Obiettivo Trop Model

giugno 17, 2011

Pubblicità progresso???

"il lusso è un diritto"

questo è il claim finale di una nuova campagna pubblicitaria che presenta il restyling di una utilitaria che si vuol far passare per auto di lusso.

Allora io penso ai miei figli che oggi hanno 26 e (quasi) 24 anni. Il barista vive con 800€/mese, ne spende 350 solo di affitto (riscaldamento escluso). Si veste solo più di magliette comprate nelle catene economiche e pantaloni che diventano ogni giorno più originali unicamente grazie agli squarci nel tessuto ed alla meraviglia che suscitano nell'osservatore occasionale che scommette quanto tempo ci vorrà prima che il ragazzo di sala si trasformi in uno stripper ... Anche le rare volte che si apparecchia in modo più ricercato ha un'aria sdrucita e consunta che mi stringe il cuore (per contro ha anche un'aria sbattuta, un pallore cadaverico ed un sospetto nonchè frequente bisogno di tirar su dal naso ... tranquilla io?????? 'nzomma ..!).

com'era già??? il lusso è un diritto ....

La princi vive ancora in casa, dovrebbe preparare la tesi ma in verità guarda il futuro con l'occhio appallato e si nasconde in un'adolescenza di ritorno. Non lo ammetterebbe neanche sotto tortura ma credo che il senso di vuoto e di inanità di quel che ha fatto/sta facendo sia il demone con cui combatte day in/day out. Poi la princi arrontonda facendo qualche lavoretto: monitore nel centro estivo della scuola di danza con incarico specifico di insegnante di danza: un'ora al giorno/5€. Vabbè, meglio che un calcio sui denti.

dicevamo che il lusso è un diritto, right?

Non sto dicendo che siano in trappola, e non sono le pezze al culo il problema principale, claro, io insisto tutti i giorni nel sottolineare loro che a volerle usare carte in mano ne hanno. Loro mi rispondono che per avercele ce le hanno, lo sanno pure loro, ma quel che queste carte implicano è difficile da accettare, in primis andarsene altrove. Concordano che l'alternativa non esiste, quantomeno se sei nato dalla parte sbagliata della rete sociale che pare essere l'unica carta in regola in questo momento.

E allora ripenso a quante suggestioni ho presentato loro da che erano piccoli, convinta che educarli al bello fosse davvero l'unica strada per evitare di vederli preda della grettezza e del qualunquismo. Sarebbe stato meglio educarli alla privazione ....

Che poi bello nel nostro libro non significava caro o esclusivo, eh? Significava andare per musei, per concerti, a teatro, al cinema, all'opera, e poi leggere libri, guardare foto, fotografare, suonare, recitare. Ho sempre pensato che esporli al bello significava in qualche modo instillare nella loro mente la consapevolezza che mainstream non è l'unica scelta possibile, in nessun campo. Che pensare con il proprio cervello, sentire con i propri sensi ed amare con il proprio cuore fosse non solo possibile ma anche doveroso. Che se cerchi al di là dell'immediata prossimità puoi trovare la nicchia che contiene il piccolo, esclusivo piacere, magari ancora più piacevole perchè noto a pochi.

E oggi sono entrambi due giovani adulti che amano lo speciale, l'originale, la scintilla creativa, lo spunto innovativo, la prospettiva diversa, il taglio singolare, il materiale non consueto.

In una società massificata dove il mainstream la fa da padrone e presidia la fascia di ingresso nel mercato, tutto ciò risulta declinato in termini di esclusività, elitarietà e - giustappunto - lusso. I prezzi lievitano di conseguenza arrivando a cifre che la presbite che abita nei miei occhi spesso confonde per allucinazioni.

"il lusso è un diritto", eh??!!!!

E allora com'è che per procurarmi il bello dovrei vendere un rene? E, se è un diritto, com'è che io non ce l'ho? E, se è un diritto, chi è che mi sta negando il mio? Cosa sbaglio?

"il lusso è un diritto"

quindi à la guerre comme à la guerre, facciamo quel che si deve per potercelo prendere questo diritto!! E quindi? rubiamo? ci prostituiamo? truffiamo? mentiamo? ....

Davvero mi cadono le braccia, davvero penso che questa sia una nazione decotta che non ha più nulla da offrire, un unico grande mercato da spremere finchè ancora rimarrà una goccia e che si fotta tutto il resto!

