Obiettivo Trop Model

dicembre 23, 2010

Resistere al Natale

Io il Natale lo amerei perchè in fondo mi piacciono le luci colorate, gli addobbi quando sono belli mi mandano in sollucchero tanto quanto mi disgustano i babbinatali rampicanti, e mi piace percepire nell'aria questa aspettativa collettiva, questa vibrazione di masse che anticipano felicità e festeggiamenti.

Mi piacerebbe se non fosse che oggi più di sempre è diventato un'assalto ai carri o, meglio, ai portafogli. La compravendita è diventata l'unico teatro su cui si gioca il sostegno alla nostra economia. La produzione di beni come di idee è un terreno troppo strutturato e difficile da approcciare per una classe di potere che non ha altro per la testa se non la difesa del proprio giardinetto. E allora si ricorre all'unica leva che ancora funziona: "far girare il danaro". Ovvero spremere il consumatore ancora un pò inducendo desideri e bisogni farlocchi e convincendolo che il mercato è lì solo per soddisfarli.

E' poi paradossale però che quando sul mercato arrivi ti accorgi che gli stessi commercianti non possono o vogliono rischiare e luci sfavillanti e vetrine magistralmente addobbate nascondono assortimenti inesistenti. Ti toca comprare ciò che il mercato vuole venderti o fare una via crucis infinita per trovare ciò che davvero vuoi o puoi comprare.

Lo detesto con tutte le mie forze. Così come detesto questa sensazione che stiano tutti con il fiato sospeso in attesa che la gente svuoti le tasche. O la triste constatazione che pochissime persone si sottraggono a questo spreco di massa, quest'isteria collettiva che non si calma se non comprando montagne di roba inutile, senza la quale si viveva bene prima e si vivrebbe ancora meglio dopo ...

Io ho detto basta.

Io adoro comprare regali, l'anticipazione della sorpresa e (spero sempre) del piacere di coloro che ricevono, la soddisfazione che provo quando vedo che ho azzeccato la cosa giusta. Ma questo regalare perchè regalo ha da esse, cercandolo con fastidio o con l'acqua alla gola, è un teatro che non sopporto più. Questi bambini a cui non sai che regalare perchè regali ne ricevono in continuazione e l'eccezionalità della festa li lascia poco più che indifferenti, che hanno un mucchio di pezzi e pezzetti e davvero non sai come fare a non acquistare un doppione ... insomma non se ne può più. Ergo, abolizione dei regali tranne che quelli assolutamente indispensabili.

Non sopporto i biglietti di auguri elettronici inviati a distribution list cieche e verosimilmente infinite, gli sms ricevuti ed inoltrati paro paro,le mail con l'allegato sonoro. AAAARGHHHH: presto fatto, eliminati tutti gli auguri fatti si qualsiasi supporto. Chi mi vuole fare gli auguri me lo dice 'sulla faccia'. Io cartoline vere o virtuali non ne mando, per nessuna ragione.

Pranzo di Natale in 6 con menù appena più ricco del solito e comunque rigorosamente solo a km 0.

Dai, che se continua così magari ce la facciamo a scamparla anche quest'anno

3 commenti:

ziacris ha detto...

tutta la mia comprensione, io/noi da anni abbiamo deciso che si fanno i regali solo ai bambini, quindi la Tata e mio nipote, e tutto il resto lo si mette in cbarie, di conseguenza la viglia di Natale ho a cena la Figlia, il Compagno e la Tata e il giorno di Natale metto a tavola noi 2, la Tata, il Compagno (la Figlia lavora), la mia mamma, e i genitori del Compagno, poi al pomeriggio porto il dolce alle zie...stop! Punto! Basta regali inutli

graz ha detto...

No vabbe' ma pure a sti figli fare regali e' una jattura!!! Hanno di tutto ed i genitori comprano in continuazione. Almeno con quelli più grandini te la cavi con del danaro che sara' poco poetico ma loro sono più contenti e te pure. Peccato che anche qua tutti gli anni incida l'inflazione. Noi con miei nipoti di 22 e 20 anni siamo arrivati a quota 100 procapite a cui se ne aggiungono altrettanti per i compleanni (ottobre e novembre). Morale: un salasso e quelli hanno cmq il sopracciglio un po' alzato ....

emily ha detto...

come sono d'accordo!!!!
mi sembra tutto folle inutile assurdo....alla fine vuoto e senza senso.
anche io faccio come te, anzi ancora meno...