Obiettivo Trop Model

novembre 01, 2010

Io l'ho detto in tempi non sospetti

Oggi il BID mi dice qualcosa mentre legge il giornale, io non capisco e lui, che campione di sintesi non è, si mette a raccontarmi spizzichi e bocconi dell'ultima sconcezza del nostro amato premier. Lo blocco e gli dico che parecchia fatica mi è costata non saperne niente, fatica che non intendo sprecare che mi ribolle il sangue già con quel poco che comunque non riesco a bloccare.

Mi sembra di essere in uno dei più esecrabili regimi sudamericani. O forse in un romanzo - ancora sudamericano - dove vengono descritti quei padroni latifondisti che calpestano i poveri, violentano le donne, rubano tutto quel che possono, mandano gli sgherri ad uccidere i nemici, intrallazzano con il potere e con la chiesa ...

E invece siamo in uno stato (teoricamente) moderno, nella fattispecie in quello in cui vivo io. (teoricamente) una democrazia in mano ad una manica di irresponsabili che pensa solo a rubare tutto quello che può, con un imperatore sbollito che pur di poter continuare a fare i cavoli suoi (ed a sbandierarli a destra e manca che apparentemente farli non è sufficiente se non hai un pò di pubblico che ti acclama) non gli pare il vero di mantenere in stallo una nazione intera.

Poi oggi leggo Scalfari e sottoscrivo parola per parola. Non so se l'avevo forse scritto qua e non ho voglia di andare a controllare ma ciò che lui scrive è ciò che io penso da sempre, non che la cosa mi faccia piacere, sia chiaro

Ad esempio

[...] Berlusconi possiede l'indubbia e perversa capacità di aver evocato gli istinti peggiori del paese. I vizi latenti sono emersi in superficie ed hanno inquinato l'intera società nazionale ricacciando nel fondo la nostra parte migliore.

[...]
È stato messo in moto un vero e proprio processo di diseducazione di massa che dura da trent'anni avvalendosi delle moderne tecnologie della comunicazione e deturpando la mentalità delle persone e il funzionamento delle istituzioni
[...]
Questa situazione ha avuto il sostegno di quell'Italia che la diseducazione di massa aveva privato d'ogni discernimento critico e che vedeva nel Capo l'esempio da imitare e sostenere.

[...]
Il cortocircuito che questa situazione ha determinato nel carattere di una certa Italia ha fatto sì che Berlusconi esibisca i propri vizi, la propria ricchezza, la sistematica violazione delle regole istituzionali e perfino del buongusto e della buona educazione come altrettanti pregi.
[...]
La cosa sorprendente è che - sia pure con segnali di logoramento e di sfaldamento - ci sia ancora quella certa Italia il cui consenso nei suoi confronti resiste di fronte alla grottesca evidenza di quanto accade. Questo è l'aspetto sorprendente, anzi sconvolgente, che ci dà la misura del male che è stato iniettato e coltivato nelle vene della società e questo è il lascito, il solo lascito, di Silvio Berlusconi.
[...]
Tra lui e i suoi accoliti, uomini e donne che siano, esistono vincoli che non si possono sciogliere perché ciascuno di loro (quelli che contano veramente) ha le sue carte sul Capo e lui ha le sue carte su tutti gli altri.


Purtroppo però non riesco a non considerare visionaria ed utopica la chiusa di Scalfari, dove si augura che gli italiani normali e normalmente raziocinanti possano avere finalmente voce in capitolo e che si arrivi ad una mozione di sfiducia che vada da Bersani a Fini e da Casini a Di Pietro, che abbia la funzione che in Germania si chiamerebbe "sfiducia costruttiva".

Purtroppo proprio non riesco nemmeno a sperarlo, fugurarsi a crederci.

1 commento:

ziacris ha detto...

seeeeeeee..........magari...pia illusione la nostra, tutti a berciare, ma nessuno fa niente