7 commenti:

emily ha detto...

ho visto la pubblicità e ho fatto le stesse considerazioni. che anche i nostri operai hanno macchine come quelle, le comprano con mille rate e mangiano pane ed acqua xkè l'importante è essere, apparire.
quanto ai figli, nn so, io sono più dura di te.
loro sono nati dalla parte giusta del mondo, il fatto che i genitori vivano del proprio lavoro e nn conoscono santi in paradiso nn è un buon motivo x nn darsi da fare
l'anno scorso mia figlia ha fatto uno stage in biblioteca con la scuola: la pagavano 1,20 € all'ora....sua cugina la sfotteva, le diceva che era meglio lasciar perdere. però quest'anno con quei soldi si è prenotata il viaggio aereo e l'ostello x l'inghilterra e sua cugina le ha detto: beata te io nn ho i soldi....

graz ha detto...

Guarda, tu con i tuoi figli hai fatto miracoli e francamente ti ammiro a manetta.

Ma io non discuto che loro si debbano sbattere, figurati! quel che io dico è che probabilmente involontariamente sono stata io che li ho indirizzati verso un gusto per il poco comune che oggi viene declinato in esclusivo e costoso, anche se non dovrebbe necessariamente esserlo. Di fatto il gusto è stato di fatto massificato e questo in ottica distributiva lo si capisce molto bene: la stessa merda a tutti e si guadagna sull'economia di scala.

E poi un claim come quello e viene automatico fare i debiti per concederti la qualsiasi.

Ed il lavoro che è sottopagato (1,2€/ora vanno bene solo come rimborso spese in caso di volontariato, diciamocelo) ma è anche poco in termini di quantità.

Perchè la princi non solo prende 5€/ora ma fa un'ora al giorno, che vuol dire 25€ la settimana o se preferisci 100 al mese e non credo che ci si comprino tanti biglietti ed ostelli. E cmq il resto del giorno che fa? cerca altri sette posti in cui guadagnare 5€ l'ora?

Ora, è chiaro che declinato in lavoretto estivo tutto fa brodo ma il punto è che lei lavora 1h/giorno perchè la scuola di danza che ha organizzato il centro estivo per poter fare un pò di cassa, lo fa al minimo sindacale nonostante tenga (o terrà) nr. 28 bambini in un salone senza accesso ad un prato o simili a colpi di frequenze di otto se non di più ore al giorno per tutto il mese dando a questi bimbi il minimo indispensabile. L'altro giorno li hanno portati in piscina e tra andare e tornare e colpi di disorganizzazione varia sono stati dentro 20 minuti!!!! La titolare ha puntato sul prezzo per vincere la concorrenza di tutti gli altri e pare che ci sia anche riuscita. Erogherà merda e sti pori figli asfissieranno chiusi in una stanza? Vuol dire che ai genitori l'anno prossimo toccherà spendere un pò di più e li porteranno altrove. Magari verranno sostituiti da altri o magari no, o magari ancora ci si inventerà qualcos'altro per svortare.

Insomma, pressapochismo, tirare a campare e grattare il fondo del barile da una parte e inviti ad ottenere tutto dall'altra che così si sostiene il mercato.

In mezzo ci sono loro con il lavoro che non c'è e la frustrazione da tenere a bada.

Io lo dico sempre, non vorrei avere vent'anni oggi. Perchè cambierà, per forza deve cambiare non può durar in eterno sto schifo, no? ma loro ci sono in mezzo oggi!

silvia.moglie ha detto...

stai rimestando nel torbido. ho "ascoltato" lo stesso claim e sono trasalit. ho pensato che i pubblicitari dovrebbero fare i manovali muratori o raccogliere fagiolini a cesena prima di scrivere minchiate. mitch lavora in una casa di produzione video, 700 mese. 8 ore al gg, spesso il sab, a volte la dom.
gli ho detto vai, fuori, via. non vede come. vive sui vorrei. ha paura del nulla lontano e soffre del nulla quotidiano. la benzina e il telefono li pago io. ma nel momento difficile è stao lui a pagare la bolletta con i soldi messi via dai regali dei nonni. e l'ho abituato ad essere "strano" per essere in provincia. il lusso è un diritto ma noi vediamo solo i rovesci.

Mammamsterdam ha detto...

