Obiettivo Trop Model

novembre 26, 2010

Proselitismo

Lo debbo scrivere adesso, subito, che mi è venuto un nervoso, ma un nervoso che debbo buttarlo fuori, davvero!

Seguo da mesi il blog di una giovane donna ammalata che ha sempre espresso una forza d'animo incredibile nella sua battaglia verso la malattia. In questi giorni sta particolarmente male e credo sia chiaro a tutti che la situazione è molto seria. Le persone che seguono il suo blog sono molte e di queste moltissime lasciano commenti in cui dicono di non commentare spesso per pudore ma comunque si sentono di lasciare un segno di amicizia, condivisione, supporto, incoraggiamento.

Tranne una lettrice che è comparsa recentemente e che ha commentato dicendo qualcosa del tipo 'per questo e quest'altro filosofico motivo io ti invito a smettere di combattere e lasciarti andare'.

E già qua mi vengono i vermi perchè mi pare evidente che la protagonista non è affatto dello stesso parere ed arrivare, da persona presumibilmente sana nonchè perfettamente sconosciuta, a pontificare sul perchè e per come una dovrebbe lasciarsi morire mi sembra quanto meno delicato come il proverbiale elefante.

Ma chiaramente il proselitismo dei benintenzionati non si ferma di fronte a nessun ostacolo e quindi la filosofa ha pensato bene, oggi, di commentare nuovamente, reiterando l'invito.

Ma io mi chiedo, questi paladini del so tutto io è mai possibile che non si chiedano mai se è giusto schiacciare sulla testa degli altri la loro personalissima visione della vita? E' mai possibile che non si rendano conto che ci sono temi che a malapena le persone più intime e delicate possono permettersi di affrontare ed alle volte neanche quelle?

Non semtterò mai di stupirmi di fronte alla presunzione della gente a maggior ragione se si considera che tali presuntosi sono spesso particolarmente stupidi

12 commenti:

Mammamsterdam ha detto...

Tiè. E poi i cosi per la vita che vogliono diritto di replica da Fazio e Saviano! guarda, fa parte della stessa presunzione di onnipotenza, che il loro dio li fulmini sul posto.

Mr. G ha detto...

Anch'io penso che, in certe condizioni, l'arrendersi ad una serena, meditata e consapevole morte sia un'opzione da non colpevolizzare.
Lo penso per quanto mi riguarda personalmente (o tutt'al più per qualche mio stretto congiunto), ma mai mi sognerei di proporlo o addirittura consigliarlo ad uno sconosciuto!

graz ha detto...

Ba, non potrei essere più d'accordo. Ci sono poche cose davvero che mi fanno inferocire di più di coloro che intendono schiacciare la loro morale sulla mia testa.

Mr. G, anche qua, completo accordo. La cosa che mi colpisce in queste cose è il fatto che se io sono per il diritto a scegliere (per quanto riguarda lo specifico) ciò non implica che altri debbano fare la stessa cosa, mentre coloro che sono di opposta opinione vincolano ME a fare ciò che loro pensano sia giusto. E questo mi fa ribollire il sangue nelle vene, come detto sopra.

Questo è il caso opposto se vogliamo ma comunque tu la metta però il dato comune è sempre di un qualcuno che, incurante della sensibilità altrui e per il PROPRIO PERSONALE punto di vista, non si perita di andare a metter lingua in ambiti talmente delicati da meritare se non il silenzio al massimo una delicata partecipazione. Come non riescano a capire questo mi sfugge completamente

emily ha detto...

ho letto anche io il commento di cui parli...mi sono venuti i brividi, questi qui sono quelli che poi scopri che ahnno ammazzato cento vecchiette in ospedale, xkè secondo la loro personalissima visione della vita dovevano finire di soffrire
però ti assicuro che quando ti ammali ti senti veramente dire di tutto, credo che molti preferiscano il silenzio x evitarsi idioti luoghi comuni e incoraggiamenti del caxxo
uno a me ha avuto il coraggio di dire che così finalmente mi riposo, posso leggermi in pace i libri.
come se avere un cancro vuol dire che partire x una vacanza.
alla stupidità della gente nn c'è fine

margherita ha detto...

