di ciò che sono e di come sono diventata la donna di oggi.

Ciò che mi dispiace è percepire di non aver più valore nella dinamica uomo-donna (beh a parte il signore del post precedente) perchè la mia immagine è distante da questa dittatura del modello omologato che il documentario descrive così bene e che apparentemente nessuno non solo pensa di contestare ma nemmeno rileva.

Termino riportando ancora il documentario che, su una bellissima immagine di Anna Magnani, la cita mentre dice al proprio truccatore di non cancellarle le rughe
"lasciamele tutte, non me ne togliere nemmeno una, ci ho messo una vita a farmele"

8 commenti:

Monica ha detto...

così mi sento io.
a fatica, perchè i conti con certe cose non sempre totnano. mi sono persino fatta un tatuaggio perchè non fosse solo la vita a lasciarmi dei segni, ma perchè un segno su di me, lo volevo fare anche io.
io voglio essere tra queste donne, vive e vegete, segnate dal tempo, padrone del tempo.
non schiave del botox.
di certo è una nuova battaglia che possiamo scegliere di fare ...

ZiaCris ha detto...

Se penso che essere giovani al giorno d'oggi, vuol dire essere prese di mira dal "nostro" Premier...spero di diventare ancora più vecchia in frettas...non si sa mai!!!

lerinni ha detto...

la frase della magnani è stupenda.
il documentario l'ho visto su internet: nemmeno io guardo più la tivu. e mi ha lasciata disgustata. ma la cosa più triste è sentire donne che conosco che, per un matrimonio o una festa "in tiro", vanno a farsi l'iniezione di botulino...

Monica ha detto...

http://ilcorpodelledonne.blogspot.com/2009/05/femminista-chi.html

graz/ questo è un buon link, spero ti piaccia! è l'autrice del documenario

Monica ha detto...

rispondo qui al tuo post... il link va in questo senso...
per ora guardarsi attorno...
non son più la 16 simil femminista ma una 46 enne incazzosa e madre di due figlie femmine, in una società simil paritaria, e che tenta di mostrarmi un unico modello a cui omologarmi. non mi piace mica....

emily ha detto...

io le trovo eccitanti al massimo le rughette sugli occhi di mio marito. quando sorride x davvero si fanno e significa che è felice.
e i capelli bianchi che cominciano a venirgli fuori??? mmmmmm
nn so se x lui è lo stesso, ma a me invecchiare nn spaventa x niente, con le mie rughe e i miei kg di troppo
però hai ragione, i modelli che propongono sono quelli, corpi perfetti.il cervello un optional.

LGO ha detto...

Eccomi qui, rughe e chili e capelli bianchi, tutti presenti!
Bè, veramente i chili e le occhiaie mi rode, sono il segno che non sto facendo una vita troppo sana, mica per altro. Ma il resto, francamente, no.
Comunque, sto cercando di guardarmi in giro. Perché di donne con le rughe, in giro, ce n'è un bel po'. Più che di squinzie con le tettine in fuori. Ci facciamo un video?

graz ha detto...

Emily, invecchiare è una parola che al femminile ed al maschile ha due significati differenti ... :-) ed anche io sono stata parecchio nonchalant sul problema fintanto che non ho toccato con mano che si stava parlando proprio di me!!!

Cmq, tra alti e bassi (vero ziaCriss??) ce la si fa, eh?? o voi fanciulle!! non pensiate che qua si gettino spugne con tanta facilità!! :-))

Tornando a noi, il dramma è proprio questa rappresentazione vuota di contenuti e satura di apparenza omologata che è angosciante e soprattutto difficile da contrastare, soprattutto nei confronti dei più giovani.

LGO, di donne con le rughe ce n'è tante in giro, nella vita reale. E poi c'è questa rappresentazione mediatica, onnipresente, dilagante, invasiva, dove invece non ce n'è per niente. Ci sono uomini brutti, panzuti, invecchiati male, ce ne sono invecchiati bene, prestanti con tutte le rughette secsi e la chioma argentata e poi una valanga di donne più o meno plastificate, delle quali non si può giudicare un'età, un vissuto perchè spianato, azzerato. In compenso si può facilmente dedurre la scuola di appartenenza del chirurgo plastico ...

Ed il paradosso è che pure le modelle 14enni vengono proposte in modalità unica, che le vedi nei servizi e sembrano avere 25anni!!

E le nostre figlie? come le difendiamo da questo martellamento? Basta il nostro esempio? Quando si specchiano nelle riviste e come loro fanno le amiche, come le si difende? come si insegna loro che quella non è e non deve essere la realtà?

Ed i nostri figli? che non sono neanche chiamati in prima persona ma che subiscono il richiamo del gruppo omologante, tutti a pensarla nello stesso modo e se tu hai una voce di dissenso sei un cretino?