Obiettivo Trop Model

aprile 07, 2011

La mia piccola grande amica

E. ha un anno o due meno di mia figlia, frequenta veterinaria con alterne fortune e fa concorrenza a san francesco per la facilità e manualità che ha verso animali di qualsivoglia genere e tipo. Se solo riesce a passar viva attraverso l'università diventerà una splendida veterinaria, il suo problema è che lei è molto pragmatica e poco teorica, sarebbe una meravigliosa dottora di campagna, in un mondo odierno un pò troppo infighettito non ha granchè di armi.

Ha una madre fuori di testa in modo significativo, una vera e propria esaltata per la quale tutto è un problema, qualsiasi ostacolo insormontabile, sempre stanca e stressata. Il padre è un uomo estremamente pratico, un grandissimo lavoratore che assicura ben più del pane quotidiano alla famiglia. Iperattivo, sa sempre tutto e non è mai d'accordo su niente. Se tu hai una roba, lui è sicuramente esperto e ce l'ha migliore, o più naturale o fatta meglio, in ogni caso la sa ben più lunga ma non solo di te, di tutti!. Per contro è di una generosità disarmante, di un'ospitalità persino eccessiva, di una grande disponibilità.

La moglie lo tira scemo, forse voleva sposare un principe non lo so, lui la sfancula abbastanza disinvoltamente ma ridendo e scherzando sono comunque una bella venticinquina abbondante che stanno insieme e quindi direi che di pazienza ne ha portata abbastanza.

Il padre quindi impegnato a far soldi, la madre pasticciona e di una pigrizia cosmica, E. ha imparato ad aggiustarsi su tutto. Non c'è cosa che non sappia fare ed i genitori volentieri le scaricano addosso di tutto e di più. Vivono in mezzo alla profonda campagna, in un paesetto dove hanno una grande casa con molto giardino intorno e lei ha potuto raccogliere un assortimento di animali degno dell'arca di Noè a partire da 4 cani (di cui due bernesi)


e per continuare con un cavallo, 3 gatti, roba da cortile assortita etc etc etc. Di tutti questi animali si occupa personalmente che se mammà si trova infastidita più di tanto rischia che glieli fa dar via. Aiuta in casa, anzi fa più lei che la madre, frequenta con estrema assiduità la scuola, fa tirocinio al macello della facoltà dove fa turni che iniziano alle quattro del mattino o sono decisamente notturni.

E. stamattina è arrivata alle nove circa, appena smontato il turno al macello, per aiutarmi a trattare Jada e se n'è andata a mezzogiorno. Le lesioni originarie della mia cana nera stanno abbastanza bene ma la dermatite si sta allargando ad altre zone che abbiamo dovuto tosare per metterle allo scoperto e poterla trattare. L'ha fatto E., con le forbici da sarta di mia figlia. Poi, mentre io trattenevo la cana, lei le ha fatto tutto il trattamento. La cana, che sentiva che la presa di E. e mia era ferma e priva di esitazioni pur non essendo 'cattiva', ha cercato di sottrarsi ma solo fino ad un certo punto, tremava ed era abbastanza traumatizzata ma decisamente meno delle altre sere quando io facevo il trattamento ed il batavo reggeva il cane santiando contro di me colpevole di traumatizzargli la bestiola.

Domattina tornerà alle otto, prima di andare in facoltà, e tratteremo di nuovo Jada sebbene un pò alla veloce che a me toccano i miei suoceri e lei ha una lunghissima giornata a scuola che si concluderà con la notte al macello. Sabato torna e toseremo ulteriormente il cane per cercare di trattare anche la pelle sana e fermare l'avanzata della bestia.

In tutto questo il batavo è partito con il fratello per il suo regalo di compleanno e la princi si è vaporizzata impegnata com'è a seguire il progetto su cui dovrà scrivere la tesi. Il batavo santìa contro di me che sono troppo cattiva e la princi sviene se sente puzza, se vede il cane soffrire, se vede le lesioni troppo da vicino, etc etc

Io da quando sono nati ho la sindrome della mutanda più bianca del quartiere, supermum mi fa un baffo, non sono pazza (boh, perlomeno lo credo) e non scarico sugli altri le mie frustrazioni (non più di tanto per lo meno), non mi faccio venire le convulsioni per la qualunque. Quando c'è una situazione problematica prendo le redini in mano e la conduco in porto.

Io cerco di non chiedere perchè quelli che mi danno solo dietro richiesta e magari esattamente quel che ho chiesto senza aggiungerci niente del loro, quelli lì mi fanno venire voglia di mandarli in fanculandia dopo la terza parola. Cerco di non chiedere anche perchè mi scazzo se per ottenere qualcosa debbo dare istruzioni dettagliate per almeno tre volte di fila, chiarimenti esaustivi per almeno un paio di volte e comunque ottenere la cosa sbagliata in tempi letargici, insomma faccio prima a farmelo io.

Insomma io sono una cretina perchè se qualche volta tirassi indietro la mano qua qualcun'altro si sentirebbe in dovere di metterci la sua. Forse. Chissà.

Nel dubbio faccio io che per lo meno so che è fatto. Stupida eh?

5 commenti:

ziacris ha detto...

Ho letto tutto e lascio un unico commento: io non chiedo nulla, faccio quello che riesco, almeno è fatto e fatto bene, altrimenti mi tocca tornarci dietro....

Mr. G ha detto...

Nella mia esperienza (e credo nella stragrande maggioranza dei casi) se vuoi una cosa fatta a dovere (o perlomeno, comme aggrada a te), devi provvedere in proprio.
Chiedere a qualcuno di aiutarti, o a provvedere al posto tuo, ti obbliga ad accettare quel che viene eseguito (a modo & tempo loro), oppure ad inc....rti, e a spendere più tempo ad insegnargli, pretendere, ricordargli come vanno fatte le cose.

Io purtroppo non conosco alternative: ma se tu dovessi esserne a conoscenza.... please, let me know! :-)

emily ha detto...

mamma mia siamo proprio sorelle...e hai ragioen, porcavacca, se devo chieder cento volte, spiegare altre cento e poi controllare come hai fatto tanto vale che faccio da me, almeno nn ti deve nemmeno chiedere grazie
ma questo è un circolo vizioso, credimiammmme, poi ti dicono: eh ma tu ti arrangi....
certo che questa ragazza è oro, x fortuna hai trovato qualcuno che ti aiuta, altrimenti poi i trattamenti bisogna farli a te

extramamma ha detto...

io invece credo di essere sorella di mr.G che quoto in pieno :)

silvia ha detto...

sì però proprio con un gruppo di sorelle che han tutte lo stesso difetto?
che poi mio figlio dice come faccio a imparare se lo hai già fatto tu!
adesso tre volte a settimana sono andata in piscina ora pranzo. ha cucinato lui (pasta e ragù già fatti) ma nè lui, nè il padre han mai sgombrato i piatti.