Hai perfettamente ragione!
Sono una di quelle che legge sempre il blog di cui parli e raramente scrivo, mi sembra di non trovare mai la parole giuste, tutto mi sembra ovvio, banale, superfluo. E' già abbastanza difficile quello che quella meravigliosa ragazza(che potrebbe essere mia figlia) sta vivendo, la sua lotta è talmente accanita che non lascia spazio a nessuna interpretazione ulteriore.
Come lessi una volta...."un bel tacer non fu mai scritto...."

Anonimo ha detto...

Non avevo fatto caso, tra i tantissimi, ai due commenti di cui parli. Io che ci sono passata e che ce l'ho fatta (con tutti i mezzi a disposizione, dalla chemio alla meditazione sui chakras) mi aggiungo convinta alla tua indignazione. Nessuno può permettersi di consigliare a una giovane donna che sta resistendo agli assalti più feroci della malattia, di"lasciarsi andare", di smettere la resistenza. Per seguire l'esempio di Terzani? E lei pensa davvero che Terzani avrebbe consigliato a una giovane donna di seguire il suo stesso percorso? Ognuno deve trovare il suo, e tutti noi abbiamo capito quale sia il percorso che la nostra amica ha intrapreso da tempo. Devi vedere che bella mail energica ha scritto oggi... Un abbraccio, Giorgia

amatamari© ha detto...

Ignoranti. Perche' ignorano quanto le parole possano fare bene o male e le usano senza aver ascoltato il bisogno dell'altro.
:-(

ziacris ha detto...

torno a leggere, non mi sono accorta di queti commenti scellerati, ma dico io...siamo fuori di testa? sono arrabbiata pure io come te...adessovado e leggo...poi ripasso e ti dico

widepeak ha detto...

io non l'ho visto così male quel commento (e voglio dire, riguarda anche me direttamente, almeno quanto la bloggeressa in questione). mi è sembrato piuttosto coraggioso dire una cosa così controcorrente, non credo poi che stesse consigliando di abbandonare le cure, ma magari di riflettere da un punto di vista diverso. e credo che - per quanto possa sembrare presuntuoso - sia legittimo che lo abbia fatto. andare on line con la propria malattia espone anche questo tipo di confronto. può non piacere, poteva tenerselo per sé, ma io non l'ho trovato da condannare. quanto meno non più di chi suggerisce di avere fede, come se fosse sufficiente ad andare avanti.

widepeak ha detto...

mmmm
ho riletto quel commento.
forse avete ragione voi e l'ho interpretato io diversamente da come è stato scritto.
mmmm
si
mi sa di si, mi sa che mi sono sbagliata io stavolta

graz ha detto...

Innanzitutto scusate la latitanza che non è incuria ma poco tempo speso alle tastiere.

Vorrei chiarire una paio di cose: i commenti in questione non sono stati particolarmente invasivi, la persona in questione ha motivato il suo primo commento e, in un post successivo, lo ha ribadito in modo discreto. E non è nemmeno il contenuto che mi scandalizza in quanto personalmente sono di parere affine e francamente mi piacerebbe avere la forza di fare una scelta di quel genere qualora se ne presentasse il caso.

Il mio pensiero è più in linea con quanto scrive Amatamari. Le parole sono pietre e bisogna far molta attenzione a come le si usa! e, SECONDO ME, in un caso come quello descritto il problema principale sono i BISOGNI di colei che si espone non le mie personali idee, nè quelle di nessun altro!!!

Lei manifesta voglia di combattere, fede in un essere soprannaturale e passa attraverso questo calvario senza esprimere dubbi al riguardo, solo sofferenza. Questo è secondo me ciò che va rispettato!! Poi io posso credere che gli asini volano ma questi sono fatti miei e non ho nessun diritto nel cercare di convincere qualcun altro soprattutto in una situazione di questo genere e quando la persona che soffre non sono io!!

Può darsi che la filosofia degli asini volanti sia quella migliore per la nostra beniamina ma IO non credo che un perfetto estraneo che probabilmente non ha camminato il fatidico miglio in quelle scarpe abbia davvero il diritto di istillare dubbi o presentare scenari altri.

Se io fossi sua madre o una carissima amica magari proverei a lasciar cadere qualche innuendo ma con estrema attenzione perchè la vera cosa importante è l'equilibrio e la stabilità di colei che sta portando avanti la sua battaglia!

(grazie a tutte per i commenti)

widepeak ha detto...

e però...quando andiamo on line a scrivere di una cosa così delicata come la malattia, non è forse legittimo che si inciampi o si incontrino opinioni che possano ferirci o che non siano in linea con quello che pensiamo noi?