Graz, parliamoci chiaro. Non ti devi far venire pure il senso di colpa per averli abituati a quello di buono e di bello che la vita offre, perchè è quello che facciamo tutti noi genitori nei limiti delle nostre possibilità. e il bagaglio ce l' hanno, lo riconoscono ed è merito di tutto ciò. Ti ringrazieranno per questo.

Parliamo del contorno, come dice anche Emily: siamo circondati dalla merda. Che loro scelgano di starci perchè l' alternativa, andarsene, gli pesa troppo, è una loro scelta adulta. Possono stressarsi e lamentarsi e dirsi che il mondo è cattivo, ma lo sanno che il mondo non finisce ai confini dell' Italia e se decidono di farsi un conto profitti e perdite sono abbastanza adulti da scegliere. Non ci scordiamo che tu stai ancora lì anche perchè ci sono loro, se ben ricordo il discorso grazie al quale ci siamo conosciute.

Sembra un discorso duro, non lo è perchè sai che voglio bene ai tuoi figli, trovo ottimo, bello e coraggioso che si sbattano per ottenere qualcosa e se vedo i miei amici, a me sembra che a furia di sbattersi, solo per sfinimento, sul lunghissimo termine un cincinino la cosa migliora. A me sembra che anche i tuoi siano emigrati, giusto?

Allora, questa consapevolezza deve maturare. Io trovo bellissimo che il bartender, con tutti gli alti e bassi che ciò comporta per te in termini di patemi, multe ecc. la sua strada la sta seguendo, con poca o tanta coerenza. Non sta bene e fa fatica e secondo me sua sorella, che come dici gli legge nel pensiero, sa benissimo che è dura e capisco che non se la senta di tirar miseria, ma le scoccia essere dipendente ecc. ecc.

Ne verrete fuori, tranquilla, ma secondo me tu cominica solo ed esclusivamente ad occuparti di te e del Batavo e al resto ci si pensa dopo. Loro ci sono in mezzo oggi e sarà oggi che si faranno venire in mente qualcosa.

graz ha detto...

@Silvia, ma io li capisco sai? che davanti agli occhi hanno solo il vuoto. Mio figlio vede la corruzione del ricco che ha tutto e si attacca anche alle briciole per avere sempre di più, mia figlia l'inanità di sbattersi in uno studio finito il quale si apre il deserto. Ciò nonostante qui c'è la rete di persone e di cose che li sostiene, altrove manco quella. E mia figlia potrebbe muoversi negli spazi universitari tutto sommato un puntello. Mio figlio andrebbe alla ventura. Non glielo abbiamo insegnato a tirarsi le palle e loro per paura vivono vite di piccolo cabotaggio, persino più piccolo di ciò che potrebbe essere.

Del resto, MammAm hai ragione, è una loro scelta adulta ed il conto profitti e perdite è il loro. Peccato però che io mi sia resa conto solo da decisamente più grande che certe cose che avevo messo nella colonna avere dovevano stare in quell'altra, e viceversa. E in certi casi è stato troppo tardi. Inutile dire che vorrei poter impedire che a loro accada lo stesso. Inutile dire che so che non è possibile (e forse non ha nemmeno senso)

LA LUNA NERA ha detto...

Quello spot ha fatto inorridire anche me, da subito. Mi aspettavo (la solita illusa) un intervento del garante di riferimento perchè sono d'accordo che il lusso è un diritto, ma è il concetto di lusso che contesto. Se si lascia credere che lusso è guidare una certa automobile, si rischia di essere creduti.
Il garante mi ha deluso, ma il mondo delle mie bloggher preferite no!
E comunque io sono sempre per la rivoluzione: ricominciamo a ragionare con la nostra testa!
Buona settimana a tutte!

Mammamsterdam ha detto...

Lo so, purtroppo l' unica cosa che non possiamo fare per i figli è sbagliare al posto loro, me lo sono detta decenni fa su mio padre che non riusciva a non farlo e poi io finivo in casini pi`¨grossi che se mi avesse semplicemtne lasciata stare tranquilla.

La carriera universitaria in Italia comunque vuol dire che le tocca farsi mantenere altri 10 anni, minimo. In genere, e lo dico perchè ci avevo provato pure io a suo tempo. riscia di diventare un comodo parcheggio in attesa di buttarsi nella moischia e scoprire che se lo avessi fatto a ventanni era meglio.

Coraggio, magari hanno dei lampi di genio che noi non possiamo ancora vedere.